Una madre pressante e soffocante. Un padre inafferrabile ed evanescente. Un boyfriend superficiale e volubile. Delle amiche frivole e insignificanti. Una vita spesa alla ricerca dell'approvazione e dell'accettazione degli altri, spesso tramite rapporti e affetti tanto facili quanto effimeri, per poi tuffarsi a cercare la comprensione di confidenti virtuali nell'asetticità e nella "distanza" della rete.
Questa è Yukari: in poche parole, il prototipo di una comune "gyaru" giapponese contemporanea, in balia delle sue paure e insicurezze, vittima di una società patinata, vuota e indifferente, schiava delle apparenze, di ruoli e aspettative preconfezionati. Ma anche il ritratto pressoché universale e apolide di una studentessa come tante, di quelle che anche qui in Italia ognuno di noi potrebbe incrociare passeggiando per strada.
Proprio agli antipodi c'è Miki, la sua compagna di banco: ragazza sobria, silenziosa, tutta casa e scuola, dall'apparenza solitaria e disinteressata, al punto da risultarle antipatica e quasi invisa.
Eppure, un giorno, accade un fatto inatteso: Yukari, di nascosto, scopre Miki baciare un busto di Marte nell'aula di arte (in un chiaro omaggio a Fuyumi Soryo). Scossa ed elettrizzata dall'inattesa visione, Yukari comincia a provare interesse verso l'impenetrabile compagna, al punto da azzardare i primi approcci verbali con lei. Che sia, per Yukari, l'occasione per uscire dal suo guscio, di instaurare una relazione reale, di riuscire a comunicare davvero ed essere accettata per quello che è e non per quello che gli altri si aspettano sia?
Una storia incredibilmente vera, incredibilmente attuale, narrata in maniera appassionata, delicata ed elegante.
L'AUTORE
Torajiro Kishi è un autore prolifico e affermato, con una particolare predilezione per le storie di amori saffici: Maka Maka, I.D., Otome no teikoku, Devil sono solo alcune delle sue opere. Ne Il bacio di Marte Kishi raggiunge probabilmente la sua piena maturità di autore, tanto come disegnatore quanto come scrittore: un tratto elegante, pulito e sensuale; una regia impeccabile e dai ritmi ottimamente cadenzati; una sceneggiatura priva di scosse o forzature, delicata e realistica, ma incredibilmente scorrevole e d'impatto. Un piccolo gioiello da scoprire assolutamente.
Jo Pae è un liceale che sogna di creare un nuovo impero. Tuttavia, per quanto ambizioso, il suo progetto non poggia su strategie ben meditate, bensì su "raptus" (Bal Jak significa proprio "raptus", "spasmo") che lo portano ad agire d'impulso, facendolo così ritrovare tra le situazioni più comiche, estreme e impensabili che si siano mai lette.
Insomma, la battaglia per affermare e mantenere la propria autorità si preannuncia sin da subito dura e irta di ostacoli. A peggiorare le cose si aggiunge l'arrivo nel suo liceo di due nuovi studenti, Ho Ra - teppista desideroso di affermarsi - e Mu Han Ryu - complesso personaggio in cerca di risposte ai suoi perché - che Jo Pae ha già avuto modo di conoscere in "bizzarre" circostanze. Tra i tre non scorre buon sangue e il regolamento dei conti sembra ormai vicino, ma un imprevisto sul luogo dello scontro è destinato a cambiare tutto…
Un delirante mix di botte, risate e spunti di riflessione supportato da un geniale impianto narrativo e da un tratto pulito, fluido e dinamico, per questo manhwa nato dalle menti di Kim Young Oh e Jeon Sang Young.
Al via, con questo secondo volume, la caccia al colpevole della caduta di Min Soo – capobanda dei teppisti del liceo. Il primo indiziato è Ho Ra, che si ritrova a dover rispondere della pesante accusa alla dirigenza scolastica, e alla ben poco amichevole banda riunita da Woo Yeol, intenzionata a vendicare il proprio capo. È tempo dunque di risse, sangue e di azione allo stato puro, ma anche per un toccante viaggio nel non facile passato di Ho Ra.
Nel frattempo Jo Pae, nonostante i primi insuccessi, continua a credere nel suo progetto imperiale: ha inizio così il programma di allenamenti speciali per diventare ancora più forte, e poter finalmente riuscire a dare una lezione a Han Ryu.
Quest'ultimo, dal canto suo, di certo non se la sta passando meglio; dopo lo scontro "rivelatore" con Jo Pae, una nuova pericolosa minaccia sta infatti per investirlo: in fondo, il giorno della caduta di Min Soo, sul tetto della scuola c'era anche lui…