Un sorprendente ritorno: Carlo Jacono trent'anni dopo il congedo da Urania torna ai temi fantascientifici con una serie di trentasei bellissime astronavi. Particolare inquietante la presenza umana nelle macchine fantastiche prima dominante, progressivamente decresce, si perde, scompare.
Un volume di 48 pagine a colori con scansioni a tutta pagina dagli originali mai pubblicati in Italia.
spillato, 24x30 cm, 48 pagine,
interamente illustrato a colori
Questo catalogo-saggio si articola, testualmente su due interventi, l'uno più breve ed "arioso" (Gianni Brunoro),l'altro più ampio e analitico, e con una importante appendice (Giuseppe Festino,a sua volta illustratore di lungo e magnifico corso), che complessivamente dicono tutto quel che c'è da dire su un ampio periodo (oltre un decennio)di attività di Jacono nel campo del Giallo,segnalando la natura e l'evoluzione del suo stile in un periodo significativo com'è quello della sua piena maturità espressiva. Le opere proposte vanno infatti dall'inverno 1970 all'inverno 1980, con una interessantissima appendice;infatti, cessata la collaborazione di Jacono con il Giallo Mondadori nel1986, vi fu una ripresa, estremamente significativa, di collaborazione con la Mondadori nei "Classici del Giallo" (ristampe dei G.M. di maggior successo)e con un ulteriore arricchimento della tavolozza e dello stile del Nostro, ormai prevalentemente pittore: anche questa ripresa la mostra documenta con ben 5 opere, realizzate fra il 1993 ed il 1994.
E si apre così un nuovo ampio campo di confronto e di indagine per i nostri"analisti", Brunoro e Festino, che non si sottraggono al compito.
GIALLO JACONO
la Mostra: i magnifici Settanta
2018
a cura di Edgardo Rodia
1 vol. in 4º, 24x30 cm, 96 pagine,
rilegato in brossura,
interamente illustrato a colori
Formato: 24 x 30 cm Pagine: 120 Colore: b/n colore Caratteristiche: Brossurato
Il volume, terzo ed ultimo sull'illustrazione italiana di fantascienza come apparsa nella rivista URANIA nello scorcio del secolo XX, dopo quelli dedicati a Caesar-Jacono (I) e a Thole (II), documenta dettagliatamente il lavoro di Giuseppe Festino e di Oscar Chichoni.
Festino subentrò a Thole quando questi, all'inizio degli anni '80, dovette interrompere l'attività per motivi di salute; dopo il provvisorio ritorno di Thole continuò ad illustrare in b/n gli interni della rivista.
Pur grande ammiratore dell'opera del predecessore, Festino ebbe come principale punto di riferimento l'opera di Caesar, nonché quella di Jacono, e cioè l'illustrazione della prima URANIA, naturalmente rivisitata.
Chichoni, subentrato a pieno regime dopo il definitivo ritiro di Thole, compì una decisiva apertura alle nuove tendenze illustrative di fine secolo, proiettate verso il secolo futuro.
Con eccezionale professionalità tanto l'uno che l'altro conclusero il tempo dell'illustrazione "con china e pennello" (e con gli acrilici); nel secolo nuovo l'acquisita maestria nell'uso del computer dettò legge.
Il volume contiene anche documentata testimonianza delle copertine firmate, nella transizione del dopo-Chichoni, dal suo collaboratore Walter Angelici.
Non è affatto escluso che, a volte, tocchi alle immagini, piuttosto che alle parole, fare la storia...
Il volume si configura come una precisa metafora bibliografico-visuale di un'intera collana, tale da fare la vera gioia per l'appassionato. Ė anche un saggio di eccellente funzionalità per lo studioso o per chiunque abbia interessi di vario genere sotto il profilo editoriale.
Nel saggio, un approfondimento è quello riguardante le tecniche esecutive di Jacono e la loro evoluzione nel corso degli anni, specie con l'attenzione rivolta agli strumenti da lui usati e alla documentazione (notevole) da lui evidenziata, ancora più specificamente nel raffigurare una quantità sterminata di differenti tipi di arma.
Un interessante aspetto dell'opera –contenente, come si è detto quasi 1500 riproduzioni- è la compresenza, in molte pagine, della riproduzione in grande del bozzetto originale di una cover, accanto alla riproduzione della stessa: ciò che permette non solo di apprezzare al meglio i particolari dell'opera illustrativa, ma anche di comprendere come succeda spesso che le necessità del passaggio tipografico penalizzino in parte i pregi della concezione originaria.
In sostanza, dunque, il volume è la stupefacente raccolta di tutte le "figurine" (in dimensione di 6x8 cm) che costituiscono l'intera storia visuale di una collana ampiamente popolare.
Oggi non esiste successo editoriale che non abbia il carisma del giallo che, per di più, ha subito una quasi totale evoluzione verso il noir. Ossia quella particolare corrente basata sulle tematiche "del delitto" nella realtà, non quello inventato, letterario. Risulta dunque interessante, sul piano culturale, rintracciarne le origini.
Ci ha pensato un lettore appassionato e sagace analista quale è Pasquale Pede, in un saggio di grande rigore e forte suggestione. Inizialmente egli ripercorre le origini del giallo, evidenziando come nelle riviste popolari americane degli anni '20 e '30 del secolo scorso si sia andata sviluppando questa corrente "realista".
Ampia parte del volume approfondisce in vere e proprie brevi monografie i percorsi biografici e le carriere letterarie di tredici tra i più significativi fra gli scrittori del settore, dagli anni '20 ai '50, che si possono considerare il periodo d'oro di questo filone. Autori come Hammett, Chandler, Cain, Thompson e altri, ormai rivalutati dalla critica per la loro solida consistenza letteraria.
Il saggio ha inoltre un formidabile apparato di centinaia di immagini (in b/n e a colori) tutte con adeguata ed esauriente didascalia, che documentano visivamente con copertine, illustrazioni, ritratti di autori, tutto ciò che il testo descrive e analizza.
Si tratta dunque di un'opera ad ampio spettro, su un settore nel quale non esisteva finora in Italia una disamina storico-evolutiva così circostanziata.
L'illustrazione fantascientifica in Italia nasce praticamente sulle pagine di Urania, la rivista mondadoriana che esce ormai ininterrottamente da 58 anni (dal 1952). Il merito di questa longevità va ascritto sicuramente ai contenuti e agli autori proposti, ma anche ai grandi illustratori che hanno contribuito a far nascere graficamente la fantascienza italiana. Kurt Kaiser, in arte Curt Caesar, è l'autore delle prime bellissime copertine, che hanno posto Urania allo stesso livello delle consorelle americane su cui nacque il genere fantascientifico. Ma, sempre seguendo la collaudata formula americana, anche l'interno presentava bellissime illustrazioni, quasi tutte opera di Carlo Jacono, che in seguito sostituì Caesar anche come copertinista.
Il libro ripropone, in grande formato e su carta di pregio, tutte le copertine di Caesar e Jacono, con alcune splendide riproduzioni ricavate direttamente dagli originali. Ma contiene anche un campione significativo delle oltre 1200 illustrazioni interne, una cronologia di Urania fino al n.280, un ricco dossier su Caesar e la sua avventurosa carriera di illustratore e fumettista (fu l'autore di punta de Il Vittorioso che si affrettava sempre a segnalarne la presenza in cover), completata dalla più estesa cronologia prodotta a tutt'oggi su questo grande autore, ingiustamente dimenticato.
Le radici dell'immaginario fantascientifico italiano partono proprio dai grandi autori proposti in questo imperdibile libro.
Formato: 31x24 Pagine: 224 Colore: Colore e b/n Caratteristiche:
Salgari, salgariani e falsi Salgari
In occasione del centenario della morte di Emilio Salgari, il più grande romanziere di avventura che l'Italia abbia mai avuto, la Fondazione Rosellini ha realizzato questo libro di grande formato che contiene: un saggio sui principali cicli salgariani, per la prima volta comparato con i "negri" (autori anonimi che, su licenza dei figli dello scrittore, proseguivano le avventure dei personaggi principali) e con i "pirati" (scrittori che plagiavano l'opera salgariana senza permessi), a testimoniare il successo e la vitalità dei libri dello scrittore veronese; il saggio è riccamente illustrato con copertine e immagine tratti da libri d'epoca, spesso rarissimi;
la bibliografia completa di Luigi Motta, scrittore, saggista, sceneggiatore di fumetti, oggi dimenticato, che fu il principale continuatore ed epigono dell'opera salgariana;un'analisi sui grandi illustratori del dopoguerra che rinnovarono l'iconografia salgariana con splendide copertine e illustrazioni (come Rino Albertarelli, Walter Molino, Beppe Porcheddu, Giorgio Tabet…), cui è interamente riservata la sezione a colori che contiene centinaia di copertine di libri alcune riprodotte direttamente dagli originali (come la Collana Popolare Salgari della Ed. Carroccio) alcune delle quali sono autentiche rarità;chiude il libro un lungo saggio sui fumetti salgariani, in cui è compresa anche la più completa fumettografia mai pubblicata fino a d oggi.