" Mondo Scalzo " una storia ideata, sceneggiata e disegnata da Roberto Cavone ed ottimizzata dal programmatore Massimo Di Vita in cui si racconta la storia di un eritreo rimpatriato forzatamente dalle autorit libiche.
Il protagonista Koubros, durante un viaggio nel deserto, cade dal camion su cui sta viaggiando e si trova a vivere un'odissea nel Sahara in cui cerca di sopravvivere a situazioni estreme e grottesche.
C' spazio per spunti di satira politica inerenti i rapporti s tra Italia e Libia prima della fine dell'era Gheddafi quando l' alleanza italo-libica promuoveva la deportazione nel deserto!
Gli Stati Uniti e l' Europa ora temono per i loro grossi investimenti e aspettano ansiosi...
Koubros, scampato alla galera, cerca la vita in un viaggio delirante ai limiti del paradosso umano.
Gli approfondimenti sulla situazione degli immigrati in Italia e gli ultimi giorni di Muammar Gheddafi completano questo documento a fumetti nato per raccontare la crisi di identit del potere politico che travolge e punisce il desiderio di vita.
Mondo Scalzo sulla strada.
Una raccolta di strisce, tavole e storie brevi del Professor Knox, lo strambo scienziato a testa di cocomero che ha fatto la sua apparizione agli inizi degli anni 90 sulla storica rivista "Frigidaire". La retrospettiva sulle prime apparizioni del personaggio arricchita da 100 tavole a fumetti di nuova produzione.
Con questo volume Pino Creanza esprime il suo lato pi umoristico e surreale, che fa da contraltare ai lavori di carattere narrativo dal tratto realistico, come il reportage a fumetti "Cairo Blues", dove ha raccontato la capitale egiziana a cavallo delle proteste di piazza Tahrir che nel 2011 hanno portato alla caduta del regime di Mubarak.
La rabbia e la speranza di un ragazzo innamorato della sua terra. Un viaggio nel cuore della Sicilia per riscoprire la storia di Giuseppe, il ventenne di Campobello di Licata che ha affrontato "il pregiudicato Sgarbi" con una telecamera, due amici e un pacco di volantini.
Ventidue anni, pastore per vocazione, produttore di formaggi per mestiere, cittadino indignato per passione. Il volto di Giuseppe Gat salito agli onori delle cronache nel dicembre 2008 per la contestazione che ha scosso la citt di Agrigento al grido di "Viva il Pool Antimafia!"
Con l'aiuto degli amici e dei familiari di Giuseppe, Carlo Gubitosa e Kanjano hanno scoperto gli scritti, le esperienze e il grande amore per la terra di Sicilia di questo ragazzo, che ha lasciato una eredit culturale preziosa prima di morire a 22 anni per un incidente sul lavoro. Un racconto a fumetti che non cede alle tentazioni del sentimentalismo e della commemorazione sterile, per restituire al lettore tutta la bellezza di una intensa storia di vita che ha molto da insegnarci.
"... quando mi arrivata la lettera di Giuseppe, stato come ritornare indietro nel tempo. Era tanto che non sentivo parlare di capre girgentane, ero quasi convinto che non esistessero pi... che fossero tornate ad abitare nella mitologia da dove erano uscite per un breve periodo solo per venire a trovare me da ragazzino. Giuseppe ha scelto di seguire un sogno e lo ringrazio ancora per averlo voluto condividere con me".
Andrea Camilleri
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La mia terra la difendo. Un ragazzo, una protesta, una scelta di vita
Nicola, l'antieroe in tuta blu del terzo millennio, ci guida in un mondo precario dove lotta per salvare la sua fabbrica dalla chiusura, e scopre i trucchi pi loschi con cui i padroni fregano le classi medio-basse.
Pi spericolato di Batman, pi sfigato di Fantozzi, pi ribelle di Spartacus e pi solo di Ulisse: Nicola il simbolo della nostra voglia di resistere alle ingiustizie. Contro di lui un padrone senza scrupoli e una famiglia senza vergogna, incarognita dalle mode pi devastanti del momento.
Uno spietato "reality show" a fumetti, un micromanuale di economia finanziaria, un prontuario di autodifesa sindacale ma soprattutto lo sfogo di satira rabbiosa di un "artista-operaio". Ottanta pagine di sopravvivenza proletaria: astenersi perditempo.
Una scazzottata anarcosatirica col comico piu' potente d'Italia e il suo partito privato, messi a nudo dalle matite spietate di Alessio Spataro e dalle cronache impietose di Carlo Gubitosa. Vignette politicamente scorrette e dossieraggio ai limiti dello stalking illuminano il lato oscuro del partito a cinque stelle, fatto di contraddizioni, autoritarismo, xenofobia, propaganda e amplessi contronatura tra giornalismo e politica. Una guida illustrata che risponde agli interrogativi piu' scottanti: Perche' i soldi "restituiti ai cittadini" li gestisce Confindustria? Cosa dicevano gli attivisti ribelli prima di diventare parlamentari teleguidati? Quante bufale ha snocciolato il "responsabile comunicazione" del partito a cinque stelle? Perche' in Parlamento sul tema immigrazione si e' fatto il contrario di quello che chiedeva "la rete"? Che fine hanno fatto le due tessere PD di Beppe Grillo? Quote rosa garantite dalla ribelle Federica Salsi e dalla sociopsicologa Barbara Collevecchio.
Mamma! numero 10 - Un numero sulle uniformi, le divise, le mazzate e la repressione. 80 pagine di Graphic Journalism, racconti satirici, interviste, infografiche e foto d'autore. In questo numero scrivono, disegnano e illustrano Giuliano Cangiano, Lucio Villani, Carlo Gubitosa, Mauro Biani, Akab, Ale Giorgini, Alessio Spataro, Amalia Caratozzolo, Andrea Bersani, Andrea Chronopoulos, Andrea Frau, Andrea Semplici, Assia Petricelli, Carolina Cutolo, Chiara Smacchi, Claudio Gianvincenzi, Dario Campagna, Fabrizio Des Dorides, Flaviano Armentaro, Frago, Giacomo Sferlazzo, Gianpiero Caldarella, Giuseppe Lo Bocchiaro, John Black, Leonardo Pandolfi, Lorenzo Guadagnucci, MP5, Mal Erotico, Marco Pinna, Marco Rizzo, Mario Gaudio, Maurizio Boscarol, Mauro Biani, Mr. Thoms, Nicola Rabbi, Nome e Cognome, Pino Scaccia, Pseudonimo, Rita Petruccioli, Roberto Ugolini, Sergio Nazzaro, Sergio Ponchione, Sergio Riccardi, Simone Lucciola, Thierry Vissol, Thomas Magnum, Toni Bruno, Vito Manolo Roma.
Mamma! numero 11 - La prima rivista italiana di Giornalismo a Fumetti presenta un numero sulla morte nei suoi aspetti piu' epici, tragici e comici, pieno di testamenti biologici a fumetti, orgoglio animalista, foto d'autore, racconti e illustrazioni. 80 pagine di Graphic Journalism, racconti satirici, interviste, infografiche e fotoreportage. In questo numero scrivono, disegnano e illustrano Giuliano Cangiano, Lucio Villani, Carlo Gubitosa, Mauro Biani, Akab, Ale Giorgini, Alessio Cimarelli, Amalia Caratozzolo, Ambra Bechini, Andrea Bersani, Andrea Nelson Mauro, Apos, Assia Petricelli, Carlo Soricelli, Carolina Cutolo, Chiara Di Domenico, Daniele Catalli, Dario Campagna, Davide Caviglia, Demerzelev, Emanuele Apostolidis, Fabrizio Des Dorides, Flaviano Armentaro, Gabriele Del Grande, Giacomo Sargenti, Giacomo Sferlazzo, Gianpiero Caldarella, Giuseppe Lo Bocchiaro, Livio Senigalliesi, Lorenzo Guadagnucci, Malì Erotico, Marco Bellotto, Marco Pinna, Maurizio Boscarol, Mauro Biani, Mr Thoms, Nicola Rabbi, Pasquale "Squaz" Todisco, Riccardo Orioles, Salvatore Rizzuto Adelfio, Sergio Nazzaro, Sergio Ponchione, Sergio Riccardi, Simone Lucciola, Tabagista, Thierry Vissol, Toni Bruno.
Nana Kobato, studentessa delle medie, si affaccia sul "lato oscuro del nucleare": i pericoli delle centrali atomiche, gli effetti dei proiettili all'uranio impoverito, le devastazioni ambientali che uccidono adulti e bambini. In un racconto a fumetti chiaro e documentato, il figlio di una sopravvissuta alle radiazioni di Nagasaki racconta gli effetti delle guerre moderne sull'uomo e sull'ambiente, e mette a nudo i poteri occulti che sostengono l'energia nucleare. Un libro da leggere per scoprire che non esiste un "nucleare civile" senza applicazioni militari, non esiste "energia atomica pulita" senza rischi inaccettabili, non esistono "armi sicure" senza vittime di guerra.
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No alla guerra, no al nucleare. Le armi all'uranio impoverito che distruggono l'uomo e l'ambiente
Ayumi Hoshino, studentessa delle medie, scopre la fisica atomica, l'energia nucleare, i rischi delle radiazioni, le conseguenze del disastro di Fukushima. L'arroganza e la presunzione degli esseri umani che credono di poter controllare la natura hanno scatenato la furia dei "dragoni atomici" dormienti nei cieli. L'umanit di fronte a un bivio: proseguire sulla strada delle energie "artificiali" come quella nucleare o adottare le fonti rinnovabili di energia "naturale" che ci permettono di convivere con le forze della natura.
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I dragoni atomici di Fukushima. Dire addio alle bombe e all'energia nucleare