A Maggio 2018 A Panda piace, il personaggio più famoso del fumettista Giacomo Bevilacqua, compirà 10 anni. Que- sto libro non vuole essere una semplice celebrazione del personaggio. Questo libro vuole essere un nuovo punto di partenza. Le strisce di A Panda piace nate sul web nel 2008 sono delle strisce nate e pensate per la rete, non per la carta. Per la prima volta in 10 anni, Panda vivrà le sue primissime avventure (aggiungendone di nuove) in maniera del tutto inedita. Giocherà con il fumetto andando OLTRE la vignetta, oltre il formato e, talvolta oltre la carta stessa. Tutte le strisce sono completamente ripensate, ridisegnate e riadattate dall'autore, per la carta, in questo modo sia i vecchi lettori affezionati che quelli nuovi, anche più piccoli, non avranno idea di cosa aspettarsi ad ogni pagina. Un libro-sorpresa in piena regola, con vignette nuove e vignette "rimasterizzate", in cui Panda, finalmente, potrà sbizzarrirsi come più gli aggrada...
...e totalmente a colori, nonostante sia un animale in bianco e nero.
Esploso in rete dieci anni fa, grazie alla serie A Panda piace, Giacomo Bevilacqua è diventato una delle stel- le del fumetto, non solo in Italia. Ha infatti pubblica- to anche negli Stati Uniti, in Francia e Belgio. E non soltanto le strisce del suo popolarissimo Panda, ma anche storie di Dylan Dog, John Doe e, per il mercato americano, G.I. Joe. Sue anche le graphic novel Il suo- no del mondo a memoria e Lavennder, uscite rispetti- vamente da Bao e Sergio Bonelli Editore. Bevilacqua è inoltre autore di testi per teatro e televisione, e ha lavorato per pubblicità e videogiochi. A Panda pia- ce, partito come fumetto, è stato trasporto in cartoni animati (sulla rete televisiva La7) e numerosi gadget.
Un grande romanziere incontra una grande fumettista. Lui ha una bella storia da raccontare. Una storia d'amore, fra un uomo e una donna diversissimi per estrazione sociale, ma uniti da un sentimento forte, pulito e coraggioso. Una storia così bella da sembrare inventata. Una storia vera, di cui il romanziere aveva conosciuto i due protagonisti, quando era un bambino.
Il romanziere è Daniel Pennac. La fumettista è Florence Cestac. Un amore esemplare è il libro che unisce le parole dell'uno ai disegni dell'altra, per dare vita a un graphic memoir commovente ed ironico, incantato e realistico, che mette in scena la gioia e la forza dell'amore.
Daniel Pennac
È autore della serie di romanzi di straordinario successo incentrati sulla figura di Benjamin Malaussène, di pro- fessione capro espiatorio, editi da Feltrinelli: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Ma- laussène e La passione secondo Thérèse, oltre a Ultime no- tizie dalla famiglia. Sempre con Feltrinelli ha pubblicato, tra l'altro, Come un romanzo, Signori bambini, Ecco la sto- ria, Grazie, L'avventura teatrale e Il caso Malaussène. Mi hanno mentito. Pennac ha vinto il Premio internazionale Grinzane Cavour "Una vita per la letteratura", nel 2002. e il Premio Chiara alla carriera, nel 2015.
Florence Cestac
È una acclamata autrice di fumetti francese. Cofonda- trice delle Edizioni Futuropolis, ha creato Harry Mick- son, detective protagonista di avventure che uniscono noir e comicità. Ha inoltre collaborato con importanti riviste di fumetti, come L'Écho des savanes e Pilote. Nel 2000, la Cestac ha vinto il Grans Prix del festival di An- goulême, uno dei più importanti riconoscimenti mon- diali nel campo dei fumetti.
Andrea ha un bar nella periferia della Bologna di un'Italia distopica, eppure terribilmente reale. Quel bar è il suo oblò sul mondo. Alienato dalla routine quotidiana e attaccato da un contesto sociale ostile, Andrea cerca in tutti i modi la fuga. Anche rifugiandosi in sogni e visioni. Ma sarà il suo passato a raggiungerlo e travolgerlo, trascinandolo in una spirale di follia e violenza.
Emerso in rete, con una pagina Facebook seguita da mezzo milione di utenti, Mattia Labadessa approda a "Feltrinelli Comics" con una graphic novel comica e surreale. Bernardo Cavallino non è un "uomo uccello" come tanti. Nulla di straordinario, intendiamoci: nessun potere
sovrannaturale, nessuna responsabilità verso il mondo, nemmeno una principessa da salvare.
Bernardo però ha un grande problema. Un'ossessione che lo perseguita da anni: spegnere candeline. Una buffa ossessione che fa ridere tutti, tranne il povero Bernardo.
Il momento è difficile, soprattutto se si è nate donne. Lucrezia se ne lamenta, si sente penalizzata dal do- vere vivere adesso. Ma c'è stata, nella Storia, un'epo- ca in cui le donne sono state meglio? Una carrellata di antenate che raccontano le loro vite, dialogando con Lucrezia nel suo presente, parrebbe confermare di no. La Storia è stata fatta e raccontata dai maschi. Le donne, fino a un paio di secoli fa, erano recluse in casa e non avevano modo di far sentire la loro voce, schiacciate da leggende e pregiudizi che ancora oggi riemergono nei rapporti, difficili, tra loro e gli uomini. Questo libro racconta, con tono lieve e soprattutto divertente, quella parte della Storia che finora è stata taciuta. Per dire a Lucrezia, e con lei a tutte le don- ne, che per loro quest'epoca difficile è comunque un punto di partenza. Anche se la cronaca dimostra ogni giorno che c'è ancora davvero tanto da fare. E, per avere modo di farlo, forse toccherà alle donne perfino salvare il mondo. Senza perdere altro tempo.
Gregory Rosboff va alla ricerca della verità sulla propria famiglia e sulle proprie origini,
partendo dalle campagne del Wisconsin, per finire in mezzo a un complotto per rovesciare −
proprio nel senso di capovolgere − lo zar di Russia. Intanto, attorno a lui continua a spuntare
un misterioso libro, letto da tutti nelle situazioni più inadeguate, che narra di un tal Max
Middlestone e del suo gigantesco cane…
Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri è un continuo rimpallo fra testi, sceneggiatura e disegni. A sinistra, le pagine di sceneggiatura e, a destra, le relative tavole disegnate. Tra assurdo e paradosso, la garanzia dello spasso.
È un mondo in cui hanno vinto loro.
In cui le frontiere sono chiuse, perché gli immigrati vanno aiutati a casa loro. In cui nei cieli non volano più aerei, perché le scie chimiche ci avvelenano e perché, comunque, dove dovremmo andare? Una "brava perso- na" è quella che rimane a casa sua a fare la sua parte. Un mondo dove gli insegnanti sono nemici del popolo, perché tramandano le nozioni sbagliate. Un mondo dove i panni si lavano con i sassi e dove gli organi di infor- mazione non esistono più, perché mentono. Un nuovo medioevo culturale e sociale. L'oscurantismo.
In questo scenario, La fine della ragione racconta la storia di una madre con un figlio malato, trattata come un'eretica, perché alla ricerca dei perduti "bacini" (cioè, i vaccini).
Roberto Recchioni è uno dei più noti fumettisti italiani, che ha esteso la propria popolarità come personaggio influente della rete. È stato autore di storie per perso- naggi come Dylan Dog, Tex e Diabolik. Ha creato, assie- me a Lorenzo Bartoli, la serie di culto John Doe. Per Ser- gio Bonelli Editore, assieme a Emiliano Mammucari, ha inventato Orfani: progetto a fumetti, con uno sviluppo multimediale, di grande successo. Recchioni ha scritto romanzi, soggetti cinematografici, servizi giornalistici e saggi. Attualmente, è curatore di Dylan Dog, di cui è an- che uno dei principali sceneggiatori.
Una grande fumettista e illustratrice si confronta con un mito dell'opera lirica diventato un'icona del nostro tempo: Maria Callas.
Nel racconto per immagini e parole di Vanna Vinci, la Callas è allo stesso tempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Una biografia a fumetti con il respiro di un romanzo, che
propone una riflessione sulla potenza dell'arte come riscatto personale, e sul talento come
benedizione e condanna.