Formato: 15X21 Pagine: 20 Colore: b-n Caratteristiche: Spillato
Il breve libro-catalogo, con un testo critico di Alberto Zanchetta, rappresenta il punto d'arrivo del progetto di residenza d'artista della giovane disegnatrice Elena Guidolin, vincitrice del concorso nazionale Reality Draws, selezione di giovani artisti fumettisti emergenti.
Il confronto con la città di Perugia e le sue suggestioni, ha dato vita ad un'emozionante serie di disegni che, letti in sequenza, vanno a comporre un fascinoso graphic novel ambientato nella medioevale città umbra. Perugia filtrata attraverso lo sguardo di una fumettista di realtà. Atmosfere sapide e vibranti ricche di pause ed accellerazioni, graffianti e materiche. Scorci reali, pioggia, vento, rumori: memoria e contingente si avvicendano in atmosfere notturne per un bianco e nero immediato ma al contempo evocativo di sensazioni reali e misurabili con cui il lettore riesce a confrontarsi. Visioni a libera interpratazione per un interlocutore immaginario e reale al contempo.
L'artista Elena Guidolin (Vicenza 1985), laureata in DAMS Arte, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna (Linguaggi del Fumetto). Segnalata al concorso Perdersi a… promosso da Flashfumetto (Bologna); è vincitrice del concorso Reality Draws 2012. Vive e lavora a Bologna.
Formato: 16,8 x 24 cm Pagine: 48 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
Ritrovato dopo anni di oblio, "Il Libro di Inventario della Collezione Friedrich" fu redatto nei primi anni del Novecento per catalogare e stimare il valore dei beni appartenuti al pittore più celebre del romanticismo tedesco, Caspar D. Freidrich. Stravagante collezionista, l'artista raccolse e organizzò una personale wunderkammer nella residenza di Greifwalder Oie. Compongono l'in- ventario innumerevoli oggetti e enigmatici documenti: frammenti di carte geografiche, piante officinali, reperti archeologici, miniature e monili, unguenti e veleni, ritratti di amici, nemici e sconosciuti. Tutti collocati con minuziosa perizia in teche di legno, le raccolte appaiono come rebus indecifrabili, capitoli di una personale enciclopedia in cui si intrecciano memoria personale e ricerca storica. Liliana Salone ricostruisce con disegni a matita, dettagliati e al contempo sintetici, in 36 tavole illustrate l'intero catalogo dei reperti, riaccendendo con malinconica fascinazione il ricordo delle cose perdute.
Formato: 15 x 21 cm Pagine: 90 Colore: colore Caratteristiche: Brossurato
L'amore per Il Cairo e per l'Egitto è alla base di Cairo Blues, opera al confine tra graphic journalism e reportage illustrato che si propone di raccontare i fermenti della società egiziana partendo da micro-storie, in ossequio a quell' amore per il dettaglio che cifra stilistica del lavoro di Pino Creanza. Il tratto realistico del disegno costruisce sequenze quasi fotografiche in cui si animano i protagonisti di storie istantanee e poetiche. Dando volto e voce alle diverse comunità e anime della capitale egiziana, Creanza offre un resoconto visivo e narrativo immediato, "crudo", della società egiziana in cui non mancano i toni malinconici e stonati tipici dello stile "blues", dato dalla profondità della linea, dall'attenzione all'inquadratura e dal tono poetico del racconto. Adatto ad un pubblico che va dai ragazzini agli adulti il fumetto riesce con grande sintesi a cogliere gli elementi di contraddizione, cartografando le pulsioni nascoste nella società dell'Egitto contemporaneo che appare invece attraverso questa mosaico di storie un pezzo della realtà comprensibile, attuale, con visi e occhi.
Pino Creanza (Altamura, 1958). Ingegnere di professione, lavora nell'ambito della promozione dell'innovazione tecnologica. Tuttavia i suoi interesse spaziano dai fumetti alla scrittura, all'illustrazione, alle arti visive in genere. Pubblica regolarmente su Frigidaire e XL di Repubblica. Oltre a pubblicare illustrazioni e storie brevi per Frigidaire, Mondo Mongo, Dinamite, Il Manifesto, è possibile leggere online sul suo blog www.sillytragedies.it le strisce e le tavole del Prof Knox e della coppia Gino e Sberla.
Formato: 17 x 24 cm Pagine: 80 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
IN OCCASIONE DEL centenario dell'edizione Ravagli
dei Canti Orfici ESCE LA II EDIZIONE DEL ROMANZO GRAFICO
DI UNO DEI POETI PIÙ GRANDI, E MALEDETTI,
DEL NOVECENTO ITALIANO, DINO CAMPANA.
Grazie ad attente ricerche bibliografiche, studio delle corrispondenze e viaggi nei luoghi in cui Dino Campana visse e operò, Simone Lucciola e Rocco Lombardi costruiscono un'opera di raffinata fattura, riportando all'attenzione degli appassionati del fumetto e della poesia, la controversa figura dell'autore dei Canti Orfici, protagonista di un intesa quanto sofferta esistenza umana e autore delle più intense liriche della letteratura italiana.
Proprio l'opera poetica di Campana - nel libro sono riproposti numerosi estratti delle sue più celebri poesie - è al centro dell'originale rappresentazione visiva che i due autori sono riusciti ad ottenere, alternando il tratto plastico e pulito di Simone Lucciola a quello visionario di Rocco Lombardi, che tratta le tavole come fossero incisioni. È splendidamente ricostruita in questo modo, la tensione figurativa e simbolista dell'opera poetica di Dino Campana, con rimandi continui dalle figure evocate nei versi ai luoghi visitati, agli incontri e scontri che il poeta ebbe, sia nella vita sentimentale che in quella culturale, alle opere di artisti che egli vide e da cui trasse ispirazione.
"È un fiume che scorre questo brulicare d'immagini e di testi. Disegnato, ma a volte scavato, nel bianco della pagina. La storia a fumetti di Dino Campana.", così nell'introduzione Paolo Pianigiani, studioso e profondo conoscitore dell'opera di Dino Campana, descrive l'omaggio di Lucciola e Lombardi a chi trovò nella poesia, l'unica, infinita, giustificazione alla vita. Con contribuiti di: Gabriel Cacho Millet e Giampiero Neri.
Marina si aggira con quaderni di mille misure per catturare le sue prede. Ma è questione di un attimo, il tempo di imprimere il loro guizzo sul foglio, e poi le lascia libere di tornare nelle tane a condurre la loro esistenza misteriosa. Un albo di illustrazioni inafferrabili, una raccolta di impronte appena evase.
Non lo sai cosa c'è nelle tane, non prima di averlo visto. Delle volte non ti accorgi neanche che c'è una tana, ti sembra solo un mucchio di terra in mezzo al prato, una spaccatura nel tronco di un albero, un altro foro nella roccia. Poi però, se hai pazienza di far passare l'inverno, ti accorgi di un naso che spunta o di un battito d'ali e capisci che lì ci sono delle tane con degli abitanti dentro.
Marina Girardi è nata in provincia di Belluno nel 1979. Ha frequentato il corso di Fumetto e Illustrazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2008 vince il premio Komikazen, Festival di fumetto di realtà di Ravenna, con il progetto del libro a fumetti Kurden people, pubblicato l'anno successivo da Comma 22. Per la stessa casa editrice nel 2010 realizza il volume Appennino. Illustra, scrive canzoni, disegna coi bambini nelle scuole e dipinge in strada il sabato.
Poi la domenica si trasforma in albero e va a crescere sulle montagne.
Un catalogo per approfondire le problematiche della Primavera Araba in Egitto. I testi di Elettra Stamboulis su Magdy El Shafee e Pino Creanza aiutano a capire attraverso il fumetto i motivi della rivolta e la situazione attuale di un paese complessso e stravolto dalla rivoluzione.
Il catalogo è stato stampato in occasione della mostra tenutasi al Festival Adriatico Mediterraneo di Ancona.
Elettra Stamboulis (Bologna, 1969) vive e lavora a Ravenna. Socia fondatrice di associazione Mirada, si occupa di progettazione culturale, curatela e organizzazione di eventi espositivi. In particolare in particolare ha curato le mostre di Marjane Satrapi, Joe Sacco, Danijel Zezelj, e altri importanti autori del fumetto internazionale e nazionale. Molti di questi eventi espositivi sono stati ospitati in altre città europee e ha partecipato a numerose conferenze di festival europei (recentemente Rénnes, San Pietroburgo e Londra). Cura il Festival Internazionale del fumetto di realtà "Komikazen", che si tiene ogni anno a Ravenna.
Come sceneggiatrice per il fumetto ha collaborato con numerosi autori ed ha scritto il testo per le graphic novel "L'ammaestratore di Istanbul" (Bologna, 2008) e "Officina del macello" (Venezia,2009). Suoi articoli sono comparsi in numerose riviste di settore e cataloghi. Ha pubblicato due raccolte di poesie in edizione limitata.
Formato: 17X24 Pagine: 128 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
Etakan Api è un Evergreen Hunter, un cacciatore e terminatore di "cose già viste". Ogni qualvolta che uno stereo- tipo appare nel mondo terreno, appare lui e gli dà il giusto riposo.
Etakan Api The Evergreen Hunter è anche un'avventura nei meandri della narrazione e nella decontestualizzazio- ne del mezzo fumetto stravolgendo tutte le regole di composizione di una storia.
Etakan Api The Evergreen Huner vanta un remake del fumetto nello stesso fumetto, libertà d'espressione e lieti momenti di nonsense. Etakan Api The Evergreen Hunter è un fumetto contemporaneo che non è stato disegnato.
Armin Barducci: maestro di pittura, docente di fumetto, teatrante visivo. Vive ed opera a Bolzano. Ha col- laborato alla realizzazione di vari festival: Bezè Bedè, l'area Self a Lucca Comics & Games con le corrispettive Comic Battle, Bolzano Comics 2009 e Festival ArtMaySound 2010-2011. Cofondatore del progetto collettivo Monipodio! ed autore di GIUDA (Geografical Istitute of Unconventional Drawing Arts). Ha esposto in Ger- mania, Danimarca, Svizzera, Libano, Svezia, Stati Uniti, Macedonia, Polonia, Spagna, Bosnia.
Roman Leitmotiev: nasce a Linz (Austria) nel 1968 e muore a Tortona (Italia) nel 2007. Scrittore, sceneg- giatore e poeta. Ha pubblicato "Nonnulla" e "Bimbi Limbi" (raccolte di disegni) con Underkraut Edizioni, "Postmortem Antology (raccolta di racconti brevi), "Primo Conato" (romanzo di formazione) con la Phantom Organisation e "Iceman Total Gore" (frasi umoristiche) con Revival Reality Show.
Formato: 21 x 29,7 cm Pagine: 76 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
Nella Mosca dei giorni della Perestrojka, Ilia, Sergei, Boris e Larissa si riuniscono intorno ad un pasto ed una bottiglia di vodka per raccontarsi storie. Prende così vita un decameron
moscovita: mentre fuori imperversa la tempesta di un mondo che va in pezzi, i quattro protagonisti si proteggono con la narrazione e l'ironia dei racconti. Si ricrea ogni volta un
mondo che si sviluppa in una tormentata nostalgia dove le immagini diventano simboli e il tratto di Raùl trova carne per la sua traccia, trattando ogni capitolo con tecniche originali che
sorprendono per audacia e bellezza.
Le voci dei narratori si susseguono nella notte. Si racconta: perché siamo diventati cristiani? E poi con un salto che dimentica consapevolmente vari secoli ecco una storia di amore, poesia e calcolo differenziale. E per non affogare nel melodramma, una storiella, di quelle sovietiche. Quelle che fanno ridere fino alle lacrime. E poi? Poi arriva Napoleone, virtuoso e manierista nella linea. Cavalli barocchi. Animali che ci guardano negli occhi. Dopo il silenzio di Napoleone rimane Larissa, l'unica donna, l'armena di minoranza. 'Racconta una storia'. E la storia diventa una storia che potrebbe essere popolare, con i tratti della fiaba, con la morte che ci ripensa. Mentre fuori dalle finestre il mondo è distratto da altro, da nuovi slogan, da nuove armi.
Nel secondo numero, gli ospiti inconsapevoli delle mappe visive del gruppo coordinato da Gianluca Costantini sono i preraffaelliti. I giovani inglesi insieme a Dante Gabriel Rossetti, figlio di un carbonaro italiano in esilio, crearono in epoca vittoriana un mondo osteggiato dalla critica d'arte tradizionale, fatto non solo di scelte stilistiche, che partivano da una forte consapevolezza del rapporto tra rappresentazione e simbolismo, ma anche di poesia, di letteratura e soprattutto delle vite stesse dei suoi protagonisti. Sulle biografie degli artisti, sul loro essere una geografia sentimentale che spesso ha composto destini intrecciati, si sono concentrati i disegnatori di Giuda. William Morris, che fu intenso artigiano della tappezzeria e socialista della prima ora insieme alla figlia di Marx, lo stesso Rossetti, poeta prima che pittore, dedito al laudano e alle donne, gli artisti e le artiste dell'epoca si incontrano nelle pagine della rivista preavanguardistica Giuda per parlarsi attraverso il linguaggio del fumetto.
Oltre al progetto collettivo sui preraffaelliti, è possibile leggere il secondo episodio di Piccola Gerusalemme (disegno Mennillo, testo Stamboulis) sulla storia e le storie di Salonicco, e di Ernesto (Ciro Fanelli). L'ospite del numero è invece la disegnatrice serbo – canadese Nina Bunjevac con una storia dal forte impatto visivo e di impronta autobiografica sul suicidio del padre.
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: brossurato
CHUCK, IL PERSONAGGIO BANDITO DAL TELEFILM HAPPY DAYS, TORNA E, DALLE PAGINE DI G.I.U.D.A., DIRIGE E ISPIRA UNA SERIE DI NUOVI EPISODI, AMBIENTATI IN UNA MILWAUKEE CHE DA STERILE SET TV, APPARE ORA COME LA CITTÀ DELLA FRAGILITÀ E DEL DISINCANTO.
L'ombra di Chuck Cunningham torna e reclama vendetta sulle pagine del terzo volume di G.I.U.D.A. Ispirati dagli eroi di quella apparentemente innocua mitologia catodica che è Happy Days, i disegnatori di G.I.U.D.A. compongono un mosaico di brevi narrazioni illustrate, dal titolo "Milwaukee mi ha rubato", che smascherano e svelano i tratti nascosti dei protagonisti. Eliminata l'aura sterile della finzione televisiva, i nuovi interpreti della serie tv non vivono più la spensierata quotidianità dell'easy-life americana, ma appaiono come attori di seconda fila, malinconici e crudeli. Spettatori del destino cui vanno incontro Fonzie, Richie, Potsy, Ralph e tutti gli altri sono due indigeniamericani, padre e figlio, eredi della cultura primigenia dell'America, che in un dialogo da teatro dell'assurdo, tra battute sospese e piccoli conflitti domestici, sembrano essere gli unici in grado di poter afferrare il senso della realtà: "Tante cose sembrano non esistere. Ma invece esci, e te le incontri. E ti cambiano la vita", conclude uno dei personaggi.
Completano il volume le incisioni dal forte accento simbolista dell'artista belga Frederic Coche; la terza parte di "Ernesto" storia visionaria disegnata da Ciro Fanelli e il nuovo capitolo di "Piccola Gerusalemme" disegnata da Angelo Mennillo su sceneggiatura di Elettra Stamboulis. Chiude Tracciamenti con la serie di illustrazioni "work-in-fabric".