Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: brossurato
DA ALIGHIERO BOETTI AL MULLAH OMAR, ATTRAVERSO LA STRETTA GOLA DEL KHYBER PASS. IL RACCONTO DEGLI AUTORI/DISEGNATORI DI G.I.U.D.A. ATTRAVERSA L' ANTICO PASSO MAI COMPLETAMENTE PACIFICATO SUL CONFINE CHE TAGLIA IN DUE LA TERRA DEI PASHTUN.
Per attraversare la Linea Durand – così è chiamato il confine tra Afghanistan e Pakistan – occorre percorrere la stretta gola del Khyber Pass. È un antico passo disputato, conteso, mai completamente in pace, incorporato in imperi e stati e sempre sfuggito al controllo anche delle massime potenze. Itinerario imprescindibile degli eserciti alla conquista dei tesori dell'Hindustan, cerniera tra le civiltà euro-asiatiche e quella indiana, il Khyber Pass è la via che unisce e divide Kabul e Peshawar. Per raccontarne la storia secolare, i disegnatori e autori di G.I.U.D.A. scelgono di farsi accompagnare lungo la via da Alighiero Boetti, l'artista italiano le cui mappe in forma di arazzo, oggi esposte nei maggiori musei del mondo, furono realizzate dalle ricamatrici di Kabul. Nei giorni immediatamente successivi all'invasione sovietica dell'Afghanistan, Alighiero Boetti è costretto ad abbandonare la capitale afghana per trasferire la produzione degli arazzi oltre confine. Inizia quindi un viaggio durante il quale Boetti non potrà fare a meno di confrontarsi con quel paesaggio aspro e livido che è stato testimone silenzioso della vita di guerrieri, traditori, poeti, di antichi e nuovi profeti. Gli uomini delle tribù patane del Khyber Pass controllano dalle alture il passaggio della lunga colonna di profughi. I fucili non servono solo a fare scena.
Completano il quarto volume, "Antoine Doinel", l'omaggio alla celebre sequenza finale de I 400 Colpi di Francois Truffaut disegnato da Mara Cerri e Magda Guidi e il quarto episodio di "Ernesto", storia allegorica senza lieto fine disegnata da Ciro Fanelli. Concludono il volume il nuovo capitolo di "Piccola Gerusalemme", storia disegnata da Angelo Mennillo su sceneggiatura di Elettra Stamboulis, dedicato alla città di Salonicco, terra di incontri e scontri tra l'oriente e l'occidente, e "Iz Catalog Ex Area" la galleria delle illustrazioni a matita di Liliana Salone, magnifici rebus disegnati da un'immaginazione labirintica.
Mentre fuori infuria la banalità del mondo, dentro c'è il Bronson: un luogo in cui band, artisti, solitari cantanti folk da tutto il mondo anelano di suonare: le istantanee registrazioni di questa energia di periferia è tutta sulla carta di Costantini. Gioca coi pennarelli, coi pastelli, coi bianchi e i neri, coi font, con Photoshop, rovescia le foto, le incolla, scrive, poi cancella, sporca il foglio con le dita nere di grafite e, coi suoi tipici tratti rapidi, riesce ad eseguire degli assoli di minimal-punk a china. China e qualche colore. Tricromie e bicromie che Gianluca compone maneggiandoli i colori come fossero strumenti. D'altronde giocare e suonare sono una sola parola: play, come scrive David Vecchiato nella post fazione. Si possono ascoltare con gli occhi gli Offlaga Disco Pax, Andrew Weatherall, i Givers, Dente, tutti riscritti. Tutti con una copertina immaginario rinnovata. Riletta, risuonata dal tratto di un divoratore di musica che però disegna.
Un libro, che oltre ad essere una rassegna di un mood musicale e autoriale che ancora cerca un nome, forse unito dai luoghi più che dai suoni, racconta la storia di un'impresa che porta il nome di un'icona del cinema, il Bronson.
Cattive abitudini é il titolo del quinto album dei Massimo Volume che si trasforma grazie alla matita di Gianluca Costantini da traccia sonora a traccia disegnata.
Sono dodici canzoni che raccontano storie di personaggi ossessionati da peccati quotidiani, ai bordi del nazionale varietà, ai bordi della storia narrata dalla plagiata umanità, ai bordi di un letto in una stanza a cui non bussa nessuno. Si incontra Robert Lowell, il poeta americano cui è dedicato il primo brano, ma indirettamente Manuel Agnelli in Le nostre ore contate. I personaggi assumono caratteri, volti, sorrisi: diventano spettri fantasmatici, evocati dal tocco sornione di Costantini che cambia stile e ritmo con l'agilità di un gatto. I testi di Emidio "Mimì" Clementi smettono di essere parte di una musica, che ciascuno potrà anche in qualche modo sussurrare, e si trasformano in parte integrale di un fumetto che racconta storie che forse abbiamo intuito, ma certo prima non avevamo visto.
Formato: 21 x 29,7 cm Pagine: 64 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato
Il giorno della crisi (Giuda edizioni) è una antologia di racconti a pagina singola, 54 tavole con una storia diversa, ma sempre lo stesso titolo, Il giorno della crisi, 54 giornate diverse che sono la stessa, interpretata da 54 fumettisti greci, dagli stili molto diversi tra loro, tra la satira cruda e il graphic journalism più realistico.
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 32 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
"Una mappa che altro non è
se non l'incontro con la nostra tenerezza"
GIUDAedizioni presenta in occasione di Komikazen Festival Internazionale del Fumetto di Realtà il catalogo ufficiale dedicato delle mostre di Pablo Auladell (Spagna), Apostolos Doxiadis (Grecia), Maxence Emery (Francia), Igort (Italia), Maxilimilen Leroy (Francia), Alecos Papadatos (Grecia), Pietro Scarnera (Italia), Aleksandar Zograf (Serbia).
Formato: 15 x 21 cm Pagine: 86 Colore: colore Caratteristiche: Brossurato
Un catalogo bilingue italiano-inglese sulla prima mostra antologica del nuovo fumetto di realtà italiano, un'accurata analisi critica affidata ad affermati studiosi, curatori ed esperti. Un'indagine sul fumetto di realtà tra figurazione narrativa e giornalismo.
Dopo anni di indagini nel fumetto internazionale, Komikazen si concentra nel 2012 sulla rappresentazione dell'Italia. Come la celeberrima opera curata da Enzo Biagi uscita alla fine degli anni settanta, anche l'esposizione ravennate Nuova storia d'Italia a fumetti presenta un excursus panoramico centrato su alcuni temi della storia contemporanea italiana. Attraverso 150 tavole originali dedicate a figure, avvenimenti e realtà sociali del nostro Paese a partire dal Risorgimento per giungere a Tangentopoli e alla crisi economica dei nostri giorni, è possibile ricostruire connessioni e riannodare i fili della narrazione del nostro paese dall'Unità ad oggi. La varietà dei punti di osservazione sulle vicende italiane consente di mettere in rilievo i diversi approcci metodologici e stilistici di oltre 40 protagonisti della recente produzione editoriale a fumetti. Al catalogo ragionato fa da contrappunto l'intervento narrativo dello scrittore Maurizio Maggiani con Mazzini, illustrato da Gianluca Costantini.
A completare la riflessione critica sulle direzioni e gli approcci del racconto di realtà a fumetti è inoltre l'analisi sul ruolo della rappresentazione del reale di tre grandi autori, condotta dal celebre artista e disegnatore satirico Riccardo Mannelli, Shout uno degli illustratori italiani più conosciuti ed apprezzati in Italia e all'estero e Carlos Latuff, icona del fumetto militante online, grazie ai suoi disegni di satira politica che viaggiano attraverso la rete in tutto il globo.
A cura di E.Stamboulis e G.Costantini
Testi critici di Elettra Stamboulis, Matteo Stefanelli, Gianluca Costantini, Sabina Ghinassi.
Con un contributo narrativo di Maurizio Maggiani
Autori in catalogo: Luca Amerio, Luca Baino, Francesco Barilli, Paolo Bacilieri, Lelio Bonaccorso, Riccardo Cecchetti, Sara Colaone, Paolo Cossi, Manuel De Carli, Matteo Fenoglio, Luca Ferrara, Manfredi Giffoni, Carlos Latuff, Rocco Lombardi, Simone Lucciola, Riccardo Mannelli, Giuseppe Palumbo, Paolo Parisi, Luigi Politano, Tuono Pettinato, Marco Pugliese, Davide Reviati, Marco Rizzo, Luca Salici, Caterina Sansone, Leonora Sartori, Pietro Scarnera, Shout, Mattia Surroz, Alessandro Tota, Bepi Vigna, Andrea Vivaldo, Zerocalcare, Andrea Zoli.
Formato: 20 x 14 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
L'Edipo a rovescio: perché uccidere i padri se un giorno potranno avere bisogno di noi? Chissà perché le storie finiscono come se non avessero un seguito; Alice ha cercato di immaginare un seguito. Un Lord Fener fragile (come per certi versi già appare nel ciclo di "Guerre stellari"). Dopo tutto anche Luke è tiranneggiato (da un padre in difficoltà), potenza della famiglia che riesce a rendere tutti infelici. Anche Luke è ingrassato, il tempo passa per tutti.
Alice Socal nasce a Mestre nel 1986. Ha studiato Fumetto e Illustrazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Prosegue i suoi studi al politecnico di Amburgo, indirizzo illustrazione. Partecipa a diverse mostre collettive in Svizzera, Italia e Germania. Dal 2009 fa parte dei disegnatori che compongono la rivista G.I.U.D.A. curata da Gianluca Costantini. Partecipa alle due antologie di fumetto edite da MAMI Verlag da Anke Feuchtemberger e Stefano Ricci. I suoi lavori vengono pubblicati in diverse riviste ed autoproduzioni ("Illyword", "Liber", "Two Fast Color", "Inutile rivista letteraria", "Kommunikaze", "Journal360"). Attualmente lavora e studia ad Amburgo.
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 84 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
MACCHINA SUPREMA, UN MODERNO MYSTERY PLAY A FUMETTI.
SOSPESA IN ATMOSFERE BIZANTINE FIN-DE-SIÈCLE, LA VICENDA SI SNODA IN UNA SORTA DI FEUILLETON METAFISICO CHE, FRA TEATRALI COLPI DI SCENA E VISIONI MISTICHE, SPROFONDA NELLA FOLLIA E IN UNA BEFFARDA AMBIGUITÀ.
Il nuovo graphic novel di GIUDA Edizioni è un fascinoso volume firmato da Gianluca Costantini, Pasquale "Squaz" Todisco, Armin Barducci, su sceneggiatura di Giovanni Barbieri. I tre autori diversissimi tra loro nello stile grafico, mettono il loro segno al servizio di una vicenda in cui si esplora proprio la ricerca del significato e del senso nei segni e nelle cose, in una rilettura psicanalitica dei mystery play medievali.
Nell'originale plot di Giovanni Barbieri gli ingredienti ci sono tutti: l'abbandono, il ritorno, le strane alchimie del sogno che diventa vita, la vita che diviene sogno, specchi che si infrangono e fanno emergere disegni più reali della realtà. Questo materiale evocativo è tenuto insieme coerentemente dalla presenza di vari livelli linguistici e narrativi.
La vicenda vede il protagonista Milos alla ricerca di un'unica legge suprema per la lettura del mondo. Insegue un ordine supremo, una via di cui non intravediamo i confini, ma che rimanda alle ricerche olistiche e assolute. Ma in questa storia di assoluto sembra esserci solo l'amore, che abbandona, illude, ritorna e si nasconde. E porta a follie perpetue o intermittenti. Di cui vediamo i segni sui muri e sui corpi. Un romanzo romantico, che si compone di diversi stili perché è composto di diverse materie, che solo prendendo forma rappresentata in diversi registri visivi poteva trovare completezza.
Citando Erasmo, Elettra Stamboulis nella postfazione-bugiardino avverte i lettori che Macchina Suprema non è un libro "per le scimmie ammantate di porpora o gli asini vestiti con la pelle del leone, ma per gli arcifolli guardatori, per coloro che sanno che la stessa vita si deve alla medesima dea, Follia".
Uomo avvisato…
Formato: 24 x 24 cm Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Spillato
Lune assassine attraversano gli anni. E quali sono gli anni? Sono proprio quelli, quelli in cui tutto cambiò, e fu per sempre. Bologna '67-'77 è un concept album che diventa proprio album visivo e non solo sonoro narrativo. I fili di Elena Guidolin, disegnatrice che difficilmente potete incastonare in un'etichetta e che aveva vinto il premio nazionale Reality Draws, ci mostrano che la città è in fondo una visione del burattinaio. Il filo scompare, diventa linea di capannone, diventa una corda da saltare che manca. Sono i fili del telefono, che ancora incredibilmente da qualche parte resistono alle onde che avvolgono e non si vedono. Vincenzo Bagnoli, che firma anche i testi delle canzoni, scrive un testo nuovo, ma c'è anche quello che si può ascoltare in un progressive rock che cede senza rimproveri al pop. Siamo stati pop? Sicuramente, anche senza volerlo. Allora, dice, non c'erano i nonluoghi. E ora, che ci viviamo dentro, abbiamo bisogno di nuovi fili e linee per arginare l'amnesia emotiva.
Giuda edizioni vi consegna questo cofanetto irriducibile, che diventa una capsula mnemonica che vi potete iniettare negli occhi o infilare nelle orecchie.
Il risultato del laboratorio di Gianluca, realizzato in collaborazione con Enrico Parisio della RUFA-Rome University of Fine Arts , è sorprendente. Il lavoro dei sette giovani artisti che nei tre giorni di workshop hanno realizzato le tavole con stili e linguaggi molto diversi tra loro, racconta il film reinterpretandolo con segni grafici spesso poetici.
Insomma, un esperimento riuscito che ha intrecciato il progetto di promozione dei giovani creativi, obiettivo principale di Mediterranea 17, con la forza narrativa di Pier Paolo Pasolini. Il tutto orchestrato sapientemente da Gianluca, sorprendente disegnatore dalla sensibilità civile fuori dall'ordinario.
Disponibile con due allegati differenti: cd oppure vinile.
Formato: 16,8 x 24 cm Pagine: 88 Colore: b-n Caratteristiche: Brussurato
500 Anni di Resistenza è un ritratto potente e storicamente accurato della resistenza indigena alla colonizzazione europea delle Americhe, iniziata con l'invasione degli Spagnoli guidati da Cristoforo Colombo. Gord Hill ha trascorso due anni ad illustrare tavole e ricercare informazioni storiografiche per creare questo 500 Anni di Resistenza, che presenta la storia della resistenza dei Nativi americani in un formato accessibile a chiunque.
Tra gli eventi trattati, la rivolta dei Pueblo del 1680 in Nuovo Messico; le insurrezioni Inca in Perù, tra il 1500 ed il 1780; Pontiac, la ribellione ed il Proclama Reale del 1763; Geronimo e le guerre Seminole dalla metà del XIX secolo; Cavallo Pazzo e le guerre delle Grandi Pianure; l'avanzata del American Indian Movement negli anni Sessanta del Novecento; occupazione di Wounded Knee, 1973; la crisi ad Oka, Quebéc, 1990; la resistenza di Azhoodena/Stoney Point nel 1995.