Affari di famiglia è un ritratto emozionante sulla natura più intima delle relazioni familiari. Una forza misteriosa che lega tra loro gli individui ma, come osserva con acutezza Eisner, "a volte non sembra essere né amore né lealtà".
I componenti di una famiglia numerosa, fratelli e sorelle che non si vedono da molto tempo, si riuniscono per celebrare il novantesimo compleanno di loro padre, costretto su una sedia a rotelle da un infarto. Ma dietro l'apparente armonia iniziale si celano i segreti oscuri di questa tipica famiglia americana. Nell'arco di 24 ore, con un impianto teatrale, riemergono e vengono rivelati ricordi a lungo soffocati – tradimenti, abusi, avidità. A innescare il movimento drammatico è la decisione di affidare l'anziano padre a una casa di cura, e le diverse aspettative sull'eredità paterna. La famiglia, stremata, si riunisce non per un ricongiungimento che appare impossibile, ma solo per constatare una distanza troppo grande che non può più essere colmata.
Uno straordinario graphic novel sullo sgretolamento della famiglia. Uno squarcio sulla natura dei legami familiari, che conferma la maestria di Will Eisner nell'esplorare l'animo umano.
"In che cosa un uomo è diverso da uno scarafaggio?", si domanda angosciato Jacob Shtarkah, alla ricerca di un significato alla propria esistenza di uomo, di marito e di padre. Mentre in Europa il nazismo getta la sua fosca ombra sul futuro, negli Stati Uniti la crisi economica e le difficoltà della vita di tutti i giorni mettono a dura prova Jacob, i suoi cari e i loro vicini di Dropsie Avenue, nel Bronx di New York. Ambientato negli anni della Grande Depressione. Questa graphic novel racconta le esistenze, i sogni, le speranze, le paure, le emozioni e i sentimenti della gente comune. Una storia intensa e commovente, in cui la città e i personaggi prendono vita con la forza metaforica della grande narrativa ebraico-americana.
Rileggendo Oliver Twist dal punto di vista di Fagin, Will Eisner ci fa conoscere sotto nuova luce e con inedita profondità uno dei personaggi più malfamati della storia della letteratura. In Fagin l'Ebreo, pubblicato negli Stati Uniti nel 2003 e considerato un capolavoro del genere graphic novel, Eisner dimostra ancora una volta di essere non soltanto un maestro nell'arte del racconto a fumetti, ma anche un acuto critico letterario e un attento osservatore della società. Nell'arco di settant'anni, per tutta la sua carriera di artista, Eisner era diventato via via più insofferente agli stereotipi sugli ebrei, diffusi in maniera tenace in tanti classici della letteratura. Osservando le illustrazioni delle edizioni originali di Oliver Twist, aveva deciso che era giunto il momento di affrontare la realtà e raccontare quella parte della vita di Fagin che Charles Dickens aveva ignorato. Nel suo stile magistrale, Eisner raffigura il malvagio Fagin come un individuo complesso e tormentato, e attraverso la sua storia rappresenta la vita della comunità ashkenazita nella Londra dell'Ottocento: uno sguardo provocatorio sulla povertà, il pregiudizio e l'antisemitismo dell'epoca, una memorabile riflessione storica, una narrazione per immagini di rara forza evocativa.
"In che cosa un uomo è diverso da uno scarafaggio?", si domanda angosciato Jacob Shtarkah, alla ricerca di un significato alla propria esistenza di uomo, di marito e di padre. Mentre in Europa il nazismo getta la sua fosca ombra sul futuro, negli Stati Uniti la crisi economica e le difficoltà della vita di tutti i giorni mettono a dura prova Jacob, i suoi cari e i loro vicini di Dropsie Avenue, nel Bronx di New York. Ambientato negli anni della Grande Depressione. Questa graphic novel racconta le esistenze, i sogni, le speranze, le paure, le emozioni e i sentimenti della gente comune. Una storia intensa e commovente, in cui la città e i personaggi prendono vita con la forza metaforica della grande narrativa ebraico-americana.