Persi i rifornimenti di armi e rimasti senza cavalli in seguito alle incursioni dei pards, gli Utes e gli Hualpai ribelli – ormai in trappola – vengono sbaragliati dalla Cavalleria: Cane Giallo, che voleva sterminare i Navajos e togliere lo scalpo ad Aquila della Notte, viene sconfitto in duello, rasato a zero e poi abbandonato in mezzo al deserto. Tempo dopo, giunto in incognito a Elk City nel sud dell’Oklahoma, Tex scopre che il whisky spacciato dai trafficanti – complici dei ladri di bestiame – ha abbrutito gli indiani del luogo, alimentando un clima di tensione.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 80, si conclude l’avventura precedente (di Bonelli/Ticci); da pag. 81 a pag. 114, "Uno straniero a Elk City" (di Nolitta/Nicolò).
Il ranger Burt Kellers è stato freddato in un vicolo di Elk City durante un’indagine: Tex Willer, che ne era amico, deve scoprire il movente e l’esecutore dell’omicidio. Sotto il falso nome di Ted Hawkins, Tex si arruola come uomo di scorta ai trasporti d’argento della Central Mining, e in breve tempo liquida l’agguerrita gang di predoni che assaltava regolarmente i carri della compagnia mineraria: una cricca che si celava dietro la facciata rispettabile del Rigby Ranch. E in un saloon, teatro del duello finale con il capobanda, Tex trova inatteso aiuto in una attempata ballerina.
Caso chiuso? Forse no… La sfiorita Kate, una "spugna in gonnella" che bazzica il Parisian Saloon di Elk City, diventata intima del ranger Burt Kellers, confida a Tex che il suo amato – morto in circostanze misteriose durante un’indagine in incognito – non seguiva soltanto la pista dei furti d’argento ai danni della Central Mining Company, ma anche quella degli spacciatori di torcibudella, avvelenatori di indiani!
E Tex, grazie a uno stratagemma architettato con il pellerossa Kendo, si fa assumere come pistolero dalla famiglia Nelson, uno scombinato clan di distillatori clandestini.
Dramma alla distilleria clandestina dei Nelson: quando tutto sembra perduto per Tex, ormai smascherato, ecco arrivare il momento del riscatto! Mesi dopo, Tex e Carson vengono convocati d’urgenza da Jim Brandon, colonnello delle Giubbe Rosse: occorre rintracciare il professor Thorwen e sua figlia, scomparsi nello Yukon… e gli indiani del luogo parlano con timore di una misteriosa tribù di visi pallidi dai lunghi capelli.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 69, si conclude l’avventura precedente (di Nolitta/Nicolò); da pag. 70 a pag. 114, "L’isola misteriosa" (di Bonelli/Letteri).
Ci sono dei vichinghi nella baia del Mackenzie River: i discendenti di Erik il Rosso vivono da secoli isolati in un perenne passato, conservando le loro tradizioni tribali e i loro dèi, ignari degli sconvolgimenti che hanno mutato il mondo! Ma Tex e Carson, come folgori divine, fanno incursione nel villaggio per liberare il professor Thorwen e sua figlia Kate, tenuti prigionieri dai biondi guerrieri nordici: la ragazza era destinata a diventare la riluttante regina di quel popolo. E i figli di Odino, defraudati, scatenano la loro furia vendicativa contro i villaggi indiani dello Yukon.
Non capita spesso di vedere un ranger penzolare da un albero come il più volgare dei tagliagole! Tex e Carson puntavano su Cortez per riunirsi al loro collega – che seguiva la pista di quattro sanguinari rapinatori di banche – ma i Cavalieri della Giustizia, vigilantes incappucciati, sono arrivati prima di loro. Il ranger Regan, ferito durante uno scontro a fuoco con una cricca di banditi e scambiato per uno dei membri della gang, era stato linciato senza tanti complimenti! I due pards, decisi a far luce sul fattaccio, diventano all’improvviso due scomodi ficcanaso da eliminare.
Chi sono i Cavalieri della Giustizia, i feroci vigilantes mascherati che hanno impiccato il ranger Regan? Dove si rintanano i rapinatori della banca di Norwood braccati dal defunto difensore della legge? Perché certi mercanti di Cortez, facenti capo al losco armaiolo Pat Blummer, mirano a eliminare i pards aizzandogli contro un gruppetto di lerci tagliagole evasi? Chi tenta di forare la carcassa di Willer e Carson al pueblo di Mesa Verde? Mille interrogativi che Tex risolve grazie alle sue colt! L’autunno seguente, lo smargiasso Piute Cruzado viene accolto al villaggio di Aquila della Notte…
In questo numero: da pag. 5 a pag. 102, si conclude l’avventura precedente (di Bonelli/Fusco); da pag. 103 a pag. 114, "I guerrieri venuti dal Nord" (di Nolitta/Galleppini).
Cruzado non perdona! Il giovane e animoso capo piute, giunto con i suoi ribelli a seminare odio nella riserva navajo, viene umiliato da Aquila della Notte, prima durante una gara con i cavalli e poi in un duello. All’alba, il Piute se ne va, convincendo una dozzina di Navajos, teste calde con cui infoltire i ranghi della nascente rivolta indiana, a seguirlo. Percorrendo una pista insanguinata – fatta di razzie e omicidi – Tex e Tiger Jack devono bloccare Cruzado e i suoi seguaci… prima che intervengano i cannoni dell’esercito!
I Navajos alleati di Cruzado sono disgustati e demotivati… e il rabbioso Piute, in marcia verso Nord, ne fa massacrare due per dare l’esempio! Mentre Tex e Tiger Jack braccano i rivoltosi, seguendo una scia di morte e distruzione, Kit Willer e Carson vengono arrestati a Fort Defiance, dopo un vano tentativo di bloccare la reazione dei militari. Tex e Tiger Jack raggiungono così per primi la guarnigione del maggiore Walker sulle Montagne Rocciose: con la sua sola presenza, Aquila della Notte spinge i Navajos ribelli a pentirsi e a scrollarsi di dosso i Piutes!
Il viaggio di ritorno di Tex e Tiger Jack con i giovani Navajos pentiti di aver preso parte alla rivolta di Cruzado è un inferno: prima dell’intervento risolutore di Kit e Carson, un branco di vili sciacalli massacra quasi tutti gli indiani di Aquila della Notte per riscuotere le taglie messe sulle loro teste dai coloni inferociti! L’autunno seguente, con i soldi del bieco mister Tyrrel della Western Pacific, una cricca di pericolosi evasi travestiti da bandoleros messicani sabota le linee della South & West, compagnia ferroviaria concorrente che sta per vincere una gara d’appalto…
In questo numero: da pag. 5 a pag. 71, si conclude l’avventura precedente (di Nolitta/Galleppini); da pag. 72 a pag. 114, "Rotaie insanguinate" (di Bonelli/Nicolò).