L’angelo dei bassifondi di Chicago, la dama conosciuta come Lady Charity, non è esattamente quello che sembra. Willy Richards, detto Poe, non tarda a rendersene conto ma, invischiato nella tela che la diabolica donna ha tessuto per lui, rischia la follia. Magico Vento è lontano, troppo per poter soccorrere il suo amico; il filo che li unisce, però, gli permetterà di raccogliere in tempo il grido d’aiuto del coraggioso giornalista.
Possiede artigli e fauci in grado di maciullare un corpo per risputarlo poi completamente privo di scheletro. Per i Mormoni è una incarnazione di Lucifero. Per gli indiani delle alture è una temibile divinità cui offrire ossa per placarne il furore. Per tutti, comunque, è l’orrore puro! Il capo dei Mormoni, il vecchio Mosiah, vuole affrontare l’infernale Bestia con la sacra spada di Laban, ma non basterà, e in questo caso anche i poteri sciamanici di Magico Vento sono inefficaci. Allora come sconfiggere il mostruoso verme bianco che infesta la regione?
Il cavaliere risorto dalla tomba per cogliere la sua vendetta porta tatuata sul petto l’immagine di Damballah, il dio serpente del Vudu, e indossa una logora divisa da ufficiale confederato. Louis Beaumont è il suo nome e la sua sciabola ha già bevuto il sangue del padre spirituale di Magico Vento, decapitandolo. La testa di Cavallo Zoppo però è stata portata via dallo spettrale assassino, e Magico Vento dovrà misurarsi con l’oscuro potere del Serpente per donare la pace al vecchio sciamano.
È nella vecchia miniera vicina allo scheletro di Uncegila, il grande serpente dei Lakota, che si consuma il terribile epilogo dello scontro tra Louis Beaumont e Magico Vento, mentre Poe raccoglie le prove di una cinica manovra ordita ai danni degli indiani da Howard Hogan, uno spietato affarista la cui strada ha già incrociato quella dello sciamano bianco, e dall’ex colonnello Chivington, il carnefice di Sand Creek.
Una spedizione scientifica massacrata, una tribù scomparsa. L’urlo del Windigo, un gigantesco predatore di carne umana, squarcia il cielo nelle terre degli Ojibway e semina il terrore. La fame del mostro cresce con l’aumentare delle sue vittime e Magico Vento si troverà più prossimo alla morte di quanto gli sia mai accaduto prima. Ma che ruolo gioca in tutta la storia il sinistro stregone che ha il potere di rendere schiavi uomini e donne? Forse non è stato molto prudente lasciare il febbricitante Poe con lui e le sue mogli...
Per la gente di Carved Rock, l’uomo il cui volto è scolpito nella montagna è l’inviato della Provvidenza; per gli Ute, secondo una vecchia profezia, il suo arrivo significa sventura e lutto. Ma Derek Dish è soprattutto un pazzo sanguinario, fuggito dal manicomio di Bedlam, in cerca di vendetta per la sua vita segnata. La pace tra i coloni e il popolo del Grande Spirito sta per essere infranta, e Magico Vento deve affrettarsi per raccogliere l’invocazione dei tre messaggeri che appaiono nelle sue visioni cavalcando sotto una pioggia di sangue.
La follia omicida di Derek e un branco di mercenari al soldo di affaristi senza scrupoli tengono Carved Rock in un abbraccio mortale. I tre ambasciatori inviati dagli Ute vengono uccisi e bruciati nelle strade del paese, mentre i tamburi di guerra levano alto il loro minaccioso rullare. Lo scontro sembra inevitabile, e dall’una e dall’altra parte ci si prepara alla mattanza... ma proprio all’ultimo istante Magico Vento rovescia le sorti del gioco.
Quando Top Sherman, il pistolero, fa girare la sua trottola in segno di sfida, è la Morte stessa che danza. Sherman è stato appeso a un robusto canapo, ma il suo ritratto sta lentamente conducendo alla follia Spencer Kline. Perché? E di quali orrori si nutre il sinistro dipinto, quali sofferenze impregnano le stanze della casa che un tempo fu la dimora dell’implacabile giudice della contea?
Il temporale sta per abbattersi su North Platte. Un uomo attende nell’ombra di poter compiere la sua vendetta, mentre nel saloon le ore sono scandite da una estenuante partita a poker. Niente è come appare, e dietro la faccia di un amico può celarsi il volto di un assassino, dietro la malia di una donna un’insidia mortale. L’unica cosa certa è una voce dal passato, la voce di un morto che porta Magico Vento a fare ancora una volta i conti con il tempo in cui per tutti era Ned Ellis.
Il rito della concordia è in pericolo poiché Iktomi, il Demone degli Inganni, vuole seminare confusione e follia nella tribù di Magico Vento. Bisognerà custodire ben salda la verità nel proprio cuore e incalzare il demone fino a costringerlo ad assumere le sue vere sembianze, se si vorrà averne ragione. Ma lo sciamano bianco dei Lakota dovrà fare molta attenzione, perché Iktomi è un incubo che può uccidere!