Formato: 15x19 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
In un bosco fitto fitto, dall'altra parte del mondo, vive un lupo enorme con le orecchie pelose e due zanne spaventose. Si chiama Garù-Garù e nessuno ha il coraggio di avvicinarsi a lui o di parlargli. Al suo apparire sul sentiero che attraversa il bosco, si scatena immancabilmente un fuggi fuggi generale: i conigli si tuffano nelle tane, i cervi si rifugiano tra i cespugli, gli uccelli volano in cima agli alberi e tutti gli animali chiudono gli occhi perché hanno paura persino di vederlo. Eppure, questo lupo gigantesco è il più pauroso di tutti: è terrorizzato dai serpenti, dai rospi… e perfino dalle lumache! Ma, più di ogni altra cosa, ha paura del buio, per questo la sera, quando torna nella sua grotta, non spegne mai la piccola lampada vicino al letto e tiene sempre una torcia in tasca, che non si sa mai. Finché una notte viene svegliato da qualcuno che bussa alla porta: è Noemi, una bambina con le trecce bionde che chiede ospitalità. Da questo momento, il lupo non sarà più lo stesso e con l'aiuto della bimba riuscirà a superare tutte le sue paure… compresa quella del buio!
Questo racconto divertente e ben ritmato a firma di Ann Rocard, pubblicato per la biblioteca della Ciopi e accompagnato dalle buffe illustrazioni di Israel Barrón, rilegge in una chiave del tutto inedita la figura leggendaria del lupo mannaro, che da sempre affascina scrittori e cineasti. L'uomo condannato da una maledizione a trasformarsi in bestia feroce a ogni plenilunio qui diventa una creatura apparentemente spaventosa ma in realtà tenera e inoffensiva. Che non mancherà di ispirare ai bambini qualche risata e tanto, tanto affetto!
Ann Rocard (1954-) è una creatrice poliedrica: scrittrice di libri per adulti e ragazzi, artista, musicista, autrice teatrale. Dopo una doppia laurea in psicogenetica e psicopatologia dell'età infantile all'Università di Parigi-Nanterre e una specializzazione in scienze sociali a Caen, è stata a lungo educatrice e poi psicologa in una scuola per bambini e adolescenti con problemi mentali, lavorando allo stesso tempo in un centro per bambini con difficoltà uditive. Come scrittrice e autrice teatrale, ha animato numerosi seminari a livello scolastico e universitario, tenendo corsi di teatro per bambini e adolescenti per oltre trent'anni, a partire dalla fine degli anni Settanta. Ha pubblicato romanzi, racconti, poesie, canzoni, testi teatrali e pedagogici. Vive tra la Bretagna e la Normandia.
Israel Barrón è nato nel 1974 a Pachuca, in Messico.
Ha studiato pittura alla Facoltà di arti plastiche presso l'Università di Veracruz e nel 2007 è stato invitato a una residenza artistica a Prokuplje, in Serbia.
Le sue opere sono state esposte in Messico, Argentina, Colombia, Perù, Uruguay, Canada, Stati Uniti, Giappone, Israele, Italia, Serbia, Slovacchia e Spagna.
Ha illustrato manifesti, copertine di libri, e ha pubblicato su riviste e supplementi culturali, tanto cartacei quanto digitali. Ha inoltre realizzato scenografie e illustrato album di gruppi musicali, e le sue opere sono state le immagini ufficiali di diversi eventi culturali, tra cui il Festival afrocaribeño, la Fiera nazionale del libro per ragazzi di Xalapa e, nel 2018, la XXXVIII Fiera internazionale del libro per ragazzi di Città del Messico.
Nel 2013 è stato invitato a Le immagini della fantasia 31, la Mostra internazionale d'illustrazione per l'infanzia di Sarmede, Italia; l'anno successivo ha partecipato al libro Cuentos populares mexicanos, una raccolta di racconti della tradizione messicana selezionati e riscritti da Fabio Morábito, in seguito incluso nel catalogo White Ravens della Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera.
Ha pubblicato con diversi editori a livello internazionale, tra cui Fondo de Cultura Económica, Conaculta, Colegio de México, Macmillan-Castillo, SEP, Santillana USA, Panamericana e #logosedizioni.
Due volte vincitore del Premio CANIEM (Cámara Nacional de la Industria Editorial Mexicana) per l'arte editoriale, nel 2017 ha ricevuto la Targa d'oro alla Biennale di illustrazione di Bratislava.
Nel 2019 ha partecipato come relatore alla FILBo, la Fiera internazionale del libro di Bogotá e al Congresso internazionale di illustrazione in Colombia.
Con #logosedizioni ha pubblicato anche Il quaderno degli incubi e Bestiario delle creature fantastiche messicane.
Formato: 19,5x25,5 Pagine: 36 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
A strapiombo sulla foresta, vive il lupo. Ha un ululato che mette i brividi, la pelliccia ispida, il muso lunghissimo, le zanne appuntite e lo sguardo assassino. Le sue malefatte sono scritte a lettere cubitali sulle prime pagine di tutti i giornali. Ma per fortuna gli animali hanno preso le dovute precauzioni: ovunque si vendono allarmi, trappole e recinzioni anti-lupo e si organizzano corsi di karate fatti apposta per difendersi da lui. E, grazie alla brigata anti-lupo, il popolo della foresta può dormire sonni tranquilli! A un tratto, tra gli alberi riecheggia un grido di allarme: eccolo che arriva! Ovunque si scatena il panico e gli animali, atterriti, fuggono nelle loro tane. Eppure… quella che si ritrovano davanti non è la bestia tremenda che immaginavano: non ha lo sguardo assassino! Ma soprattutto… come si fa ad aver paura di un lupo che indossa una mutanda?
Questo libro, a metà tra il fumetto e l'albo illustrato, inaugura la serie in quattro volumi dedicata al più simpatico e inoffensivo dei lupi. Con un testo intelligente e buffe immagini ricchissime di dettagli, si propone di aiutare i bambini a confrontarsi con il tema della paura e al tempo stesso di far riflettere gli adulti sui meccanismi perversi delle nostre società, che tendono a trovare la propria ragion d'essere nell'individuazione di un nemico comune.
Wilfrid Lupano nasce nel 1971 a Nantes, in Francia. Trascorre gran parte della sua infanzia a Pau, circondato dai fumetti dei suoi genitori, anche se è soprattutto all'assidua pratica dei giochi di ruolo che deve la sua sfrenata immaginazione e la passione per la scrittura. In seguito, mentre lavora come barista per finanziare i suoi studi, incontra Roland Pignault e Fred Campoy, con i quali realizza la serie a fumetti Little Big Joe, un western umoristico il cui primo volume esce nel 2001. Con Virginie Augustin pubblica Alim le tanneur, un racconto fantastico in quattro volumi, che termina nel 2009. Ormai la sua carriera è lanciata e seguono svariati altri titoli, tra cui la serie Les Vieux Fourneaux, con Paul Cauuet, di cui firma anche la sceneggiatura per l'adattamento cinematografico. Dal 2016 collabora alla serie Il lupo in mutanda (Le loup en slip).
Mayana Itoïz nasce nel 1978 a Bayonne, in Francia. Conseguito il diploma in Belle Arti, nel 2007 si trasferisce a Pau dove esordisce come illustratrice collaborando con la casa editrice Les P'tits bérets. Nel 2010 illustra una biografia di Enrico IV scritta da Christian Desplat per le edizioni Cairn. Come illustratrice collabora con le edizioni Fleurus, Auzou Talents Hauts e Glénat e contribuisce alla realizzazione di documentari, fumetti, albi, materiali didattici e articoli di cartoleria. Per tranquillizzare il figlio che ha paura dei lupi, inventa il personaggio del lupo in mutanda, che fa la sua prima comparsa nella serie Les Vieux Fourneaux di Paul Cauuet e Wilfrid Lupano, prima di diventare protagonista di una serie tutta sua, pubblicata a partire dal 2016. Con la complicità di Wilfrid Lupano, nel 2015 Mayana si impegna in un progetto umanitario, The Ink Link, un'associazione di professionisti del fumetto impegnati a sostenere le attività umanitarie delle ONG in ogni parte del mondo attraverso la loro arte. Contemporaneamente, continua a pubblicare libri per l'infanzia, tra cui Maman, edito da Seuil, per il quale realizza i testi e le illustrazioni.
Formato: 19,5x25,5 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
In certi casi basta un nome per richiamare alla mente mille e mille leggende: è quanto accade quando si evoca il mago Merlino, personaggio centrale del ciclo bretone e della leggenda arturiana. Dell'infanzia di questo potente incantatore, tuttavia, non si sa granché. Per fortuna, Joann Sfar e José Luis Munuera hanno colmato il vuoto, divertendosi a immaginarlo in una veste buffa, gioiosa e iconoclasta. Scopriamo così che, prima di diventare mago a tutti gli effetti, Merlino aveva due allegri compagni che rispondono ai nomi di Tartina (un orco che ha smesso di mangiare bambini ma è ancora piuttosto ingordo, decisamente brutto e dotato di un QI a una cifra) e Salciccia (un maiale parlante, ovviamente: che cosa vi aspettavate, eh?). Con loro, ha vissuto avventure incredibili ed esilaranti!
In questo primo volume Merlino, un ragazzino minuscolo e con un berretto decisamente troppo grande, farà la conoscenza di Salciccia e Tartina, rischiando di venire divorato dal secondo, e della fastidiosissima principessa Viviana, che adora i funghi velenosi ma detesta i poveri. La principessa è da lungo tempo insonne, perché il di lei potente padre, il re Noctiflorio, le riempie il materasso di piselli per accertarsi che sia veramente sua figlia. I tre amici decidono di rapirla per insegnarle a rispettare i poveri; a tal fine si introducono nel castello proprio alla vigilia del supplizio di Julio l'Ecclesiaste, un imperdibile spettacolo offerto dalle babbucce Rìbocche, con un'imperdibile selezione di esilaranti torture. In fondo, come ricorda Salciccia, "è il Medioevo"! Il rapimento non sembra andare a buon fine, ma per fortuna Meripoppi, la strega gentile, che vede il futuro e il passato (nonché, talvolta, il congiuntivo imperfetto), saprà rimettere le cose a posto.
L'autore:
Nato a Nizza nel 1971, Joann Sfar è un autore di fumetti prolifico e pieno di talento, che si destreggia con abilità tra i disegni e la sceneggiatura. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo libro a fumetti, Les Aventures d'Ossour Hyrsidoux, e a partire dal 2000 ha riscosso un crescente successo di pubblico e critica, ottenendo numerosi premi. Collabora con la stampa, illustra classici della filosofia e ha all'attivo numerosi albi a fumetti, molti dei quali sono stati tradotti in italiano. Tra questi, vari volumi delle serie Troll, Merlino, Socrate il semicane, La Fortezza, Merlino, Professor Bell, Sardina dello spazio. Nel 2004 ha ricevuto il premio speciale Grand Prix de la ville d'Angoulême per il trentesimo anniversario della manifestazione. Nel 2010 ha diretto il film musicale Gainsbourg (vie héroïque), adattamento di una sua graphic novel, e vincitore di tre premi César. Nel 2011 ha diretto il film d'animazione Le chat du rabbin, tratto dalla sua omonima serie a fumetti e candidato all'European Film Awards come miglior film d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato Piccolo Vampiro 1, vincitore del premio Andersen 2019 per il miglior libro a fumetti, Piccolo Vampiro 2, Piccolo Vampiro 3, Gran Vampiro 1, Gran Vampiro 2 e Merlino contro Babbo Natale.
José Luis Munuera (Lorca, 1972) è un disegnatore e illustratore spagnolo. Studia all'Accademia di belle arti di Granada e dimostra rapidamente un particolare interesse per il fumetto umoristico: tra le sue principali fonti di ispirazione ci sono i classici del fumetto franco-belga (Spirou e Fantasio, Astérix). Dall'incontro con Joann Sfar, negli anni Novanta al festival di Angoulême, prende il via una collaborazione che durerà a lungo e che porterà alla realizzazione di sette albi, quattro dei quali dedicati proprio all'infanzia di Merlino. Per la sua attività di disegnatore, Munuera ha ricevuto diversi premi in Francia, Belgio e Québec.
Formato: 19,5x25,5 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
In certi casi basta un nome per richiamare alla mente mille e mille leggende: è quanto accade quando si evoca il mago Merlino, personaggio centrale del ciclo bretone e della leggenda arturiana. Dell'infanzia di questo potente incantatore, tuttavia, non si sa granché. Per fortuna, Joann Sfar e José Luis Munuera hanno colmato il vuoto, divertendosi a immaginarlo in una veste buffa, gioiosa e iconoclasta. Scopriamo così che, prima di diventare mago a tutti gli effetti, Merlino aveva due allegri compagni che rispondono ai nomi di Tartina (un orco che ha smesso di mangiare bambini ma è ancora piuttosto ingordo, decisamente brutto e dotato di un QI a una cifra) e Salciccia (un maiale parlante, ovviamente: che cosa vi aspettavate, eh?). Con loro, ha vissuto avventure incredibili ed esilaranti!
Questo secondo volume di Merlino si apre in una sera di Natale di tanti anni fa, quando anche Babbo Natale era ancora un ragazzino. Terrorizzato dall'orco Tartina, il povero piccino – sceso a casa dei tre amici per consegnare i doni e ivi imprigionato grazie a una serie di trappole saggiamente predisposte – non smette di perdere conoscenza. Per tirarlo un po' su, Merlino gli prepara una pozione magica, ma il risultato è alquanto strano: intanto la preparazione manca di sale, e come se non bastasse trasforma il piccolo e tenero Babbo Natale in un mostro orribile e gigantesco, affamato di carne di bambino. La soluzione sembra a portata di mano: Tartina tracanna il resto della pozione, per diventare ancora più grosso e cattivo, e affrontare il nuovo Babbo diventato malvagio. Ahinoi, qualcosa va storto: la pozione sembra funzionare un po' come pare a lei! Tra orripilanti ritrovi di orchi, inattese trasformazioni e un assaggio di turbocapitalismo, alla fine – ma solo alla fine – tutto si risolverà per il meglio, e Babbo Natale riceverà in dono le sue renne e un'armata di devoti elfi pronti ad aiutarlo in ogni occasione!
L'autore:
Nato a Nizza nel 1971, Joann Sfar è un autore di fumetti prolifico e pieno di talento, che si destreggia con abilità tra i disegni e la sceneggiatura. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo libro a fumetti, Les Aventures d'Ossour Hyrsidoux, e a partire dal 2000 ha riscosso un crescente successo di pubblico e critica, ottenendo numerosi premi. Collabora con la stampa, illustra classici della filosofia e ha all'attivo numerosi albi a fumetti, molti dei quali sono stati tradotti in italiano. Tra questi, vari volumi delle serie Troll, Merlino, Socrate il semicane, La Fortezza, Merlino, Professor Bell, Sardina dello spazio. Nel 2004 ha ricevuto il premio speciale Grand Prix de la ville d'Angoulême per il trentesimo anniversario della manifestazione. Nel 2010 ha diretto il film musicale Gainsbourg (vie héroïque), adattamento di una sua graphic novel, e vincitore di tre premi César. Nel 2011 ha diretto il film d'animazione Le chat du rabbin, tratto dalla sua omonima serie a fumetti e candidato all'European Film Awards come miglior film d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato Piccolo Vampiro 1, vincitore del premio Andersen 2019 per il miglior libro a fumetti, Piccolo Vampiro 2, Piccolo Vampiro 3, Gran Vampiro 1, Gran Vampiro 2 e Merlino, Salciccia e Tartina.
José Luis Munuera (Lorca, 1972) è un disegnatore e illustratore spagnolo. Studia all'Accademia di belle arti di Granada e dimostra rapidamente un particolare interesse per il fumetto umoristico: tra le sue principali fonti di ispirazione ci sono i classici del fumetto franco-belga (Spirou e Fantasio, Astérix). Dall'incontro con Joann Sfar, negli anni Novanta al festival di Angoulême, prende il via una collaborazione che durerà a lungo e che porterà alla realizzazione di sette albi, quattro dei quali dedicati proprio all'infanzia di Merlino. Per la su
Formato: 19,5x25,5 Pagine: 72 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Cosa ci fa un coccodrillo a bordo di un autobus? Stanco di svegliarsi ogni mattina affamato e di vagare nella giungla alla ricerca di qualche animale da mettere sotto i denti, alla fine ha deciso di cercar fortuna in città. Certo, all'inizio le cose non vanno benissimo perché il coccodrillo ha sempre fame e sull'autobus non può proprio fare a meno di divorare un bel po' di passeggeri. Il conducente è su tutte le furie, ma l'insolito viaggiatore fa notare che non ha mangiato scompostamente, ed è stato pure attento a non imbrattare i sedili. E non ha tutti i torti quando dice che, se non si può mangiare a bordo, bisognava metterci un cartello! Per fortuna arriva una bambina a spiegargli che non è educato mangiare le persone, così la situazione torna alla normalità e l'autobus può ripartire. Intanto il coccodrillo e la bambina, che ha i genitori in prigione e vive con una zia affascinante ma sempre ubriaca, fanno amicizia e lei gli spiega che in città, diversamente da come vanno le cose nella giungla, non c'è bisogno di uccidere nessuno per riempirsi la pancia. Basta andare al supermercato e mettere nel carrello tutto ciò che ci piace. Ma il coccodrillo non è proprio d'accordo…
La storia di una bella quanto bizzarra amicizia, un racconto spassoso e intelligente che, col pretesto di accompagnare un coccodrillo affamato nelle sue disavventure quotidiane, incoraggia una riflessione sui meccanismi contraddittori della nostra società cosiddetta civilizzata. Puntando sul confronto di idee e la messa in questione delle regole, il libro affronta con leggerezza e acume temi controversi quali il consumismo, i conflitti sociali, il carcere. Riconosciamo qui lo stile peculiare di Sfar, che si caratterizza per il tratto rapido e brioso, i colori vivaci, la complessità dei personaggi che appaiono di volta in volta esilaranti, teneri e mordaci.
Un fumetto delizioso tutto da gustare, per la gioia dei lettori più affamati di storie.
L'autore:
Nato a Nizza nel 1971, Joann Sfar è un autore di fumetti prolifico e pieno di talento, che si destreggia con abilità tra i disegni e la sceneggiatura. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo libro a fumetti, Les Aventures d'Ossour Hyrsidoux, e a partire dal 2000 ha riscosso un crescente successo di pubblico e critica, ottenendo numerosi premi. Collabora con la stampa, illustra classici della filosofia e ha all'attivo numerosi albi a fumetti, molti dei quali sono stati tradotti in italiano. Tra questi, vari volumi delle serie Troll, Merlino, Socrate il semicane, La Fortezza, Merlino, Professor Bell, Sardina dello spazio. Nel 2004 ha ricevuto il premio speciale Grand Prix de la ville d'Angoulême per il trentesimo anniversario della manifestazione. Nel 2010 ha diretto il film musicale Gainsbourg (vie héroïque), adattamento di una sua graphic novel, e vincitore di tre premi César. Nel 2011 ha diretto il film d'animazione Le chat du rabbin, tratto dalla sua omonima serie a fumetti e candidato all'European Film Awards come miglior film d'animazione.
Nel dicembre 2019 è in uscita il film Petit Vampire, adattamento cinematografico della serie dedicata al Piccolo Vampiro.
Con #logosedizioni ha pubblicato Piccolo Vampiro 1 (2018), vincitore del premio Andersen 2019 per il miglior libro a fumetti, Piccolo Vampiro 2 (2018), Piccolo Vampiro 3 (2019), Gran Vampiro 1 (2018), Gran Vampiro 2 (2019), Merlino, Salciccia e Tartina (2019), Merlino contro Babbo Natale (2019), Merlino va al mare (2020) e Il Signor Coccodrillo ha molta fame (2020).
Formato: 21x28 Pagine: 136 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Il protagonista di questo fumetto poetico e allucinatorio, dall'evocativo nome di Spartaco, è una sorta di scienziato futurista di inizio Novecento, un uomo elegante, tranquillo e un po' timido che un giorno parte in treno per andare a trovare sua zia. Ben presto si addormenta e comincia a sognare mentre l'inconscio a poco a poco prende il sopravvento. Così, quello che potrebbe essere un viaggio ordinario smarrisce i propri confini spazio-temporali accogliendo le incursioni di una serie di personaggi surreali, come il Dottore o Mister Blu, e sfociando continuamente in visioni oniriche che ripropongono episodi della vita del protagonista, dall'infanzia all'età adulta, nell'Italia a cavallo tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Spartaco, come suggerisce il sottotitolo, diviene dunque l'epicentro di una serie di terremoti interiori che lo portano a oscillare costantemente tra passato e presente, tra sogno e realtà, e in definitiva tra la vita e la morte.
Opera di svolta nella carriera dell'artista, Il signor Spartaco anticipa svariati temi del Mattotti a venire, quali il sogno, il ricordo, la discesa negli abissi dell'animo umano e il trauma dell'addio all'infanzia e all'adolescenza, cui segue la conquista della luce. In questo senso il viaggio in treno si tramuta in una simbolica prova di iniziazione alla vita adulta. Avvalendosi di una tecnica mista – pastelli e pennarelli – l'artista rappresenta visivamente il turbinio – o terremoto – dell'inconscio del protagonista attraverso un dinamismo plastico di impronta futurista e un caleidoscopio di colori abbacinanti che a volte sembrano voler uscire dalle tavole, mentre i testi allusivi, spesso in rima, ci riportano parimenti all'inizio del secolo scorso, e in particolare ai fumetti rimati del Corriere dei Piccoli.
Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista Alter Alter nel 1982, Il signor Spartaco viene oggi riproposto da #logosedizioni come sesta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Come negli altri titoli della collana, al fumetto originale si accompagnano svariati materiali inediti, quali schizzi preliminari e, a guisa di postfazione, un approfondito saggio di Francesco Boille, critico specializzato in cinema e fumetto, collaboratore di Internazionale, nonché uno dei più attenti studiosi dell'opera di Mattotti. Il volume comprende inoltre la breve storia a fumetti in bianco e nero Da un punto di vista, realizzata a quattro mani con Jerry Kramsky, che anticipa alcuni elementi caratteristici del Signor Spartaco, dalla commistione di grafica, poesia e fantasia allo stralunato personaggio col ciuffo che osserva la realtà con uno sguardo tutto interiore.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. Recentemente Lorenzo Mattotti ha diretto il lungometraggio di animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, uscito nell'ottobre del 2019 e presentato al Festival di Cannes 2019 nella selezione "Un certain regard". L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra, Stigmate , Caboto, Lettere da un tempo lontano, La zona fatua e Il Signor Spartaco.
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest'ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, Hazard, 1997) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l'infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d'animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell'illustratore. Collabora con l'illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010). Nel 2017 pubblica, con Lorenzo Mattotti, Ghirlanda, opera edita da #logosedizioni e vincitrice del Gran Guinigi.
Con #logosedizioni ha pubblicato Ghirlanda e La zona fatua.