Formato: cm 22,5 X 28,0 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: brossura con ali, e pagine pieghevoli
In un giardino lussureggiante, due sorelle si guardano, forse stanno conversando, forse si interrogano a vicenda senza bisogno di parole. Una siede sull'erba tenendo in mano un libro, l'altra è in piedi e si appoggia a una colonna con aria meditabonda. Indossano abiti sontuosi, segno del loro alto lignaggio, ornati rispettivamente con simboli cartografici e immagini di mostri mitologici. Una bussola poggiata a terra accentua le allusioni al viaggio e all'avventura. Il nostro sguardo viene presto catturato dalle tre mele di un rosso acceso che pendono sul capo della donna in piedi, svelando fin da subito le antichissime radici della storia che ci viene ora raccontata in immagini e parole. Una storia di tentazione e disobbedienza. Nella tavola successiva, il blu comincia a invadere la scena, dal margine destro si insinua nel bianco e nei colori chiari del giorno. È arrivato Barbablù, un uomo ricchissimo con una storia terribile alle spalle: ha avuto svariate mogli, tutte sparite senza lasciare traccia. A bordo di una carrozza dorata, le due sorelle attraversano il bosco insieme a lui, fino a raggiungere un maestoso castello. È l'inizio di un sogno che ben presto si muterà in un incubo per la minore delle sorelle e nuova sposa di Barbablù. Poco dopo le nozze, l'uomo comunica alla moglie che deve partire per un viaggio di sei mesi e, accommiatandosi, le consegna le chiavi per aprire tutte le stanze della villa dove sarà libera di invitare le sue amiche per divertirsi insieme e godere del buon cibo e di tutti gli agi della sfarzosa dimora. Soltanto in una stanza non dovrà entrare per nessun motivo, pur avendone ricevuto la chiave, altrimenti verrà punita duramente. La moglie promette di buon grado ma a volte la curiosità è più forte di ogni promessa, più forte persino della paura…
Dopo Messer Gatto, (#logosedizioni, 2017) Gabriel Pacheco torna ad attingere alle fiabe di Charles Perrault, traducendo in immagini La Barbe bleu. Apparsa per la prima volta nel 1697 nella raccolta Histoire ou contes du temps passé, che in seguito sarebbe divenuta più nota come Contes de ma mère l'Oye (I racconti di Mamma Oca), la fiaba di Barbablù ha mantenuto intatto il suo fascino attraverso i secoli divenendo oggetto di molteplici rivisitazioni nel campo della letteratura, del cinema e delle arti figurative. Lasciandosi a sua volta sedurre da questa oscura narrazione, Gabriel Pacheco ci addentra nel mistero di Barbablù mostrandoci i protagonisti di volta in volta immersi in rigogliosi paesaggi di campagna e nelle magnifiche stanze del castello. A creare armonia tra interni ed esterni è la palette cromatica in cui i colori freddi, in particolare grigio-argento e varie sfumature di turchese, si alternano all'oro e ai toni caldi della terra. Bidimensionali e stilizzati, i personaggi e gli elementi naturali e architettonici si stagliano sullo sfondo con un effetto collage e si caratterizzano per la finezza dei dettagli. Degna di nota è la cura dedicata alle geometrie delle architetture, che ricordano le incisioni di Piranesi, ai naturali motivi del mondo vegetale, e soprattutto ai ricami degli abiti, ispirati alla natura e alle carte celesti. Una storia affascinante e misteriosa, da riscoprire attraverso il personalissimo sguardo di Gabriel Pacheco.
Formato: cm 21,0x 26,0 Pagine: 68 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato con dvd
"La gente stolta non lo può capire
ma della vita beffe ci facciamo.
Il fato che non si può concepire
con lo scherno alla fine sommergiamo.
È il riscatto del bambino che fu
sulla seriosità dell'esistenza;
la vita tu comprenderai di più
se coglierai qual è la nostra essenza."
Dalla forca si vede il mondo da una prospettiva diversa: la prospettiva dei Fratelli della Forca. Assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito che, a forza di penzolare l'uno accanto all'altro, decidono di associarsi in una confraternita.
Palmström, un tipo piccoletto dall'animo sensibile, che evita di soffiarsi il naso per non offendere il suo fazzoletto.
Korf, il tontolone, che non ha mai capito le teorie di Palmström ma per fedele atto d'amicizia si è impiccato insieme a lui, senza porsi troppi problemi.
Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto.
Il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito che penzola dal capestro da tempo immemore, assurto a giudice con il compito di decidere se i nuovi arrivati possano diventare Fratelli della Forca.
Il grande Lalula, smodato mangiatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e parla una lingua incomprensibile.
Sophie, l'assistente del boia, dolce e ambigua confidente dei Fratelli della Forca.
E poi il boia, il Pecoro Lunare, Tulemondo e Mondamicchio, gli otto allegri re, Ralf il corvo…
Canti della forca prende spunto da una serie di scritti apparentemente bislacchi e infantili dello scrittore tedesco Christian Morgenstern (Monaco di Baviera, 1871 – Merano, 1914), i cui personaggi appena abbozzati prendono vita attraverso la fantasia di Stefano Bessoni, che ha inventato per loro personalità e fisionomie, e sviluppato una nuova storia originale per poterli unire tutti in un'unica vicenda. Un libero gioco, insomma, con il mirabolante popolo del patibolo creato dallo scrittore tedesco.
Al libro è abbinato un DVD contenente un cortometraggio nel quale un illustratore, al lavoro su una personale trasposizione dei Canti della forca, compie un visionario viaggio tra i Fratelli della Forca attraverso una serie di animazioni in stop-motion che danno vita ad alcune delle poesie macabre di Christian Morgenstern.
Christian Morgenstern
Nato a Monaco di Baviera nel 1871, si stabilì a Berlino nel 1894 dopo una brusca rottura con il padre e qui collaborò con le redazioni di alcuni periodici. Nel 1895 pubblicò la sua prima raccolta di versi, intitolata In Phantas Schloss (Nel castello di Fanta). Nel 1905 uscì la sua opera più famosa, i Galgenlieder (Canti della Forca), che ideò durante un'escursione a Werder, dove si trovavano i resti di un vecchio patibolo. In tale occasione creò, insieme ad alcuni amici, una confraternita goliardica detta "della Forca". Si trasferì poi in Italia, a Merano, dove morì il 31 marzo del 1914. Negli ultimi anni di vita, assieme alla moglie Margareta Gosebruch, abbracciò le teorie antroposofiche di Rudolf Steiner e le sue ceneri vennero inumate nel Goetheanum, il centro degli steineriani di Dornach.
L'autore e illustratore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello e Wunderkammer.
Formato: cm 24,0 x 24,0 Pagine: 208 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
CHAMBRES/ROOMS/STANZE
Nella sua nuova edizione, con nuovi disegni, Stanze è il catalogo di una mostra a tema che conclude una ricerca iniziata dall'artista alcuni anni fa. Pastelli colorati, carboncini, acquerelli, chine e pitture acriliche su tela rappresentano tutti, con diverse soluzioni formali e cromatiche, lo stesso motivo della coppia di amanti sospesi nello spazio di una stanza incantata.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... Peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Formato: cm 16,5 x 23,0 Pagine: 160 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
"In rete sono come un re.
Ho un myspace.
Una pagina su facebook.
Un twitter.
Due blogspot
Uno splinder.
Tre flikr.
Un tumblr.
Un canale youtube.
E sono moderatore in diversi forum.
Non esco mai di casa."
23 illustrazioni.
23 racconti.
23 frammenti di vite cristallizzate in parole.
23 piccole umanità.
Senza fronzoli.
Senza alcuna mediazione.
Cruda e brutale realtà.
A loro modo, 23 storie sull'amore.
Senza troppi veli. Una scrittura di confine fra racconto e poesia. Racconti scritti in versi, poesie narrative. Servono nuovi parametri per definire il lavoro di Akab. Non descrizioni, ma istantanea di quotidianità di personaggi spesso senza nome.
AkaB (Milano, 26/07/1976) è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre.
La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce Mattatoio, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito Il corpo di Cristo selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con Vita e opere di un Santo selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. Il suo gruppo sanguigno è 0 Rh-forse.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Monarch, Come un piccolo olocausto, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo) Un uomo mascherato, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo).
Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 48 Colore: b-n Caratteristiche: Cartonato
Una filastrocca illustrata, endecasillabi sull'ossessione che porta un uomo a creare un Homunculus, ovvero un essere umano creato mescolando elementi naturali e alterando i normali processi biologici attraverso le ricette segrete dell'alchimia. E oltre alla filastrocca un "ricettario per la fabbricazione degli omunculi".
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello e Wunderkammer.
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 144 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
Tre menzioni come: Miglior Opera, Migliore Sceneggiatura e Miglior Disegno nel Salón internacional del cómic di Barcellona del 2008
Un universo di esseri antropomorfi con un'estetica e una struttura narrativa che attingono dalla favola, parallelo a quello creato per Psiconauti. Un gioco grafico, fatto di pennelli e china.
Protagonista è Giuda, scoiattolo dal passato segnato da eccessi e droghe, alla ricerca della propria "redenzione". Appassionato di fumetti, trascorre le giornate fra disegni, amici e pesca in un equilibrio sempre precario fra bene e male, false felicità, paradisi artificiali ed una realtà a volte crudele. Accanto a Giuda, il miglior amico Geremia, un uccellino padre single, investito, a suo dire direttamente da Dio, della missione di salvare l'anima dello scoiattolo. A volte irritante ma saggio come un Grillo Parlante a volte distaccato narratore delle vicissitudini dell'amico alla ricerca del senso della vita.
Promessa del fumetto spagnolo, Alberto Vázquez,1980, inizia a studiare Belle Arti in Galizia per poi completare i suoi studi a Barcellona, nella scuola della Massana. Con il nuovo millennio si appassiona di fumetto.
Illustratore sporadico per El País settimanale ha ricevuto svariate menzioni per Miglior Disegno, Sceneggiatura e Opera nel Salone del fumetto di Barcellona.
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 168 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
"La Terra. Un incredibile pianeta circondato di misteriosa Immensità. Su di lei sono passati, passano e passeranno milioni di esseri umani. Quasi tutti, con il tempo, cadranno nell'oblio. Sarà come se non fossero mai esistiti. Questa è la storia di una di quelle persone. Si chiamava Olivier Duveau."
Così inizia il nuovo graphic novel di Jali. Uno sguardo a volte tenero, a volte crudele sulla vita, come lo è l'esistenza del suo protagonista, sognatore solitario.
Nato un lunedì di molti anni fa, il piccolo Oliver viveva in una grande casa insieme a 100 maggiordomi e 100 domestiche, assunti dai suoi genitori al solo scopo di occuparsi del loro unico figlio, durante i loro frequenti viaggi. Una delle prime cose che Oliver imparò fu, il tassativo divieto di uscire di casa. Per tutta la sua infanzia dunque, non poté far altro che contemplare il mondo attraverso una finestra. Di giorno non succedeva mai niente di davvero interessante, ma quando calava la notte, le sue piccole retine scoppiavano di piacere, rimirando per ore il cielo stellato.
La sua voglia di uscire e sapere cosa esisteva di là dal muro di recinzione, trovò finalmente risposta al suo diciottesimo compleanno. Nei suoi primi passi per il mondo l'ormai adolescente Oliver incontrò Estel, una visione fugace della quale si innamorò e per la quale iniziò a sentire una passione paragonabile solo a quella per le stelle.
Jali (José Ángel Labari Ilundain), nasce a Pamplona nel 1977 e studia Belle Arti nella facoltà di Barcellona. Dal 1997 pubblica in fanzine e riviste e partecipa nel 2003 nel progetto collettivo Tapa Roja di Sins entido edizioni.
Formato: cm 24,0 X 29,5 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
In un passato indefinito, un piccolo corvo che ancora non sa volare cade dal nido. Proprio quando sembra destinato a diventare il pasto di un gatto famelico, una bambina bruna e cieca di nome Cornelia interviene a salvarlo e lo adotta, battezzandolo "Jack il corvo". Riconoscente, Jack diviene il suo aiutante tuttofare e, in un certo senso, il suo biografo: è lui infatti che racconta la storia della sua amica e dell'anello d'oro.
Dopo aver perduto la vista e i genitori a causa di un fulmine, Cornelia viene cresciuta dalle suore in un orfanotrofio femminile, dove stringe amicizia con la rossa Virginia. Dotate entrambe di talento per la musica e somiglianti nell'aspetto fisico, le due ragazze hanno caratteri molto diversi: Cornelia è irascibile e amante della letteratura, mentre Virginia ha un temperamento mite ed è brava con la grammatica e le tabelline. Sempre in compagnia del fidato corvo, di notte le due amiche si recano spesso in un tempio in rovina, annidato in una foresta non lontano dall'orfanotrofio. Nella sala principale del tempio troneggia un occhio di pietra, con un anello d'oro incastonato nell'iride e impossibile da rimuovere. Secondo la leggenda, l'eletta che riuscirà a indossare il magico gioiello vivrà in felicità e prosperità. Dopo anni di infruttuosi tentativi, finalmente Cornelia riesce a infilarsi l'anello al dito e da questo momento, grazie anche all'intervento di Genius, un affascinante indovino di cui è innamorata, la sua vita cambia radicalmente. Ma non come prometteva la leggenda…
In questa storia di amicizia, avventura e magia, ispirata alle mitologie nordiche e germaniche – con richiami a Wagner, Tolkien e alla leggenda di Re Artù – la collaudata coppia Bernard-Roca riprende il filo della narrazione di Anya e Tigre bianca (#logosedizioni, 2016) per approfondire la figura della maga rapitrice di bambini, raccontandone l'infanzia e l'adolescenza. Il testo vivace e avvincente di Fred Bernard gioca con i codici delle fiabe classiche per insegnarci a diffidare delle apparenze e a distinguere tra amici sinceri e seducenti manipolatori, mentre le sontuose illustrazioni di François Roca ricordano la pittura preraffaellita e puntano come di consueto sulla plasticità delle figure e sugli effetti di chiaroscuro, immergendoci in un mondo leggendario e incantato.
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 112 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
"Se fosse possibile, credo che il mio più grande desiderio sarebbe chiudermi in una stanza e disegnare questo fumetto ancora e ancora, ossessivamente, fino a coglierne il mistero, il segreto, perché ho l'impressione di non esserci ancora riuscito. Non saprei spiegare il motivo di questa ossessione, né della mia appassionata tendenza a un tale inutile e insignificante spreco di energia, ma non è che me ne importi poi molto. Quello che invece mi è sempre più chiaro è l'aspetto taumaturgico ed esorcizzante dell'arte. Il fumetto, forse la forma espressiva che prediligo, in questo caso mi dà il potere di catturare luci e ombre delle estati dell'infanzia e di scongiurare ciò che ha sentenziato Kundera: che quello che accade una volta sola è come se non fosse mai accaduto."
Ci sono cose che hanno significato solo per noi stessi, cose che agli occhi dei più appaiono come volgari, comuni, quotidiane, ma che in verità sono il nostro tesoro più prezioso, il nostro paesaggio perduto, il nostro sogno ossessivo. Elementi di una mitologia intima che costruiamo anno dopo anno.
Per chiunque vi alloggi, la Torre Blanca non è altro che una banale torre di appartamenti sulla spiaggia. Eppure c'è chi la considera il luogo luminoso e remoto dove è nata ed è stata uccisa la propria innocenza.
Questa opera di Pablo Auladell ha vinto il Premio Josep Toutain come Autore rivelazione al Saló del Còmic di Barcellona nel 2006
è stata selezionata tra i titoli che si contenderanno il Premio Gran Guinigi 2015 del Lucca Comics and Games, come miglior Graphic Novel
Pablo Auladell (Alicante, 1972), illustratore e fumettista, si è laureato in Filologia inglese all'Università di Alicante. Dopo una collaborazione con il collettivo La Taberna del Ñú Azul, nel 2000 con il Premio de Cómic Injuve (Instituto de la Juventud) ha inizio la sua carriera professionale.
Nelle sue pubblicazioni ha rivisitato i classici e illustrato testi contemporanei, sviluppando un proprio territorio narrativo. Elegante, lirico e delicato, ma anche forte e inquietante, il suo lavoro gli è valso nel 2005 un Premio del Ministero della cultura spagnolo per le migliori illustrazioni di libri per ragazzi con Peiter, Peter y Peer y otros cuentos de Andersen e nel 2006 il Premio Autore rivelazione al Saló del Còmic di Barcellona con La Torre Blanca.
Auladell è insegnante presso il master Ars in Fabula e la AIF Summer School di Macerata.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 112 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
Sei brevi storie raccontate attraverso le visioni di Lorenzo Mattotti e i testi cristallini di Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli. Sei insolite 'lettere' spedite da una dimensione straniante in cui le persone riflettono sulla vita e sulle relazioni, in definitiva interrogandosi sul significato dell'essere umani. Come già nell'Uomo alla finestra, questi racconti portano delicatamente alla luce le nostre fragilità e lo sforzo costante di trovare nei sentimenti, nelle illusioni e nei ricordi la presa su una vita che sembra sempre sul punto di scivolare via dalle mani. In "Dopo il diluvio", la prima e più lunga storia del libro, una donna resta bloccata in aeroporto a causa di un inquietante e affascinante contrattempo: un'invasione di granchi vermigli, talmente numerosi da trasformare la pista di decollo in una rossa distesa semovente. Mentre aspetta di poter partire, incontra per caso uno sconosciuto che le parla del suo amore difficile per la moglie malata, un amore che si rafforza grazie alla lontananza, così come il sentimento che lei stessa prova per il suo uomo. Nella seconda storia, "Il ritratto dell'amore", raccontata nello spazio di appena due pagine, un pittore non riesce più a dipingere la compagna che ha smesso di amarlo, mentre "Lontano, molto lontano" segue il viaggio di una misteriosa statuetta, che passa di persona in persona rappresentando la libertà, i sogni, le speranze, le passioni che ciascuno di noi si sforza a fatica di conservare, e declinando le varie accezioni dell'espressione che dà il titolo alla storia (un luogo dove ricominciare una nuova vita o nascondersi, ma anche quello dove spariscono la persona amata o la mente di una persona che ha perso tutto). La "Lettera da un tempo lontano", ambientata in un futuro asettico e artificiale, è scritta da una giovane donna che, a bordo di un treno diretto a Kiev, si rivolge al bisnonno fumettista, probabile alter ego di Mattotti, per spiegargli com'è diventato il mondo che lui stesso un tempo cercava di immaginare nei suoi disegni. "Chissà come potevano divertirsi davanti a queste immagini senza odori, immobili, senza suono" si chiede la donna guardando in video un vecchio fumetto, una domanda che forse è lo stesso Mattotti a porsi riflettendo sul proprio lavoro. Chiudono il volume altri due episodi, non presenti nella prima edizione del libro, "Il richiamo", in cui la protagonista è una donna che torna nella sua terra d'origine per far visita alla sorella e al nipotino, e la breve e suggestiva "Storia blu", che in quattro tavole senza parole cattura tutta la magia di un incontro fuggevole.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2006 da Einaudi, nella collana Stile Libero Extra, e riproposto nel 2009 nel volume dedicato a Mattotti per la collana I Maestri del Fumetto, il libro viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come quarta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda , opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno dell'artista al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l'uscita del volume L'uomo alla finestra, seguito da Stigmate e Caboto. Nell'autunno del 2019 vedrà la luce il quinto titolo, La zona fatua, cui faranno seguito Il signor Spartaco, Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono riproposti in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra, Stigmate , Caboto e Lettere da un tempo lontano.
Nata a Trieste nel 1957, Lilia Ambrosi si è diplomata al liceo classico e si è poi laureata in lingue e letterature straniere. Trasferitasi a Milano, ci ha vissuto per una decina d'anni lavorando nell'editoria, in particolare per una casa editrice araba per bambini. Ha scritto alcuni manuali e tradotto numerosi libri. Ha curato testo e sceneggiatura di fumetti con diversi disegnatori pubblicando in Italia e all'estero. A Bologna ha fatto parte della redazione della rivista di cultura e fumetti Dolce Vita, diretta da Oreste del Buono. Sempre a Milano, per un periodo ha sperimentato l'insegnamento dell'italiano a stranieri. Tornata nella sua città natale, ha collaborato con la sede regionale di Radio RAI parlando di libri e ha scritto a lungo per Il Piccolo, quotidiano di Trieste, di arte e ancora di libri. Per una decina d'anni ha collaborato stabilmente con la rivista Illywords intervistando grandi scrittori. Continua a tradurre e da molti anni insegna inglese nella scuola secondaria.
Gabriella Giandelli nasce nel 1963 a Milano, dove vive e lavora. Dopo il diploma all'Istituto d'Arte, alla Scuola di Fumetto e successivamente in regia al Centro Civico di Cinematografia, inizia a pubblicare le sue prime storie a fumetti negli anni '80 su riviste come Frigidaire, Alter Alter, Nova Express per poi proseguire come autrice di graphic novel tradotte in varie lingue e pubblicate in Europa e negli Stati Uniti. Illustra inoltre libri per bambini, per i quali ha creato il personaggio di Milo, protagonista di una serie pubblicata da Mondadori, tra il 1999 e il 2000, e di una serie animata trasmessa da France5 e Rai3, della quale è art director. Come illustratrice, vanta numerose collaborazioni con testate e case editrici italiane e straniere, quali Seuil, Actes-Sud, Einaudi, Minimum Fax, e Mondadori, e con i quotidiani il manifesto, le Monde e Il Sole 24 Ore. Collabora fin dai primi numeri con il settimanale Internazionale e illustra da tempo le pagine culturali per la Repubblica. Ha esposto le sue opere in svariate mostre presso gallerie e musei nazionali e internazionali, tra le quali si segnalano le due personali più recenti presso la galleria Squadro di Bologna, nel 2018, e il Comics Festival di Helsinki, Finlandia, nel 2016. Ha all'attivo numerosi progetti di graphic design, illustrazioni pubblicitarie, film d'animazione e dal 2000 affianca l'attività didattica al suo impegno professionale, conducendo workshop di illustrazione e fumetto.