Cartoon Club festeggia un nuovo corso insieme ad un parterre d'eccezione: Lorenzo Mattotti. Il grande autore, tra i maggiori illustratori al mondo, griffa manifesto e copertina del festival con un disegno omaggio a Federico Fellini.
Riflettori su Giuseppe Maurizio Laganà, uno degli autori più eclettici e "animati" dell'immaginario disegnato italiano. Collaboratore di lunga data di Bruno Bozzetto, come autore di animazione a tutto tondo ha firmato da regista cortometraggi indipendenti, videoclip, sigle, serie e TV movie. Più recentemente ha diretto i lungometraggi a co-produzione internazionale "Felix-Il coniglietto giramondo" e "Felix il coniglietto e la Macchina del tempo". Fra i suoi lavori recenti ancora inediti le serie TV "Moose" e "L'isola del tesoro", prossime al debutto sulle reti Rai. Parallelamente, nel corso della sua carriera Laganà è stato anche attivissimo come illustratore e fumettista, soprattutto in libri illustrati e sulle pagine de "Il Corriere dei Piccoli" e riviste come "Linus" e altre testate. Il seicentesimo episodio di Zagor arriva nel cinquantacinquesimo anno di ininterrotta vita editoriale seconda solo al decano Tex Willer dello Spirito con la Scure. Una infinita serie di avventure che hanno saputo coinvolgere più generazioni di lettori. Zagor ha festeggiato a Rimini in occasione di Cartoon Club – Riminicomix i suoi "primi" 600 albi. Nadir Quinto è un nome che viene dalla fantasia. Sono le stesse pagine di Grazia, Domenica del Corriere o Bolero che ospitano le illustrazioni a mezzatinta di Nadir, ancora incerto tra l'illustrazione e i fumetti avventurosi dell'Ispettore Burke o dell'Albo dell'Intrepido e quelli comici di Tonino e Gelsomina o di Zampanò., a testimoniarlo Spettacolari tavole a fumetti e coinvolgenti illustrazioni: basta sfogliare le pagine del Corriere dei Piccoli, del Giornalino, del Corriere dei Ragazzi o del CorrierBoy o i volumi editi da Fleetway, Mondadori, Paravia e Principato per godere dell'arte di un Mago della perfezione. Numerosi artisti italiani e stranieri si sono ispirati al capolavoro poetico di Dante e lo hanno illustrato "rileggendo" o reinventando ex novo l'appassionante viaggio nei mondi dell'oltretomba. Sono oltre 100 i fumetti di tutto il mondo che omaggiano l'Aligheri e il suo capolavoro. Un'ampia esposizione di opere a fumetti, provenienti da tutto il mondo, per la maggior parte veri e propri inediti, con tavole originali, pezzi "storici" che stanno a dimostrare come il rapporto tra il fumetto e il Sommo Poeta sia tutt'oggi ben saldo. Hugo Pratt, Rimini e Venezia. Le due città italiane che hanno in qualche modo inciso nella vita di Hugo. La prima gli ha dato i natali. Poi, l'immediato trasferimento a Venezia, dove passerà la prima infanzia per poi andare, con il padre, in altri luoghi lontani. Venezia e Rimini offrono un tributo, nel ventennale della sua scomparsa, sul filo della memoria artistica di autori che con lui hanno collaborato, che a lui si sono ispirati, che hanno fatto della "scuola veneziana" uno dei più incredibili contenitori artistici che il mondo del fumetto abbia conosciuto. Sono una delle coppie più litigiose della storia italiana. Da una parte il vulcanico prete, dall'altra il comunista, entrambi uomini veri di una provincia che prima ancora di essere l'emblema della politica tra cattolici e Pci, sono simbolo di una sfida umana che rappresenta magistralmente l'Italia del dopoguerra e persino di più. Don Camillo e Peppone, il prete e il sindaco creati dalla penna di Giovannino Guareschi, hanno fatto ridere e commuovere (e continuano a farlo) milioni di persone, prima grazie alla saga letteraria, successivamente attraverso i film di grande successo. Oggi don Camillo e Peppone se le danno anche a fumetti.
Formato: cm 24,0 x 24,0 Pagine: 208 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
CHAMBRES/ROOMS/STANZE
Nella sua nuova edizione, con nuovi disegni, Stanze è il catalogo di una mostra a tema che conclude una ricerca iniziata dall'artista alcuni anni fa. Pastelli colorati, carboncini, acquerelli, chine e pitture acriliche su tela rappresentano tutti, con diverse soluzioni formali e cromatiche, lo stesso motivo della coppia di amanti sospesi nello spazio di una stanza incantata.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... Peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 112 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
Sei brevi storie raccontate attraverso le visioni di Lorenzo Mattotti e i testi cristallini di Lilia Ambrosi e Gabriella Giandelli. Sei insolite 'lettere' spedite da una dimensione straniante in cui le persone riflettono sulla vita e sulle relazioni, in definitiva interrogandosi sul significato dell'essere umani. Come già nell'Uomo alla finestra, questi racconti portano delicatamente alla luce le nostre fragilità e lo sforzo costante di trovare nei sentimenti, nelle illusioni e nei ricordi la presa su una vita che sembra sempre sul punto di scivolare via dalle mani. In "Dopo il diluvio", la prima e più lunga storia del libro, una donna resta bloccata in aeroporto a causa di un inquietante e affascinante contrattempo: un'invasione di granchi vermigli, talmente numerosi da trasformare la pista di decollo in una rossa distesa semovente. Mentre aspetta di poter partire, incontra per caso uno sconosciuto che le parla del suo amore difficile per la moglie malata, un amore che si rafforza grazie alla lontananza, così come il sentimento che lei stessa prova per il suo uomo. Nella seconda storia, "Il ritratto dell'amore", raccontata nello spazio di appena due pagine, un pittore non riesce più a dipingere la compagna che ha smesso di amarlo, mentre "Lontano, molto lontano" segue il viaggio di una misteriosa statuetta, che passa di persona in persona rappresentando la libertà, i sogni, le speranze, le passioni che ciascuno di noi si sforza a fatica di conservare, e declinando le varie accezioni dell'espressione che dà il titolo alla storia (un luogo dove ricominciare una nuova vita o nascondersi, ma anche quello dove spariscono la persona amata o la mente di una persona che ha perso tutto). La "Lettera da un tempo lontano", ambientata in un futuro asettico e artificiale, è scritta da una giovane donna che, a bordo di un treno diretto a Kiev, si rivolge al bisnonno fumettista, probabile alter ego di Mattotti, per spiegargli com'è diventato il mondo che lui stesso un tempo cercava di immaginare nei suoi disegni. "Chissà come potevano divertirsi davanti a queste immagini senza odori, immobili, senza suono" si chiede la donna guardando in video un vecchio fumetto, una domanda che forse è lo stesso Mattotti a porsi riflettendo sul proprio lavoro. Chiudono il volume altri due episodi, non presenti nella prima edizione del libro, "Il richiamo", in cui la protagonista è una donna che torna nella sua terra d'origine per far visita alla sorella e al nipotino, e la breve e suggestiva "Storia blu", che in quattro tavole senza parole cattura tutta la magia di un incontro fuggevole.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2006 da Einaudi, nella collana Stile Libero Extra, e riproposto nel 2009 nel volume dedicato a Mattotti per la collana I Maestri del Fumetto, il libro viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come quarta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda , opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno dell'artista al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l'uscita del volume L'uomo alla finestra, seguito da Stigmate e Caboto. Nell'autunno del 2019 vedrà la luce il quinto titolo, La zona fatua, cui faranno seguito Il signor Spartaco, Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono riproposti in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra, Stigmate , Caboto e Lettere da un tempo lontano.
Nata a Trieste nel 1957, Lilia Ambrosi si è diplomata al liceo classico e si è poi laureata in lingue e letterature straniere. Trasferitasi a Milano, ci ha vissuto per una decina d'anni lavorando nell'editoria, in particolare per una casa editrice araba per bambini. Ha scritto alcuni manuali e tradotto numerosi libri. Ha curato testo e sceneggiatura di fumetti con diversi disegnatori pubblicando in Italia e all'estero. A Bologna ha fatto parte della redazione della rivista di cultura e fumetti Dolce Vita, diretta da Oreste del Buono. Sempre a Milano, per un periodo ha sperimentato l'insegnamento dell'italiano a stranieri. Tornata nella sua città natale, ha collaborato con la sede regionale di Radio RAI parlando di libri e ha scritto a lungo per Il Piccolo, quotidiano di Trieste, di arte e ancora di libri. Per una decina d'anni ha collaborato stabilmente con la rivista Illywords intervistando grandi scrittori. Continua a tradurre e da molti anni insegna inglese nella scuola secondaria.
Gabriella Giandelli nasce nel 1963 a Milano, dove vive e lavora. Dopo il diploma all'Istituto d'Arte, alla Scuola di Fumetto e successivamente in regia al Centro Civico di Cinematografia, inizia a pubblicare le sue prime storie a fumetti negli anni '80 su riviste come Frigidaire, Alter Alter, Nova Express per poi proseguire come autrice di graphic novel tradotte in varie lingue e pubblicate in Europa e negli Stati Uniti. Illustra inoltre libri per bambini, per i quali ha creato il personaggio di Milo, protagonista di una serie pubblicata da Mondadori, tra il 1999 e il 2000, e di una serie animata trasmessa da France5 e Rai3, della quale è art director. Come illustratrice, vanta numerose collaborazioni con testate e case editrici italiane e straniere, quali Seuil, Actes-Sud, Einaudi, Minimum Fax, e Mondadori, e con i quotidiani il manifesto, le Monde e Il Sole 24 Ore. Collabora fin dai primi numeri con il settimanale Internazionale e illustra da tempo le pagine culturali per la Repubblica. Ha esposto le sue opere in svariate mostre presso gallerie e musei nazionali e internazionali, tra le quali si segnalano le due personali più recenti presso la galleria Squadro di Bologna, nel 2018, e il Comics Festival di Helsinki, Finlandia, nel 2016. Ha all'attivo numerosi progetti di graphic design, illustrazioni pubblicitarie, film d'animazione e dal 2000 affianca l'attività didattica al suo impegno professionale, conducendo workshop di illustrazione e fumetto.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 96 Colore: Colore Caratteristiche: brossurato con alette
Caboto? Cabot? Gavotto? Caputo? Gaeta? Di colui che fu Piloto Mayor del Regno di Castiglia per trent'anni e a cui si attribuisce il merito di aver tracciato il primo mappamondo non sappiamo con certezza neppure il nome. Di sicuro l'uomo noto ai più come Sebastiano Caboto nacque a Venezia, figlio dell'esploratore Giovanni Caboto, intorno agli anni 1477–1484, fu presto condotto in Inghilterra e tra questa e la Spagna divise per tutta la vita i suoi servigi di cartografo ed esploratore. Alcuni dicono che fu un ciarlatano, bugiardo e intrigante.
Fin da quando Jorge Zentner iniziò a lavorare al testo, gli fu subito chiaro che il "racconto storico" al quale si accingeva in realtà non poteva che essere un "racconto del mistero".
Scrivere una biografia era impossibile: sarebbe stato come tentare di navigare per mari ignoti con l'ausilio di poche mappe incomplete e imprecise. Ma della mancanza di testimonianze certe e coerenti, l'autore e l'artista decisero di avvantaggiarsi, scegliendo di porre proprio il mistero al centro della loro opera.
Le riflessioni sulla possibilità di narrare questa storia prendono così corpo nel lento monologo del narratore alle prese con una biografia ricca di lacune, le stesse delle carte geografiche di fine XV secolo, in cui vastissime zone inesplorate erano ancora bianche o contrassegnate da un punto di domanda. Rendendoci partecipi del proprio flusso di coscienza, il narratore cerca di addentrarsi nell'oscurità della mente di Caboto e dei suoi uomini e al contempo si interroga sulla difficoltà di un racconto che richiede di compiere delle scelte, orientarsi tra fonti contraddittorie, tessere insieme le fibre di innumerevoli destini personali, senza alcuna certezza del confine tra la verità storica e la propria immaginazione.
L'avventura intorno alla quale ruota il libro cominciò il 3 aprile del 1526, a Sanlúcar de Barrameda, con l'obiettivo di trovare un passaggio verso le Molucche, verso il territorio delle spezie. Le navi arrivarono alla costa del Brasile, all'altezza del Pernambuco, e qui Caboto riunì gli ufficiali della spedizione comunicando un cambiamento nei piani: voleva entrare, per esplorarlo, nel Río de la Plata. I motivi del cambio di rotta sono ignoti: alcuni parlano di un incidente di navigazione, altri di patti segreti con Re Carlo I, altri ancora vi leggono la febbre dell'ambizione economica, alimentata dai racconti di chi era sopravvissuto alle precedenti spedizioni.
Ma, al di là della vicenda, a emergere da queste pagine è soprattutto il carattere forte ed enigmatico di Caboto, emblema di una civiltà imperialista e al tempo stesso novello Ulisse dantesco, incarnazione dell'ambizione e della sete di conoscenza.
Le tavole, realizzate con pastelli e matite colorate, si richiamano ai dipinti del Cinquecento e del Seicento (in particolare, quelli di Caravaggio e Velázquez) e a opere cinematografiche come Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog. In alcune immagini Mattotti integra fotocopie a colori di documenti storici, ritoccate in modo da ricreare l'aspetto polveroso degli antichi manoscritti. Dominano immensi paesaggi con una prevalenza di tonalità scure, che ci invitano a far saltare ogni punto di riferimento per addentrarci nel cuore di tenebra, abbandonarci a un viaggio senza ritorno verso l'ignoto.
Prima opera di Mattotti a tema storico, Caboto è stato originariamente realizzato su commissione dell'editore spagnolo Planeta per il cinquecentenario della scoperta dell'America. Apparso in traduzione italiana nel 1997 per l'editore Hazard, il libro è oggi ripubblicato come terza tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno di Mattotti al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l'uscita del volume L'uomo alla finestra, seguito da Stigmate. Nella primavera del 2019 vedrà la luce il quarto titolo, Lettere da un tempo lontano e a seguire La zona fatua, Il signor Spartaco, Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono riproposti in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 200 Colore: B/n Caratteristiche: Brossura con ali
Quarantun anni, orfano, forte bevitore, occupato saltuariamente, si mantiene facendo il barista e vendendo sottobanco sigarette di contrabbando. È questo, per sommi capi, il ritratto dell'anonimo uomo che un giorno riceve in sogno una strana rivelazione e si risveglia sanguinando dalle palme delle mani. Un balordo collerico puzzolente di alcol, senza un preciso scopo nella vita, sembrerebbe l'ultima persona al mondo meritevole di ricevere le ferite dei santi. Lui stesso si ribella quando qualcuno parla di stigmate, i medici sono convinti che si ferisca da solo, i clienti del bar si lamentano delle macchie che lascia sui bicchieri, il suo datore di lavoro lo considera malato e lo guarda con raccapriccio. In compenso, i vicini di casa vanno a omaggiarlo in processione con santini e ceri votivi.
""Quale sarà il disegno di Dio, in tutto questo?" si domanda il lettore fin dall'inizio, e se lo chiede anche il protagonista dopo che l'inspiegabile "miracolo" lo ha portato alla rovina. A causa di questo "dono", infatti, finisce per perdere il lavoro e la sua casa viene distrutta dal fuoco delle candele offerte dai suoi adoratori. "Siamo robaccia destinata a marcire" mormora l'uomo, sconfitto, crollando lungo la strada. Una sentenza di condanna che alla fine verrà ribaltata.
Stigmate è una sorta di mistero medievale ambientato in un contemporaneo contesto urbano che appare via via più minaccioso, degradato e terribile, popolato da una serie di figure marginali, tra cui individui rapaci, disonesti e violenti ma anche creature fragili e sventurate.
In perfetto connubio con il testo poetico e aspro di Claudio Piersanti, la vicenda prende corpo nelle illustrazioni in bianco e nero di Mattotti, qui quanto mai materiche, sporche, realizzate mediante tratti nervosi di pennino che portano il nero a emergere con forza, spesso con furia, dalla pagina bianca, come grovigli di linee da cui, anticipando lo stile di Hansel & Gretel e Oltremai, affiorano figure, volti, paesaggi.
Una storia intrisa di religiosità, in cui l'esistenza di un uomo, dalla caduta alla rinascita, passando per una felicità temporanea tragicamente perduta, assurge a moderna parabola sul valore di ogni essere umano. Una parabola che insegna come, toccando il fondo del proprio personale inferno, a chiunque sia dato risollevarsi fino alla salvezza, anche agli individui che vivono ai margini della società – evangelicamente, gli ultimi destinati a essere i primi.
Edito per la prima volta nel 1999 nella collana Stile Libero di Einaudi e adattato per il cinema dal regista spagnolo Adán Aliaga nel 2010 con il titolo Estigmas, Stigmate viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come seconda tappa di un percorso editoriale che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra e Stigmate.
Claudio Piersanti nasce nel 1954. Nel 1978 si laurea in Filosofia presso l'Università di Bologna e nel 1981 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, Casa di nessuno, cui segue Charles (Lavoro editoriale e Transeuropa 1986, 1989; Feltrinelli UE 2000). Vive per quasi vent'anni tra Bologna e Padova, lavorando a lungo come giornalista specializzato nella divulgazione delle scienze neurobiologiche e dirigendo per dieci anni un mensile di neurobiologia destinato ai medici. Per diversi anni è direttore responsabile de la Rivista dei libri, edizione italiana della New York Review of Books. Nel frattempo continua a pubblicare diversi titoli con Feltrinelli, tra cui la raccolta di racconti L'amore degli adulti (1989; successivamente riproposta in edizione ampliata, Feltrinelli UE I998 e successive ristampe) e i romanzi Gli sguardi cattivi della gente (1992), Luisa e il silenzio (1997, vincitore del Premio Viareggio e del Premio Vittorini, ristampato più volte), L'appeso (2000), Il ritorno a casa di Enrico Metz (2006, Premio Napoli, Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati, Premio Frontino-Montefeltro, Premio Alassio 100 libri – un autore per l'Europa), I giorni nudi (2010) e Venezia, il filo dell'acqua (2012, prima edizione privata del Consorzio Venezia Nuova, 2009). Realizza svariate sceneggiature per il fumetto e il cinema, collaborando con Lorenzo Mattotti e Carlo Mazzacurati. Di prossima uscita è il suo nuovo romanzo La forza di gravità, sempre per i tipi di Feltrinelli. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
Formato: 21x28 Pagine: 136 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Il protagonista di questo fumetto poetico e allucinatorio, dall'evocativo nome di Spartaco, è una sorta di scienziato futurista di inizio Novecento, un uomo elegante, tranquillo e un po' timido che un giorno parte in treno per andare a trovare sua zia. Ben presto si addormenta e comincia a sognare mentre l'inconscio a poco a poco prende il sopravvento. Così, quello che potrebbe essere un viaggio ordinario smarrisce i propri confini spazio-temporali accogliendo le incursioni di una serie di personaggi surreali, come il Dottore o Mister Blu, e sfociando continuamente in visioni oniriche che ripropongono episodi della vita del protagonista, dall'infanzia all'età adulta, nell'Italia a cavallo tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Spartaco, come suggerisce il sottotitolo, diviene dunque l'epicentro di una serie di terremoti interiori che lo portano a oscillare costantemente tra passato e presente, tra sogno e realtà, e in definitiva tra la vita e la morte.
Opera di svolta nella carriera dell'artista, Il signor Spartaco anticipa svariati temi del Mattotti a venire, quali il sogno, il ricordo, la discesa negli abissi dell'animo umano e il trauma dell'addio all'infanzia e all'adolescenza, cui segue la conquista della luce. In questo senso il viaggio in treno si tramuta in una simbolica prova di iniziazione alla vita adulta. Avvalendosi di una tecnica mista – pastelli e pennarelli – l'artista rappresenta visivamente il turbinio – o terremoto – dell'inconscio del protagonista attraverso un dinamismo plastico di impronta futurista e un caleidoscopio di colori abbacinanti che a volte sembrano voler uscire dalle tavole, mentre i testi allusivi, spesso in rima, ci riportano parimenti all'inizio del secolo scorso, e in particolare ai fumetti rimati del Corriere dei Piccoli.
Pubblicato per la prima volta a puntate sulla rivista Alter Alter nel 1982, Il signor Spartaco viene oggi riproposto da #logosedizioni come sesta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Come negli altri titoli della collana, al fumetto originale si accompagnano svariati materiali inediti, quali schizzi preliminari e, a guisa di postfazione, un approfondito saggio di Francesco Boille, critico specializzato in cinema e fumetto, collaboratore di Internazionale, nonché uno dei più attenti studiosi dell'opera di Mattotti. Il volume comprende inoltre la breve storia a fumetti in bianco e nero Da un punto di vista, realizzata a quattro mani con Jerry Kramsky, che anticipa alcuni elementi caratteristici del Signor Spartaco, dalla commistione di grafica, poesia e fantasia allo stralunato personaggio col ciuffo che osserva la realtà con uno sguardo tutto interiore.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. Recentemente Lorenzo Mattotti ha diretto il lungometraggio di animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, uscito nell'ottobre del 2019 e presentato al Festival di Cannes 2019 nella selezione "Un certain regard". L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra, Stigmate , Caboto, Lettere da un tempo lontano, La zona fatua e Il Signor Spartaco.
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest'ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, Hazard, 1997) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l'infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d'animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell'illustratore. Collabora con l'illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010). Nel 2017 pubblica, con Lorenzo Mattotti, Ghirlanda, opera edita da #logosedizioni e vincitrice del Gran Guinigi.
Con #logosedizioni ha pubblicato Ghirlanda e La zona fatua.
Formato: 21x28 Pagine: 96 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
In un paesaggio indefinito, dominato da un cielo plumbeo che grava su un prato sconvolto dal vento, due piccoli pupazzi di gomma accolgono il protagonista della storia, un uomo con il volto segnato da una macchia rossa che a volte avvampa bruciandogli la pelle. Un marchio di tristezza secondo Zafran, il sinistro pescatore di pesci cervo, oppure di nostalgia, come pensa una donna dolcissima e sensuale dai capelli corvini e l'abito rosso.
L'uomo ha corso per tutta la notte fino a ritrovarsi in quella "zona fatua della coscienza in cui il mondo è solo un riverbero del nostro sonno" e sono Fritz e Hans, i due pupazzi di gomma, a dargli un nome: Sottovoce. Con loro l'uomo inizierà a esplorare la Zona, un luogo indefinito, un territorio fantasma dove il vento onnipresente piega gli alberi e i fili d'erba, increspa il mare, spalanca le finestre. Il vento mette in tensione un paesaggio che sembra sempre sul punto di dissolversi, così come l'uomo, costantemente assediato dal desiderio di scomparire, addormentandosi nella terra, immergendosi nell'acqua, sparendo nell'aria.
Nella Zona, il malinconico viaggiatore – uno degli emarginati che da sempre affascinano Mattotti – si muove in uno scenario onirico popolato da creature surreali, in cui affiorano di volta in volta i suoi ricordi: la lettura di un giornaletto, un pupazzo che da piccolo aveva gettato via, i dischi che ascoltava e il parco che amava visitare. Il mondo da cui voleva fuggire si ripresenta: rivede il laboratorio dove si effettuavano ricerche sulla sua macchia, ricorda i giochi nell'acqua con il fratello, si ritrova nella casa dell'infanzia a guardare con tenerezza la madre addormentata. Su ogni vicenda grava il senso della perdita di sé, temuta e agognata al tempo stesso, finché arriva per lui una risposta e la macchia sul volto si riassorbe.
Apparso per la prima volta a puntate sulla rivista Dolce Vita nel 1987, La zona fatua è una sequenza di poemi visivi che corrispondono ad altrettanti sogni, un susseguirsi di avventure che rimangono irrisolte e pronte ad aprirsi a nuovi sviluppi. Le immagini dai colori vividi e dai tratti nervosi di Mattotti, che in questo libro intendeva esplorare il rapporto tra pittura e fumetto, accolgono qui i testi evocativi di Jerry Kramsky, pervasi da un respiro lirico e da un senso di sospensione.
Una storia enigmatica e suggestiva, un viaggio nel sogno scandito da continue partenze, attraverso il quale gli autori, all'epoca trentenni, raccontano il proprio addio all'adolescenza.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1993 da Granata Press, il libro viene oggi riproposto da #logosedizioni come quinta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno dell'artista al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata nel marzo 2018 con l'uscita del volume L'uomo alla finestra, seguito da Stigmate, Caboto e Lettere da un tempo lontano. Nella primavera del 2020 vedrà la luce il sesto titolo, Il signor Spartaco, cui faranno seguito Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono ripubblicati in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra, Stigmate , Caboto e Lettere da un tempo lontano.
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest'ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, Hazard, 1997) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l'infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d'animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell'illustratore. Collabora con l'illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010). Nel 2017 pubblica, con Lorenzo Mattotti, Ghirlanda, opera edita da #logosedizioni e vincitrice del Gran Guinigi.