Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 56 Colore: Colore Caratteristiche: cartonato
Francoforte, Germania, XVII secolo, interno giorno: una bambina è china a osservare dei fiori. Intorno a lei è tutto grigio, i genitori, i giochi, i libri, la casa. Solo i fiori in cui si annidano minuscoli insetti hanno la vivacità della vita vera. Due occhi grandissimi li riflettono pieni di meraviglia, due piccole mani li disegnano. Nasce un dissidio in seno alla famiglia, che apre la strada a una scoperta. Una scoperta di quelle che cambiano la vita.
Nel mare magnum di avventure che è la vita di Maria Sibylla Merian, Anna Paolini sceglie di soffermarsi su alcuni momenti meno chiassosi, e ci mostra alcuni fotogrammi della sua infanzia trascorsa a casa, in famiglia, attirando la nostra attenzione sulla formazione artistica, gli studi, le passioni di una ragazzina sulla soglia dell'età adulta. Fino ad arrivare alla scoperta del suo talento.
Maria Sibylla Merian fu un'artista e naturalista del XVII secolo, che visse tra Germania, Olanda e Sud America. È considerata una delle fondatrici dell'entomologia moderna. Ma fu anche insegnante, imprenditrice, viaggiatrice, editrice… Dotata di fine intelligenza, grande talento e ottimo senso pratico, riuscì a studiare, viaggiare e coltivare le proprie passioni pur vivendo in un'epoca che non favoriva lo sviluppo intellettuale e l'affermazione personale delle donne.
Nel corso della sua lunga vita non venne mai meno ai suoi doveri sociali e familiari, tuttavia cambiò più volte città, paese, famiglia, affetti, lavoro… e portò sempre avanti, anche nelle avversità, la sua passione per il mondo naturale: raccoglieva, allevava, osservava, disegnava bruchi e farfalle, per poi estendere la sua osservazione a tutti gli insetti di cui raffigurò il ciclo vitale in tavole di raffinata bellezza. Una passione, la sua, fortemente in conflitto con i costumi femminili, le convinzioni religiose e le consolidate prassi scientifiche dell'epoca.
Rimanendo fedele al suo stile, Anna Paolini crea per questo libro immagini rarefatte, poetiche ed evocative, che nell'alternanza di grigio e colore distillano emozioni e sensazioni inespresse e tramettono un senso di grande meraviglia; quella meraviglia che accomuna la piccola protagonista della storia, davanti all'oggetto della sua passione, e noi che ammiriamo le splendide tavole che da quella passione sono nate.
Un libro dedicato al diritto di sognare e di portare avanti le proprie idee, convinzioni e passioni, anche le più strane… per tutti i bambini e non solo per loro!
L'illustratrice
Anna Paolini è nata a Bologna, dove ha frequentato l'Accademia di belle arti prima di specializzarsi in illustrazione editoriale presso l'Accademia Internazionale Comics.
Per #logosedizioni ha pubblicato anche S'alza il vento (2018), e Matrioska (2019).
Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 56 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Questa commediola, in versi e versacci,
riunisce tuttora i due canovacci,
pieni di pantomime e bastonate,
di tradimenti, odio e sangue a secchiate.
Nel cinquecento, un contadino acerrano di nome Puccio D'Aniello porta in scena con una compagnia di buffoni girovaghi le gesta di Pulcinello, un pulcino antropomorfo dal naso nero e adunco e dalla vocina acuta. Questa stramba figura, di cui già si trovavano tracce nell'antica Roma, diviene protagonista di tanti spettacoli ambulanti che la portano ad attecchire e diversificarsi in molti luoghi. In Inghilterra diviene un personaggio popolare famosissimo, chiamato dapprima Punchinello e poi Mister Punch, che letteralmente significa Signor Pugno, in onore alla sua innata inclinazione alla violenza. Raccogliendo notizie e suggestioni sulle due più famose incarnazioni di questa figura, Stefano Bessoni mette in scena il suo personale spettacolo tra i sobborghi di una Londra brumosa e i quartieri napoletani più malfamati, dove si aggira la peggiore feccia dell'umanità. Personaggi violenti e privi di scrupoli, #Punch e #Pulcinella vivono obbedendo a istinti primari come la fame, la rabbia, il desiderio sessuale e non esitano a compiere i più efferati omicidi, finché un giorno finalmente si incontrano... Questa storia intrigante, ricca di stratificazioni culturali e dalle implicazioni occulte e alchemiche, viene raccontata da Stefano Bessoni in uno spassoso poemetto in quartine di endecasillabi a rima baciata, che nella traduzione inglese di David Haughton prendono la forma di una ballata tragicomica alla Alexander Pope in quatrains of rhyming couplets. In parallelo scorrono le colorate e originali immagini caricaturali tipiche dell'autore: buffi e raccapriccianti personaggi dalle teste enormi, gli occhi strabuzzati e i sorrisi sardonici che mettono in mostra i denti radi. Un horror splatter in versi e immagini che spaventa, diverte e al tempo stesso invita ad approfondire una delle più importanti maschere della commedia dell'arte e le sue molteplici incarnazioni.
Un paese incantato situato da qualche parte sotto all'arcobaleno,
oltre l'oceano e le grandi montagne, tra i deserti e le foreste pluviali.
Tutti sanno dove si trova OZ, ma nessuno sa come arrivarci.
Non si può decidere di andare a OZ,
solamente il caso può portare nelle sue lande sconfinate.
E fu così anche per Dorothy Gale, che un giorno per caso si ritrovò a OZ.
Dorothy è una bambina che vive nel Kansas con gli zii e il cagnolino Totò. Un giorno un violento tornado solleva la loro casa e, mentre gli zii riescono a mettersi in salvo, Dorothy e il cane vengono trascinati in volo fino alla Terra dei Munchkin. Nell'atterraggio la casa schiaccia la malvagia Strega dell'Est. Riconoscente, la buona Strega del Nord dona a Dorothy le scarpette d'argento della defunta e le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, che potrà aiutarla a tornare dai suoi zii in Kansas. Inizia così la serie di intricate peripezie e incontri con bizzarri personaggi di questo classico della letteratura che ha fatto volare l'immaginazione di molti artisti tra cui Stefano Bessoni.
Dopo le colline toscane del Pinocchio di Collodi e le campagne inglesi dell'Alice di Lewis Carroll, per l'autore e illustratore è stato naturale fare un salto oltreoceano e compiere una personalissima scorribanda illustrata nella terra nata dalla fantasia di Lyman Frank Baum. Scegliendo di concentrarsi unicamente sul primo libro della saga, Il meraviglioso Mago di Oz (1900), Bessoni mette al lavoro la propria fantasia nera per offrirne una versione moderna, sintetica e avvincente. Come d'abitudine il suo intervento di adattamento consiste nel fornire stralci di testo che ripercorrono i momenti salienti della narrazione originaria accompagnati da una serie di ritratti, arricchiti e colorati nel suo inconfondibile stile macabro e grottesco. Ed ecco che in questa vivace galleria possiamo fare la conoscenza della protagonista Dorothy e della piccola, squinternata, adorabile armata formata da uno Spaventapasseri senza cervello, un Boscaiolo di Latta senza cuore, un Leone codardo e un cagnetto imprevedibile.
Ascesa al successo nel 1939 con il film di Victor Fleming interpretato da Judy Garland, questa celeberrima saga è stata riadattata in numerose versioni cinematografiche e portata avanti in quaranta volumi, di cui 14 scritti da Baum.
In questo solco si colloca Bessoni, che infonde nuova vita all'affascinante mondo di Oz, arricchendolo di nuovi riferimenti e calcandone le tinte macabre.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer e Oz.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 200 Colore: B/n Caratteristiche: Brossura con ali
Quarantun anni, orfano, forte bevitore, occupato saltuariamente, si mantiene facendo il barista e vendendo sottobanco sigarette di contrabbando. È questo, per sommi capi, il ritratto dell'anonimo uomo che un giorno riceve in sogno una strana rivelazione e si risveglia sanguinando dalle palme delle mani. Un balordo collerico puzzolente di alcol, senza un preciso scopo nella vita, sembrerebbe l'ultima persona al mondo meritevole di ricevere le ferite dei santi. Lui stesso si ribella quando qualcuno parla di stigmate, i medici sono convinti che si ferisca da solo, i clienti del bar si lamentano delle macchie che lascia sui bicchieri, il suo datore di lavoro lo considera malato e lo guarda con raccapriccio. In compenso, i vicini di casa vanno a omaggiarlo in processione con santini e ceri votivi.
""Quale sarà il disegno di Dio, in tutto questo?" si domanda il lettore fin dall'inizio, e se lo chiede anche il protagonista dopo che l'inspiegabile "miracolo" lo ha portato alla rovina. A causa di questo "dono", infatti, finisce per perdere il lavoro e la sua casa viene distrutta dal fuoco delle candele offerte dai suoi adoratori. "Siamo robaccia destinata a marcire" mormora l'uomo, sconfitto, crollando lungo la strada. Una sentenza di condanna che alla fine verrà ribaltata.
Stigmate è una sorta di mistero medievale ambientato in un contemporaneo contesto urbano che appare via via più minaccioso, degradato e terribile, popolato da una serie di figure marginali, tra cui individui rapaci, disonesti e violenti ma anche creature fragili e sventurate.
In perfetto connubio con il testo poetico e aspro di Claudio Piersanti, la vicenda prende corpo nelle illustrazioni in bianco e nero di Mattotti, qui quanto mai materiche, sporche, realizzate mediante tratti nervosi di pennino che portano il nero a emergere con forza, spesso con furia, dalla pagina bianca, come grovigli di linee da cui, anticipando lo stile di Hansel & Gretel e Oltremai, affiorano figure, volti, paesaggi.
Una storia intrisa di religiosità, in cui l'esistenza di un uomo, dalla caduta alla rinascita, passando per una felicità temporanea tragicamente perduta, assurge a moderna parabola sul valore di ogni essere umano. Una parabola che insegna come, toccando il fondo del proprio personale inferno, a chiunque sia dato risollevarsi fino alla salvezza, anche agli individui che vivono ai margini della società – evangelicamente, gli ultimi destinati a essere i primi.
Edito per la prima volta nel 1999 nella collana Stile Libero di Einaudi e adattato per il cinema dal regista spagnolo Adán Aliaga nel 2010 con il titolo Estigmas, Stigmate viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come seconda tappa di un percorso editoriale che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra e Stigmate.
Claudio Piersanti nasce nel 1954. Nel 1978 si laurea in Filosofia presso l'Università di Bologna e nel 1981 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, Casa di nessuno, cui segue Charles (Lavoro editoriale e Transeuropa 1986, 1989; Feltrinelli UE 2000). Vive per quasi vent'anni tra Bologna e Padova, lavorando a lungo come giornalista specializzato nella divulgazione delle scienze neurobiologiche e dirigendo per dieci anni un mensile di neurobiologia destinato ai medici. Per diversi anni è direttore responsabile de la Rivista dei libri, edizione italiana della New York Review of Books. Nel frattempo continua a pubblicare diversi titoli con Feltrinelli, tra cui la raccolta di racconti L'amore degli adulti (1989; successivamente riproposta in edizione ampliata, Feltrinelli UE I998 e successive ristampe) e i romanzi Gli sguardi cattivi della gente (1992), Luisa e il silenzio (1997, vincitore del Premio Viareggio e del Premio Vittorini, ristampato più volte), L'appeso (2000), Il ritorno a casa di Enrico Metz (2006, Premio Napoli, Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati, Premio Frontino-Montefeltro, Premio Alassio 100 libri – un autore per l'Europa), I giorni nudi (2010) e Venezia, il filo dell'acqua (2012, prima edizione privata del Consorzio Venezia Nuova, 2009). Realizza svariate sceneggiature per il fumetto e il cinema, collaborando con Lorenzo Mattotti e Carlo Mazzacurati. Di prossima uscita è il suo nuovo romanzo La forza di gravità, sempre per i tipi di Feltrinelli. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
Formato: cm 14,0 x 14,0 Pagine: 68 Colore: b-n Caratteristiche: Cartonato
Una staffetta di personaggi disegnati con l'elegante tratteggio a china in bianco e nero tipico di Arispe porta lo scompiglio nelle pagine bianche ed essenziali di questo nuovo volume dell'autore argentino. Corrono tutti freneticamente, passandosi di mano in mano un vassoio con sopra una bottiglia. Sono allarmati e concentratissimi: è una questione di vita o di morte, se non arriveranno in tempo rotoleranno delle teste!
Il primo è un cavaliere con una strana armatura tutta sgangherata da cui spuntano dettagli inaspettati: una carota conficcata nell'elmo, un paio di mutandoni a cuori che ondeggiano appesi dietro la schiena, un imbuto a protezione di ogni gomito. Caratterizzati in maniera altrettanto eccentrica, lo seguono il ciambellano (con grosse chiavi appese a cinture e braccialetti), la cuoca (che sfreccia con aria determinata all'interno di un grosso pentolone su ruote), la donzella (che cerca decorosamente di reggersi le vesti), la strega (in bilico su una scopa che sembra sfuggirle di mano), il coccodrillo del fossato (elegantemente bardato per l'occasione) e molti altri ancora, per terminare con un giovane scudiero che somiglia particolarmente all'impacciato Semola della Spada nella roccia. Ma dove vanno tutti questi esseri fiabeschi che sembrano usciti dalle pagine di un poema cavalleresco? Cosa c'è nella bottiglia e a chi stanno portando un bene tanto prezioso?
Dedicato alla figlia Francisca, "piccola amazzone" inconsapevole ispiratrice di tanto trambusto, Tutti contenti è una metafora dolcissima e spassosa su ciò che siamo disposti a fare per assecondare i desideri di chi amiamo di più.
Nicolás Arispe è nato a Buenos Aires nel 1978 e ha studiato disegno e arti visive all'UNA (Universidad Nacional de las Artes).
Dal 1997 collabora con produzioni televisive e cinematografiche, partecipando alla realizzazione di film e cartoni animati per il mercato argentino, brasiliano, messicano e spagnolo, oltre a realizzare copertine di dischi e libri e lavori di grafica editoriale. Il suo primo libro illustrato risale al 2005; da allora ha realizzato numerosi progetti editoriali propri, e illustrato opere di svariati scrittori, tra cui María Teresa Andruetto, Alberto Laiseca e Alberto Chimal, pubblicati in Argentina, Messico, Francia, Italia, Guatemala, Spagna, ecc. Nel corso della sua carriera è stato selezionato da ALIJA (Asociación de Literatura Infantil y Juvenil de la Argentina), sezione argentina di IBBY (2005 e 2016), dal Banco del Libro de Venezuela (2013 e 2018), dalla Cámara Nacional de la Industria Editorial de México (2013 e 2016), e dalla Feria Internacional del Libro di Bogotá (2016), oltre che per il catalogo White Ravens 2016 della Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera. Nel 2018 è entrato nella lista d'onore di IBBY per il suo lavoro di illustratore.
Dal 2001 insegna arte a bambini, adolescenti e adulti.
Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 72 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato con sovraccoperta
Nella camera delle meraviglie
Mentre la guerra si fa sempre più vicina, Giona e Rebecca scoprono la wunderkammer di Zendak, guidati dai misteriosi indizi di Rachel. Le parole della bambina spettrale trovano terreno fertile in Giona, che comincia a occuparsi della camera delle meraviglie, restaurandola e arricchendola con pezzi sempre nuovi. Lazzaro cerca di mettere in guardia l'amico, rivelandogli che spesso le wunderkammer prendono il sopravvento fino a divorare il loro stesso creatore. Ma, incurante dell'avvertimento, Giona si lascia trascinare nell'oscuro piano di Rachel.
Rebecca non riesce a comprendere cosa stia accadendo al suo compagno e preoccupata lo guarda mutare inesorabilmente giorno dopo giorno. A poco a poco Giona arriverà a provare interesse solo per la collezione allontanandosi sempre più da lei. Mentre in paese viene celebrata la festa dei morti, Rebecca si trova invischiata in un terribile sogno a occhi aperti, tra oscuri procedimenti scientifici, rituali occulti e sinistre presenze che si annidano nella vecchia casa sulla scogliera.
Il perno centrale del terzo libro della serie "Le scienze inesatte" è la wunderkammer, un fenomeno che ha profonde radici storiche e non di rado, come nel caso di Giona, sfocia nell'ossessione e nel collezionismo maniacale. La camera delle meraviglie diventa un vero e proprio personaggio della storia, dotato di una duplice natura, di un'anima benigna e un'altra oscura, pronta a cannibalizzare il suo stesso conservatore. Tra animali impagliati, teste mummificate, scheletri delle più svariate specie e pregiati documenti d'epoca, in queste tavole Stefano Bessoni dà il meglio del suo stile originale e bizzarramente macabro.
Il viaggio nel paese delle scienze inesatte continua, facendo affiorare un aspetto nascosto dell'investigazione scientifica, quell'indole celata che spesso insegue scorciatoie e soluzioni nelle tetre discipline occulte.
Serie "Le scienze inesatte"
Una storia in quattro volumi in uscita a cadenza semestrale
In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell'oceano, vivevano Giona e Rebecca. Lui era un illustratore, lei era una restauratrice di vecchi balocchi. Un giorno ereditarono una vecchia casa malandata, dove tanti anni prima aveva vissuto un anatomista dedito a strane pratiche mediche che sconfinavano nelle scienze occulte. Durante i lavori per rimettere a posto la casa, Giona cominciò a imbattersi in un piccolo spettro: Rachel, la figlia dell'anatomista, morta in tragiche circostanze. La funerea bambina spinse Giona a realizzare una sua wunderkammer e a intraprendere un astruso esperimento. Rebecca si sforzò di farlo desistere dal pericoloso progetto ma per lei fu l'inizio di un terribile sogno a occhi aperti...
"Le scienze inesatte" è una storia che Stefano Bessoni ha cominciato a immaginare quando ancora studiava all'Accademia di Belle Arti e aveva da poco abbandonato un faticoso percorso di studi scientifici. Erano gli anni in cui aveva scoperto il cinema di Peter Greenaway, si era appassionato al concetto di wunderkammer e ascoltava instancabilmente le ballate macabre di Nick Cave. A queste influenze si aggiunse poi l'incontro con tante altre suggestioni (Jan Svankmajer, i Quay Brothers, Joel Peter Witkin…) fino a delineare il primo nucleo di una favola macabra che avrebbe accompagnato l'autore diventando il taccuino aperto della sua poetica espressiva. Una storia che, dopo una gestazione di trent'anni, oggi viene pubblicata da #logosedizioni nell'inconfondibile stile di Stefano Bessoni.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer, Oz, Rachel, Rebecca e Giona.
Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 72 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato con sovraccoperta
In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell'oceano, vivono Giona e Rebecca. Il piccolo borgo nel quale sono nati e cresciuti è popolato di persone dalle peculiari occupazioni, tutte in bilico tra il rigore scientifico e la fantasia più sfrenata: zoologi apocrifi, bibliografi immaginari, teratologi estetici, cravattologi. Giona e Rebecca sono innamorati fin da bambini e vorrebbero sposarsi, ma non possono permettersi una casa tutta loro. Riescono a coronare il loro sogno quando Giona eredita una vecchia dimora malandata sulla scogliera, dove molti anni prima aveva vissuto la piccola Rachel. Ma durante i lavori per ristrutturare la casa, Giona comincia a imbattersi nello spettro della bambina che sembra volere qualcosa da lui…
Il secondo volume della serie "Le scienze inesatte" si sposta dalla sospensione temporale nella quale si trova bloccata Rachel dopo la sua morte, sfociando in una vera e propria ghost story. Se il libro precedente rappresentava una sorta di prologo malinconico e macabro, qui Rachel diventa l'ingranaggio principale di un oscuro meccanismo nel quale Rebecca e Giona rimarranno invischiati, nonché lo spettrale filo conduttore per raccontare un paese lontano dal resto del mondo, popolato da un manipolo di personaggi bislacchi. I temi che affiorano nel dipanarsi della storia sono quelli fondamentali della poetica di Stefano Bessoni: le scienze anomale, la wunderkammer, la criptozoologia, la fabbricazione dell'homunculus e l'ossessione per la creazione e la cattura delle immagini. Le tavole dai vivaci colori ripropongono l'inconfondibile stile macabro dell'autore, suscitando di volta in volta tenerezza e raccapriccio. Ai grotteschi personaggi umani, con le loro teste enormi, i nasi arrossati e gli occhi strabuzzati, vengono ad affiancarsi bizzarre creature acquatiche, come gli architeuthis, i calamari giganti e l'hippocampus dispettosus, una particolare specie di cavalluccio marino. Tutti protagonisti di un viaggio affascinante nel Paese delle Scienze Inesatte, dove non esistono confini tra scienza e fantasia.
Serie "Le scienze inesatte"
Una storia in quattro volumi in uscita a cadenza semestrale
In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell'oceano, vivevano Giona e Rebecca. Lui era un illustratore, lei era una restauratrice di vecchi balocchi. Un giorno ereditarono una vecchia casa malandata, dove tanti anni prima aveva vissuto un anatomista dedito a strane pratiche mediche che sconfinavano nelle scienze occulte. Durante i lavori per rimettere a posto la casa, Giona cominciò a imbattersi in un piccolo spettro: Rachel, la figlia dell'anatomista, morta in tragiche circostanze. La funerea bambina spinse Giona a realizzare una sua wunderkammer e a intraprendere un astruso esperimento. Rebecca si sforzò di farlo desistere dal pericoloso progetto ma per lei fu l'inizio di un terribile sogno a occhi aperti...
"Le scienze inesatte" è una storia che Stefano Bessoni ha cominciato a immaginare quando ancora studiava all'Accademia di Belle Arti e aveva da poco abbandonato un faticoso percorso di studi scientifici. Erano gli anni in cui aveva scoperto il cinema di Peter Greenaway, si era appassionato al concetto di wunderkammer e ascoltava instancabilmente le ballate macabre di Nick Cave. A queste influenze si aggiunse poi l'incontro con tante altre suggestioni (Jan Svankmajer, i Quay Brothers, Joel Peter Witkin…) fino a delineare il primo nucleo di una favola macabra che avrebbe accompagnato l'autore diventando il taccuino aperto della sua poetica espressiva. Una storia che, dopo una gestazione di trent'anni, oggi viene pubblicata da #logosedizioni nell'inconfondibile stile di Stefano Bessoni.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer, Oz, Rachel e Rebecca.
Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 84 Colore: Colore Caratteristiche: cartonato
Il perno centrale di Theo, quarto e ultimo volume della serie "Le Scienze Inesatte" di Stefano Bessoni, è la creazione dell'omuncolo, un tema particolarmente caro all'autore, che lo aveva già affrontato nei suoi film e nel libro Homunculus, pubblicato da #logosedizioni nel 2011.
Bessoni si imbatté per la prima volta in questo strambo essere generato artificialmente più o meno nello stesso periodo in cui scoprì le Wunderkammer, mentre svolgeva ricerche in biblioteca per un film mai realizzato dedicato a Paracelso. Fu allora che scoprì, tra le altre cose, le varie ricette di fabbricazione degli omuncoli e le teorie dei preformisti, convinti che ogni spermatozoo contenga un minuscolo feto già formato. Ma riferimenti a questi esseri si possono trovare ovunque: dall'alchimia, dove assumono un significato ermetico e divengono il simbolo della creazione contro natura, fino alla letteratura, basti pensare al Faust di Goethe e al Frankenstein di Mary Shelley. E nell'ambito della scienza (quella ufficiale o "esatta") è impossibile non riconoscere punti di contatto tra i procedimenti della creazione dell'Homunculus e le tecniche di fecondazione artificiale.
L'Homunculus protagonista di questo libro è per così dire "figlio" di Giona e Rebecca, i due ragazzi che vivono nella casa un tempo appartenuta all'anatomista Balthazar Zendak. Ed è proprio seguendo la ricetta riportata nel diario di Zendak che la coppia, con l'aiuto dell'amico Lazzaro, riuscirà a generare un sostituto artificiale del bambino che non potrà mai avere. Con apprensione e qualche brivido di terrore seguiamo insieme a loro la nascita della strana creatura all'interno di un'ampolla colma di un miscuglio di bislacchi ingredienti: rugiada scesa dopo la Festa dei Morti, poltiglia di mandragola, il seme di Giona e il sangue di entrambi i ragazzi. Nutrito con il sangue del suo "creatore" e imprigionato nell'ampolla da cui riesce comunque a comunicare grazie a una mimica prodigiosa, lo strano bambino arriverà a sviluppare un'intelligenza eccezionale.
Con questo volume, la storia che Stefano Bessoni aveva cominciato a ideare trent'anni fa si avvia alla conclusione, che tuttavia non è una vera e propria fine, ma semplicemente un commiato da Rachel, Rebecca, Giona e i tanti bislacchi personaggi che hanno affollato le loro vicende. Il volume è anche un passaggio di consegne a favore di Theo, l'omuncolo cresciuto ma rimasto bambino, debitore della figura del piccolo Oskar protagonista del Tamburo di latta di Günter Grass. E sarà proprio Theo il protagonista di nuove avventure a venire.
Serie "Le scienze inesatte"
Una storia in quattro volumi in uscita a cadenza semestrale
In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell'oceano, vivevano Giona e Rebecca. Lui era un illustratore, lei era una restauratrice di vecchi balocchi. Un giorno ereditarono una vecchia casa malandata, dove tanti anni prima aveva vissuto un anatomista dedito a strane pratiche mediche che sconfinavano nelle scienze occulte. Durante i lavori per rimettere a posto la casa, Giona cominciò a imbattersi in un piccolo spettro: Rachel, la figlia dell'anatomista, morta in tragiche circostanze. La funerea bambina spinse Giona a realizzare una sua Wunderkammere a intraprendere un astruso esperimento. Rebecca si sforzò di farlo desistere dal pericoloso progetto ma per lei fu l'inizio di un terribile sogno a occhi aperti...
"Le scienze inesatte" è una storia che Stefano Bessoni ha cominciato a immaginare quando ancora studiava all'Accademia di Belle Arti e aveva da poco abbandonato un faticoso percorso di studi scientifici. Erano gli anni in cui aveva scoperto il cinema di Peter Greenaway, si era appassionato al concetto di Wunderkammere ascoltava instancabilmente le ballate macabre di Nick Cave. A queste influenze si aggiunse poi l'incontro con tante altre suggestioni (Jan Svankmajer, i Quay Brothers, Joel Peter Witkin…) fino a delineare il primo nucleo di una favola macabra che avrebbe accompagnato l'autore diventando il taccuino aperto della sua poetica espressiva. Una storia che, dopo una gestazione di trent'anni, oggi viene pubblicata da #logosedizioni nell'inconfondibile stile di Stefano Bessoni.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer, Oz, Rachel, Rebecca, Giona e Theo.
Formato: cm 19,5 x 25,5 Pagine: 96 Colore: Colore Caratteristiche: brossura con ali
Piccolo Vampiro vive in una vecchia casa infestata da fantasmi e mostri gentili: l'elegante signora Pandora, che è la sua mamma, il Capitano dei Morti, un tempo alla guida dell'Olandese Volante, un cane tutto rosso che non a caso si chiama Pomodoro, Margherita, un tontolone amante della cacca, Oftalmo, il mostro con tre occhi, Claudio, una specie di uomo-coccodrillo che va in monopattino… Una brigata di strane creature che, più che paura, mettono buon umore. È vero, di tanto in tanto i mostri cedono alla vecchia abitudine di mangiare le persone, volano battute un po' macabre e minacce scherzose che lì per lì vengono prese sul serio… Ma Piccolo Vampiro e i suoi mostruosi amici sono sempre pronti ad aiutarsi a vicenda e a escogitare impensabili strategie in vista di obiettivi comuni. Ad esempio, permettere a Piccolo Vampiro di andare a scuola come gli altri bambini anche se non può uscire di giorno, o aiutare Michel, il suo migliore amico, a prendersi una rivincita contro un bullo, o ancora salvare tre cani fuggiti da un laboratorio dove vengono usati come cavie per sperimentare rossetti e dentifrici. Solo che questi generosi personaggi sono un tantino maldestri e tendono a innescare catene di rocambolesche (dis)avventure che tengono i lettori col fiato sospeso e il sorriso sulle labbra.
Il primo volume che #logosedizioni dedica a Piccolo Vampiro e ai suoi stravaganti amici comprende tre storie spassose e al tempo stesso avvincenti – Piccolo Vampiro va a scuola, Piccolo Vampiro fa Kung Fu, La società per la Protezione dei Cani – raccontate con il tratto leggero e giocoso di Joann Sfar e i deliziosi colori di Walter. Attingendo alle storie ebraiche che un tempo gli raccontava sua nonna, Sfar riesce a costruire un universo pieno di fantasia e tenerezza che farà la felicità di tutti i bambini. E anche degli adulti.
L'autore:
Nato a Nizza nel 1971, Joann Sfar è un autore di fumetti prolifico e pieno di talento, che si destreggia con abilità tra i disegni e la sceneggiatura. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo libro a fumetti, Ossour Hyrsidoux, e a partire dal 2000 ha riscosso un crescente successo di pubblico e critica, ottenendo numerosi premi ad Angoulême. Collabora con la stampa, illustra classici della filosofia e ha all'attivo numerosi albi a fumetti, molti dei quali sono stati tradotti in italiano. Tra questi, vari volumi delle serie Troll, Merlino, Socrate il semicane, La Fortezza, Merlino, Professor Bell, Sardina dello spazio. Nel 2004 ha ricevuto il premio speciale Grand Prix de la ville d'Angoulême per il trentesimo anniversario della manifestazione. Nel 2010 ha diretto il film musicale Gainsbourg (vie héroïque), adattamento di una sua graphic novel, e nel 2011 il film d'animazione Il gatto del rabbino, tratto dalla sua omonima serie a fumetti.
Formato: cm 19,5 x 25,5 Pagine: 128 Colore: Colore Caratteristiche: brossura con ali
Piccolo Vampiro e i suoi strampalati amici tornano con quattro nuove, elettrizzanti avventure!
In Piccolo Vampiro e la casa che sembrava normale il nostro eroe si intrufola in una villa abbandonata, dove fa la conoscenza di un nuovo, buffissimo amico. Per puro caso i due finiscono in un limbo all'intersezione tra i mondi, dove scoprono un losco traffico d'armi… e come tutti quelli che sanno troppe cose, vengono fatti prigionieri! Per fortuna Piccolo Vampiro può trasformarsi in topolino e sgattaiolare via in cerca di aiuto…
In Piccolo Vampiro e la zuppa di cacca, la sconclusionata combriccola dovrà vedersela con le bizzarre abitudini alimentari di Margherita, per poi scoprire che i suoi peti sono talmente puzzolenti da risvegliare i morti… che infatti escono dalle loro tombe e accorrono in processione al castello infestato reclamando una tazza di tè! L'unico modo per placarli sarà assecondarli…
In Piccolo Vampiro e i Babbi Natale verdi al castello infestato si respira un'atmosfera natalizia! Mostri, fantasmi e vampiri si preparano degnamente alla notte santa e, con sua grande sorpresa, Michele scopre che tutti aspettano con ansia l'arrivo di Babbo Natale… Ma Babbo Natale non esiste! O forse sì? L'unico modo per conoscere la verità sarà rimanere svegli la notte di Natale… una curiosità che potrà rivelarsi molto pericolosa!
Con Piccolo Vampiro e il sogno di Tokyo, Joann Sfar rende omaggio a Little Nemo di Winsor McCay per celebrare i cent'anni del piccolo grande sognatore del mondo dei fumetti. Ispirato dalla lettura dei manga che gli ha prestato Michele, Piccolo Vampiro sogna di fare un viaggio a Tokyo… Tutti i personaggi che incontra sembrano educati, gentili e tenerissimi, ma presto questo sogno rischierà di trasformarsi in un vero e proprio incubo!
Quattro nuove storie da leggere tutte d'un fiato, raccontate con il tratto leggero e giocoso di Joann Sfar e i deliziosi colori di Walter. Attingendo alle storie ebraiche che un tempo gli raccontava sua nonna, Sfar riesce a costruire un universo pieno di fantasia e tenerezza che farà la felicità di tutti i bambini. E anche degli adulti.