Surreale caustico e nonsense. Ecco il mondo di Rufolo. Il protagonista di questo libro e i suoi amici sembrano delicati, lievi, ma vivono in un universo dove non c'è giusto e sbagliato, dove non esistono buoni e cattivi. Le creature di Fabio Tonetto si muovono in una dimensione più gommosa che corporea, e vivono situazioni sospese, acide: gag assurde e impossibili che hanno spesso estreme conseguenze. Personaggi che si sciolgono, che si fondono, che si uccidono. Per tornare vivi e vegeti a sorprenderci nell'episodio successivo, senza regole, senza morali.
Fabio Tonetto, pubblicato su testate come Vice USA e Rolling Stone, fa parte di quella nuova ondata d'oro di fumettisti italiani figlia delle esperienze di Frigidaire, Il Male, Cuore. Rufolo è il suo primo libro: surreale, caustico e nonsense. È strutturato in dieci racconti brevi che esprimono la sua poetica maturata in anni di lavoro nelle animazioni e nelle autoproduzioni internazionali. Il mondo di Rufolo è impossibile e senza logica, un susseguirsi di gag acide e assurde, con uomini piede e gelati che fanno sciogliere chi li mangia, in una dimensione più gommosa che corporea. Rufolo è perfetto per chi ama autori come Joan Cornellà e la produzione Adventure Time, ma anche per i nostalgici dei cartoni animati Warner Bros anni '50, proprio ora
che i comics brevi sono tornati in auge grazie al web e alla loro diffusione sui social.
È il giorno del Grande Evento di Rufolo, ma gli altri abitanti del suo mondo non sembrano per niente interessati. Cosa si deve fare per avere un po' di attenzione? Tra massi parlanti, cuccioli di insetti che non vogliono crescere e discussioni esistenziali, a Rufolo non resta che una soluzione: proseguire dritto fino al suo Grande Evento senza farsi distrarre da nessuno. Anche se non è affatto facile, perché nel suo mondo, uno spazio bianco dove il tempo sembra sospeso, tutto è possibile e le aspettative vengono sempre disattese.
Formato: 17x24 Pagine: 312 Colore: Bianco e nero Caratteristiche: Brossurato
Ad Alexandria non ci sono adulti. Se ne sono andati e non sono ancora tornati. Così Ben, sua sorella Empathy e i loro amici si trascinano giorno dopo giorno nella più totale assenza di autorità. Ma se le loro notti esplodono al ritmo dei concerti punk rock della band locale, le atmosfere si fanno sempre più inquietanti quando degli studenti della loro scuola iniziano a venire misteriosamente uccisi.
Quella di Liz Suburbia non è una semplice coming of age sull'adolescenza, nella sua narrazione tutta basata sui personaggi c'è molto di più: Sacred Heart affronta le demarcazione tra infanzia e età adulta, tra fede e religione, tra sesso e amore. L'autrice esplora l'alienazione, le questioni di genere, la sessualità, gli eventi traumatici, la voglia di rivincita di una adolescente arrabbiata che non può che vivere i drammi che la colpiscono in solitudine, con un bianco e nero netto, una colonna sonora punk e il realismo magico dei fratelli Hernandez di Love and Rockets a cui la critica statunitense l'ha subito paragonata.
Formato: 16,5x24 cm Pagine: 120 Colore: Bicromia Caratteristiche: Brossurato
Sandro è la storia delicata e surreale di un amico immaginario che non se ne vuole andare. Resiste imperterrito a tutti i momenti della crescita e con i suoi abbracci dolci e soffocanti si intromette in tutti quegli eventi che portano il protagonista dall'infanzia all'età adulta. Crescere senza perdere la magia e la spontaneità che contraddistingueva i giochi e i sogni di quando si era bambini, oppure dimenticarsi di una parte di sé. Conservare proprio quella parte che si trasformava in un compagno di avventure perfetto ogni volta che se ne sentiva il bisogno o abbandonarla per perseguire quegli obbiettivi consoni alla maturità.
Alice Socal prende per mano il lettore e lo porta tra ricordi in bicromia e sogni che non si distinguono dalla realtà, con un segno morbido e sfumato.
Un mostro onnipotente sta sconvolgendo il mondo. È una sostanza blu, informe e mutevole, che esaudisce i desideri di tutti mentre distrugge ogni cosa. Antenna, l'unico supereroe in grado di combatterla, è scomparso nel nulla e l'umanità deve fare i conti con il caos totale, perché entrare in contatto con la sostanza vuol dire anche far concretizzare i peggiori istinti, i desideri più oscuri dell'umanità stessa. A metà tra film come La cosa di Carpenter e anime come l'Attacco dei Giganti o Neon Genesis Evangelion, il libro d'esordio di Tommy Gun è l'espressione pura delle paure più ataviche della contemporaneità. Fondatore del festival Ratatà di Macerata e collaboratore di il Tascabile, il manifesto e Linus, Tommy Gun con Sostanza Densa ha creato un horror-distopico "luminoso" e dai colori pop, con una potenza visiva davvero rara nel panorama italiano.
Nel 2017 un terzo della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni ha dichiarato di aver fatto uso di droghe almeno una volta nella vita: 1 su 10 nell'ultimo anno. Le sostanze psicoattive, legali e illegali, circolano e sono diffusissime; se la cannabis è la più usata, il consumo di cocaina e altre droghe comunemente chiamate "pesanti" è altrettanto diffuso.
Le operatrici di Progetto Neutravel, che da anni si occupano costantemente di prevenire i rischi e i danni legati all'utilizzo delle sostanze, attraverso dati scientifici ci offrono in questo libro le informazioni relative alle sostanze più utilizzate nel nostro Paese, fornendo dati e informazioni con l'obiettivo di informare sui rischi legati al loro utilizzo e aiutare a un utilizzo consapevole. Un libro destinato a chi voglia informarsi in prima persona e prevenire situazioni critiche a chi gli sta intorno.
Formato: 17x24 Pagine: 208 Colore: Bianco e nero Caratteristiche: Brossurato
Lars e Rachel sono due coniugi che affrontano la parte finale della propria vita – la vecchiaia, la malattia, la morte – accuditi con premurosa attenzione dalla figlia. Joyce Farmer racconta semplicemente ciò che ha vissuto prendendosi cura dei suoi genitori, concentrandosi sui dettagli della routine quotidiana, nello scorrere dei giorni e degli anni, creando un commovente ritratto di famiglia, dove non mancano momenti difficili, drammatici, ma neanche l'ironia dell'intimità.
In questo mémoir grafico, realistico e senza sentimentalismi, creato in 10 anni di lavoro, l'autrice mostra la fragilità del periodo più difficile della vita, senza mai tirarsi indietro davanti agli imbarazzanti oltraggi della vecchiaia, con il lento decadere dei corpi e la mente che si confonde facilmente, non dimenticando il contesto di questa narrazione domestica fatta di frustrazioni e tenerezze: il presente nel South Los Angeles anni '80 e '90 e gli States della prima metà del '900 ricordati dai suoi genitori.
Joyce Farmer, californiana di Los Angeles classe 1938, è una delle pionerie del fumetto underground americano. Nel 1972 nasce il connubio artistico con un'altra artista storica di questa scena statunitense, Lyn Chevil. Insieme scrissero e disegnarono vignette femministe provocatorie, pubblicando titoli come Pandora's Box, Abortion Eve, e Tits and Clits Comix. La Farmer è stata anche pubblicata in Wimmen's Comix, Mama ! Dramas, Itchy Planet, Energy Comics, Zero Zero, e il famoso fumetto sul sesso delle donne Wet Satin. I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo, anche in Italia. Special Exits è il suo primo graphic novel ed è stato tradotto in diversi paesi, aggiudicandosi la nomination per il "Best Reality-Based Work" agli Eisner Awards del 2011, quella come "Outstanding Graphic Novel" agli Ignatz Awards dello stesso anno, ed è uno dei pochi eletti titoli della storia del fumetto che fanno parte della "50 Essential Graphic Novels" stilata da AbeBooks.
Formato: 17x24 Pagine: 192 Colore: Bianco e nero Caratteristiche: Brossurato
The Squirrel Machine è il racconto visionario del rapporto tra Edmund e William Torpor, due fratelli geniali che sono però attratti sin da bambini da strane e inquietanti creazioni. Vivono giocando e sperimentando astrusi strumenti musicali costruiti con inusuali e sconosciute tecnologie e carcasse di animali trafugate tra immondizia e rifiuti. Ma le loro invenzioni non piacciono agli abitanti dell'anonima città del New England del Diciannovesimo secolo dove Hans Rickheit ambienta il suo graphic novel, un Diciannovesimo secolo vittoriano e oscuro, con marchingegni chiaramente steampunk. The Squirrel Machine è una passeggiata in uno strano incubo da cui si è attratti ma non spaventati, Edmund e William sembrano muoversi in una dimensione fatta della stessa consistenza dei sogni, solo meno sfocata, più precisa e lucida, divertente ma raccapricciante, un'ambientazione onirica con architetture che moltiplicano gli spazi invece che definirli, in cui gli esseri umani sembrano perdersi come in un labirinto, tra vocazioni aberranti e macchine misteriose forse impossibili da comprendere.