Fa il suo esordio in edicola e fumetteria la nuova iniziativa 100% Made in Italy di Editoriale Cosmo dedicata ai grandi condottieri della storia. Il primo numero non poteva che essere dedicato a Giuseppe Garibaldi, l'"Eroe dei due mondi" in un albo che ne ripercorre l'epopea!
L'"Eroe dei due mondi" è già un combattente anziano e consumato dall'artrite quando da Caprera si sposta in Francia per collaborare con la neonata repubblica contro l'invasione prussiana.
Posto al comando dell'armata dei Vosgi, che arrivò a sommare 14.000 uomini di varie nazionalità, in novembre Garibaldi non riuscì né a impedire alle forze prussiane di entrare a Digione
né a riprendere la città; ma la sua guerriglia costituì una costante spina nel fianco per i tedeschi, che furono infine costretti ad abbandonare la piazzaforte in dicembre. Inoltre, nel
corso di accaniti combattimenti tra il 21 e il 23 gennaio 1871, riuscì a respingere un tentativo prussiano di riconquistarla, sebbene la chiusura delle ostilità lo costringesse poi a sospendere
le operazione. Fu la sua ultima impresa bellica: rimase a Caprera, consumato dall'artrite, fino alla morte, avvenuta il 2 giugno 1882
La battaglia di Gergovia, oltre ad essere quella che fa perdere al futuro dittatore a vita la sua aura di imbattibilità, scatena in Cesare una profonda crisi umana. Dal quale ne esce ancor più determinato a seguire il suo destino e la sua brama di vittoria e potere. Sconfitto e imprigionato Vercingetorige, oltrepassa il Rubicone, dando il via alla guerra civile contro Pompeo che lo porterà a dominare Roma e il mondo, e a passare alla Storia.
È un Giulio Cesare assai preoccupato quello che, nel 52 Avanti Cristo, si trova a dover fronteggiare la ribellione di Vercingetorige degli Arverni. Il proconsole romano fino ad allora è avanzato fra sonori trionfi e grandi massacri, riuscendo a sottomettere tutti i popoli della Gallia e a controbilanciare i successi orientali di Pompeo nell'opinione pubblica. Dopo la morte di Crasso, infatti, e quella di sua figlia Giulia, il triumvirato di fatto non esiste più, e Pompeo rischia di diventare un pericoloso rivale in grado di propiziarsi i favori del senato contro di lui.
La battaglia di Gergovia, oltre ad essere quella che fa perdere al futuro dittatore a vita la sua aura di imbattibilità, scatena in Cesare una profonda crisi umana. Dal quale ne esce ancor più determinato a seguire il suo destino e la sua brama di vittoria e potere. Sconfitto e imprigionato Vercingetorige, oltrepassa il Rubicone, dando il via alla guerra civile contro Pompeo che lo porterà a dominare Roma e il mondo, e a passare alla Storia.
L'assedio si conclude con una sonora battuta d'arresto, la prima subita da Cesare nella sua carriera militare. Vercingetorige e Cesare si ritrovano qualche mese dopo ad Alesia, dove il console scende personalmente in campo per guidare i suoi all'assedio. La sconfitta lo ha reso un uomo migliore. Le truppe, vedendo il loro comandante combattere con loro, sono mosse da nuovo entusiasmo e hanno la meglio sugli Arverni; Vercingetorige si arrende.
Formato: 21 x 28,5 Pagine: 64 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato
Si può raccontare la storia di un teatro a fumetti? La domanda non se si "può", ma il "come"! Inaugurato a Cesena il 15 agosto del 1846, il Teatro Alessandro Bonci è dedicato alla figura dell'omonimo tenore italiano che con la sua fulminante e impressionante carriera ha portato l'arte lirica non solo in tutta Europa, ma addirittura fino a New York. La storia del teatro vede coinvolte tre misteriose figure femminili, che viaggiando nel tempo ripercorreranno la storia del tenore, del teatro e della nobile arte della lirica.