Charles Burns ha iniziato la lavorazione di Black Hole nel 1994, proseguendo poi per dieci anni. Se appare difficile catalogare un'opera così originale (cronaca semiautobiografica adolescenziale, narrazione horror...), è indiscussa invece la conferma del particolare talento di Burns nel descrivere atmosfere misteriose che divengono fascinose e terrificanti nello stesso tempo. Acclamato dalla critica di tutto il mondo, tra cui quella italiana, e disegnato in un bianco e nero fortemente contrastato, la Coconino ripropone questo moderno classico in una nuova edizione che raccoglie questa lunga saga che racconta di un'epidemia che si propaga tra gli adolescenti, trasmettendosi per via sessuale (metafora scoperta dell'Aids) e causando diverse mutazioni fisiche. Collegando horror e sessualità, Burns porta alle estreme conseguenze le difficoltà legate alla scoperta del corpo altrui, in un percorso che rimanda a quelli del regista canadese David Cronenberg. Una serie che è già un classico in tutto il mondo.
Big Baby è un personaggio pop della cosmogonia creata da Charles Burns, al quale egli affida il
racconto delle fragilità e delle peculiarità dell'adolescenza. Fu pubblicato in origine sulle pagine
della mitica antologia "Raw", diretta da Art Spiegelman.
Un volume indispensabile per gli appassionati di fumetto americano. Insieme a Skin Deep e El
Borbah (entrambi pubblicati quest'anno da Oblomov), fa parte della trilogia della fondazione,
che contribuì a rendere Burns celebre in tutto il mondo.
Tony Delmonto alias Big Baby è un tipo un po' fuori dal comune: il suo sguardo "ingenuo"
trasfigura la realtà e mette in scena – in un mondo parallelo di oscure fantasie – le paure della
società americana moderna.
I "totem" della tv della sera – con le prime science fiction –, del campeggio estivo, della scoperta
del sesso e dei rituali di passaggio all'età adulta diventano altrettante "porte" su mondi altri,
terrificanti e spaventosi, di violenza, malattia, solitudine.
Un viaggio nei più cupi recessi della psiche, come lo definisce l'autore stesso.
Un nitido bianco e nero scolpisce e deforma i corpi, le aspirazioni e gli incubi dei bizzarri abitanti
del mondo di Burns, versione anche ironica e affettuosa del "perturbante" del mondo reale.
L'autore
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto
contemporaneo. Debutta su "Raw", la storica
rivista diretta da Art Spiegelman, e poi per
tutti gli anni '80 pubblica storie in cui esplora
il lato ipocrita del mondo piccolo borghese
americano e la trilogia Skin Deep, El Borbah,
Big Baby.
Trasferitosi in Italia per un periodo, negli stessi
anni partecipa all'avventura di Valvoline
(insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori,
Mattotti) e pubblica su alcune delle riviste cult
dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e "Alter Alter".
Ha pubblicato Black
Hole opera per la
quale ha lavorato
11 anni e che
gli è valsa vari
riconoscimenti,
e poi la trilogia
moderna X'ed
out, The Hive e
Sugar Skull.
El Borbah è il personaggio feticcio di Charles Burns. Il personaggio con cui si è
imposto nel frmamento del fumetto americano e con cui ha affnato il suo segno
POP. Appartiene alla trilogia (insieme a Skin Deep e Big Baby, tutti editi in Italia
da Oblomov) che precede l'opera cult Black Hole. El Borbah è un detective sui
generis, con una mise da lottatore di wrestling e un phisique du rôle adeguato. Il
protagonista delle 5 storie raccolte in questo leggendario volume pubblicato per
la prima volta in Italia, muove i suoi passi tra il noir e la fantascienza circondato da
punk, nerd, personaggi asociali marginali, o scienziati pazzi.
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto contemporaneo. Debutta su Raw,
la storica rivista diretta da Art Spiegelman, e poi per tutti gli anni '80 pubblica
storie brevi in cui esplora il lato oscuro e disturbante della quotidianità
piccolo borghese americana, successivamente raccolte nei volumi El Borbah,
Big Baby e Skin Deep. In Italia per un periodo, negli stessi anni partecipa
all'avventura di Valvoline (insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori,
Mattotti) e pubblica su alcune delle riviste cult dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e
"Alter Alter". Dal 1994 si dedica quasi esclusivamente alla realizzazione di Black
Hole, capolavoro indiscusso del fumetto internazionale, che racconta la vita,
le relazioni, la scoperta del corpo e del sesso di un gruppo di adolescenti alle
prese con una malattia a trasmissione sessuale che ricorda l'aids.
L
Skin Deep – Sottopelle appartiene a una serie di tre volumi (insieme a El
Borbah e Big Baby) che precede l'opera cult Black Hole. Skin Deep è una raccolta
di storie brevi che raccontano il male oscuro che cova sotto la superficie levigata
del perbenismo americano. Burns racconta di Dog Boy, ragazzo con il cuore
trapiantato di un cane, di cui assume alcune caratteristiche; del predicatore Bliss
Blister, che forse porta la parola del Signore, ma forse doni più inquietanti; e
di altri personaggi le cui avventure abitano il confine tra l'assurdo e l'horror. Il
volume è arricchito da numerose illustrazioni.
L'autore
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto contemporaneo. Debutta su "Raw", la storica rivista
diretta da Art Spiegelman, e poi per tutti gli anni '80 pubblica storie brevi in cui esplora il lato
oscuro e disturbante della quotidianità piccolo borghese americana, poi raccolte nei volumi El
Borbah, Big Baby, Skin Deep. In Italia per un periodo, negli stessi anni partecipa all'avventura
di Valvoline (insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori, Mattotti) e pubblica su alcune delle
riviste cult dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e "Alter Alter". Dal 1994 si dedica quasi esclusivamente
alla realizzazione di Black Hole, capolavoro indiscusso del fumetto internazionale, che
racconta la vita, le relazioni, la scoperta del corpo e del sesso di un gruppo di adolescenti alle
prese con una malattia a trasmissione sessuale che ricorda l'aids.