Come nasce un film estratto da uno dei graphic novel più acclamati degli ultimi anni? Questo libro racconta la cura maniacale, gli studi, gli appunti, le ricerche di un autore di fumetti di esperienza quarantennale che fa il suo ingresso nel rutilante mondo del cinema. Progetti di scenografie, disegni, foto di scena e un diario di lavorazione costituiscono la struttura di 5 è il numero perfetto: dietro le quinte, che uscirà in contemporanea con l'omonimo film.Igort firma la regia di un film ad alto budget – una coproduzione internazionale – interpretato da Toni Servillo, Valeria Golino e Carlo Buccirosso. La fotografia è del pluripremiato Nicolaj Bruel (Dogman) e i costumi di Nicoletta Taranta (David di Donatello nel 2006 per Romanzo Criminale e Nastro d'argento 2018 per Ciambra e Agadah). Tratto dal graphic novel best seller 5 è il numero perfetto, pubblicato in Italia in oltre 10 edizioni (tra le quali Coconino Press, Rizzoli e La Repubblica),Il film potrebbe già uscire – anche se per ora è solo rumor – a inizio settembre, in occasione di un importante festival internazionale.
Big Baby è un personaggio pop della cosmogonia creata da Charles Burns, al quale egli affida il
racconto delle fragilità e delle peculiarità dell'adolescenza. Fu pubblicato in origine sulle pagine
della mitica antologia "Raw", diretta da Art Spiegelman.
Un volume indispensabile per gli appassionati di fumetto americano. Insieme a Skin Deep e El
Borbah (entrambi pubblicati quest'anno da Oblomov), fa parte della trilogia della fondazione,
che contribuì a rendere Burns celebre in tutto il mondo.
Tony Delmonto alias Big Baby è un tipo un po' fuori dal comune: il suo sguardo "ingenuo"
trasfigura la realtà e mette in scena – in un mondo parallelo di oscure fantasie – le paure della
società americana moderna.
I "totem" della tv della sera – con le prime science fiction –, del campeggio estivo, della scoperta
del sesso e dei rituali di passaggio all'età adulta diventano altrettante "porte" su mondi altri,
terrificanti e spaventosi, di violenza, malattia, solitudine.
Un viaggio nei più cupi recessi della psiche, come lo definisce l'autore stesso.
Un nitido bianco e nero scolpisce e deforma i corpi, le aspirazioni e gli incubi dei bizzarri abitanti
del mondo di Burns, versione anche ironica e affettuosa del "perturbante" del mondo reale.
L'autore
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto
contemporaneo. Debutta su "Raw", la storica
rivista diretta da Art Spiegelman, e poi per
tutti gli anni '80 pubblica storie in cui esplora
il lato ipocrita del mondo piccolo borghese
americano e la trilogia Skin Deep, El Borbah,
Big Baby.
Trasferitosi in Italia per un periodo, negli stessi
anni partecipa all'avventura di Valvoline
(insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori,
Mattotti) e pubblica su alcune delle riviste cult
dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e "Alter Alter".
Ha pubblicato Black
Hole opera per la
quale ha lavorato
11 anni e che
gli è valsa vari
riconoscimenti,
e poi la trilogia
moderna X'ed
out, The Hive e
Sugar Skull.
El Borbah è il personaggio feticcio di Charles Burns. Il personaggio con cui si è
imposto nel frmamento del fumetto americano e con cui ha affnato il suo segno
POP. Appartiene alla trilogia (insieme a Skin Deep e Big Baby, tutti editi in Italia
da Oblomov) che precede l'opera cult Black Hole. El Borbah è un detective sui
generis, con una mise da lottatore di wrestling e un phisique du rôle adeguato. Il
protagonista delle 5 storie raccolte in questo leggendario volume pubblicato per
la prima volta in Italia, muove i suoi passi tra il noir e la fantascienza circondato da
punk, nerd, personaggi asociali marginali, o scienziati pazzi.
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto contemporaneo. Debutta su Raw,
la storica rivista diretta da Art Spiegelman, e poi per tutti gli anni '80 pubblica
storie brevi in cui esplora il lato oscuro e disturbante della quotidianità
piccolo borghese americana, successivamente raccolte nei volumi El Borbah,
Big Baby e Skin Deep. In Italia per un periodo, negli stessi anni partecipa
all'avventura di Valvoline (insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori,
Mattotti) e pubblica su alcune delle riviste cult dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e
"Alter Alter". Dal 1994 si dedica quasi esclusivamente alla realizzazione di Black
Hole, capolavoro indiscusso del fumetto internazionale, che racconta la vita,
le relazioni, la scoperta del corpo e del sesso di un gruppo di adolescenti alle
prese con una malattia a trasmissione sessuale che ricorda l'aids.
L
Maggie ha vissuto molte vite, e in quasi tutte ha perduto qualcosa di prezioso: il suo
background e la sua lingua madre, il fratello, il lavoro, gli amici. Ma ha tenuto duro e
ha saputo cogliere il signifcato di ogni esperienza, bella o brutta che fosse. Questo
"ordinario" talento esistenziale trasfgura la piccola messicana rotonda di mezza età,
che esercita un fascino potente sulle persone che le vivono accanto. L'incontro con
Ray, una vecchia famma, innesca il gioco dei ricordi – ed è questo il tema dominante
del libro – e, per la prima volta dopo anni, il desiderio di riannodare i fli spezzati.
L'autore
Jaime Hernandez è uno dei massimi esponenti
della scena indie contemporanea. Dagli
anni '80 pubblica le storie di un gruppo di
personaggi – memorabili quello femminile di
Maggie, che ritorna anche in Love Bunglers –
che segue dall'adolescenza fno al presente.
Ambientate nella cittadina di Huerta, in
California, all'epoca dell'esplosione del punk,
la serie appartiene alla celeberrima Love and
Rockets, che frma insieme ai fratelli Beto e
Mario e che è unanimemente considerata un
capolavoro della fction dell'ultimi 40 anni.
Questa è la versione in stile B-movie della vita di Maria M., madre di Luba,
e personaggio tra i più amati di Gilbert Hernandez. Gilbert, creatore
con il fratello Jaime della celebre serie Love & Rockets, racconta, con
ritmo sincopato, bellezza, criminalità e innocenza, in un affresco
memorabile degli anni Cinquanta. Gorgo, Il fglio di un boss del
narcotraffco, si innamora di Maria M. e veglia su di lei come fosse il suo
angelo custode. Incurante del fatto che lei sia uffcialmente la donna di
suo padre. Pericolo e corruzione (e ovviamente sesso) sono le linee
guida di questa prima parte irresistibile.
Nella seconda parte di questa graphic novel noir e brutale, Maria M. è arrivata in
America per una vita migliore, sposando e, inaspettatamente, lasciando, un boss del
narcotraffico. Il figlio del boss scopre il segreto di Maria: lei è stata violentata, ed
è scappata via per nascondere la sua gravidanza illegittima. Tornata al suo vecchio
lavoro di spogliarellista, trova Gorgo con il cuore spezzato per la sua assenza. Il
loro riavvicinamento scatenerà il più violento bagno di sangue della storia! Maria M.
è un'opera sexy e violenta al tempo stesso, in cui spicca la forza della protagonista,
madre di uno dei personaggi più amati di Hernandez, Luba. Un'altra grande prova da
parte del maestro del graphic novel indipendente americano.
Hernandez è considerato il Garcia Marquez del graphic novel. Dal 1983 al 1986 ha dato vita alla
leggendaria saga di Palomar, il suo opus magnum, di cui fanno parte i graphic novel Heartbreak
Soup e Human Diastrophism: una serie che è considerata tra le pietre miliari della letteratura
del nostro tempo. Con i fratelli Jaime e Mario – "Los Bros Hernandez" – continua a pubblicare con
successo una delle più sorprendenti, originali e intelligenti interpretazioni della comic art mai viste.
Skin Deep – Sottopelle appartiene a una serie di tre volumi (insieme a El
Borbah e Big Baby) che precede l'opera cult Black Hole. Skin Deep è una raccolta
di storie brevi che raccontano il male oscuro che cova sotto la superficie levigata
del perbenismo americano. Burns racconta di Dog Boy, ragazzo con il cuore
trapiantato di un cane, di cui assume alcune caratteristiche; del predicatore Bliss
Blister, che forse porta la parola del Signore, ma forse doni più inquietanti; e
di altri personaggi le cui avventure abitano il confine tra l'assurdo e l'horror. Il
volume è arricchito da numerose illustrazioni.
L'autore
Charles Burns è uno dei maestri del fumetto contemporaneo. Debutta su "Raw", la storica rivista
diretta da Art Spiegelman, e poi per tutti gli anni '80 pubblica storie brevi in cui esplora il lato
oscuro e disturbante della quotidianità piccolo borghese americana, poi raccolte nei volumi El
Borbah, Big Baby, Skin Deep. In Italia per un periodo, negli stessi anni partecipa all'avventura
di Valvoline (insieme a Brolli, Carpinteri, Kramsky, Igort, Jori, Mattotti) e pubblica su alcune delle
riviste cult dell'epoca, tra cui "Frigidaire" e "Alter Alter". Dal 1994 si dedica quasi esclusivamente
alla realizzazione di Black Hole, capolavoro indiscusso del fumetto internazionale, che
racconta la vita, le relazioni, la scoperta del corpo e del sesso di un gruppo di adolescenti alle
prese con una malattia a trasmissione sessuale che ricorda l'aids.