Praga, 1609. Si vocifera di licantropi, vampiri, stregoneria e magia nera. Tutti si bardano con amuleti e medaglie benedette. Qualcuno deve occuparsi di questa faccenda con la massima discrezione, e a corte si è fatto il nome di Scota. Sarà lui a condurci tra i delitti del ghetto, le ricchezze dell'ebreo Meisl, gli orrori del cimitero, le congiure del re e del suo fido consigliere. E sarà sempre lui a scontrarsi con l'orrenda creatura, nel tentativo di scoprire cosa mai si celi dietro la sua nascita.
Akai è un trentenne senza genitori né soldi, che vive di piccoli furti ed espedienti in un palazzo occupato della periferia di Tokyo. La sua unica famiglia è costituita da alcuni vagabondi che vivono anch'essi nello stabile, un manipolo di ragazzi senza futuro che dipende in tutto e per tutto da lui. Akai è il loro leader, la loro guida, ed esercita questo potere come fosse il signore di una monarchia d'altri tempi. Al suo fianco, inseparabile come un ombra, c'è il più giovane della compagnia, Shiroi. Il ragazzo non si separa mai da Akai, vive con lui, dorme con lui, rappresenta il suo olfatto. Akai soffre infatti di anosmia. I suoi nervi olfattivi sono atrofizzati e non è in grado di riconoscere gli odori. A proteggere Akai ci pensano invece Kuroi e Kiroi, guardie del corpo tuttofare, persone fidate che il ragazzo ha salvato dalla strada. E poi c'è lei, Aoi, misteriosa e prorompente, scaltra e opportunista come una gatta. O semplicemente come una donna bella, desiderata.
Un giorno nella periferia di Tokyo passa una strana carovana, più simile a un carro di nomadi gitani che a una vera e propria compagnia di saltimbanchi. La cosa attira subito l'attenzione dei ragazzini del quartiere, e naturalmente di Akai, che esige il pizzo per l'esibizione degli ambulanti. Durante la contrattazione, una donna afferra la mano di Akai per leggergli il futuro. Uno come lui non dovrebbe perdere tempo a spadroneggiare tra miserabili e povera gente. Il suo futuro è radioso, avrà vita lunga e ricchezza, ma solo se raggiungerà una cittadina leggendaria a nord del Giappone. Anche la carovana nomade è diretta alla stessa cittadina, e gli ambulanti offono ad Akai la possibilità di unirsi a loro. Akai non crede alle parole della donna e non si lascia suggestionare dall'offerta. Al contrario: indispettito per il tempo perso, il ragazzo scaccia in malo modo la compagnia, che riparte subito verso nord. Akai ritorna a casa. Dopo poco è raggiunto da Shiroi, che gli porta un piccolo dono dalla vecchia veggente: un semplice fiore dal profumo incantevole. Un profumo che persino Akai riesce a sentire. L'unico odore che da anni è riuscito miracolosamente a raggiungere l'olfatto del ragazzo, che appare agitato e commosso. Assieme al dono un biglietto che spiega ad Akai come fiori del genere nascano solo nella cittadina leggendaria a nord del Giappone. Akai non ha più dubbi. Assieme a Shiroi, Aoi, Kuroi e Kiroi, il ragazzo si mette in viaggio attraverso un Giappone rurale fortemente politeista, dove la tecnologia lascia il posto alle superstizioni, e dove spiriti e fantasmi sono spesso manifestazioni reali di divinità capricciose e vendicative.
Continua la bizzarra avventura di Akai, Shiroi, Aoi, Kiroi e Kuroi in un Giappone dalle tinte magiche, folkloristiche, quasi oniriche, che porta i cinque personaggi a incontrare come in una girandola, una sequela divertente e certe volte anche pericolosa, di misteriosi esseri della mitologia e del folklore nipponico. Tra amici e deceduti re animali che chiedono aiuto, il nostro Akai e i suoi compagni dovranno percorrere ancora della strada per arrivare ancora più a nord nella misteriosa città incantata Aomori. Solo lì potrà ritrovare il suo passato e assieme ad esso il suo olfatto perduto.
Durante il cammino, il teschio parlante di Dokuro, svelerà ad Akai, per ogni parte di scheletro che gli troverà, parti del suo passato.
Ma mentre continuano a percorrere le strade del Giappone per raggiungere la loro meta, il giovane amico Shiroi, segretamente innamorato dell'amico, vede Akai baciare la spregiudicata Aoi e da lì nasce una disdicevole incomprensione tra i due, che da una parte consente a Shiroi di incontrare un Sarugami e imparare da lui nuove cose e dall'altra parte, di ottenere alla fine di un finto procedimento un unguento che possono vendere nelle varie città che a tappe stanno visitando, tale da permettergli di racimolare qualche soldo per continuare il viaggio.
Ma proprio durante questo nuovo cammino Akai dovrà concedere il suo aiuto al re cinghiale, il cui spirito lo costringe a vendicarlo e quindi a combattere contro il tengu del monte Chokai, ma anche Kuroi si troverà a dover dimostrare il suo valore, e lo farà per amore...
Una splendida storia "on the road" che sincera, frugale, spensierata ed un po' "road-trip" anni '70 ci trascina nelle vicende, negli amori e nei contrasti tra i suoi viaggiatori in una terra, quella del Sol Levante, che ci mostra il suo lato più intenso e magico. Una essenza fatta di misteriosi e arcani esseri deformi ma dal grande carico mistico, che rappresentano una natura che ormai sta scomparendo ma che tenacemente rimane salda nelle sue radici.
Matteo, Enrico e Veronica si trasferiscono a vivere insieme, e la loro amicizia si salda sempre più. Mentre Matteo trascina a fatica la sua storia con Francesca, Enrico incontra Jacopo, e Veronica s'innamora di Davide. I ragazzi partono così insieme per un fine settimana al mare all'insegna degli equivoci, e Matteo si trova per la prima volta di fronte a un bivio, non capendo se la gelosia nei confronti di Enrico è normale o nasconde piuttosto sentimenti inconfessati.
Fumetti: 1 - Cuori in Affitto di De Giovanni e Accardi 2 - Aida al confine di Vanna Vinci 3 - Streghe di Chaboutè 4 - I Camminatori 2 di Otto Gabos Rubriche: 1 - Work in progress Vorrei cantarti una canzone..di Giuseppe Palumbo 2 - Intervista a Ferzan Ozpetek di Thomas Martinelli 3 - La piccola bottega degli orrori di Giovanni Mattioli
Conversazioni d'autore tra Luigi Bernardi e:
Carlo Ambrosini, Roberto Baldazzini, Eraldo Baldini, Pino Cacucci, Onofrio Catacchio, Emidio Clementi, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Massimiliano De Giovanni, Piergiorgio Di Cara, Paolo Di Orazio, Eros Drusiani, Valerio Evangelisti, Carlo Formenti, Barbara Garlaschelli, Rudi Ghedini, Vittorio Giardino, Keiko Ichiguchi, Igort, Carlo Lucarelli, Gianfranco Manfredi, Maurizio Matrone, Giovanni Mattioli, Michele Monina, Gianfranco Nerozzi, Paolo Nori, Giampiero Rigosi, Angela Scandura, Laura Scarpa, Massimo Semerano, Giampaolo Simi, Davide Toffolo, Nicoletta Vallorani, Grazia Verasani, Vanna Vinci, Simona Vinci, Dario Voltolini.
Luigi Bernardi (Ozzano dell'Emilia, 1953 – Bologna, 2013) è stato uno dei principali motori del fumetto in Italia. Ha dato vita ad alcune tra le più innovative case editrici di fumetti (L'Isola Trovata, Glénat Italia, Granata Press) e diretto storiche riviste di settore come "Orient Express", "Lupo Alberto", "Zero" e "Nova Express". All'inizio degli anni Novanta ha iniziato a esplorare il noir italiano e internazionale, lanciando tra gli altri, Cesare Battisti, Giuseppe Ferrandino, Marcello Fois e Carlo Lucarelli. Nel 2007 ha ideato il marchio Perdisa Pop, per poi dedicarsi unicamente alla scrittura. Tra i suoi romanzi, Erano angeli (Fernandel), La foresta dei coccodrilli (Castelvecchi), Senza luce (Perdisa Pop), Fuoco sui miei passi (SenzaPatria), Niente da capire (Perdisa Pop), Maddalena e le apocalissi (SenzaPatria) e Crepe (Il Maestrale).