Nata sulle pagine di "Linus", la bambina filosofica torna con un volumetto pocket di aforismi illustrati e battute al vetriolo.
Perle di saggezza per tutti i gusti da sfoggiare a scuola o nei più esclusivi circoli letterali.
La bambina filosofica è nichilista. Il mondo che la circonda è barbarie, e come unico alleato ha ormai solo l'opera di Thomas Bernard, che legge e rilegge condividendone appieno ogni concetto. Ma anche una peste come lei ha una mamma, e poi un peloso compagno di vita di nome Lillo e l'amica Angelicia, con i quali condivide strip pungenti, ciniche, anarchiche, a volte persino mortifere, ma sempre e comunque divertenti fino alle lacrime.
Ritorna la Bambina Filosofica, e questa volta ha mire artistiche: scrivere un saggio nichilista incentrato sulla figura di Lillo, suo gorilla di peluche. Con le solite invadenze di Angelicia e Lino Trifola, tra i banchi di scuola e la sua attrezzatissima cameretta, la Bambina Filosofica continua a sfornare battute e aforismi come solo i grandi personaggi delle strip sanno fare.
"La bambina dimostra una precocissima attitudine alla pratica del brontolio e si applica con impegno in varie forme di violenza verbale e di intolleranza nei confronti del mondo esterno, con eccellenti risultati. Occupa gran parte del suo tempo con esercizi di rimuginamento, idee ossessive e pensieri contorti, atti ad aumentare il suo potenziale disturbante. Il suo rendimento scolastico è altalenante, e non c'è da stupirsi; le sue asserzioni sono troppo radicali e trasgressive per essere assecondate pubblicamente da qualsiasi insegnante elementare. Tutto questo la rende un elemento molto interessante da trattare e di conseguenza un ottimo paziente. Sconsiglio vivamente di distrarla dalle sue nevrosi con corsi ginnici, musicali, arti applicate e via discorrendo; anzi, prescrivo che la sua vocazione ai paradosso e alle formule micidiali sia alimentata da letture altamente deleterie tipiche di certa letteratura e filosofia occidentale. Questo per far sì che il suo pensiero dalla natura sulfurea e corrosiva si sviluppi comodamente e arrivi alla più completa maturazione. La bambina dimostra anche un'insolenza innata che va riconosciuta come forma artistica e come tale sostenuta. A questo proposito, prescrivo esercizi reiterati di trivialità libere e parolacce in serie, in modo da facilitarne l'uso quotidiano." Dott. Prof. M. Miao
Si dice che se i fantasmi appaiono è perché hanno qualcosa in sospeso. Quando Aida si trasferisce a Trieste, città natale dei suoi nonni materni, si ritrova all'improvviso al centro di misteriosi mutamenti nello scorrere del tempo, e reincontra così i suoi cari, morti ormai da anni. In una città dove tutto sembra immobile, Aida incontra il notturno Nino che la trasporta in un'avventura emozionante e drammatica. Tra la prima guerra mondiale, l'occupazione nazista e i giorni nostri, Vanna Vinci ci regala il suo capolavoro.
Una sera a Milano, in un piccolo hotel, Agnese incontra un misterioso giovane dal quale resta inevitabilmente sedotta. Adrian è magrissimo, smunto e pallido, apparentemente malato, quasi un uomo di un'altra epoca. Ha gli occhi rossi e i denti bianchissimi e lucenti. Da quel momento tutto le è stranamente distante. La sua vita, gli amici, la tesi in medicina, i soliti discorsi, tutto perde d'interesse. Non pensa che ad Adrian. Agnese approfitta così di un Capodanno per raggiungerlo a Bucarest, dove scoprirà i suoi segreti. Rosa si trasferisce invece a Venezia, per frequentare l'Accademia di Belle Arti. L'aspettano una nuova vita e una nuova casa, bellissima, non ristrutturata e apparentemente deserta. Ma la ragazza non è la sola inquilina del misterioso edificio: c'è il padrone di casa, Lorenzo, un ragazzo pallido, con lunghi capelli bianchi, che si aggira etereo nel giardino. I due si rincorreranno tra vicoli e calli, sino a raggiungersi. In quel momento sarà per loro impossibile tacere ciò che più di ogni altra cosa finirà col legarli.
Nella seconda storia, Rosa si trasferisce invece a Venezia, per frequentare l'Accademia di Belle Arti. L'aspettano una nuova vita e una nuova casa, bellissima, non ristrutturata e apparentemente deserta. Ma la ragazza non è la sola inquilina del misterioso edificio: c'è il padrone di casa, Lorenzo, un ragazzo pallido, con lunghi capelli bianchi, che si aggira etereo nel giardino. I due si rincorreranno tra vicoli e calli, sino a raggiungersi. In quel momento sarà per loro impossibile tacere ciò che più di ogni altra cosa finirà col legarli.
Tutte d'un fiato, dalla prima all'ultima pagina, le magiche origini di Lillian Browne, dal suo incontro inaspettato con il genio Azarbin ai tre folli desideri sulla nave pirata, passando per le pene d'amore per lo schivo Holden fino al loro rincorrersi tra le strade piovose di Dublino, senza dimenticare i bisticci con il supponente Nick. Il tutto condito con i diari di Lillian, i suoi consigli su come vedere i folletti, e soprattutto su come sopravvivere alla loro arroganza!
Accompagnata dall'antiquario centenario Lucas, per lei una sorta di Virgilio, Sophia si muove confusa in mezzo ad alchimisti famosi, esseri immortali, sostanze ringiovanenti ed elisir di lunga vita. A fare da sfondo a questa corsa, una Parigi plumbea e invernale, piena di case e passages dimenticati, quartieri e ristoranti da guida turistica, palazzi segreti che ospitano feste molto esclusive, cimiteri e fognature labirintiche. Ma la ricerca prenderà a un certo punto una direzione diversa, nera e difficile, esattamente opposta al?l'Opus Magnum, alla quale parteciperanno anche il mitico Nicolas Flamel e lo straordinario Conte di Saint Germain.
Gilla ha aiutato il fantasma della principessa di Lamballe che vaga, come lei, per le strade della città a ritrovare la memoria. Da questo sconvolgente incontro, e da ciò che ne consegue, prenderà il via una sorta di percorso esistenziale che porterà Gilla a una rinata consapevolezza di sé. In questo secondo e conclusivo volume, la giovane incontrerà i fantasmi di altre due donne, Zelda Fitzgerald e la marchesa Casati, entrambe segnate da un destino tragico, seppur molto diverso. E di nuovo le conseguenze di questi incontri, ben più conflittuali di quello con la principessa di Lamballe, segneranno un passo avanti nel percorso di Gilla, prova di una maturità forse precaria ma fortemente vitale.