IMMUNE 2.0
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Data di uscita: 21/03/2012
Formato: 12X19.5
Pagine: 80
Colore: B/n
Caratteristiche: Brossurato
ROUND AND ROUND B.VISINTIN CAMPIONE NORMALE
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Formato: 21x29
Pagine: 32
Colore: b/n
Caratteristiche:
Parigi, 24 novembre 1964. Il pugile Bruno Visintin ha battuto la sera precedente Souleyman Djallo, difendendo il titolo europeo dei Superwelter. Lo aspetta in un bistrot un giornalista del Paris Match per una lunga intervista nel quale il campione italiano ripercorre la sua carriera. Scritto da Andrea Campanella e disegnato da Hannes Pasqualini, il progetto Round and Round nasce dall'incontro degli autori con il boxeur campione europeo ed olimpionico Bruno Visintin.
www.cut-up.it
GIETZ!
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La Spezia sul finire del 1944. La città è sotto i bombardamenti.
Nicola Bertini è un giovane ventenne che suona la tromba nella banda Puccini. Sfilano i partigiani e gli americani. La musica passa da "o bella ciao" a "When the saints go marchin' in " dei soldati afroamericani. Uno di questi vede Nico che suona e lo fa salire a bordo del loro mezzo, e così viene preso per mettere su un orchestrina che suonerà musica italiana e americana. Nico diventerà un trombettista jazz, anzi "il trombettista" Jazz!
«Finalmente un fumetto sul jazz italiano! E' una bella storia quella del trombettiere Nicola Bertini, e potrebbe essere la storia di uno dei tanti (giovani e bravissimi) trombettisti italiani. Giètz! è la parabola del jazz italiano di oggi, di quella musica che nasce nella provincia dello stivale grazie ai complessi e alle bande, e che attualmente è una delle proposte più interessanti e creative della nuova musica afroamericana, anche per merito di coloro che, nel dopoguerra, sono stati i padri e i precursori del nuovo jazz italiano». Paolo Fresu
«Mio padre (1927-1997) mi raccontò che il 25 aprile del '45 ad entrare in città per primi furono i partigiani, poi fu la volta delle camionette e dei carriarmati americani. La fanteria americana portava dolci per i bimbi e sigarette per gli adulti. Portavano anche musica. Era incisa su dischi chiamati "V disc" o "Dischi della Vittoria" e si chiamava Jazz. La musica fu il vero collante tra le truppe di occupazione e la gente comune». Andrea Campanella