Il clima impazzisce. Il cataclisma si avvera. Le acque marine
invadono il mondo. Scompare l'acqua dolce, quella che rende
possibile la vita dell'uomo. E l'uomo si salva diventando pesce,
abbandonando una parte di sé per trovarne una nuova. Migliore.
Adattata alle mutate circostanze.
"Animal'z" è una storia che potrebbe essere vera, o almeno
che potrebbe diventarlo. Enki Bilal la racconta col suo consueto
tratto, che aderisce come un guanto alla realtà, ai volti e alle
emozioni e nello stesso tempo la deforma, per costringerci a vedere
oltre le apparenze. Con Animal'z, il disegno di Bilal diventa
acqua di mare, vapore acqueo, buio, lampi di luce, sangue.
Nessuno, tranne lui, potrebbe disegnare il guizzo marino di un
uomo che diventa pesce, la follia degli occhi di un uomo diventato
cannibale.
Ma la storia che ci racconta Bilal è anche una specie di parabola
ecologica, del tutto antiretorica. Ci mostra quello che accadrà al pianeta se continueremo
a depredarlo, ci mostra quello che succederà agli esseri umani se continueranno a non
pensare che il mondo è un luogo in cui dovranno continuare a vivere. I personaggi che animano
questa storia sono rottami di un'umanità sconfitta.
C'è qualche speranza? Non lo sappiamo. Qualcuno parte alla ricerca di un luogo in cui sia
ancora possibile vivere. Qualcun altro sceglie il mare. Noi aspettiamo il seguito della storia.
Formato: 24 x 32 Pagine: 92 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Tutti i dati sono improvvisamente scomparsi dal pianeta, dal server più grande fino alla chiavetta usb . Il mondo è paralizzato. C'è un collegamento tra questa misteriosa scomparsa e il ritorno dell'equipaggio impegnato in una missione su Marte? Il solo sopravvissuto sembra possedere tutti i dati perduti. In questo caos la sua famiglia e lui stesso diventano il centro dell'attenzione di tutte le nazioni, corporazioni, religioni, mafie…
Nelle creazioni di Bilal, la cui arte eccelsa lo ha portato ad avere, per la seconda volta, una mostra personale alla 57° biennale di Venezia, il passato, presente e futuro sono sempre strettamente legati. Da questo magma temporale attinge per le sue creazioni ma, contrariamente a un giornalista che deve attenersi ai fatti e alla realtà, come artista può vagabondare e proiettarsi in avanti. Questo mondo, incredibile e appassionante, è nello stesso tempo davvero inquietante, perché ci sta superando: una giornata, poche ore senza cellulare e siamo persi…
Nel prossimo futuro, in una frazione di secondo, il mondo digitale scomparirà, come se venisse risucchiato da una enorme forza. Un uomo, da solo, suo malgrado, si trova a vivere nel tormento. Egli è infatti il proprietario di tutta la memoria umana, ambita da tutti, e ha un solo obiettivo: sopravvivere per salvare sua figlia… Dopo il primo volume di BUG, Enki Bilal ci porta ancora una volta in quel futuro allucinato di cui lui è da sempre il più grande narratore nel mondo dei fumetti
Ecco l'ultimo "romanzo grafico" che, dopo Animal'z e Julia & Roem, chiude la trilogia apocalittica di Enki Bilal, sempre maestro tanto nella potenza del suo disegno che nell'originalità della storia.
In uno scenario all'altezza della sua grande bravura troviamo vari personaggi, tra i quali due gemelle orfane soggette a crisi di "citazioni letterarie", il cadavere smembrato di un pilota, una coppia di passeggeri imbarcati a Tangeri… Tutti, pur se in balia del vento e alla deriva, appaiono diretti da una volontà superiore, da un disegno preciso che li spinge verso una direzione. Perché anche i personaggi dei volumi precedenti sono in movimento, come obbedendo ad un appello segreto.
Tutti cercano di sopravvivere dopo che la Terra è stata colpita dal Collasso. Siamo alla fase terminale del pianeta?
Opera bella e assurda, molto preveggente e perspicace ma anche ottimista, a detta dello stesso autore.
Precedentemente aveva suggerito che l'amore avrebbe potuto salvare l'umanità condannata a scomparire. Qui non si lascia andare a una visione disperata dell'avvenire della specie umana e offre una via di uscita, radicale ma ottimista, con un cambiamento totale e senza ritorno.
Dopo il "collasso" ecologico di cui Animal'z riferiva l'impatto tragico e devastante, il pianeta si placa e i sopravvissuti riprendono a organizzarsi. In questa geografia messa a soqquadro sono nati dei deserti. Ed è proprio all'interno di uno di questi, molto improbabilmente situato nell'area del mar Baltico, che seguiamo le tracce di un enigmatico ex cappellano militare, alla guida di una Ferrari elettrica lanciata al massimo. Tre personaggi incroceranno la sua strada: due giovani uomini che salverà in extremis dalla morte
per disidratazione e un rapace, ferito da un proiettile, di cui riparerà
l'ala ferita… Nel suo nuovo album Enki Bilal riprende il suo universo del quale aveva gettato le basi in Animal'z. La seconda parte di una trilogia ancora da definire, con una sua caratteristica gamma cromatica: dopo i blu e i grigi di Animal'z qui abbiamo i beige, i bruni e i seppia. Bilal, rivelatosi agli inizi degli anni '70, è unanimemente riconosciuto come uno dei giganti del fumetto mondiale. Dopo Animal'z, ecco l'atteso nuovo libro, una storia
che si può leggere da sola ma le cui ambientazioni e i personaggi continuano l'universo post-apocalittico. Julia e Roem è la seconda parte di una trilogia in cui ogni libro è centrato sugli elementi: dopo l'acqua di Animal'z, ecco qui la terra.
Questo libro, eccezionale per il suo contenuto, raccoglie i quattro volumi della trilogia: Il Sonno del Mostro, 32 Dicembre, Appuntamento a Parigi, Quattro?. Sono quattro perché in origine i due ultimi titoli avrebbero dovuto essere uniti, secondo la volontà di Bilal. Questo lavoro personale, nato dal dolore causato dalla guerra distruttrice della Jugoslavia negli anni '90, racconta la vita di 3 orfani, Nike, Leyla e Amir, nati a pochi giorni di distanza nello stesso letto di un ospedale, sotto le bombe di Sarajevo. La memoria, declinata sotto tutte le sue forme, sarà l'asse portante delle loro vite, in un futuro dalle sinistre premonizioni. Tre tappe, la prima oscura e violenta, la seconda delirante e sfalsata, la terza più realistica. Un libro sulla memoria, individuale e collettiva. Enki Bilal conosce e ricorda le sue origini. Sa che la storia è la metafora della ciclicità della guerra. I suoi fumetti racchiudono le ansie di chi immaginava chiaramente quello che sarebbe accaduto (e quello che accadrà). Il mondo è diviso in centinaia di fazioni politico-religiose in continua lotta fra loro. Un'opera visionaria, strettamente collegata all'attualità, con la sua critica sociale e politica al mondo di oggi.
IL SONNO DEL MOSTRO
All'ospedale Kosevo di Sarajevo, tre neonati vivono i primi giorni di vita su uno stesso letto. Nike è il più grande, ha un giorno in più di Amir e otto più di Leyla. Trentatré anni dopo, Nike, che ha sviluppato una memoria potentissima, ricorda il diciottesimo giorno della sua vita quando, sotto le bombe che avevano scoperchiato il tetto dell'ospedale, giurò di proteggere i suoi due compagni di letto. Ma dove saranno finiti ora Amir e Leyla? Nike decide di abbandonare il proprio lavoro e di mettersi alla loro ricerca. Il mondo è cambiato, un'organizzazione dall'inquietante nome di Obscurantis Order, per metà mafia per metà setta religiosa, si è messa in testa di azzerare il passato culturale dell'umanità. Nike rientra nei loro piani perché potrebbe essere facilmente strumentalizzato. Intanto anche ad Amir e Leyla accadono fatti poco spiegabili. Ci sono voluti anni di attesa per poter gustare una nuova opera di Bilal, ne valeva la pena perché 'Il sonno del mostro', inquietante affresco del nostro futuro e commovente ricordo di un vicino passato, dimostra una volta di più che il fumetto sa raccontare grandi storie, intense, drammatiche e visionarie come altri linguaggi sanno difficilmente produrre. Un capolavoro, finalmente.
32 DICEMBRE
Secondo volume della trilogia iniziata nel 1998 con Il sonno del mostro, 32 DICEMBRE è ambientato nel futuro prossimo del 2027, in un mondo in preda al caos e popolato da esseri viventi spaesati e confusi, alle prese con la violenza ed una inquieta ricerca di identità e di felicità. La manipolazione delle idee e della mente umana, la clonazione, la corruzione del corpo e dell'anima e la decadenza del mondo sono ancora gli argomenti chiave di Bilal che però qui si sofferma soprattutto sul tema dell'amore.
Non è una novità per Bilal, che aveva già tratteggiato l'amore come amicizia indistruttibile e come tenerezza nel Sonno del mostro; ma i cinque anni che separano il completamento di 32 dicembre dal Sonno del mostro hanno cambiato questo sentimento, l'hanno ampliato, dilatato, fino a farne permeare tutto l'episodio.
Sembra essersi addolcito, Bilal, salvo essere ancora più incisivo, tormentato ed agghiacciante proprio perché meno gelido. I freddi colori del primo libro (grigio, blu, rosso e ocra) si arricchiscono qui del bianco che pulisce, che redime e che abbaglia fino a far impazzire e di un verde tenue negli ambienti e nei costumi; a tratti verde brillante, vegetazione ora laddove erano solo deserti e città.
La dolcezza quindi non cambia la visione apocalittica, sempre accompagnata da un sottile amaro umorismo, di un autore che con semplicità e purezza dichiara che "la sua paura più grande è il profondo senso di devastazione che prova nel leggere dentro alle vicende dell'uomo e del pianeta". Una paura comprensibile; un disagio che emerge fortemente dalle pagine di 32 Dicembre.
APPUNTAMENTO A PARIGI
In questo terzo volume Bilal continua l'evoluzione dei suoi personaggi, in un futuro inquietante che ci spinge a riflettere sul nostro presente e sul nostro passato. Nike è a Bangkok, Leila a Belgrado, Amir sul Danubio. Tuttavia si ritroveranno tutti e tre, loro malgrado, in una Parigi irriconoscibile.
In questo magnifico album Bilal va ancora più lontano nel suo universo grafico e onirico. Unico nel suo genere. La storia è complessa, l'universo di Bilal come sempre è ricco nei colori e sontuoso nei disegni. I testi sono molto "lavorati" e fanno riflettere, cosa non molto frequente nel fumetto. Non si resta insensibili di fronte a questo capolavoro. È un lavoro sulla memoria, una memoria che fa male: Sarajevo, l'in¬te¬gra¬¬lismo, la violenza, la tecnologia, il potere, l'amore….
QUATTRO?
Quarto e ultimo volume della tetralogia del mostro. Un'opera forte e visionaria, strettamente collegata alla nostra attualità con la sua critica sociale e politica al mondo di oggi. Continua il fascino durevole che esercita Enki Bilal, uno dei grandi maestri del fumetto mondiale, sui suoi lettori che anche qui trovano le loro solite certezze: la bellezza fredda ed irreale delle immagini e le atmosfere cupe e nebbiose come i personaggi della storia. Questa scheda, con prezzo e numero di pagine provvisorio, è fatta senza quasi avere informazioni su questo atteso ultimo libro della "Trilogia del Mostro". Sappiamo solo che Bilal sta lavorando alacremente e che forse questo volume uscirà in tempi brevi. Nessuna notizia è trapelata, tranne la conferma dell'uscita del tomo 4 più ravvicinata al tomo 3 rispetto alle precedenti.
In questo terzo volume Bilal continua l'evoluzione dei suoi personaggi, in un futuro inquietante che ci spinge a riflettere sul nostro presente e sul nostro passato. Nike è a Bangkok, Leila a Belgrado, Amir sul Danubio. Tuttavia si ritroveranno tutti e tre, loro malgrado, in una Parigi irriconoscibile.
In questo magnifico album Bilal va ancora più lontano nel suo universo grafico e onirico. Unico nel suo genere. La storia è complessa, l'universo di Bilal come sempre è ricco nei colori e sontuoso nei disegni. I testi sono molto "lavorati" e fanno riflettere, cosa non molto frequente nel fumetto. Non si resta insensibili di fronte a questo capolavoro. È un lavoro sulla memoria, una memoria che fa male: Sarajevo, l'in¬te¬gra¬¬lismo, la violenza, la tecnologia, il potere, l'amore….
In attesa del quarto volume di questa che inizialmente doveva essere una trilogia…
Ecco finalmente il quarto e ultimo volume della tetralogia del mostro. Un'opera forte e visionaria, strettamente collegata alla nostra attualità con la sua critica sociale e politica al mondo di oggi. Continua il fascino durevole che esercita Enki Bilal, uno dei grandi maestri del fumetto mondiale, sui suoi lettori che anche qui trovano le loro solite certezze: la bellezza fredda ed irreale delle immagini e le atmosfere cupe e nebbiose come i personaggi della storia. Questa scheda, con prezzo e numero di pagine provvisorio, è fatta senza quasi avere informazioni su questo atteso ultimo libro della "Trilogia del Mostro". Sappiamo solo che Bilal sta lavorando alacremente e che forse questo volume uscirà in tempi brevi. Nessuna notizia è trapelata, tranne la conferma dell'uscita del tomo 4 più ravvicinata al tomo 3 rispetto alle precedenti.