A fumetti una classica dell'automobilismo sportivo. Con un percorso, immerso nel verde della Valcamonica, tra i più selettivi e spettacolari, la Malegno-Ossimo-Borno è oggi una delle competizioni più amate dagli appassionati di automobilismo e delle più apprezzate dai piloti e, probabilmente, la cronoscalata automobilistica più famosa in Italia. Qui, con dislivello di oltre 500 metri, da colmare su un tracciato lungo poco meno di 9 km, piloti e vetture, queste ultime suddivise per categorie, da quelle storiche a quelle più moderne e potenti, si danno battaglia sui ripidi tornanti della valle. Ma quello della Malegno-Borno è anche, o forse soprattutto, un vero e proprio rito collettivo, un rito che inizia coi primi rombi dei motori durante le prove e che culmina, al massimo del pathos, con la gara. Nel mezzo ci sta un po' di tutto, le mille storie di piloti e scuderie, le rivalità, i record da battere, le promesse da mantenere, le note di colore, come i pic nic con tanto di grigliata all'aperto del pubblico più fedele e organizzato. Il libro vuole ripercorrere e aiutare a fissare nella memoria, attraverso le immagini, la storia di venti anni di concorrenti, piloti professionisti o appassionati, di vetture, di eventi atmosferici che hanno più di una volta sovvertito ogni pronostico, di scene, odori e sensazioni difficili da descrivere ma che fanno parte integrante del grande spettacolo della gara.
Atto secondo della storia a fumetti di una delle competizioni più amate dagli appassionati di automobilismo e più apprezzate dai piloti, la Malegno-Ossimo-Borno. Continuazione ideale di Malegno - Ossimo - Borno. Le origini di una cronoscalata leggendaria (1964-1988), il libro riprende il filo della narrazione della celebre competizione camuna là dove era stato interrotto, ovvero alla vigilia dell'inaugurazione di un nuovo tracciato, per raccontare gli ultimi anni di storia di uno tra i percorsi più selettivi e spettacolari dell'automobilismo sportivo. Con un dislivello di oltre 500 metri, da colmare su un tracciato lungo poco meno di 9 km, piloti e vetture, queste ultime suddivise per categorie, da quelle storiche a quelle più moderne e potenti, si danno battaglia sui ripidi tornanti della Valcamonica. Ma quello della Malegno-Borno è anche, o forse soprattutto, un vero e proprio rito collettivo, un rito che inizia coi primi rombi dei motori durante le prove e che culmina, al massimo del pathos, con la gara. Nel mezzo ci sta un po' di tutto, i mille aneddoti su piloti e scuderie, le rivalità, i record da battere, le promesse da mantenere, le note di colore, come i pic nic con tanto di grigliata all'aperto del pubblico più fedele e organizzato, piccole e grandi storie che nascono e finiscono in un week end. Questo libro vuole ripercorrere e aiutare a fissare nella memoria, attraverso le immagini, la storia di quasi trenta anni di concorrenti – piloti professionisti o appassionati e agguerriti dilettanti del volante –, di vetture, di eventi atmosferici che hanno più di una volta sovvertito ogni pronostico, di scene, odori e sensazioni difficili da descrivere ma che fanno parte integrante del grande spettacolo della gara.
Un ricettario ormai non lo si nega più a nessuno. Lo scrivono con novella e impeccabile competenza giornalisti, medici, sportivi, politici, veline, casalinghe blogger, mezzibusti televisivi e anche busti interi e forse, prima o poi, anche qualche cardinale. Anche i cani hanno il loro ricettario, ovviamente scritto da un cane. Potevamo forse stare da meno? Certo che no. Così ecco il nostro personalissimo libro di cucina, ma non uno dei tanti che affollano gli scaffali di librerie e supermercati, bensì un ricettario umoristico illustrato, il primo di questo tipo. Qui, infatti, oltre alle ricette, tutte rigorosamente collaudate, per amor della cultura s'intende, dall'équipe di Nonna Farina con apposite serate culinarie all'uopo dedicate, il contorno è dato dalle tavole umoristiche di Salvetti. A corroborare il tutto si inframezzano poi qua e là, giusto per stuzzicare l'appetito e la convivialità, gustosissimi enogastronomici racconti d'autore, spaziando da classici evergreen come Jerome K. Jerome, Fucini o Boccaccio fino alla proposta di validi autori contemporanei come Marco Bottoni, Pier Giorgio Viberti e Nuccia Isgrò. Avremmo potuto cercare un titolo altisonante, che strizzasse l'occhio al marketing e alle vendite, e fare un po' come certi chef, bravi tanto nelle parole quanto con le pentole, che guarniscono un semplice brodino di pomposi quanto aerei effluvi letterari, tuttavia ci sarebbe sembrato di uscir dal seminato. Così, per amor di genuinità, di quella schietta franchezza, a volte anche ruvida, che, crediamo, si accompagni sovente alla buona cucina quanto al ben essere, al buon umore, allo stare bene in compagnia, abbiamo scelto un nome che "gratta" in bocca e che sia in grado di esprimere l'ironia e la spensieratezza che abbiamo messo in questo progetto gastroumoristico (neologismo coniato per l'occasione e che a breve troverà spazio anche nel Devoto-Oli). Ecco questo è, molto semplicemente, Il cucinaccio, un'agile guida al buonumore e al buon mangiare, ricca di idee e di suggerimenti, per cucinare e stare in allegria in famiglia e con gli amici. A proposito, il libro è umoristico, ma le ricette sono tutte vere, collaudate, semplici da preparare ma comunque in grado di farvi fare un figurone se organizzate una cena tra amici.