Nel Beglait sconvolto dalla rivoluzione, Altea è in fuga chissà dove e Ginko non può tentare nulla per aiutarla. Giorni di ansia. Che diventerebbe vera e propria angoscia, se sapesse che su di lei incombe anche la minacciosa presenza di Diabolik.
Un paio d'occhiali e una forcina per capelli. Che ci può essere di più innocuo? Eppure è proprio a causa loro che Eva e Diabolik vedono sgretolarsi tutte le loro astuzie e chiudersi ermeticamente ogni via di scampo.
Anno XI (1972), n. 16
L'ultimo rifugio
Soli, braccati, costretti a vivere in una caverna senza nulla da mangiare né da bere… E mentre il cerchio di Ginko si stringe sempre di più, la resistenza s'indebolisce e prendono forza lo scoramento e la disperazione.
Testi di A. e L. Giussani
Disegni: F. Bozzoli – L. Jeva
Un colpo tira l'altro e tutti e due finiscono con l'attirare l'attenzione di Ginko. Proprio quando manca solo l'ultimo tassello per arrivare a un favoloso tesoro, quel dannato ispettore arriva a guastare la festa.
Per impadronirsi dei favolosi gioielli del marchese Classan, Eva deve solo sostituirsi alla figlia di lui, Dafne. Sembra facile, e invece è l'inizio di un incubo in cui ogni minuto che passa è peggiore del precedente.
Diabolik è sconcertato e furioso. Passi che quel dannato ladro concorrente gli abbia soffiato i rubini sotto il naso. Ma che riesca a sottrarsi all'inseguimento servendosi di un suo trucco è davvero inaccettabile