In tanti anni di lotta contro Diabolik, Ginko ha visto di tutto: il possibile e l'impossibile, il logico e l'assurdo … Ma mai si sarebbe immaginato che l'ennesimo nuovo duello avrebbe avuto inizio … dalla fine.
Un paio d'occhiali e una forcina per capelli. Che ci può essere di più innocuo? Eppure è proprio a causa loro che Eva e Diabolik vedono sgretolarsi tutte le loro astuzie e chiudersi ermeticamente ogni via di scampo.
Un colpo tira l'altro e tutti e due finiscono con l'attirare l'attenzione di Ginko. Proprio quando manca solo l'ultimo tassello per arrivare a un favoloso tesoro, quel dannato ispettore arriva a guastare la festa.
Irlanda. In una grotta a Ross Carbery, Martin scopre un'antica anfora il cui mysterioso contenuto, il "Dono degli Dei", è stato trafugato nel 1912 da alcuni archeologi. L'oggetto era stato poi caricato a bordo del Titanic ed era quindi andato perduto nello storico naufragio. Ai giorni nostri, però, una nave sconosciuta e del tutto identica al transatlantico affondato, approda nel porto di New York...
L’invasione della Corte Maledetta viene respinta a fatica da Martin Mystère e i suoi alleati, ma la lotta tra Bene e Male è soltanto rinviata, mentre prosegue il conto alla rovescia che conduce verso il 2000. Nella seconda metà dell’albo, il Detective dell’Impossibile è prima a Cannes e poi in Val di Susa, dove fa la conoscenza della duchessa Solange, il cui marito – ossessionato dalla figura di re Luigi XIV – si comporta come se vivesse nel Diciassettesimo secolo.
In questo numero: da pagina 5 a pagina 54, “Il ritorno di Billiken” (di Castelli e Ongaro); da pagina 55, “Alla corte del Re Sole” (di Bagnoli-Pfeiffer e Bagnoli).
Java e Martin sono ospiti dei duchi Dupont la Ville de la Tour, nel loro castello in Val di Susa. Dopo un traumatico incidente, il duca si è convinto di essere un discendente del Re Sole e costringe la propria "corte" a vestire e a comportarsi come se si trovassero nel Diciassettesimo secolo. Ma il castello nasconde ben altri mysteri, tra cui una prigione dove è segregato un uomo dal volto celato, proprio come il seicentesco prigioniero della Bastiglia passato alla storia con l’appellativo di Maschera di Ferro.