Una bambina con un caschetto dello stesso colore delle arance mature si sveglia e, desolata, guarda le foglioline intirizzite dall'autunno che sono entrate nella sua cameretta. Il giorno è iniziato e sembra che non ci sia nulla da aspettarsi.
La ragazzina, allora, esce a fare una passeggiata alla ricerca di qualcosa: un pesce gigante vola basso tra i palazzi, appena sopra la sua testa, facendole ombra, mentre nessuno, in giro, sembra accorgersi di lei, che ha una lampadina al posto del cuore e teme che il mondo sia un congegno sordo, senza senso né ragione.
L'albero rosso di Shaun Tan torna in libreria e ci regala una storia capace di raccontare il vuoto, la malinconia e la paura del mondo, come l'attimo inspiegabile in cui la speranza fa capolino nelle nostre vite restituendoci a noi stessi.
Una storia di migranti raccontata da immagini senza parole che sembrano arrivare da un tempo ormai dimenticato. Un uomo lascia sua moglie e suo figlio in una città povera, alla ricerca di un futuro migliore, e parte alla volta di un paese sconosciuto al di là di un vasto oceano. Alla fine del viaggio si ritrova in un'assurda città a fare i conti con usanze astruse, un linguaggio indecifrabile, animali incredibili e curiosi oggetti volanti. Con solo una valigia e qualche spicciolo in tasca, l'immigrato dovrà trovare un posto dove stare, cibo da mettere sotto i denti e qualche tipo di lavoro retribuito. Ad aiutarlo nelle difficoltà ci saranno dei simpatici sconosciuti, ognuno con la propria storia mai raccontata. Storie di lotta e sopravvivenza in un mondo di violenza incomprensibile, agitazione e speranza.
In un mondo fantastico e sognante con città sulla luna e stelle che nascono da semi di gemme coltivate nei campi, un giovane fornaio viaggia nei cieli su di un colossale mostro volante: il suo pesce rosso, che ogni volta che mangia il pane si trasforma in un leviatano capace di trasportare il suo padrone ovunque desideri.
Un itinerario tra ricordi degli amici d'infanzia e delle giornate passate a inventare grandi avventure con un aeroplanino di legno, tra foreste lussureggianti e oceani pieni di vita: Baker è immaginazione dipinta, fresca come la fantasia di un bambino, un'opera capace di catturare lo sguardo del lettore fino all'ultima pagina.
Un libro, nato come storia breve per il Festival International de Bande Dessinée di Lausanne, dove "guardare" e "leggere" diventano la stessa cosa.
Immagini e luci che penetrano e scaldano il cuore del lettore e lo conducono con un lentissimo zoom negli anni '30. Una ragazzina vive in un appartamento in cui è stata murata la porta di accesso al balcone. Messa in punizione dopo aver rotto un vaso, la bambina si ritrova in piedi a fissare il muro. Grattando via la carta da parati sulla parete, la piccola riesce a far filtrare nella stanza la luce dell'esterno che, come in una camera oscura, riempie l'ambiente cupo e permette di scoprire un mondo nascosto ma reale, pieno di gioia e sogno.
Un gruppo di conigli arriva dal mare per esplorare un mondo sconosciuto. Ma non è solo questo, è l'inizio della colonizzazione. I conigli si prendono la terra, il cielo, gli animali, le piante, i figli dei nativi. In brevissimo tempo diventano migliaia, addirittura milioni, e distruggono tutto.
A raccontarci ogni cosa è un narratore invisibile, che attraverso lo sguardo e la parola si fa portatore della storia, altamente simbolica e senza espliciti riferimenti a fatti realmente accaduti, di un popolo oppresso e devastato da un'invasione e da una lotta di resistenza che si risolve, di volta in volta, in una sconfitta.
John Marsden e Shaun Tan firmano un libro illustrato in cui il gioco dell'assurdo, orchestrato da testi poetici e immagini magneticamente grottesche, mostra la più profonda verità sul senso della prevaricazione.
Un ragazzo, una ragazza. Una giornata a scuola. Di lezione in lezione, di aula in aula i loro pensieri si intrecciano. È forse la prima volta che ci si sente guardati, ricambiati, attesi. Tutto attorno sembra parlare una nuova lingua e tutto somiglia a quello che si sente sbocciare. Forse l'amore, il nuovo lavoro di Sualzo e Silvia Vecchini – già vincitori del premio Carlo Boscarato al miglior fumetto per bambini e ragazzi nel 2012, con Fiato sospeso – è un racconto delicato, intelligente, autentico, che si inserisce nella quotidianità di due adolescenti restituendoci con efficacia le loro riflessioni, le loro reazioni, i loro pensieri, il loro primo e timido approccio a nuove situazioni e nuovi sentimenti.