Insegnare a ridere in modo sano e liberante è forse uno degli obiettivi educativi più ambiziosi che la pedagogia possa offrire alle giovani generazioni. Per questo, a più di 30 anni dalla prima edizione, torna in libreria, in una nuova edizione completamente rivista e aggiornata nei testi e nei contributi grafici, il libro di Domenico Volpi Didattica dell'umorismo, un'agile guida teorico-pratica, utile e dilettevole, per le attività di insegnanti e animatori di gruppi giovanili. Il libro si propone: - di fornire alcune idee di base sulle strutture, il linguaggio, le articolazioni, il senso dell'umorismo e il suo valore nell'educazione; - stimolare, offrendo un'abbondanza di esempi, la creatività dei ragazzi sia nella produzione di materiale umoristico sia nella sua elaborazione e riorganizzazione in varie forme e occasioni (animazione teatrale, drammatizzazioni, giochi, linguistica, feste, passatempi, gare, ecc.); - mettere a disposizione un repertorio di materiale umoristico, liberamente utilizzabile e manipolabile in molti modi, quale base di partenza per lo svolgimento delle varie attività proposte. Completano il volume le strips e le vignette di Albe, Del Vaglio, Pinù, Fred, Fleo, Giovanni Beduschi, Toti Buratti, Salvatore Testa, Marco Fusi, Roberto Salvetti, Agnese Mari, Oscar Sacchi, Luca Debus, Athos Careghi, Alberto Simioni. L'illustrazione in prima di copertina è di Luca Salvagno
Un manuale teorico-pratico per tutti, con molte illustrazioni e scritto in modo chiaro e scorrevole, per imparare a disegnare e a osservare e raffigurare in modo corretto la realtà che ci circonda. Attraverso le immagini, consigli pratici immediatamente utilizzabili e vari suggerimenti per esercitarsi, il libro si propone come un agile strumento utile sia a chi si avvicina per la prima volta all'arte del disegno, sia a chi desidera imparare nuove tecniche o migliorare le proprie capacità espressive.
Formato: 14 x 20,5 cm Pagine: 188 Colore: A colori Caratteristiche: brossurato
Accanto al Medioevo storico convivono, nell'immaginario collettivo, numerose accezioni diverse dell'età di mezzo, influenzate e continuamente ibridate dai media letterari e cinematografici. Dalla sword and sorcery di Conan il barbaro o del celebratissimo Il Signore degli Anelli, ai moderni medioevi post-apocalittici provocati dal collasso della tecnologia, filone i cui canoni sono stati definiti dalla fortunata trilogia di Mad Max, e che periodicamente vengono riproposti in Bmovie e nella costantemente aggiornata saga a fumetti di Brendon, tutti a loro modo profondamente debitori dell'estetica punk.
I cavalieri e le vaporiere dell'apocalisse è una guida atipica che introduce il lettore in questo complesso universo, dove è estremamente facile smarrirsi tra echi dei cicli arturiani e carolingi, contaminazioni horror e fantascientifiche.
Prendendo le mosse dal revival ottocentesco e analizzando l'influenza nella società del secolo successivo, nella moda, nei costumi, nell'architettura e nei linguaggi popolari, quella che fornisce l'autore non è una mera compilazione di titoli, ma una mappa critica per orientarsi e comprendere come non esista un medioevo univoco, ma la sovrapposizione e la reciproca influenza di molteplici fattori, legati a diverse tradizioni, culture, epoche e luoghi, a loro volta contaminati dai moderni medium della comunicazione.
Il saggio è arricchito da un ampio e utilissimo corredo iconografico con accattivanti immagini storiche, splendidi disegni di maestri dell'illustrazione e del fumetto (Sergio Toppi, Enric Badìa Romero, Enrique Alcatena, ecc.), alcuni dei quali inediti, e fotografie d'importanti autori contemporanei.