"Siamo come tante belve, in labirinti sempre più vasti". L'orgoglioso, rispettabile Dr Henry Jekyll conduce ricerche scientifiche sulla dualità dell'anima. È convinto che l'uomo "non è veramente uno, ma veramente due". Mette a punto un siero capace di dividere l'anima in due personalità opposte e lo prova su se stesso: dando vita, tra sofferenze terribili, all'abominevole, scatenato Mr Edward Hyde. Impotente davanti ai crimini gioiosamente commessi dall'alter ego, riuscirà Jekyll, sempre più tormentato, a riprendere il controllo sul proprio destino, o dovrà seguire l'oscuro cammino dell'altro?
"Il disordinato armadio in cui ho cacciato i fantasmi del mio passato". Così Eisner stesso definì le cinque storie a carattere autobiografico che scelse personalmente per questa raccolta. Da "Il sognatore" (1986), la storia di un giovane artista che fa il suo ingresso nel mondo del fumetto prima della Seconda Guerra mondiale a "Fin nel cuore dell'uragano" (1990) il racconto dell'infanzia e degli anni giovanili dell'artista in un'America in cui il pregiudizio antiebraico era ancora fortissimo. Fino a "Il nome del gioco" (2003) e "Il giorno che diventai professionista" (2003), due delle ultime storie disegnate da Eisner.
Nelle pagine di MetaMaus, Art Spiegelman ritorna su Maus, l'opera con cui ha vinto il Premio Pulitzer, un classico che ha modificato la nostra percezione della letteratura, dei fumetti e dell'Olocausto fin da quando fu pubblicato più di venticinque anni fa. L'autore approfondisce qui gli interrogativi spesso evocati da Maus - Perché l'Olocausto? Perché i topi? Perché i fumetti? - e ci regala una nuova opera sul processo creativo. A MetaMaus è allegato un DVD che contiene una copia digitalizzata di Maus (Maus I e Maus II) attraverso cui è possibile accedere a documenti storici, a una miriade di schizzi e taccuini personali di Spiegelman e a un ricchissimo archivio di audiointerviste con suo padre, sopravvissuto ai campi di sterminio.
Tim Burton è l'ormai celebre regista di tanti film famosi e originali, come "The Nightmare Before Christmas". Il suo lavoro è segnato da una cifra particolare e inequivocabile di orrore, comicità e insieme malinconia, che apparenta le sue figure di esseri sconfitti, dolenti, o almeno colpiti da un'assoluta solitudine, alle invenzioni della grande letteratura e arte. Il libro è una raccolta di racconti i cui protagonisti sono bambini, specchio della nostra mostruosità di adulti e della nostra incapacità di ridurre tutto a cose. C'è il Ragazzo-Ostrica che giace sepolto in riva al mare, e il suo ricordo dura lo spazio di una marea che cancella tutto. Ci sono il Bimbo-Formaggio e la Bambina-Spazzatura e il Bimbo con i Chiodi negli Occhi...