Un'architettura che genera mutazioni nel comportamento umano, funzionali a rendere l'individuo felice. Questo è il progetto Bioma, teorizzato da Marta Fiani. A Tundra, la città-bioma perfetta, Diana vive nell'appartamento che fu della figlia di Marta, Lea. Diana, indagando tra le memorie di Lea –foto, lettere, quaderni –porterà alla luce il vissuto di Marta e di sua figlia, i ricordi, le aspirazioni e, soprattutto, il modo in cui il «modello Tundra» ha mutato le relazioni tra persone e la loro percezione del tempo –ma anche l'occasione per rispondere alla cruciale domanda: chi sono io?
Formato: 15X21 Pagine: 192 Colore: B/n Caratteristiche: Brossurato con alette
Nur è un paese abitato da anziani e bambini che vivono raccontando storie di diavoli, anima- li orrendi, fiabe girotondo di pietrificazione e tentazioni. È un luogo dove ci sono il mare e la campa- gna, distese di fango e koala che dormono sugli euca- lipti. È il posto da cui il protagonista rievoca l'amore per la giovane Giana e il tentativo di colmare insieme a lei il vuoto di una solitudine ineluttabile.
Mauro Tetti, con una scrittura che assorbe e reinventa le pagine più immaginifiche di Calvino, di Borges e Fe- derigo Tozzi, ci trascina in un mondo che, totalmente sopra le righe, si fa più reale della realtà.
Mauro Tetti
Nasce nel 1986 a Oristano. Nel 2010 vince il primo premio di drammaturgia Francesco Masala. Nello stesso anno firma un contratto con Riverrun Teatro di Cagliari. La compagnia teatra- le porta in scena il monologo Adynaton interpretato da Andrea Atzori e con la regia di Fausto Siddi. Nel 2013 vince il premio Gramsci con la raccolta di racconti intitolata Bestiario.
Maria è un'autolesionista di diciannove anni. Chus un teppistello di venti. Lei vive in un rione romano assieme alla madre alcolizzata; lui arriva dall'Argentina. Si incontrano fra i banchi di scuola: comincia come un'infatuazione, continua come un gioco a base di parafilie, diventa ben presto una reciproca dipendenza. Quando Chus abbandonerà gli studi, chiudendo la loro relazione, Maria si darà alla fuga verso il nord del paese, incontrando bizzarri personaggi, tra cui una troupe di ricchi viziati che libererà la sua propensione all'estremo. Mescolo tutto è un romanzo d'esordio che colpisce duro, dove una lingua figlia di Burroughs è al servizio di un lancinante bisogno di tenerezza.
"L'inferno dell'adolescenza è un luna park pieno di luci con le montagne russe che deragliano dai binari. Una chiara prosa dell'assurdo, tra momenti di puro panico e grande comicità.
Loribeth è una giovane irresoluta che vive come sospesa da quando il padre è fuggito di casa, abbandonandola. Ma un giorno sarà costretta ad assumersi le sue responsabilità e a mettersi in viaggio, portando con sé solo una valigia: dentro, la conseguenza e la prova, decisamente ingombrante, di un suo gesto tanto incongruo quanto scellerato. In quella che è stata definita una ""virtuosa storia dell'evoluzione"", con sconvolgente disinvoltura Michelle Steinbeck ci catapulta sin dalla prima parola del suo romanzo d'esordio in un delirio onirico il cui incantesimo ci ammalia fino a farci credere l'impossibile possibile. Candidato al festival di Edimburgo nell'opera prima dell'autrice svizzera rieccheggiano i toni surreali di Kafka. "
Formato: 15x21 Pagine: 240 Colore: B/n Caratteristiche: Brossurato con alette
Quando Piero Origo seduce Emilia, la moglie del suo migliore amico, si sente un antropologo dell'adulterio che studia il tradimento come un rito di passaggio universale. Piero cerca il limite oltre il quale la tavola della legge va in frantumi, così i "triangoli", la vita in una comune dove regna l'anarchia sessuale, l'amicizia con un sacerdote che tenta di imbrigliare il suo edonismo, l'incontro con una giovane vergine dai sogni purissimi, fino al ritorno di Emilia, misteriosamente velata, saranno tappe di un viaggio nella volontà di violare il comandamento-tabù che, in una società che non rispetta nulla, incute ancora soggezione e attrazione: non desiderare la donna d'altri. Un romanzo di grande respiro e felice immoralità dove lo spirito dei great american narcissists – Updike, Mailer e Roth su tutti – incontra il nichilismo di Houllebecq e la raffinatezza sensuale e ironica di un Buñuel.