Secondo episodio della saga di Bois-Maury, che prosegue i 10 titoli di “Le Torri di Bois-Maury”, la bellissima serie medievale dell’inesauribile Hermann Huppen. Questa volta siamo a Toledo intorno al 1325, e potremo seguire un doppio intrigo nell’ambito della famiglia del vecchio Don Joaquin de la Vega. Toledo, antica capitale del regno di Spagna, risulterà fondamentale per la riconquista spagnola contro l’invasione musulmana, e proprio qui Joaquin dovrà fronteggiare il fratello più giovane e prestante Esteban, ed il giovane figlio Rodrigo, in cerca di verità nascoste sul suo passato. Un Hermann commovente e al massimo della forma, per una sceneggiatura ed un disegno che hanno pochi eguali nel panorama attuale del fumetto mondiale. La serie è forse la più riuscita della prestigiosa collana francese delle “Avventure della storia”.
'Jeremiah' è una delle serie avventurose più belle e longeve che il fumetto possa annoverare. Il suo autore, il belga Hermann, è assai familiare al lettore italiano, avendo egli caratterizzato con il suo segno realistico e mai banale un numero sorprendente di riviste specializzate italiane (COMIC ART, IL CORRIERE DEI RAGAZZI, SKORPIO, LANCIOSTORY) . Hermann è infatti creatore di famose saghe storiche (Le torri di Bois-Maury), d'avventura (Benard Prince), western (Comanche) e fantascienza post atomica (Jeremiah), cui tutti i frequentatori del fumetto sono da molti anni affezionati. La sua capacità di rinnovarsi nel dipingere volti e corpi vissuti e un poco deformati ha conosciuto negli ultimi anni una notevole evoluzione, a partire forse dal suo noto fumetto di denuncia 'Sarajevo Tango'. Questo episodio di Jeremiah si colloca proprio nel punto di svolta di una ricerca di un nuovo stile, che cerca di eliminare i contorni per prediligere un tratto più diffuso ed acquerellato, senza però voler rinunciare alla verità di un realismo insistito. L'effetto complessivo, quasi crepuscolare, è assai suggestivo e bene si adatta ad una saga come questa di Jeremiah, amara ma densa di vitalità. La grande capacità di disegnare i mondi e le situazioni più diverse rende Hermann Huppen un autore maturo e raro, tra i più prolifici e sempre originali, conscio osservatore disincantato di un mondo che nel dolore raffigurato egli pure non finisce mai di amare. La serie è qui presentata in edizione di largo formato e di grande cura e pregio, ad un prezzo davvero eccezionale, adatta a tutti e ad ogni occasione. Un grande autore ormai classico, sempre presente e bene accolto alle frequenti fiere del libro e del fumetto italiane.
Quarto bellissimo episodio per la saga medioevale di Hermann. La serie continua seguendo i pellegrinaggi di Aymar di Bois-Maury fin sui Pirenei, dove incontrerà il cavaliere tedesco Reinhardt von Kristen, di ritorno dalle crociate per visitare il padre morente. La freddezza e la fierezza di Aymar sono controbilanciate dal calore del suo fedele scudiero Olivier, ma ogni personaggio che Aymar incontra nel suo tentativo di riconquista delle torri di Bois-Maury è sempre tratteggiato con impeccabile ed umanissima maestria. Un fumetto in grado di catturare anche il più esigente appassionato di fatti storici.
All’ombra delle immense e minacciose scogliere, cavalca Aymar di Bois Maury… Il cavaliere senza terra asfida la tempesta per recarsi al castello di messer Landri, dietro le cui mura vive un mondo dimenticato in cui le paure più ancestrali minacciano costantemente quella strana comunità.
Emersa dal nulla, si dice, dovrà apparire la massa selvaggia e incontrollata di un cavallo bianco la cui fronte è segnata dal simbolo di un antico talismano. Colui che partirà alla sua ricerca scoprirà il territorio dove antichi dei hanno trovato rifugio…
Hermann, dopo essersi inventato uno stile di disegno fatto di potenza ed eleganza attraverso diverse serie come Bernard Prince, Jeremiah e Nic, impone una visione della storia epica irradiata di colori sontuosi e fiammeggianti.
Canzone di gesta, Odissea barocca di un mondo in divenire, esce “Sigurd”, il sesto libro della serie Le Torri di Bois-Maury, ed è la conferma del talento di questo maestro del fumetto, se mai di conferme ancora avessimo avuto bisogno.
Abbandonate le brumose terre del Nord, marciando a piedi nudi, i pellegrini protetti da Aymard de Bois Maury si dirigono verso la Terra Santa, alla ricerca di Dio.
Un percorso, però, che li porterà direttamente di fronte al diavolo, laddove il diavolo può assumere fattezze umane ed essere orgoglioso e debole, codardo e vanitoso, assassino e spergiuro, traditore dell’onore dei cavalieri. Laddove il diavolo può avere un nome: William.
Di nuovo Hermann e la sua chanson de geste, così epica e così moderna, nel settimo capitolo della saga di “Le Torri di Bois-Maury”; di nuovo il suo stile dai colori inconfondibili e dai tratteggi personalissimi, in questo episodio dal titolo “William”, che si aggiunge ad arricchire una serie di grande ed ininterrotto successo da più di dieci anni.
Riconosciuto maestro dell'arte del fumetto Hermann è ormai tra gli autori più noti ed amati anche dal pubblico italiano, che frequenta ormai dagli anni '60 su svariate testate specializzate e non.
Le Torri di Bois Maury è una delle più belle serie storiche che il fumetto abbia saputo creare e saprà conquistare anche i lettori più esigenti o i meno avvezzi a frequentare i territori dell'avventura disegnata.
Reduce dai successi di Bernard Prince e di Jeremiah, Hermann è maturo per imporsi anche con una vigorosa visione storica della realtà epica del Medioevo, grazie ad un segno prezioso ed a colori restituiti alla sontuosità originaria dall'edizione di Alessandro Editore.
Inizia la ristampa integrale del capolavoro medioevale di Hermann Huppen, per la prima volta nella veste originaria della serie, nota in Italia anche come collana delle "Avventure della storia".