Chi è Annabelle Parker? Un’ombra, un ricordo, tutto ciò che rimane di Bothridge. Una città intera è scomparsa nel nulla, o meglio… è cambiata. Le vie e le piazze, i vecchi pub, le persone, tutto ha un volto irriconoscibile. Dylan Dog si muove tra le nebbie della Cornovaglia alla ricerca di Annabelle e di un passato che pare perduto per sempre. Ma c’è un altro mistero dentro il mistero di Bothridge…
Serenity House. Il luogo della serenità, dove si può far pace con se stessi, dove le menti sconvolte ritrovano l’equilibrio. Un’oasi terapeutica, in cui medici, infermiere e pazienti… muoiono uno alla volta! Persone scomparse e suicidi sospetti stanno macchiando le linde pareti dell’ospedale psichiatrico e Dylan Dog deve infiltrarsi in incognito. Per lui si prepara un’indagine in camicia di forza!
Ci sono incubi che non appartengono al mondo del soprannaturale, ma non per questo sono meno spaventosi. Come, per esempio, quello che è toccato al piccolo Tommy. Suo padre, un pugile che si è messo nei guai con la malavita che prospera a bordo ring, è sparito e Tommy è disposto a tutto pur di ritrovarlo, persino a sacrificare il suo porcellino salvadanaio per pagare la parcella all’Indagatore di Craven Road. Dylan, pur tra qualche titubanza, accetta, convinto che si tratti di una vicenda di consueto orrore quotidiano…
Niente di meglio che un bel gioco di società per passare una tranquilla serata tra amici. A meno che la variopinta scatola che contiene “Il Signore degli Elementi” non provenga da uno strano e inquietante negozietto che appare e scompare… I nomi di Safarà e del sulfureo Hamlin vi dicono nulla? A Dylan sì, e se fosse per lui quella scatola non dovrebbe neppure essere aperta. Ma stavolta è il Gioco che detta le regole. E la regola numero uno è che nessun giocatore possa abbandonare la partita…
Crossbones, un piccolo paese tra Londra ed Edimburgo. Un piccolo paese dove sono scomparse già tre persone… Ferito e confuso dopo un incidente d’auto che stava per costargli la vita, Dylan viene raccolto da due strane gemelle, diversissime per carattere ma unite dallo stesso tragico passato. Daisy e Queen lo hanno salvato, certo, ma neppure il nostro Indagatore saprebbe dire se è loro ospite o loro prigioniero. Intanto, un bizzarro giornalista tedesco sta indagando sul mistero del Mostro di Crossbones…
“Consulente in uscita”, così si qualifica Larry Robson nel presentarsi a Dylan Dog. Più precisamente, il lavoro di Robson consiste nell’aiutare chiunque cada sotto l’influenza di una setta, e voglia liberarsene, a inserirsi nuovamente nella normalità. Non si tratterebbe, di rigore, di un campo d’azione consueto per il Nostro, ma non si può negare che il Tempio della Seconda Vita, fondato dal Redento Hogan, non sia secondo a nient’altro in fatto di incubi…
Strano mondo quello dei collezionisti di libri antichi, soprattutto poi quando si tratta di libri dai poteri, diciamo insoliti, com’è il caso del Grimorio Bianco… Ma, se è vero, che un autentico collezionista trova che nessuna azione sia troppo riprovevole pur di conquistare l’agognato volume, oggetto delle sue mire, ebbene, nel caso del conte Gregory Babalkan, la faccenda sconfina nel cupo territorio della negromanzia. Già, perché il conte è un mago, ma di quelli cattivi, e vuol distruggere il Grimorio per avere libero accesso alla Porta del Regno delle Ombre, come non manca di spiegare a un attonito Dylan la signora Trelkovsky…
Il miliardario Harold Barrett vuole vendicare la morte del figlio Thomas, gettato da un treno in corsa. E, secondo Barrett, soltanto due persone avevano un motivo per ucciderlo: Sean Cassidy, collega di lavoro di Thomas, e Dylan Dog! Avvelenati a loro insaputa con un siero letale, di cui soltanto Barrett senior possiede l’antidoto, Dylan e Sean hanno un giorno di tempo per scoprire chi, fra loro, sia il vero colpevole. Una competizione che ha per posta la vita!
Moreen ama la mondanità e porta il suo nuovo ragazzo, Dylan, a feste e ricevimenti… Un vero incubo, per l’Indagatore del medesimo! In una di queste occasioni, i due conoscono Chic, un uomo ricco, elegante, brillante, istrionico e che ostenta con piacere il suo modo di prendere la vita con un sorriso sempre dipinto sul viso. Un carattere invadente e una presenza ingombrante, d’accordo, ma come mai basta così poco perché il quinto senso e mezzo di Dylan gli dia la sensazione di trovarsi di fronte a un gran bastardo?