Il processo
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe De Nardo
Disegni: Luigi Piccatto
Quando Dylan Dog accetta di aiutare un famoso avvocato a scagionare il suo cliente accusato di aver assassinato alcuni suoi colleghi, non immagina che dietro a un caso che molti danno già per risolto, si nasconda una verità sconvolgente e impossibile da portare in un aula di tribunale.
Le scarpe del morto
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Luigi Piccatto
È risaputo che, per un bel paio di scarpe, una donna farebbe di tutto. Persino sfilarle dal cadavere, ancora caldo, della precedente proprietaria. E così, quello che appare come in innocuo capo d’abbigliamento diventa per qualcuno un’ossessione per la quale vale la pena di uccidere.
Il processo
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe De Nardo
Disegni: Luigi Piccatto
Quando Dylan Dog accetta di aiutare un famoso avvocato a scagionare il suo cliente accusato di aver assassinato alcuni suoi colleghi, non immagina che dietro a un caso che molti danno già per risolto, si nasconda una verità sconvolgente e impossibile da portare in un aula di tribunale.
Le scarpe del morto
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Luigi Piccatto
È risaputo che, per un bel paio di scarpe, una donna farebbe di tutto. Persino sfilarle dal cadavere, ancora caldo, della precedente proprietaria. E così, quello che appare come in innocuo capo d’abbigliamento diventa per qualcuno un’ossessione per la quale vale la pena di uccidere.
Devil's tripSoggetto e sceneggiatura: Andrea CavalettoDisegni: Montanari & GrassaniDylan sta frequentando Fay, una giovane punk che si muove nei circuiti antagonisti della città. Spinto dalla ragazza, si mette sulle tracce di Desirèe, un'amica svanita nel nulla. È reclusa, insieme ad altri ragazzi, in un terribile antro dove i prigionieri divengono vittime di mostruose entità fantasmatiche, emergenti da fetide nebbie.Con le migliori intenzioniSoggetto e sceneggiatura: Giovanni De GregorioDisegni: Montanari & GrassaniL'Indagatore dell'Incubo è in viaggio, di notte, quando un colpo di sonno gli chiude gli occhi. E in un attimo tragico, finisce contro un'auto, causando la morte del conducente. Da quel momento, il Nostro, entrato in un tunnel di paranoia e depressione, dovrà fare i conti con i propri demoni interiori e le insidiose accuse che gli vengono mosse da più parti.Una brutta piegaSoggetto e sceneggiatura: Giovanni GualdoniDisegni: Montanari & GrassaniNon c'è come il salone di bellezza di Madame Javier per farsi belle da morire. Sette donne che vi si erano recate vengono orrendamente trucidate, senza una ragione apparente. Da quel frangente, si dipanano una serie di altri efferati omicidi che finiscono per coinvolgere Adele, fidanzata di Dylan, e la sorella malata.
Alba, giovane americana, studia arte a Firenze. Non avendone più notizie, il padre, a capo di un'agenzia di security internazionale, chiede a Paul Ferrara, suo ex dipendente e amico, di andare a cercarla in Italia. Forse la fuga di Alba è una scelta volontaria per far perdere le proprie tracce.
O forse la ragazza è caduta vittima di un pericoloso serial killer che filma i suoi feroci delitti per venderli sul deep web. La chiave del mistero si trova tra le montagne di un Parco Naturale, dove in contrasto con la bellezza della natura, si consumano spaventosi omicidi e crudeltà. Dal thriller di successo di Franco Trentalance e Marco Limberti, Andrea Cavaletto e Gero Grassi realizzano una graphic novel horror potente, sensuale e fuori dagli schemi.
DALLA PREFAZIONE DI TITO FARACI:
Quello che mi aspetto da un prodotto indipendente – un film, un disco e, ovviamente, anche un fumetto – è lo stupore. Voglio essere stupito.
Non mi interessa ritrovare le stesse cose proposte dal mainstream realizzate in modo più "artigianale". Sarò cinico (ma onesto): non mi interessano nemmeno l'impegno e la passione che ci stanno dietro.
Voglio trovare qualcosa di diverso, che riesca a stupirmi.
Ebbene, The Cannibal Family è un fumetto indipendente diverso da tutto quello che posso procurarmi nell'edicola sotto casa. E, soprattutto, è un fumetto indipendente che è riuscito a stupirmi. Sempre di più.
Ho appena finito di leggere questo numero 2 (che poi è terzo, contando anche lo 0) sentendomi come se avessi fatto un giro sopra un ottovolante da cui mi attendevo emozioni forti, paura e sconcerto, ma del quale non conoscevo il percorso. C'è stata più di una curva che proprio non immaginavo e un'ultima impennata, vertiginosa. Oh, wow…
La serie creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni spinge l'occhio del lettore oltre la soglia. Lo costringe a vedere l'orrore, la violenza, la perversione in istanti congelati. Perché nel fumetto, diversamente dal cinema, gli istanti restano lì, non svaniscono quando passi alla vignetta successiva. Questa è una sua forza, che gli autori di The Cannibal Family hanno sfruttato spavaldamente.
Sì, sono sorpreso. Pensavo – temevo, addirittura – che un fumetto italiano non potesse arrivare così in là. Ma, per una volta, mi piace ammettere di essermi sbagliato.
Nelle pagine che state per leggere (o forse avete già letto, se, come me, lasciate per ultime le prefazioni) l'atroce e dolorosa saga della famiglia Petronio arriva a nuove e importanti svolte, sia nel presente sia nel passato: due binari che stanno avvicinandosi sempre di più. E, a proposito della sezione nel passato, lo sceneggiatore ospite Andrea Cavaletto si è dimostrato, non certo per la prima volta, un maestro dell'horror italiano. E lo diventerà, ci scommetto, Stefano Fantelli, gran tessitore della trama di The Cannibal Family. Con stili diversi, ma altrettanta efficacia e durezza, si alternano ai disegni Rossano Piccioni e Dario Viotti: ruvido e allucinato il primo, nitido e tagliente il secondo.
Poi ci sarebbe un altro discorso, importante, sulla differenza fra violenza e rappresentazione della violenza. Però mi piace pensare che, tra i lettori di The Cannibal Family, non ci siano moralisti da "redimere". (E, se ci sono, tanto peggio per loro.)
La casa editrice Inkiostro con il fumetto horror cult The Cannibal Family, ideato da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni, ha riportato in Italia un genere che ha avuto proprio nel nostro paese la sua massima espressione cinematografica, quello del cannibalismo. La serie è strutturata come un racconto che scorre su due binari paralleli, tra il passato di un giovane Alfredo Petronio e il presente di un Alfredo ottantenne ex-militare e della sua famiglia cannibale. I Petronio quindi vengono cresciuti con una ben precisa missione, che nella visione del capostipite è quella di essere una sorta di anticorpo contro i mali della società. Una famiglia grottesca, ma con un forte codice filosofico e morale. Gli autori accompagnano il lettore in un viaggio allucinato e allucinante, svelando in ogni albo retroscena truculenti e perversi. Sangue, sesso, storia e sentimenti si mescolano nel fumetto splatter che sta catturando migliaia di lettori. Questo elegante volume cartonato raccoglie i numeri 2 e 3 della serie. La copertina è firmata da Nicola Genzianella (Dampyr). Ai testi Stefano Fantelli (Splatter). Ai disegni Rossano Piccioni (La Iena), Dario Viotti (Dampyr), Paolo Antiga. Le prefazioni sono firmate da Tito Faraci e da Edoardo Margheriti. La collana proseguirà con le ristampe in edizione cartonata di tutti gli albi usciti finora nella serie regolare.
"The Cannibal Family spinge l'occhio del lettore oltre la soglia. Lo costringe a vedere l'orrore, la violenza, la perversione in istanti congelati. Perché nel fumetto, diversamente dal cinema, gli istanti restano lì, non svaniscono quando passi alla vignetta successiva. Questa è una sua forza, che Stefano Fantelli e Rossano Piccioni hanno sfruttato spavaldamente". (Tito Faraci)
I migliori autori emergenti e professionisti del mercato italiano mostrano i propri DENTI a fumetti su un antologico di storie brevi di forte impatto grafico e narrativo di genere horror e fantascienza. A firmare le storie anche Andrea Cavaletto (Dylan Dog, Martin Mystère) e Paolo Di Orazio (Splatter, Cattivik, Heavy Metal). E una storia inedita di The Cannibal Family, la serie targata Inkiostro creata da Stefano Fantelli e Rossano Piccioni.
Creata da Andrea Cavaletto, Paranoid Boyd è la nuova serie di Inkiostro Edizioni. William Boyd è un sopravvissuto. Si trovava nella Torre Nord del World Trade Center quel maledetto 11 Settembre 2001. Ha visto il volo American Airlines 11 che gli veniva addosso. Ha visto quello e molto di più. Quel giorno William Boyd ha incontrato il Diavolo ed è sopravvissuto. Perché dentro di lui vive l'Inferno. WIlliam Boyd conosce i suoi demoni da sempre, ed è così difficile tenerli a bada, combatterli, non ascoltarli... Gli è stato detto che è malato, che non distingue la realtà dalle sue fantasie, ma lui sa la verità. Se non sopravvive, il suo Inferno diventerà presto l'inferno di tutti... E per chi si forsse perso il numero zero di Paranoid Boyd ricordiamo che può ancora trovarlo in omaggio allegato all'albo La Iena n.1.
Testi di Andrea Cavaletto (Dylan Dog, Martin Mystère, Splatter), disegni di Renato Riccio (Dylan Dog, Splatter, Brendon) e Francesco Biagini (Elric).
Il ragazzino selvaggio che abitava l'armadio di Gill è fuggito. William Boyd vuole scoprire chi è, ma soprattutto si sente in dovere di aiutarlo, forse come riscatto dalla sua impotenza nei confronti di sua figlia Gretel, malata terminale. Si mette sulle sue tracce, aiutato dai poco affidabili compagni di bevute, in una lotta contro il tempo. Perché Will sa che la città è malvagia e pericolosa. Gli incubi sono ovunque, e se ti ci perdi dentro la possibilità di essere divorato è alta. Intanto facciamo conoscenza con Mamma Therese e la sua comunità religiosa. Anche loro sono alla ricerca del misterioso ragazzino...
Continua la saga di Paranoid Boyd ideata e sceneggiata da Andrea Cavaletto (Dylan Dog, Martin Mystére, Splatter) per Inkiostro Edizioni. I disegni di questo albo sono di Enrico Carnevale e Matteo Pirocco.