IL CINEMA D'AUTORE DI TOMAS MILIAN
L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
Data di uscita: 01/03/2018
Formato: 11X17
Pagine: 44
Colore: B-N
Caratteristiche: BROSSURA
"Un ladro di identità. Così Tomas amava definirsi. Chi conosce la sua storia e la sua arte sa di cosa stiamo parlando. Di preparazione, di psicologia, di immedesimazione, di concentrazione, di istinto, di verità. Tomas creava, viveva, sentiva il personaggio da interpretare: sentiva la sua anima, i battiti del suo cuore, sia che questi fosse un dittatore sudamericano. [...]
L'autore del saggio che vi apprestate a leggere sa bene tutto ciò ed ha voluto approfondire, con cognizione di causa, alcune interpretazioni dell'attore cubano che hanno lasciato il segno nel cinema d'autore italiano e statunitense. Lavori profondi, sentiti, quindi 'vissuti' dal protagonista, senza star troppo a pensare alle dimensioni delle parti o al primo nome sul cartellone. Tomas amava dare 'cazzotti' al proprio pubblico, amava sorprenderlo con le proprie interpretazioni dal singolare trasformismo."
(dalla prefazione di Giorgio Navarro)
Titolo | Sceneggiatore |
IDENTIFICAZIONE DI UN ATTORE: IL CINEMA D'AUTORE DI TOMAS MILIAN |
ALESSANDRO TICOZZI |
IL CANTO DEL CIGNO DEI TRE TENORI
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Data di uscita: 01/10/2018
Formato: 15X21
Pagine: 59
Colore: B-N
Caratteristiche: BROSSURA
Ho un ricordo piacevole della serata con i "tre tenori" Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello in quanto c'era tanta gente a festeggiarli negli studi Mediaset di Milano per quell'ultima volta che si sono ritrovati insieme: erano tre amici e mi dispiace molto che siano scomparsi, ma del resto ciò è avvenuto in una logica anagrafica. A questa ne seguì un'altra al Teatro Parioli di Roma con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monica Vitti. […] I "tre tenori" dell'epoca lasciano l'obbligo delle prove e della professionalità: in tal senso Mike era un pignolo meticoloso su ogni elemento. La televisione è fatta di piccole attenzioni che portano alla realizzazione di un valido programma: questo è l'insegnamento che lasciano. Adesso ci sono persone che vanno in televisione come se fosse una cosa normale: non lo è affatto, e loro lo sapevano. Infatti era proprio perché si preparavano che apparivano come se fossero tranquillamente arrivati in quel momento: solo la preparazione consente la disinvoltura davanti alla telecamera.
Dalla prefazione di MAURIZIO COSTANZO
Titolo | Sceneggiatore |
MIKE, CORRADO E VIANELLO: IL CANTO DEL CIGNO DEI TRE TENORI |
ALESSANDRO TICOZZI |
SULL'ECLETTISMO DI ALBERTO LATTUADA
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Data di uscita: 01/09/2014
Formato: 15X21
Pagine: 56
Colore: B-N
Caratteristiche: BROSSURA
Alberto Lattuada (1914 – 2005): regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico, grande intellettuale, appassionato di letteratura, arte e fotografia, noto per aver trasposto sullo schermo molti celebri romanzi, scopritore di tante valenti attrici quali Carla Del Poggio (divenuta poi sua moglie), Catherine Spaak, Dalila Di Lazzaro, Nastassja Kinski, Barbara De Rossi…
Alessandro Ticozzi, con il suo consueto stile, preciso e puntuale, ripercorre la carriera cinematografica di questo grande regista, senza tralasciare aneddoti e curiosità.
La prefazione di Enrico Vanzina, poi, e in calce al libro una serie di imperdibili testimonianze (da Lando Buzzanca a Dalila di Lazzaro, passando per Cochi Ponzoni e tanti altri), regalano una lettura completa e stimolante.
Alberto Lattuada è stato un regista capace di spaziare nei generi, rimanendo però sempre fedele alla propria poetica: la vocazione letteraria – mai però banalmente calligrafica o illustrativa – come pretesto per esprimere le sue idee; la feroce critica ai mali della nostra società inevitabilmente corrotta, cui contrapponeva la purezza della bellezza femminile, soprattutto adolescenziale; la capacità introspettiva di aderire ai sentimenti e alle pulsioni – anche più intime – dei suoi personaggi, nonché quella di gestire i mezzi spettacolari e di catturare l'attenzione dello spettatore.