RAGAZZINI
L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
Mongol non è ancora un adolescente che già si interessa alle ragazze: in particolare alla bella e gentile Anika, una bianca che si occupa di loro, piccoli neri orfani di guerra. Ma Anika ha un ragazzo bianco e non si accorge di lui che ogni volta che sente le bombe cadere in lontananza ha dei mal di testa feroci perchè gli ricordano i genitori morti sotto i bombardamenti. Mongol parla alle mosche, agli oggetti, al cibo...è un bambino inquietante, geloso delle persone che godono delle attenzioni di Anika. La speranza esiste veramente? Si ha il diritto di sognare di farcela? No, la vita non è tutta rosa e questi bambini l'hanno ben capito.
LUIGI PORTOGHESE
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Tutto ruota intorno al quartiere degradato, un bar che puzza di birra e di fumo, vicoli d'immondizia e di traffici. Sbandati, poveracci e ragazzini. La zona: intorno segnali di stop, insegne luminose che invitano a sloggiare, strade che ghignano: "noi non vi porteremo da nessuna parte". E poi il cielo, che cielo! Pesante come un peccato sulla coscienza, umido come un sacco di fango. Il peccato è quello di aver sostituito i fiori con le luminarie scassate. Sotto un cielo così i bambini dovrebbero farsi cinquant'anni d'asilo, invece il loro panorama è sempre lo stesso: il tossico, la puttana, il poliziotto, i furti nelle case dei ricchi, vetri rotti, cani che abbaiano, polizia che insegue, pneumatici che stridono, lamiere contorte, sangue innocente. Luigi nella sua officina sognava il Portogallo, il sole, l'amore, una piccola famiglia…