Formato: 16,4 x 24 cm Pagine: 136 Colore: b-n Caratteristiche:
"Restiamo umani" non è soltanto un facile titolo o uno slogan. Sono le parole con cui Vittorio Arrigoni - per gli amici Vik - chiudeva gli articoli del proprio blog o delle testate di cui era corrispondente. Parole che rappresentano ancora oggi quei valori di solidarietà e uguaglianza ai quali ha dedicato la sua intera vita, fino alla fatidica notte del 14 aprile 2011 in cui è stato rapito e poi assassinato a Gaza City dal terrorismo jihadista salafita. Vittorio era un attivista, uno scrittore sensibile, un pacifista, un ragazzo che aveva deciso di vivere nella Striscia di Gaza, accanto al "suo" popolo palestinese, piuttosto che in Brianza. Un percorso realmente umano, le cui radici affondano nel volontariato e nel concetto del prossimo più di quanto possa significare essere un reporter di guerra. Ma d'altronde "un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso".
Formato: 21 x 21 cm Pagine: 32 Colore: Colore Caratteristiche:
La storia dell'Orso Bruno è un brano rap degli Assalti Frontali, contenuto nell'album "Profondo Rosso" del 2011. Al pari di altri pezzi come "Enea super rap" o "Il rap della Costituzione", fa parte di una serie di canzoni che Militant A ha scritto appositamente per i bambini. Disegnata con tratto molto fumettistico da S3Keno, è un libro illustrato dalle esplicite tematiche socio-ambientaliste e dai contenuti decisamente forti (compresa la morte del protagonista) ma d'altronde è la storia vera dell'Orso JJ1, nato nel parco Brenta-Adamello dall'accoppiamento di Jurka e Joze e abbattuto nel 2006 nell'area al confine fra Tirolo e Baviera dopo più di un mese in cui imperversò sulle montagne fra l'Austria e la Germania meridionale, perché ritenuto un pericolo per gli esseri umani. Bruno faceva parte di un ambizioso progetto italiano per la reintroduzione dell'orso bruno nelle Alpi centrali, e anche il WWF aveva continuato a tifare per lui: «Se in Trentino si dovessero abbattere tutti gli orsi che entrano nei pollai, questi animali sparirebbe rapidamente!»
Introduzioni di Frankie Hi-Nrg Mc & Ice One, Postfazione di Stefano Piccoli
Stefano «S3Keno» Piccoli torna con un nuovo graphic novel ispirato alla musica Hip hop, al rap, alle bande di quartiere americane
«Prima di tutto un concetto filosofico: tutto cambia, ma nulla cambia, anche avendo la possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare il corso della storia». Tutto cambia, ma nulla cambia. Questo il concetto alla base del fumetto di Stefano «S3Keno» Piccoli. Il graphic novel edito dalla Tunué è la riedizione del racconto in due volumi B-Boyz. Nel 1998 fu definito da Musica! di Repubblica: «Il primo vero fumetto hip-hop italiano».
La storia degli Uzi 4 U, una posse nera che ha raggiunto il successo a L. A., viene pubblicata, a dieci anni dalla sua uscita, con otto tavole inedite in più e un restyling grafico totale. Anche sul titolo si è voluto giocare: non più B-Boyz bensì Roots 66. La nuova versione del fumetto, ha un titolo che punta su parole cariche di significati metaforici: omaggio al viaggio – temporale e di ricerca interiore – con il riferimento alla Route 66, la strada più famosa del mondo, ma anche un riferimento a quelle «radici» della cultura afro che tanta parte occupano nella storia degli Stati Uniti.
Antonio Bruscoli e Mario Spallino: due professionisti che lavorano da anni "dentro" Emergency, uno negli ospedali dell'Angola, della Repubblica Centrafricana e della Sierra Leone, l'altro su e giù per i teatri d'Italia.
Un chirurgo e un attore che, attraverso la propria poetica – e per la prima volta attraverso il fumetto – raccontano il dialogo straziante tra un bambino e la sua anima, una fuga dall'Afgha- nistan, i ricordi di un vecchio rastrellatore di mine e l'avventura di un viaggio, per denunciare la ferocia della guerra e rivendicare la dignità e i diritti umani, i valori stessi che esprime la Onlus fondata da Gino Strada nel 1994, e che da allora offre cure mediche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Quattro storie di orrore e rinascita, con i disegni di Simona Binni, Paolo «Ottokin» Campana, Gud e Stefano «S3Keno» Piccoli.