Quando l'anziano conte Victor Croler muore improvvisamente, l'unico a dolersene è Diabolik, perché i gioielli che voleva rubare saranno ora dispersi tra gli eredi. E deve trovare a tutti i costi un modo per impedirlo.
La nera Jaguar corre veloce nella notte, incrocia una volante della polizia, parte l'inseguimento. Che si concluderà con la volante distrutta e la Jaguar in fuga. Sembrerebbe una scena già vista... ma non è così.
Adolfo Kop colleziona antiche monete d'oro, che conserva in una cassaforte inviolabile. Diabolik, con l'aiuto di Eva, pensa di poter fare il colpo, ma forse c'è chi ha avuto la sua stessa idea...
Eva non è certo impreparata ad affrontare episodi di violenza...
ma quando questa si manifesta come brutale bullismo persino lei,
per un momento, resta spiazzata. Ma solo per un momento.
Ginko non ama parlare dei suoi primi passi nella polizia mentre ancora non conosceva l'esistenza del Re del Terrore. Ma quando in un rifugio di Diabolik trova la chiave per chiudere la sua prima indagine... allora i ricordi tornano e le vecchie ferite si riaprono.
Che cosa trasformò il giovanissimo Diabolik, fuggiasco dall'isola di King, nel sanguinario criminale che, a Clerville, si faceva chiamare Walter Dorian? Neppure Eva ha mai saputo quali incontri abbiano forgiato il carattere del suo compagno, ma forse è giunto il momento dei ricordi...
Esiste una forma di odio che travalica il tempo e lo spazio, che cova per anni in attesa di poter liberare la sua tremenda forza distruttiva. Questo odio ha per bersaglio sia Ginko che Diabolik e si scatenerà in un luogo molto lontano da Clerville, coinvolgendo nemici a loro molto vicini. Da sempre.
Nel passato di Altea, duchessa di Vallenberg, c'è una tragedia dai contorni oscuri il cui ricordo, dopo tanti anni, riaffiora per sconvolgere la sua vita. E per distruggere il suo rapporto con Ginko. Ma anche Diabolik ha vecchi conti in sospeso…
Soggetto: Marco Berardi e Mario Gomboli
Sceneggiatura: Tito Faraci
Matite e chine: Giuseppe Palumbo e Pierluigi Cerveglieri
Copertina: Giuseppe Palumbo
Diabolik contro Eva
Tutti sanno che Diabolik ama senza riserve Eva Kant… anche i suoi nemici.
Tutti sanno che Diabolik si fida ciecamente di Eva Kant… anche i suoi nemici.
E tutti, anche i suoi nemici, sanno che solo lei può arrivargli impunemente abbastanza vicino per poterlo uccidere. Ma nessuno sa come reagirà il Re del Terrore costretto a battersi contro Eva Kant.
Soggetto: Tito Faraci e Giorgio Corbetta
Sceneggiatura: Patricia Martinelli
Disegni di: Emanuele Barison e Pierluigi Cerveglieri
Copertina: Sergio e Paolo Zaniboni