Si conclude nell’isola del Tiburón la caccia al leggendario tesoro di Cuahutémoc! Penetrati nelle viscere di pietra del grande Serpente Piumato, Tex e Carson, provvidenzialmente aiutati dagli Yaquis di Naco, riescono a sconfiggere un gruppo di spietati nemici, oltre che a salvare un immenso patrimonio archeologico dalle mire dell’avido Buchanan e della cricca di affaristi che prosperava all’ombra del “rispettabile” Mexican Art Institute!
Tex e Carson sono sulle tracce dei responsabili del furto delle paghe degli uomini di Fort Gila, ma prima di proseguire sulla pista che li porterà a scovare i colpevoli dovranno cercare di trarre in salvo una pattuglia di giacche blu. I soldati si sono asserragliati all’interno del grande pozzo asciutto di Sandy Well e gli indiani Yaqui li stanno stringendo d’assedio. Mentre Aquila della Notte cerca di sfruttare le tenebre per sferrare il contrattacco, Capelli D’Argento corre in cerca d’aiuto…
Ray Driscoll maltratta un vecchio frate e ruba una sacra reliquia: Tex lo acciuffa, recupera il maltolto e lo rilascia, per premiare la sua resa senza colpi di testa, insegnando al figlio Kit che si può anche essere magnanimi. Finisce peggio Yaqui, folle sacerdote dei Figli del Sole, ultimi discendenti di una antica razza guerriera dedita ai sacrifici umani, che tengono in schiavitù la tribù dei Pima: Willer interviene e guida gli schiavi alla rivolta. Mesi dopo, mentre Freccia Rossa sta per morire, Tex deve partire per lo Utah in soccorso di Nellie Delaney, vedova di un amico di Kit Carson.
In questo numero: da pag. 3 a pag. 56, "La corona dai sette smeraldi"; da pag. 56 a pag. 130, "La montagna misteriosa"; da pag. 131 a pag. 162, "Avventura nell’Utah".
La spedizione archeologica del professor Nizon è misteriosamente scomparsa. Tex e i pards indagano nella zona della sparizione e assistono a incredibili fenomeni soprannaturali: i tredici stregoni mummificati sono tornati in vita, grazie all’inavvertita lettura di una formula magica, si sono proclamati Figli della Notte e hanno fondato un piccolo impero azteco sotto la guida di Amaxos, Colui-Che-Non-Può-Morire! A proteggere i resuscitati, esseri dagli enormi poteri arcani, sono gli agguerriti indiani Yaqui, nominati Guardiani del Grande Serpente.
I Navajos, alleati con Hopi e Chiricahuas, attaccano gli Yaqui soggiogati da Amaxos e dalle sue mummie redivive: distrutta una magica pergamena, gli stregoni si polverizzano! Scongiurata la minaccia dal passato, Willer scatena una rivolta indiana per ottenere giustizia: cinque pellerossa, infatti, sono stati uccisi senza motivo da Sam Hope e Bart Barlow, due gradassi bianchi con amici altolocati, protetti dal governatore Blister e dal colonnello Elbert. Il giornalista Martin Floyd, pestato a sangue per aver detto la verità, viene arruolato da Tex come corrispondente di guerra.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 68, si conclude l’avventura precedente (disegni di Galleppini e Muzzi); da pag. 69 a pag. 130, "Sangue navajo" (disegni di Galleppini).
Pat Mac Ryan e i pards mettono in fuga il capo della Banda dei Mormoni, la strabordante Rosa, ma l’imbarcazione con cui l’infernale virago cerca di discendere il fiume si rovescia e la donna trova la morte. Congedatisi dalla gente del circo, Tex e Kit Carson sono testimoni dell’influsso malefico emanato da un talismano yaqui, uno scudiscio dal manico d’argento che dovrebbe condurre a un favoloso tesoro e che invece porta solo a un’orrenda fine, come scoprono a loro spese i bandidos Carlos e Isidro! Ma i guai non sono finiti: gli operai della Overland Telegraph Company uccidono il figlio di Mano Gialla, sakem cheyenne…
In questo numero: da pag. 5 a pag. 18, si conclude l’avventura precedente (disegni di Galleppini); da pag. 19 a pag. 104, "L’enigma dello scudiscio" (disegni di Galleppini e Muzzi); da pag. 105 a pag. 130, "Mano Gialla" (disegni di Galleppini e Gamba).
Tallonando un branco di Yaqui ribelli, Tex cade nelle grinfie dei criminali di Tom Boker e ne subisce le torture: saranno proprio gli Yaqui a salvarlo, attaccando improvvisamente il villaggio fantasma dove si era rintanata la gang di evasi. Gli indiani vengono decimati e Boker li raggiunge ben presto agli inferi. Tempo dopo, salvati due scout da un nugolo di Piutes inferociti, i pards vengono a sapere che lo stregone Wovoka, il Profeta Rosso, sta incitando numerose tribù alla rivolta, promettendo loro l’invulnerabilità e l’avvento di un messia che riscatterà gli indiani.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 101 si conclude l’avventura precedente (disegni di Galleppini e Muzzi); da pag. 101 a pag. 130, "Il profeta rosso" (disegni di Letteri).
I sanguinari tagliagole apache di Matias che terrorizzano la zona di frontiera tra il Messico e l’Arizona, foraggiando una rete di vili rinnegati, sono destinati a rompersi i denti contro un insuperabile ostacolo. Eppure lo stregone Yaqui aveva ammonito Matias: i sette falchi visti volteggiare sull’accampamento erano di cattivo auspicio! Sono Tex, Kit Willer, Kit Carson, Tiger Jack, Jim Brandon, Gros-Jean e Pat Mac Ryan i sette titani chiamati dall’esercito a riportare l’ordine! Se il ribelle Matias fosse ancora vivo, non bollerebbe più come sciocchezze i giusti presagi…
In questo numero: la storia a colori "Forte Apache".
Un potente alcaloide è l’infernale sostanza vegetale usata dagli avidi fratelli Ricardo e Martín De Rosales per controllare la folle cricca dei Locos, rapinatori tossicomani che terrorizzano il Rio Grande con le loro scorrerie. I De Rosales si rintanano in un inaccessibile castello nella paludosa laguna di Los Patos, e gli Yaqui del curandero Quemado – loro alleati – si occupano di raccogliere e trattare il minaccioso fiore dal quale si ottiene un diabolico intruglio allucinogeno. I pards, dopo aver decimato i Locos a Bosque Bonito, puntano su Los Patos insieme a El Morisco e a Eusebio.
La dinamite convince gli Yaqui di Quemado ad abbandonare la scellerata alleanza con i fratelli De Rosales, capibanda dei Locos, e i pards fanno saltare in aria il mefitico isolotto dove, contaminati da misteriosi vapori provenienti dal sottosuolo, crescono i fiori della pazzia, usati dai criminali messicani per meglio scatenarsi nei saccheggi. Distrutta la riserva di droga, i nostri partono all’assalto di El Castillo, covo fortificato della cricca di rapinatori. E mentre gli scontri si fanno furibondi, nelle viscere della terra scosse dall’esplosione della laguna, cova una mortale minaccia…