Non sottovalutate quel piccolo siciliano trapiantato in America. Non sottovalutate la sua forza, anche quando vi sembra che i dubbi e le angosce lo rendano più vulnerabile. Lui è Giovanni Johnny Savarese, il federale. L'uomo che affronta la mafia con un'arma invincibile: la capacità di ragionare come un mafioso. E chi lo ha sottovalutato, fosse pure potentissimo, se ne è pentito.
Un amico vero è qualcosa di irripetibile. E' il fratello che uno si sceglie. E' la persona alla quale confidiamo tutto e dalla quale sappiamo di poter pretendere tutto. E quando perdiamo un amico è come se una parte di noi morisse... Mario Tuti era un amico vero per Johnny Savarese. Ed è morto. Ucciso da quei criminali mentre Johnny non c'era... E ci sono sensi di colpa che è difficile affrontare…
Una taglia sulla testa di un uomo. Magari con la classica dizione, vivo o morto. Certo, la legge si fa rispettare anche così e chi la deve difendere, a volte, non può andare per il sottile, non può porsi problemi. O, almeno, così fanno quasi tutti... Già, quasi... Perché Giovanni Johnny Savarese non ne è capace. Per lui anche dietro un criminale si nasconde sempre un uomo. Da capire, anche quando lo si combatte.
Lucky Luciano e Meyer Lansky... Bugsy Siegel e Albert Anastasia... Nomi terribili, nell'America di questi Anni '40. Nomi che significano crimine, violenza e morte... E contro di loro, come un lupo solitario, un piccolo siciliano dallo sguardo freddo e dalla mente sempre in movimento... La grande saga di Giovanni Johnny Savarese…