LA GIUNGLA
di Upton Sinclair, adattato da Peter Kuper
ISBN 978889520877X
19x28,3, B, 48 pp, col.
La Giungla, il romanzo più importante e di successo di Upton Sinclair, è il resoconto scioccante delle peripezie dell?immigrante Jurgis Rudkus e della sua famiglia, alle prese con il brutale sistema che governa l'industria della trasformazione della carne di Chicago. La denuncia esposta all'interno del libro delle condizioni di lavoro pericolose e antigieniche nelle fabbriche di inscatolamento, generò un forte moto di indignazione pubblica che portò alla votazione di una legge che pose un freno a questa situazione (il Pure Food and Drug Act). La potenza immaginifica delle illustrazioni di Peter Kuper cattura l'intensità e l'atmosfera del romanzo di Sinclair, in un audace contrappunto tra testo e disegno.
Il commediografo Bernard Shaw considerava La Giungla "la capanna dello zio Tom dei lavoratori salariati". Scriveva Winston Churchill: "Tocca le menti più ottuse e penetra nei cuori meno sensibili. Costringe chi non pensa mai ai meccanismi della società a fermarsi e a riflettere. I lettori che invece a volte riflettono su queste cose, riusciranno a comprenderle."
E se le leggende fossero nate da storie vere? Se la realtà avesse radici nei racconti? Un nonno può amare un nipote che non vede quasi mai? Quand'è che siamo abbastanza grandi da vivere da soli nel deserto? C'è un'età per innamorarsi? Dobbiamo sapere tutto di un padre mai conosciuto? Può parlare una capra? È vero che altrove è sempre meglio di qui? I sogni significano davvero qualcosa? Quanti chilometri può fare la moto di Khalil nel deserto? Dov'è questa casa con il balcone giallo? Saïd, Zakia e Abir hanno un sacco di domande: e se tutte le risposte fossero là dove vanno le formiche?
Nello spirito di Azur e Asmar di Michel Ocelot, un racconto pieno di umorismo, tenerezza e poesia.
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Michel Plessix è nato nel 1959 a Saint-Malo. Dopo varie collaborazioni, ha disegnato dal 1989 le avventure in quattro parti di Julien Boisvert (Delcourt), su testi di Dieter. Nel 1996, ha intrapreso quello che viene unanimemente considerato il suo capolavoro, l'adattamento a fumetti de Il Vento tra i Salici (Le Vents dans les Saules, quattro volumi, Delcourt; ed. it.: Acmecomics, 2020), il classico della letteratura per ragazzi di Kenneth Grahame (The Wind in the Willows). La serie è stata un enorme successo di pubblico e ha ricevuto numerosi premi. Nel 2005 ha composto un sequel immaginario: Il Vento tra le Sabbie (Le Vent dans les Sables, cinque volumi, Delcourt; ed. it.: Acmecomics, 2020). Il suo ultimo album, Là dove vanno le formiche (Là où Vont les Formis, Casterman), scritto da Frank Le Gall, è stato pubblicato nel settembre 2016. Michel Plessix scompare il 21 agosto 2017 nella città in cui è nato e che gli aveva appena conferito il Gran Premio del festival Quai des Bulles. Stava lavorando al suo prossimo libro, L'Ombre des Saules, una nuova versione della sua iconica serie, The Wind in the Willows.
Nato il 23 settembre del 1959 a Rouen, Frank Le Gall inizia a lavorare per la rivista ecologica PISTIL all'età di 16 anni. Nel 1984 crea come autore completo "Theodore Poussin" per la rivista per ragazzi SPIROU; il terzo volume, scritto con Yann, vince il premio come miglior album ad Angouléme, mentre il sesto, del 1993, si aggiudica il Premio del Pubblico nello stesso festival.
'C'è un male di cui solo gli uomini soffrono… si chiama nostalgia'
Se in Francia questa serie è considerata un caposaldo del fumetto nazionale, un motivo ci sarà. Sono passati quasi vent'anni dalla sua prima apparizione, eppure conserva una freschezza e una verve straordinarie. Velissa ha un volto dolce di adolescente inquieta, ancora in bilico fra l'innocenza dell'infanzia e la consapevolezza di poter ferire con un sorriso. Il suo sguardo incorniciato da una massa di capelli rossi ribelli è una sfida continua verso il mondo e una insistente richiesta di attenzioni. Il suo corpo è un invito in paradiso e un deterrente da atti ostili. Un'eroina in piena regola ma con una marcia in più: la fragilità. Vera o presunta, sta al lettore deciderlo.
Le spruzzate di allegria e comicità, i disegni cartooneschi – ancora oggi così terribilmente moderni e ai quali molti autori affermati della nuova leva sono debitori – caratterizzano anche questo quarto volume di Velissa, 'L'uovo delle tenebre', e non fanno altro che rafforzare il piacere della lettura, che si completa in un intelligente contrasto con la profondità dei dialoghi.
'C'è un male di cui solo gli uomini soffrono… si chiama nostalgia' Se in Francia questa serie è considerata un caposaldo del fumetto nazionale, un motivo ci sarà. Sono passati quasi vent'anni dalla sua prima apparizione, eppure conserva una freschezza e una verve straordinarie. Velissa ha un volto dolce di adolescente inquieta, ancora in bilico fra l'innocenza dell'infanzia e la consapevolezza di poter ferire con un sorriso. Il suo sguardo incorniciato da una massa di capelli rossi ribelli è una sfida continua verso il mondo e una insistente richiesta di attenzioni. Il suo corpo è un invito in paradiso e un deterrente da atti ostili. Un'eroina in piena regola ma con una marcia in più: la fragilità. Vera o presunta, sta al lettore deciderlo. Le spruzzate di allegria e comicità, i disegni cartooneschi – ancora oggi così terribilmente moderni e ai quali molti autori affermati della nuova leva sono debitori – caratterizzano anche questo quarto volume di Velissa, 'L'uovo delle tenebre', e non fanno altro che rafforzare il piacere della lettura, che si completa in un intelligente contrasto con la profondità dei dialoghi.
Torna il seducente Giappone di Jacobs fatto di tradizione e avanguardie tecnologiche, a fare da sfondo all'ennesima avventura di Mortimer, partito per la terra del Sol Levante in soccorso al suo amico – prima che collega – dottor Sato, le cui tre formule che permettono la riproduzione elettronica dei robot, sono nelle mire del perfido Olrik che non si lascia prendere di sorpresa dalla presenza del suo storico antagonista.
Mortimer chiama allora in suo soccorso Blake, il quale – ignorando i motivi per i quali viene chiamato – comunque risponde all'appello senza pensarci due volte. Ma al suo sbarco all'aeroporto di Tokyo trova ad attenderlo una amra sorpresa: Mortimer è svanito. Per Blake una missione nel buio, ma ci vuole veramente altro per scoraggiare il capitano.
Questa seconda parte, rimasta lungamente incompleta a causa dei molteplici problemi personali e di salute che si accavallarono nell'ultimo periodo di vita dell'autore, uscì per la prima volta a quasi venti anni dalla pubblicazione della prima: nel 1990, dopo la morte dell'autore avvenuta nel 1987.
Jacobs però aveva sviluppato il soggetto, la sceneggiatura e le matite e fu grazie a questo prezioso materiale che l'editore Dargaud potè affidare le chine al disegnatore Bob De Moor, che fece un eccellente lavoro rispettando in maniera totale le matite del maestro.
Fra Samurai e decine di robot cloni di Mortimer, LE TRE FORMULE DEL DOTTOR SATO vol.2 è un libro da gustarsi per la storia, per le trovate, per i colpi di scena e per le atmosfere che ci ricordano ancora una volta la meticolosità e la passione che Jacobs metteva nel suo lavoro.
Blake e Mortimer dal 1946 sono protagonisti di appassionanti vicende che spaziano dalla classica spy-story alle più ardite avventure fantascientifiche. I protagonisti sono due: Sir Francis Blake, dei servizi segreti britannici MI6, e il suo amico professor Philip Mortimer, specialista in fisica nucleare. Il creatore, Edgar Pierre Jacobs, ha realizzato soltanto otto storie, ma otto capolavori dell'arte del fumetto che hanno indotto l'editore a continuare la serie affidandone ad altri autori la prosecuzione. Jacobs, che ha sempre realizzato da solo soggetti, sceneggiature e disegni, è uno dei maestri della Linea chiara, vale a dire: disegno elegante, meticoloso, sintetico e particolareggiato al tempo stesso. A cui si aggiunge la chiarezza del racconto. Anche i nuovi autori hanno saputo essere all'altezza del loro predecessore e della fama di questa serie. È il motivo per cui ogni nuova uscita è vissuta con trepidante attesa. Questa nuova storia non mancherà di appassionare, e senza dubbio confermerà la fama della saga.
Come faranno i nostri eroi a sopravvivere a tanti colpi di scena? I due mitici investigatori e risolutori di complotti inter nazionali anche con questo secondo episodio della "Maledizione dei trenta denari", non hanno perso la loro ver ve, il loro coraggio e la loro capacità di af frontare, con la tipica flemma inglese, le incredibili avventure che li coinvolgono. Anche qui siamo alle prese con una storia che risale addirittura al Vangelo e al tradimento di tutti i tradimenti. E cioè a quello compiuto da Giuda contro il Cristo e al simbolo stesso di quel tradimento, ovvero i trenta denari che furono corrisposti all'apostolo fedifrago in cambio delle rivelazioni su Gesù, e che consentirono ai soldati di Roma e ai farisei del Sinedrio di arrestarlo e crocifiggerlo. E come poteva mancare, in questa storia, lo zampino di Olrik, l'eter no nemico dei nostri eroi senza macchia e senza paura? Ma qualcosa di ancora più drammatico si cela nella conclusione
di questo racconto. Un complotto che giunge fino al presente dai tempi della dominazione nazista e che, con un'ar ma tanto potente – i trenta denari maledetti da Dio – potrebbe far risorgere la dittatura della croce uncinata. Un motivo di più per seguire, col cuore in gola, le avventure dei nostri eroi.
Salire in macchina con Gaston può essere un'avventura, soprattutto se sul tetto è appiccato il motore risparmiabenzina, che ha drammatiche tendenze a staccarsi. E sempre per il risparmio Gaston ha messo a punto una favolosa macchinetta ripuliscifogli; peccato solo che i fogli su cui fa la prima prova siano quelli dei tanto sospirati contratti con De Mesmaeker! Prosegue la guerra col vigile che si occupa dei parchimetri: oggetto di scherzi mostruosi, si vendica con mostruose multe!
Il fumetto realistico trova in Hermann uno dei più grandi maestri contemporanei, in grado di continuare un numero impressionante di serie di successo e, al tempo stesso, di cirare l'uscita di albi autococnclusivi che, per spessore grafico e narrativo, finiscono per essere dei perfetti gioielli dell'arte sequenziale. L'umanità dei personaggi emerge sempre prepotentemente grazie alla descrizione accurata del loro eroismo e delle loro imperfezioni. A questo pensiero corrisponde coerentemente la trasformazione del tratto, libero da staticità, che favorisce l'immediatezza.
Attento osservatore del dettaglio storico ed umano, Hermann continua a disegnare le sue eleganti tavole evocative e dai caratteristici colori acquarellati.
In questo volume, un giovane poliziotto sbarca in una grande città americana dall'atmosfera chandleriana, intorno al 1950. Resterà coinvolto in una serie di omicidi, nonché nelle grinfie di una bella bionda…
Un ulteriore motivo di interesse per leggere questo volume è dato dal fatto che la sceneggiatura è stata creata per Hermann dal figlio Yves: un lavoro in tandem per una coppia che ci fa sperare in una prolifica continuità creativa.
PER CHI AMA I GRANDI FUMETTI, LE GRASSE RISATE E LE ALTE VELOCITÀ!
La riedizione integrale di un classico dell'umorismo adorato dagli amanti di strisce e di moto: Joe Bar Team!
Un susseguirsi di situazioni improbabili e imbarazzanti dei più celebrati eroi motorizzati del fumetto mondiale, la banda sgangherata di motard del Joe Bar!