Il giovane bandito Andy “Faccia d’angelo” Wilson è innocente? È ricercato ad Amarillo con un’accusa di omicidio e Tex è andato a ripescarlo in un infernale deserto ma… quello che doveva essere un emerito farabutto aiuta più volte il Ranger, prima durante la scaramuccia contro i Navajos ribelli di Mingo e poi strappandolo a un ribollente torrente in piena! Proprio quando Willer comincia ad avere seri dubbi, quando inizia a credere che il focoso ragazzo sia stato vittima di una falsa accusa, i due giungono ad Agua Fria, dove dettano legge l’implacabile giudice "Hangman" Maddox e lo sceriffo Lonnegan...
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e cover: Aurelio Galleppini
El Muerto: un nome e un volto – butterato dalle ustioni – che fanno rabbrividire! Il feroce e misterioso criminale, fiancheggiato da tre sgherri bianchi e dall’indiano rinnegato Faccia Tagliata, sbuca fuori dal nulla per lanciare una terribile sfida a Tex… Tiger Jack si ritrova pestato a sangue, un giovane Navajo muore accoltellato, Kit Willer resta ferito a una spalla, uno sceriffo amico del Ranger viene spedito al Creatore, un barman cade in ostaggio… Una pista di vendetta e violenza che conduce al cimitero di Pueblo Feliz, teatro dello scontro finale!
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta/Gianluigi Bonelli
Disegni e cover: Aurelio Galleppini
Tiger Jack non perdona! Guarito dalle ferite, salva Willer da un vile agguato e chiude il conto con Faccia Tagliata, lurido assassino di un fratello navajo. Nel cimitero di Pueblo Feliz, scenario del duello finale, di fronte a una fossa già scavata, le meste note di un carillon scandiscono le fasi dello scontro. Poi, al tramonto… comincia il canto delle colt! Mesi dopo, una banda di Apaches ribelli guidati dallo stregone Nana infiamma la Frontiera, e sugli scontri grava la leggenda del favoloso tesoro del sakem Victorio.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 79, si conclude l’avventura precedente (di Nolitta/Galleppini); da pag. 80 a pag. 114, "Nana lo stregone" (di Bonelli/Letteri).
Tex e Jim Brandon sfuggono al mortale agguato che i ribelli canadesi tendono in un canyon ai soldati di Sua Maestà Britannica, e quando i due giungono stremati a Fort Brooks trovano soltanto un vecchio scout ubriacone, Soublette: le Giubbe Rosse sono state tutte massacrate dai rivoluzionari alleati con gli Uroni! I tre puntano così su Elbow, centro di reclutamento dei secessionisti, dove fingono di volersi unire alla rivolta…
Legati al palo della tortura degli Uroni, complici dei ribelli del Canada, Tex e Jim Brandon osservano impotenti gli sviluppi della tragedia che coinvolge l’idealista Roger Goudret, intenzionato a fermare i massacri, e suo cugino “Big Bear”. Gli indiani, morto colui che credevano un Profeta, abbandonano i secessionisti, mentre un nutrito reparto di “mounties” giunge a sferrare l’attacco finale al cuore della rivolta!
All’arrivo del mostruoso Sasquatch, sembra che per Tex, legato al palo della tortura, non ci sia più niente da fare. Invece, l’epilogo della vicenda è sorprendente e inaspettato. Tempo dopo, dalle parti di Presidio, Tex e Carson assistono al massacro di un reparto militare che doveva bloccare un traffico di armi per il Messico. La frontiera è in fermento: il folle don Diego Navarrete sta radunando un piccolo esercito per invadere il Texas! E i due rangers devono sabotarne gli arsenali… guidando un branco di ergastolani pronti a tutto pur di uscire dal carcere!
In questo numero: da pag. 5 a pag. 26, si conclude l’avventura precedente (disegni di Nicolò); da pag. 27 a pag. 114, "Frontiere di fuoco" (disegni di Galleppini).
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e cover: Aurelio Galleppini
Tex e Carson, non fidandosi dei galeotti che avrebbero dovuto seguirli nell’incursione contro don Navarrete, decidono di puntare da soli sul Messico! È una missione suicida… ma i pards trovano due compari disposti ad affiancarli: Negrito e il padre Kiwa, capo dei fieri Apaches Coyoteros. Purtroppo quest’ultimo muore prima di entrare in azione, durante un conflitto con i Rurales, provocato dal losco Walter Kelly: fintosi amico, aveva poi tradito i due rangers. Il tranello di Kelly fallisce nel piombo e finalmente i nostri giungono al campo di Navarrete, ricettacolo di infami tagliagole.
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e cover: Aurelio Galleppini
Nel campo dei mercenari di Navarrete, i pards individuano il loro bersaglio: l’inespugnabile arsenale! È l’astuzia a salvare la missione: messosi in vista come campione di poker, Tex viene accolto nella villa del boss, giocatore incallito. Il Ranger lo sequestra, costringendolo ad aprire la santabarbara. Una fragorosa esplosione e una pallottola in corpo spengono per sempre i sogni di conquista e la vita di don Navarrete. E sul Rio Bravo, un branco di vendicativi Rurales viene spazzato via dagli Apaches di Negrito.
A missione conclusa, i rangers ricevono due lustre medaglie che donano subito a Negrito, coronando così un sogno del giovane Apache! Tempo dopo, in Arizona, i pards favoriscono la fuga di un poveraccio braccato da una pattuglia di volontari decisi a impiccarlo. Si tratta del minatore Rick Sander, aggredito e poi incastrato con una falsa accusa di omicidio da una cricca cittadina facente capo al banchiere Mart Holmer e al suo sgherro Sam Spring: lo scopo della gang è quello di allontanare da Redrock tutti i cercatori d’oro – vivi o morti – per arraffarne le concessioni minerarie.
In questo numero: da pag. 5 a pag. 19, si conclude l’avventura precedente (di Nolitta/Galleppini); da pag. 20 a pag. 114, "Taglia: duemila dollari" (di Bonelli/Nicolò).
Caso chiuso? Forse no… La sfiorita Kate, una "spugna in gonnella" che bazzica il Parisian Saloon di Elk City, diventata intima del ranger Burt Keller, confida a Tex che il suo amato – morto in circostanze misteriose durante un’indagine in incognito – non seguiva soltanto la pista dei furti d’argento ai danni della Central Mining Company, ma anche quella degli spacciatori di torcibudella, avvelenatori di indiani!
E Tex, grazie a uno stratagemma architettato con il pellerossa Kendo, si fa assumere come pistolero dalla famiglia Nelson, uno scombinato clan di distillatori clandestini.