Il satanico Yama, spacciatosi per l’incarnazione di Kukulcan e rintanato in un teocalli nella giungla dello Yucatan, respinge con forze arcane alcuni desperados intenzionati ad arraffare i diamanti con i quali paga armi e rifornimenti. Intanto, i pards giungono in Messico e ottengono da Montales un’abile guida per stanare lo stregone dalle foreste in cui si rifugia insieme alla discendente dei Maya Manuela Romero e al fido Matías. Ma Mefisto, dagli abissi infernali, avverte il figlio del pericolo! Yama si tramuta in spirito incorporeo e attira Tiger Jack in una trappola.
Tombstone è diventata un covo di tagliagole, per colpa del bieco affarista Kurt Mayer che gestisce i suoi sporchi traffici foraggiando il vile sceriffo Bill Blythe perché tenga gli occhi chiusi. E sanguinari manigoldi come Clem Colter, capo della banda di cacciatori di scalpi, lì hanno trovato il paradiso. L’arrivo di Tex scombina tutti i piani criminosi e il paese viene bonificato con il piombo e le fiamme. Colter fugge, ma non va lontano: cade nelle mani di un gruppo di predoni Broncos e muore torturato in una spettrale ghost town.
Da Silverton a Durango, Tex e i suoi pards indagano sulle rapine che sfiancano la Golden Well. Trovano alcuni alleati, come Pop, un anziano stalliere che funge da informatore, ma altrettanti sono i brutti ceffi che tentano di far loro la pelle, primo fra tutti Horan, il gaglioffo che aveva rubato l’anello con l’aquila e la folgore dal corpo dell’agente ucciso. I predoni sono tutti sul libro paga del banchiere Paul Brady: questi con una mano finanzia la compagnia e con l’altra la rapina, ricattando per debiti di gioco l’imbelle Sam Walcott, fratello di John, comproprietario delle miniere… e spia!
Tex e Carson, non fidandosi dei galeotti che avrebbero dovuto seguirli nell’incursione contro don Navarrete, decidono di puntare da soli sul Messico! È una missione suicida… ma i pards trovano due compari disposti ad affiancarli: Negrito e il padre Kiwa, capo dei fieri Apaches Coyoteros. Purtroppo quest’ultimo muore prima di entrare in azione, durante un conflitto con i Rurales, provocato dal losco Walter Kelly: fintosi amico, aveva poi tradito i due rangers. Il tranello di Kelly fallisce nel piombo e finalmente i nostri giungono al campo di Navarrete, ricettacolo di infami tagliagole.
Nel campo dei mercenari di Navarrete, i pards individuano il loro bersaglio: l’inespugnabile arsenale! È l’astuzia a salvare la missione: messosi in vista come campione di poker, Tex viene accolto nella villa del boss, giocatore incallito. Il Ranger lo sequestra, costringendolo ad aprire la santabarbara. Una fragorosa esplosione e una pallottola in corpo spengono per sempre i sogni di conquista e la vita di don Navarrete. E sul Rio Bravo, un branco di vendicativi Rurales viene spazzato via dagli Apaches di Negrito.
Cruzado non perdona! Il giovane e animoso capo piute, giunto con i suoi ribelli a seminare odio nella riserva navajo, viene umiliato da Aquila della Notte, prima durante una gara con i cavalli e poi in un duello. All’alba, il Piute se ne va, convincendo una dozzina di Navajos, teste calde con cui infoltire i ranghi della nascente rivolta indiana, a seguirlo. Percorrendo una pista insanguinata – fatta di razzie e omicidi – Tex e Tiger Jack devono bloccare Cruzado e i suoi seguaci… prima che intervengano i cannoni dell’esercito!
I Navajos alleati di Cruzado sono disgustati e demotivati… e il rabbioso Piute, in marcia verso Nord, ne fa massacrare due per dare l’esempio! Mentre Tex e Tiger Jack braccano i rivoltosi, seguendo una scia di morte e distruzione, Kit Willer e Carson vengono arrestati a Fort Defiance, dopo un vano tentativo di bloccare la reazione dei militari. Tex e Tiger Jack raggiungono così per primi la guarnigione del maggiore Walker sulle Montagne Rocciose: con la sua sola presenza, Aquila della Notte spinge i Navajos ribelli a pentirsi e a scrollarsi di dosso i Piutes!