Come saranno i fumetti del futuro? Undici fantastiche storie a fumetti
Oggi sappiamo (forse) cosa sono i fumetti. Ma come si evolveranno nei prossimi anni? Come verranno realizzati? Chi saranno i loro autori? Quali tematiche saranno rappresentate? O, addirittura, esisteranno ancora? Rispondono gli undici autori selezionati per l'edizione 2007 di Futuro Anteriore, come sempre in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza: Armin Barducci, Duccio Boscoli, Claudio Corrias, Francesca Follini, Rocco Lombardi, Simon Panella, Hannes Pasqualini, Emanuele Rosso, Giulia Sagramola, Andrea Scoppetta, Tuono Pettinato. Ognuno di loro ha realizzato appositamente per Napoli COMICON un fumetto in cui rappresenta un possibile futuro del fumetto.
Una donna che ogni giorno attende pazientemente il tramonto per uscire in strada, lontano dalla luce, a cercare nuovi incontri: uno sguardo, un contatto fuggevole, un breve sorso di vita. Un ragazzo che si lascia dietro il peso della colpa e trova rifugio nelle profondità del sottosuolo, in compagnia di un popolo di reietti. Un musicista tormentato dal rumore che vaga per il mondo nel tentativo di costruirsi un cielo, pulito e armonioso come la musica delle sfere. Tre storie sospese tra l'orrore più cupo e la dolcezza del surreale.
Alda Teodorani è tra le più note scrittrici noir italiane. Dall'esordio all'inizio degli anni Novanta è stata al centro della scena italiana del romanzo di genere: dalla fondazione del Gruppo 13, in cui militava con Lucarelli, Fois, Machiavelli, al movimento della Gioventù Cannibale, alla nascita della corrente Neo-Noir. Con Cut Up Publishing ha pubblicato Belve, Sesso col coltello, Le Radici del male, Quindici desideri. Dai suoi racconti sono stati tratti film, opere teatrali, fumetti. Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Roma.
Illustrato da Armin Barducci, Lorenzo Pasqua, Hannes Pasqualini
Un viaggio nel paese delle meraviglie, Alice però non ci farà da guida: questa volta siamo soli a incontrare i personaggi che hanno arricchito l'immaginazione di svariate generazioni. Dieci storie in cui si narra cos'è accaduto ai principali comprimari del celebre romanzo di Carroll dopo che la sua protagonista è riuscita a fuggire.
Avventure spaziali, intrighi con comandanti militari, viaggi nel tempo, astronauti minuscoli, mostri, combattimenti, contenuti interattivi, giochi di ruolo, esami all'università e amici nerd. Insomma l'immaginazione al potere, il fumetto mondo di Armin Barducci raggiunge l'apice e scardina il concetto classico di Graphic Novel. Un libro in 4 volumi: la storia principale Teghe, quella secondaria Rest in space, e due spin off incluse in un unico elegante cofanetto.
Formato: 17X24 Pagine: 128 Colore: b-n Caratteristiche: Brossurato
Etakan Api è un Evergreen Hunter, un cacciatore e terminatore di "cose già viste". Ogni qualvolta che uno stereo- tipo appare nel mondo terreno, appare lui e gli dà il giusto riposo.
Etakan Api The Evergreen Hunter è anche un'avventura nei meandri della narrazione e nella decontestualizzazio- ne del mezzo fumetto stravolgendo tutte le regole di composizione di una storia.
Etakan Api The Evergreen Huner vanta un remake del fumetto nello stesso fumetto, libertà d'espressione e lieti momenti di nonsense. Etakan Api The Evergreen Hunter è un fumetto contemporaneo che non è stato disegnato.
Armin Barducci: maestro di pittura, docente di fumetto, teatrante visivo. Vive ed opera a Bolzano. Ha col- laborato alla realizzazione di vari festival: Bezè Bedè, l'area Self a Lucca Comics & Games con le corrispettive Comic Battle, Bolzano Comics 2009 e Festival ArtMaySound 2010-2011. Cofondatore del progetto collettivo Monipodio! ed autore di GIUDA (Geografical Istitute of Unconventional Drawing Arts). Ha esposto in Ger- mania, Danimarca, Svizzera, Libano, Svezia, Stati Uniti, Macedonia, Polonia, Spagna, Bosnia.
Roman Leitmotiev: nasce a Linz (Austria) nel 1968 e muore a Tortona (Italia) nel 2007. Scrittore, sceneg- giatore e poeta. Ha pubblicato "Nonnulla" e "Bimbi Limbi" (raccolte di disegni) con Underkraut Edizioni, "Postmortem Antology (raccolta di racconti brevi), "Primo Conato" (romanzo di formazione) con la Phantom Organisation e "Iceman Total Gore" (frasi umoristiche) con Revival Reality Show.
Nel secondo numero, gli ospiti inconsapevoli delle mappe visive del gruppo coordinato da Gianluca Costantini sono i preraffaelliti. I giovani inglesi insieme a Dante Gabriel Rossetti, figlio di un carbonaro italiano in esilio, crearono in epoca vittoriana un mondo osteggiato dalla critica d'arte tradizionale, fatto non solo di scelte stilistiche, che partivano da una forte consapevolezza del rapporto tra rappresentazione e simbolismo, ma anche di poesia, di letteratura e soprattutto delle vite stesse dei suoi protagonisti. Sulle biografie degli artisti, sul loro essere una geografia sentimentale che spesso ha composto destini intrecciati, si sono concentrati i disegnatori di Giuda. William Morris, che fu intenso artigiano della tappezzeria e socialista della prima ora insieme alla figlia di Marx, lo stesso Rossetti, poeta prima che pittore, dedito al laudano e alle donne, gli artisti e le artiste dell'epoca si incontrano nelle pagine della rivista preavanguardistica Giuda per parlarsi attraverso il linguaggio del fumetto.
Oltre al progetto collettivo sui preraffaelliti, è possibile leggere il secondo episodio di Piccola Gerusalemme (disegno Mennillo, testo Stamboulis) sulla storia e le storie di Salonicco, e di Ernesto (Ciro Fanelli). L'ospite del numero è invece la disegnatrice serbo – canadese Nina Bunjevac con una storia dal forte impatto visivo e di impronta autobiografica sul suicidio del padre.
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: brossurato
CHUCK, IL PERSONAGGIO BANDITO DAL TELEFILM HAPPY DAYS, TORNA E, DALLE PAGINE DI G.I.U.D.A., DIRIGE E ISPIRA UNA SERIE DI NUOVI EPISODI, AMBIENTATI IN UNA MILWAUKEE CHE DA STERILE SET TV, APPARE ORA COME LA CITTÀ DELLA FRAGILITÀ E DEL DISINCANTO.
L'ombra di Chuck Cunningham torna e reclama vendetta sulle pagine del terzo volume di G.I.U.D.A. Ispirati dagli eroi di quella apparentemente innocua mitologia catodica che è Happy Days, i disegnatori di G.I.U.D.A. compongono un mosaico di brevi narrazioni illustrate, dal titolo "Milwaukee mi ha rubato", che smascherano e svelano i tratti nascosti dei protagonisti. Eliminata l'aura sterile della finzione televisiva, i nuovi interpreti della serie tv non vivono più la spensierata quotidianità dell'easy-life americana, ma appaiono come attori di seconda fila, malinconici e crudeli. Spettatori del destino cui vanno incontro Fonzie, Richie, Potsy, Ralph e tutti gli altri sono due indigeniamericani, padre e figlio, eredi della cultura primigenia dell'America, che in un dialogo da teatro dell'assurdo, tra battute sospese e piccoli conflitti domestici, sembrano essere gli unici in grado di poter afferrare il senso della realtà: "Tante cose sembrano non esistere. Ma invece esci, e te le incontri. E ti cambiano la vita", conclude uno dei personaggi.
Completano il volume le incisioni dal forte accento simbolista dell'artista belga Frederic Coche; la terza parte di "Ernesto" storia visionaria disegnata da Ciro Fanelli e il nuovo capitolo di "Piccola Gerusalemme" disegnata da Angelo Mennillo su sceneggiatura di Elettra Stamboulis. Chiude Tracciamenti con la serie di illustrazioni "work-in-fabric".
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: brossurato
DA ALIGHIERO BOETTI AL MULLAH OMAR, ATTRAVERSO LA STRETTA GOLA DEL KHYBER PASS. IL RACCONTO DEGLI AUTORI/DISEGNATORI DI G.I.U.D.A. ATTRAVERSA L' ANTICO PASSO MAI COMPLETAMENTE PACIFICATO SUL CONFINE CHE TAGLIA IN DUE LA TERRA DEI PASHTUN.
Per attraversare la Linea Durand – così è chiamato il confine tra Afghanistan e Pakistan – occorre percorrere la stretta gola del Khyber Pass. È un antico passo disputato, conteso, mai completamente in pace, incorporato in imperi e stati e sempre sfuggito al controllo anche delle massime potenze. Itinerario imprescindibile degli eserciti alla conquista dei tesori dell'Hindustan, cerniera tra le civiltà euro-asiatiche e quella indiana, il Khyber Pass è la via che unisce e divide Kabul e Peshawar. Per raccontarne la storia secolare, i disegnatori e autori di G.I.U.D.A. scelgono di farsi accompagnare lungo la via da Alighiero Boetti, l'artista italiano le cui mappe in forma di arazzo, oggi esposte nei maggiori musei del mondo, furono realizzate dalle ricamatrici di Kabul. Nei giorni immediatamente successivi all'invasione sovietica dell'Afghanistan, Alighiero Boetti è costretto ad abbandonare la capitale afghana per trasferire la produzione degli arazzi oltre confine. Inizia quindi un viaggio durante il quale Boetti non potrà fare a meno di confrontarsi con quel paesaggio aspro e livido che è stato testimone silenzioso della vita di guerrieri, traditori, poeti, di antichi e nuovi profeti. Gli uomini delle tribù patane del Khyber Pass controllano dalle alture il passaggio della lunga colonna di profughi. I fucili non servono solo a fare scena.
Completano il quarto volume, "Antoine Doinel", l'omaggio alla celebre sequenza finale de I 400 Colpi di Francois Truffaut disegnato da Mara Cerri e Magda Guidi e il quarto episodio di "Ernesto", storia allegorica senza lieto fine disegnata da Ciro Fanelli. Concludono il volume il nuovo capitolo di "Piccola Gerusalemme", storia disegnata da Angelo Mennillo su sceneggiatura di Elettra Stamboulis, dedicato alla città di Salonicco, terra di incontri e scontri tra l'oriente e l'occidente, e "Iz Catalog Ex Area" la galleria delle illustrazioni a matita di Liliana Salone, magnifici rebus disegnati da un'immaginazione labirintica.