Gli intermezzi sono pause di esitazione e riflessione prima di una scelta importante, una svolta, che a ben guardare già ne cova i semi.
Sono momenti intessuti di gesti semplici, che vivono di solo presente,e proprio in virtù di questo fanno assaporare di più le cose nell'attimo stesso in cui le si vive.
Lontani dalla distrazioni delle responsabilità del passato e dai progetti per il futuro, sembra quasi di riuscire a toccare quel famoso attimo che fugge via.
Intermezzi raccoglie quattro racconti brevi, scritti e disegnati da Davide Zamberlan. Storie realizzate in periodi differenti della vita dell'autore, unite, tuttavia, dal fil rouge che attraversa l'intera opera: l'importanza degli attimi.
«È con il garbo di una favola che la sceneggiatura di Luana Vergari e i disegni di Mauro Cao ci introducono al grande mistero della vita. Racchiuso, come vuole la tradizione, all'interno di un libro. Pardon, del maiuscolo Libro». Dalla prefazione di Enrico Brizzi.
Bookcrossing è la storia di un libro, Life, e della sua ricerca: tutti vorrebbero possederlo ma nessuno sembra conoscere le vicende in esso narrate; è la storia di uomini e donne, più o meno comuni, che proiettano nel libro la loro visione del mondo.
Thomas, un giovane scienziato dell'osservatorio di Palomar, che sogna una teoria sull'universo che, per una volta, unisca formule matematiche e poesia. Howard, un vecchio che ha vissuto gli orrori della guerra e del nazismo e che cerca imperterrito il senso della vita. Jane, una donna anziana e con i capelli ancora rossi, un sorriso aperto e un grande segreto: è l'unica a conoscere il mistero che si cela nel libro. Ci sono poi Alice e Nick, due bambini che vivono il momento magico e delicato in cui si passa dall'infanzia alla prima adolescenza, in cui i confini della vita sono ridisegnati e si muovono inesorabilmente uno verso l'altro.
Una lettera misteriosa, una telefonata nel cuore della notte, un luogo dimenticato, un incubo che ritorna con un'agghiacciante rivelazione…
(in)certe stanze appassionerà il lettore dalla prima all'ultima pagina, sospeso tra sogni troppo reali e una realtà angosciante.
I protagonisti - un vecchio professore, una celebrità scomparsa e una ragazza dalla sconvolgente bellezza - legano le loro vite a una fitta catena di misteri.
«Un romanzo a fumetti dall'andamento misterioso e teso, affascinante e tormentato, che mette assieme la magia della parola con quella del disegno e ti porta dentro una storia che si snoda tra il presente e il passato, tra l'Italia e l'Argentina, in cui dosare un lento respiro affannoso, intenso e gratificante, come quello di una maratona».
Dalla prefazione di Carlo Lucarelli
Mamma, torna a casa è una storia commovente e appassionante, in grado di toccare le più intime emozioni di ciascuno. È un romanzo semi autobiografico che racconta la difficile esperienza della perdita di un genitore, secondo il punto di vista di un bambino di sette anni.
Incluso nella lista del Time come una delle dieci migliori storie del 2004 e definito dal grande maestro Will Eisner come vera e propria «letteratura illustrata», arriva per la prima volta in Italia, dopo la pubblicazione in Francia, Spagna e Germania.
Una storia di 128 pagine narrata attraverso l'importanza dei colori, delle inquadrature, dei movimenti dei personaggi e del ritmo narrativo lento e coinvolgente. Un graphic novel da leggere, sfogliare e rileggere per godere appieno dell'intensità del disegno e dell'emotività della storia.
Giorgio, Guillermo e Francesca sono alcuni dei «personaggi tipo» ritratti da Gud con il suo stile leggero e provocatorio, ironico e dissacrante, che con l'arma dell'umorismo spinge alla riflessione.
Raccontando per immagini storie quotidiane, vicende del tutto slegate da ogni contesto, delle piccole storie-mondo, Gud facilita nel lettore - nella gentes - un processo di immedesimazione.
Dalla prefazione del Trio Medusa:
«Ci è sempre piaciuta la 2CV. Per questo siamo saliti al volo su quella di Gud. Senza navigatore GPS, controllo elettronico della trazione, sistema antipattinamento, ripartizione elettronica della frenata, gestione computerizzata dello sterzo, frigobar, tv al plasma e lapdancer incorporata nel cruscotto, ci siamo ritrovati a fare due chiacchere come si faceva una volta. Solo che Gud non parla, ma disegna».
David Rubín, in Dove nessuno può arrivare, descrive una situazione al limite del reale, una storia d'amore intensa e profonda
La supereroica umanità e l'immenso amore di un uomo in lotta contro le forze oscure della mente e della realtà. Una storia intensa, una visione intima e lirica, ricca di una struggente «poetica del perdente», dove le esperienze personali si intrecciano con lo strano percorso della vita.
David Rubín illustra con maestria un universo narrativo pieno d'amore e solitudine, desiderio e illusione, gioia e sofferenza, che in un crescendo emozionale, e attraverso piani multipli di lettura, ci porta lì Dove nessuno può arrivare.
«È stata una gioia leggere quest'opera! David Rubín dà prova di dominare i codici della narrazione, come disegnatore e come sceneggiatore. La storia riesce a trasmettere una tenerezza che in nessun momento diventa sdolcinata o nauseante. È un lavoro contenuto, con pochi personaggi e una struttura ambiziosa molto ben intrecciata. Ha qualcosa che personalmente ritengo molto speciale in narrativa: tempo e silenzi».
Dalla prefazione di Miguelanxo Prado
A Catania, in due universi paralleli e opposti, si dipanano le vite di un ragazzo e di una ragazza – Gene e Gaia – e i loro rapporti con l'altro sesso, di fronte alle relazioni familiari, al percorso di studi e al desiderio di crescita e d'indipendenza.
In ciascun universo, il protagonista vive l'esistenza dell'altro come se questi fosse solo un sogno, sintomo di schizofrenia per la solitudine o il senso di colpa, chiedendosi quale dei due sia la vera illusione.
Inchiostro di Jack sorprende per la maturità e la ricerca della struttura narrativa, in bilico tra introspezioni psicologiche e fantasie sentimentali.
Il graphic novel di Giovanni Marchese e Luca Patané racconta una delle più drammatiche piaghe della nostra società: l'immigrazione clandestina
Questa è la storia di Alì Yassin, quindicenne marocchino giunto in Italia come clandestino alla ricerca del padre Ahmed, del quale da tempo non ha notizie. Il ragazzo segue le tracce del genitore attraverso un viaggio pieno di vicissitudini, finché s'imbatte nell'equipaggio di un peschereccio.
La storia si allaccia all'analoga vicenda di Costantino e del padre che non vede quasi mai, un delinquente che entra ed esce di galera e che sbarca il lunario come «caporale» nelle piantagioni di pomodori.
«Sosteneva Primo Levi che «tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono costretti a riviverlo», allora sarà utile iniziare a riflettere sul presente, sorriderne, soffrirci, prendere coscienza della realtà, nel bene e nel male».
Simone, che per gestire l'impresa di famiglia sta perdendo l'amore e – soprattutto – sé stesso; Tommy, chitarrista mod ed eterno sognatore, che si barcamena tra la musica e una relazione clandestina; Bianca, ragazza dolce e protettiva nei confronti degli amici.
Sullo sfondo della città eterna, i loro destini si intrecciano attraverso un caleidoscopio di sentimenti, passioni e sogni, alcuni destinati a realizzarsi e altri a svanire per sempre.
«Quando vivi sempre al massimo, può succedere che l'esperienza diventi un indesiderato baco da seta. Ti avvolge; ne esci diverso. E anche se non era quello che volevi, un lieve filo di inevitabilità ti induce a ritenere che, forse, non avevi affatto scelta».
In un paesino della provincia italiana i tragici eventi della Seconda guerra mondiale sconvolgono la vita di un maestro di scuola elementare.
Attraverso la poesia, il maestro cerca di infondere nei suoi giovani alunni la scintilla di vita necessaria per sopravvivere in quel particolare periodo storico. In questo scenario, la sua struggente storia d'amore con Maria ne fa l'ultimo romantico in un mondo sull'orlo dell'abisso.
«A volte noi grandi facciamo cose strane, come la guerra o come restare quando tutti vanno via, perché resistere è l'unica cosa che ci è rimasta».