La terza Guerra mondiale è alle porte, qualcuno cerca di preparare un'arca piena di parole, un'arca che sopravviva al diluvio, alla distruzione. L'arca rimane vuota. Un Batman allucinato osserva il mondo sprofondare dalla finestra di casa sua, un casellante autostradale vede l'umanità passargli di fronte come una desolata landa di zombie. I personaggi di Arca vuota sono commessi dell'Ipercoop, aspiranti suicidi, terroristi globali, figli storpi del nuovo ordine mondiale; una carrellata di creature crepuscolari ossessionate dai ricordi e dalla disperazione, figure curve incapaci di afferrare il presente e impegnate in una partita impossibile contro se stesse e contro la propria immensa solitudine. Arca vuota è una serie di frammenti, una serie di schegge che riecheggiano da una deflagrazione lontana, una raccolta di racconti fatta di calma e oscurità, di improvvise esplosioni di violenza, un mondo cupo e privo di colori messo in piedi dalla scrittura di AkaB e illustrato da Ernest Yesterday, un mondo dove un pugno in faccia ti può fare risvegliare all'improvviso sbattendoti contro alla realtà che per tutto questo tempo hai cercato disperatamente di non vedere.
All'improvviso le segnalazioni di UFO diventano vere e proprie apparizioni di alieni. Non una sola razza, ma molte e diverse tra loro iniziano ad atterrare e visitare la Terra. Ma tutti questi alieni hanno la stessa domanda da fare: "Sei tu Paul McCartney?". L'arrivo degli omini verdi non passa inosservato al decisionista presidente americano, che decide di intervenire. Prima di essere tutti catturati e rinchiusi nell'Area 51 gli alieni faranno in tempo a stringere legami anche profondi con molti terrestri, e addirittura di coronare il proprio sogno di conoscere i Beatles!
Con una parabola moderna, graziata da un amaro umorismo, Hobbs usa la fantascienza per dimostrarci, una volta di più, che la paura del "diverso" e l'odio preconcetto non vincono mai, anche quando la realtà sembrerebbe dimostrare il contrario.
Continuano le disavventure di Bigio, funestato dall'arrivo in casa sua di ben quattro splendide muse nonché dalla presenza di un impertinente orsacchiotto parlante. In questo secondo volume saranno svelate le origini di Talia, che risalgono a quasi tremila anni fa. Nel frattempo, nel presente, una misteriosa presenza malevola si sta generando nel caos mutevole del campo nootico, e le conseguenze della sua comparsa si protrarranno indubbiamente anche nella vita quotidiana dell'autore...