Con tutti i molti difetti e i pochi pregi della coppia media di mezza età, i Bidochon sono talmente famosi ed esemplari da essere entrati nel linguaggio comune e nei DIZIONARI, e da essere stati trasposti per il teatro e per il cinema.
Amati da anni dai lettori italiani, ne I Bidochon salvano il pianeta Raymonde e Robert sono alle prese con i problemi dell'ecologia adottata nella vita quotidiana: la raccolta differenziata dei rifiuti, il risparmio energetico, l'auto condivisa, le case ecologiche...
Esilarante e intrigante, il volume ha ricevuto al Festival di Angoulême il PREMIO TOURNESOL per il fumetto più vicino ai temi dell'ambiente.
Christian Binet emerge creando per il mensile Fluide Glacial l'originale cane Kador, ma sono i suoi padroni, i coniugi Bidochon, a impadronirsi della scena e a diventare un fenomeno editoriale e di costume. In oltre venti volumi pubblicati con crescente successo, Binet si conferma come osservatore ironico e feroce dei comportamenti umani contemporanei.
Presuntuoso, ipocrita, razzista, megalomane: un irresistibile ritratto d'artista nella Parigi degli anni '30. Blotch è un mediocre disegnatore umorista della rivista Fluide Glacial, eppure la sua presunzione è sconfinata: tanto da porlo in situazioni grottesche, paradossali, di irresistibile umorismo. Dando al personaggio il proprio pseudonimo, appena modificato, Blutch crea una forma di autobiografia scaramantica (unendo nel divertimento diversi colleghi, sino a Hergé), a voler scacciare le tentazioni di presunzione che facilmente seducono molti, artisti e non.
Con il secondo e ultimo volume delle sue disavventure, sempre autoconclusive, il personaggio di Blotch, forte di tutta la sua umana fragilità, assurge alla statura di vera, modernissima maschera comica, o tragicomica, sberleffo finale a ogni arroganza e ipocrisia.
Blotch tenta ora di mirare all'Arte con la a maiuscola. E rischia di perdere il lavoro e la devota ma non troppo sottomessa fidanzata. Ma sarà lei che in qualche modo lo salverà...
Un personaggio, un segno, un umorismo irresistibili.
Anni '50, una regione dell'ovest della francia, i mauges. Lasciando la scuola alle soglie dell'adolescenza, centinaia di giovani scoprono le dure condizioni lavorative della fabbrica. Insieme alla chiesa, sembra essere il loro insuperabile orizzonte. In una regione considerata refrattaria ai mutamenti, alcuni decidono di iniziare un'attività militante. Atraverso testimonianze dirette la vita dell'ambiente in cui è cresciuto Deavodeau crea un ritratto del mondo del lavoro e delle sue battaglie.
Una torrida sera, una stazione di provincia, due "quadri" specializzati in risorse umane, tre persone "normali", normalmente pronte alla violenza, e una giovane coppi. Il treno arriva, in ritardo e malfunzionante. La tensione cresce. Una scommessa, e un'unica possibilità di salvezza. Provvisoria....
Da un fatto di cronaca: in un appartamento del centro di Torino una coppia viveva senza mai uscire, da anni. La paura o ildisprezzo verso il mondoeserno, una sclta lucidissima, una malattia o comunque un amore, una questione privata. Un appartamento come un isola. Un avincente pamphlet a fumetti sull'amore, sulla libertà individuale, e contro non soltanto ogni violazione, ma già anche contro ogni sfioramento della privacy!