Prefazione di Vittorio Giardino
Ultimo favoloso racconto scritto e disegnato interamente
ad acquerello da Jiro Taniguchi, costretto dalla malattia
a un lavoro puro e solitario (per la prima volta vediamo le
sue tavole come le avrebbe disegnate lui, senza l'ausilio
dei numerosi assistenti che lo hanno affancato per tutta la
carriera).
Jiro Taniguchi è l'autore giapponese più amato dal pubblico occidentale oggi. Ha preso la legione d'onore in Francia per meriti artistici.
Recentemente scomparso, ha al suo attivo oltre 60 opere tra racconti e novel di più ampia foliazione. L'opera Quartieri lontani, che
ricorda per alcune tematiche la sua ultima fatica, La foresta millenaria, ha venduto circa mezzo milione di copie nella sola Europa. I racconti
di Taniguchi attraversano i generi narrativi – storie quotidiane (L'uomo che cammina, In una lontana città); hard boiled (Tokyo Killer);
racconti di avventura o di fantascienza (Icaro, scritta da Moebius) – rimanendo riconoscibili grazie a un segno grafco nitido e leggero,
vicino alla tradizione europea. Insieme allo scrittore Natsuo Sekikawa ha pubblicato il manga Ai tempi di Bocchan, tratto da un classico
della letteratura giapponese, vincitore del prestigioso "Osamu Tezuka Award".
L
Alla fine degli anni '50, un forte terremoto sconvolge l'incontaminata regione di Tottori (regione montuosa del Giappone e terra natale dell'autore), provocando la misteriosa apparizione di un'antichissima foresta. Il terremoto porta però alla luce anche uno sconosciuto minerale simile all'uranio, il cui sfruttamento minaccia la natura selvaggia. Della sorte della foresta si prenderà cura Wataru Yamanobé, un ragazzino di dieci anni, silenzioso e attento. Trasferitosi qui dalla città, Wataru subisce profondamente il fascino di questi luoghi a lui sconosciuti e rimane turbato quando ha l'impressione di 'capire la voce degli animali e delle piante intorno a lui'. Purtroppo incompiuto, La foresta millenaria è da considerarsi un vero e proprio testamento artistico: contiene infatti tutte le componenti care a Taniguchi: l'infanzia, la natura, la solitudine, le domande esistenziali. Arricchito da una preziosa introduzione con disegni di Vittorio Giardino, da un'accurata ricostruzione del progetto editoriale originario e da una serie di tavole inedite, ci piace pensare che questo libro sia simile a come se l'era immaginato Jiro Taniguchi.
Le geishe non sono prostitute come molti immaginano in questo lato del pianeta.
Christian Durieux e Christian Perrissin raccontano la storia di una di loro.
Con finezza, fanno luce su un mondo segreto in cui la raffinatezza e l'arte vanno
di pari passo. Giappone, 1912. Setsuko Tsuda aveva otto anni quando, con i suoi
genitori e la sorella, abbandona il villaggio nella speranza di una vita migliore
in città. Senza lavoro, il padre decide di vendere Setsuko a una casa di geishe.
Setsuko, poi rinominata Kitsune, non ha idea di cosa aspettarsi. Tagliata fuori
dalla sua famiglia, deve imparare l'arte, la danza, il canto e soprattutto la musica
attraverso lo shamisen, il tradizionale strumento a corde giapponese.
In questo secondo volume si conclude la storia di Setsuko, venduta dal padre a
una casa di geishe quando era bambina.
A 18 anni, la ragazza ha completato l'apprendistato ed è diventata una geisha.
Perfezionato lo studio, è ora una virtuosa dello shamisen, il tradizionale strumento
a tre corde che accompagna il canto delle geishe, e si esibisce con una compagna
che danza al suono della sua musica.
Ma il suo successo è malvisto nel suo ambiente, poiché per Setsuko la carriera
artistica è anche uno strumento di emancipazione dai rapporti di dipendenza dalla
"casa" e dai vari uomini, protettori e amanti, che incontra nella sua vita. Tra i quali
anche Shuji, studente di letteratura francese a Tokyo, con il quale avrà una tormentata
storia d'amore.
Disegnato con rara sensibilità da Christian Durieux, il volume restituisce spessore
e complessità alla figura della geisha, spesso in Occidente confusa con quella
della prostituta.
CHRISTIAN DURIEUX
Christian Durieux è nato nel 1965 a Bruxelles, si è
imposto nel panorama internazionale della letteratura
disegnata grazie a uno stile certosino che presta
grande attenzione alle atmosfere. La ricerca della
documentazione è strumento prezioso per una
ricostruzione iconografica minuziosa. Lo status di
"nuovo maestro" non ha fatto altro che confermare
un talento precoce, Durieux, infatti, a soli 13 anni ha
proposto i suoi lavori all'editore Dupuis.
CHRISTIAN PERRISSIN
Christian Perrissin ha 43 anni. È nato in Alta Savoia.
Sceneggiatore per il cinema e la televisione, ha
creato con Daniel Redondo la serie Barbe-Rouge. È
autore di El Niño, disegnata da Boro Pavlovic. Nel 2008
esce Martha Jane Cannary, frutto del sodalizio con
Matthieu Blanchin che riceve un ottima accoglienza da
critica e pubblico.