Formato: cm 32,0 x 42,0 Pagine: 128 Colore: b-n Caratteristiche: Cartonato con cofanetto
"Dopo il mio lavoro su Hansel & Gretel, i due protagonisti della fiaba sono usciti dal bosco e hanno lasciato la scena ad altri abitanti di quella foresta archetipica. Ho cominciato a creare immagini narrative evocandole sul momento, lavorando con pennelli e inchiostro di china direttamente sulla carta, senza schizzi o altre mediazioni. Questa piena libertà che mi sono preso mi obbligava paradossalmente a un'estrema concentrazione sul soggetto e sulla composizione del disegno. Tutto doveva essere contenuto, svolgersi in quell'unica tavola. Ho l'impressione che la mente, in questi casi, si metta all'ascolto di lontani echi narrativi, di storie, simboli e immagini, visti in altri periodi della mia vita. Scava nella memoria e va a pescare immagini rimaste impresse nella mia pinacoteca personale, creando strane associazioni, mescolando miti, personaggi, luoghi. Piano piano si è concretizzato un universo fiabesco senza riferimenti precisi a storie esistenti, un racconto per immagini molto personale, dove la luce e il buio vestono un ruolo da protagonisti."
Lorenzo Mattotti
"OLTREMAI racconta il raccontare, non con parole ma per figure, quale emerge dal disegnare senza progetto, dal suo scandagliare il profondo. La figurazione emerge dalla foresta grafica, dal groviglio di inchiostro nero e luce della carta risparmiata dall'invasione dell'inchiostro; segni bianchi e segni neri che, avvinghiandosi e confondendosi, producono figure. In questi racconti improvvisati in bianco e nero nessun filtro che sia evidente limita l'artista. Non esprimono testi ma storie terribili e innocenti, come quelle dei sogni, non tutte chiarificabili, non tutte memorizzabili, non tutte dominabili. Più che vere allora, perché esprimono l'immaginario più imprendibile dell'artista, talmente suo da rendere qualunque soggetto altrettanto libero di sentire e vibrare, immaginando sul proprio fondo di mistero."
Luigi Ficacci
soprintendente di Bologna
OLTREMAI - LA MOSTRA
Questo lavoro di Lorenzo Mattotti è stato protagonista dell'omonima mostra in programma alla Pinacoteca Nazionale di Bologna dal 22 febbraio al 7 aprile 2013, proprio nei giorni in cui il capoluogo emiliano si anima grazie al festival internazionale del fumetto BilBolBul, che ha ospitato Oltremai tra i propri eventi, e la Bologna Children's Bookfair, due manifestazioni che fanno di Bologna un centro di riferimento per l'illustrazione, il fumetto e l'arte.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... Peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Un paese incantato situato da qualche parte sotto all'arcobaleno,
oltre l'oceano e le grandi montagne, tra i deserti e le foreste pluviali.
Tutti sanno dove si trova OZ, ma nessuno sa come arrivarci.
Non si può decidere di andare a OZ,
solamente il caso può portare nelle sue lande sconfinate.
E fu così anche per Dorothy Gale, che un giorno per caso si ritrovò a OZ.
Dorothy è una bambina che vive nel Kansas con gli zii e il cagnolino Totò. Un giorno un violento tornado solleva la loro casa e, mentre gli zii riescono a mettersi in salvo, Dorothy e il cane vengono trascinati in volo fino alla Terra dei Munchkin. Nell'atterraggio la casa schiaccia la malvagia Strega dell'Est. Riconoscente, la buona Strega del Nord dona a Dorothy le scarpette d'argento della defunta e le consiglia di recarsi dal Mago di Oz, che potrà aiutarla a tornare dai suoi zii in Kansas. Inizia così la serie di intricate peripezie e incontri con bizzarri personaggi di questo classico della letteratura che ha fatto volare l'immaginazione di molti artisti tra cui Stefano Bessoni.
Dopo le colline toscane del Pinocchio di Collodi e le campagne inglesi dell'Alice di Lewis Carroll, per l'autore e illustratore è stato naturale fare un salto oltreoceano e compiere una personalissima scorribanda illustrata nella terra nata dalla fantasia di Lyman Frank Baum. Scegliendo di concentrarsi unicamente sul primo libro della saga, Il meraviglioso Mago di Oz (1900), Bessoni mette al lavoro la propria fantasia nera per offrirne una versione moderna, sintetica e avvincente. Come d'abitudine il suo intervento di adattamento consiste nel fornire stralci di testo che ripercorrono i momenti salienti della narrazione originaria accompagnati da una serie di ritratti, arricchiti e colorati nel suo inconfondibile stile macabro e grottesco. Ed ecco che in questa vivace galleria possiamo fare la conoscenza della protagonista Dorothy e della piccola, squinternata, adorabile armata formata da uno Spaventapasseri senza cervello, un Boscaiolo di Latta senza cuore, un Leone codardo e un cagnetto imprevedibile.
Ascesa al successo nel 1939 con il film di Victor Fleming interpretato da Judy Garland, questa celeberrima saga è stata riadattata in numerose versioni cinematografiche e portata avanti in quaranta volumi, di cui 14 scritti da Baum.
In questo solco si colloca Bessoni, che infonde nuova vita all'affascinante mondo di Oz, arricchendolo di nuovi riferimenti e calcandone le tinte macabre.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello (disponibile anche in inglese), Workshop di stop-motion. Secondo livello (disponibile anche in inglese), Wunderkammer e Oz.
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 192 Colore: B/n Caratteristiche: Brossurato
Un suicida che per quanto insista proprio non riesce a morire e poi è vittima di un disastro atomico, un astronauta che nello spazio si ritrova circondato da ammalianti creature marine, la morte che pesca cappelli all'amo, incidenti stradali, soldi, sesso, zombi, clown suicidi, conigli diabolici e poi ancora torture, scene di guerra e "dieci modi per uccidere tuo marito". È una galleria di personaggi disturbati e a tratti raccapriccianti quella che popola i racconti brevi pubblicati da Thomas Ott tra il 1985 e il 2004 in Tales of Error (1989), Greetings from Hellville (1995) e Dead End (1996), con qualche inedito. In ciascuna delle storie che si succedono, e che non riusciamo a smettere di divorare, sappiamo con certezza che qualcosa di terribile sta per accadere, e che non c'è alcuna possibilità di redenzione. Pagina dopo pagina, tuttavia, ci accorgiamo che l'orrore a cui assistiamo non è originato da cause sovrannaturali ma semplicemente dalla natura umana, con la sua avidità, la sua vanità, la sua stupidità. Si tratta di una raccolta di fumetti brevi o brevissimi che attingono a vari generi, dall'horror alla fantascienza, dal noir al thriller, non senza una punta di macabra ironia.
In R.I.P. troviamo in nuce tutta la potenza espressionistica del tratto di Thomas Ott, che nella tecnica dello scratchboard incide strati di inchiostro con precisione chirurgica, dando vita a tavole dal tratto bianchissimo su sfondo nerissimo, sempre rigorosamente prive di dialoghi.
Il titolo? Un omaggio a Lux Interior. Ce lo rivela un interessante excursus del musicista, gastronomo e appassionato di fumetti Martin Eric Ain che, a chiusa del volume, tratteggia la scena zurighese della fine degli anni Ottanta, presentandoci un giovane Thomas Ott alle prese con concerti, fanzine e ciuffi a banana colorati con i Crazy Color.
Thomas Ott nasce a Zurigo nel 1966. Dopo la scuola dell'obbligo, a 16 anni si iscrive a una scuola di arti applicate, e già durante gli anni della formazione comincia a eseguire i primi disegni su commissione, mentre parallelamente crea fumetti propri. Ottenuto il diploma di grafico, inizia a guadagnarsi da vivere come illustratore freelance per riviste svizzere, tedesche e francesi, e nel giro di breve tempo viene pubblicato il suo primo fumetto, Tales Of Error.
Nel 1990 si trasferisce a Parigi, dove ha modo di fare tutte quelle esperienze che gli sarebbero state precluse nella tranquilla Zurigo. Tuttavia, con il tempo sente il bisogno di riprendere a studiare, questa volta presso una scuola di cinema, così nel 1998 fa ritorno a Zurigo, dove si iscrive alla Scuola superiore d'arte e design e dove risiede tuttora.
Successivamente lavora in prevalenza come illustratore e fumettista, oltre a insegnare illustrazione e disegno di storyboard alla Scuola superiore d'arte (ZHdK) di Zurigo.
I suoi libri sono stati pubblicati in oltre una decina di Paesi.
Con #logosedizioni ha pubblicato R.I.P. best of 1985, Cinema Panopticum e The Number.
Bibliografia
2008 THE NUMBER, Edition Moderne, Zurigo (#logosedizioni, 2016)
2005 Cinema Panopticum, Edition Moderne, Zurigo (#logosedizioni, 2015)
2002 t.o.t.t., Edition Moderne, Zurigo
1998 La Grande Famiglia, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
1997 Exit, Edition Délcourt, Parigi
1996 La Douane, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
La Bête à 5 Doigts, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
Dead End, Edition Moderne, Zurigo
1994 Greetings From Hellville, Edition Moderne, Zurigo
Argent Roi, Edition Autrement, Parigi
Phantom der Superheld, Edition Moderne, Zurigo
1989 Tales Of Error, Edition Moderne, Zurigo
Filmografia parziale
2001 Sjeki Vatcsh! cortometraggio, 35mm/15min, produzione HGK Zürich
2000 Fleisch, cortometraggio, 35mm/5.50min, produzione HGK Zürich
1999 Nocturne, documentario, 16mm/8min, produzione HGK Zürich
1998 Sandmännchen, cortometraggio, Beta/8min, produzione HGK Zürich
1993 Robert Creep – une vie de chien, cartone animato, 35mm/25min, produzione La Fabrique, Montpellier
1984 La grande illusion, cartone animato, 16mm/3min, produzione Studio GDS
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 200 Colore: B/n Caratteristiche: Brossura con ali
Quarantun anni, orfano, forte bevitore, occupato saltuariamente, si mantiene facendo il barista e vendendo sottobanco sigarette di contrabbando. È questo, per sommi capi, il ritratto dell'anonimo uomo che un giorno riceve in sogno una strana rivelazione e si risveglia sanguinando dalle palme delle mani. Un balordo collerico puzzolente di alcol, senza un preciso scopo nella vita, sembrerebbe l'ultima persona al mondo meritevole di ricevere le ferite dei santi. Lui stesso si ribella quando qualcuno parla di stigmate, i medici sono convinti che si ferisca da solo, i clienti del bar si lamentano delle macchie che lascia sui bicchieri, il suo datore di lavoro lo considera malato e lo guarda con raccapriccio. In compenso, i vicini di casa vanno a omaggiarlo in processione con santini e ceri votivi.
""Quale sarà il disegno di Dio, in tutto questo?" si domanda il lettore fin dall'inizio, e se lo chiede anche il protagonista dopo che l'inspiegabile "miracolo" lo ha portato alla rovina. A causa di questo "dono", infatti, finisce per perdere il lavoro e la sua casa viene distrutta dal fuoco delle candele offerte dai suoi adoratori. "Siamo robaccia destinata a marcire" mormora l'uomo, sconfitto, crollando lungo la strada. Una sentenza di condanna che alla fine verrà ribaltata.
Stigmate è una sorta di mistero medievale ambientato in un contemporaneo contesto urbano che appare via via più minaccioso, degradato e terribile, popolato da una serie di figure marginali, tra cui individui rapaci, disonesti e violenti ma anche creature fragili e sventurate.
In perfetto connubio con il testo poetico e aspro di Claudio Piersanti, la vicenda prende corpo nelle illustrazioni in bianco e nero di Mattotti, qui quanto mai materiche, sporche, realizzate mediante tratti nervosi di pennino che portano il nero a emergere con forza, spesso con furia, dalla pagina bianca, come grovigli di linee da cui, anticipando lo stile di Hansel & Gretel e Oltremai, affiorano figure, volti, paesaggi.
Una storia intrisa di religiosità, in cui l'esistenza di un uomo, dalla caduta alla rinascita, passando per una felicità temporanea tragicamente perduta, assurge a moderna parabola sul valore di ogni essere umano. Una parabola che insegna come, toccando il fondo del proprio personale inferno, a chiunque sia dato risollevarsi fino alla salvezza, anche agli individui che vivono ai margini della società – evangelicamente, gli ultimi destinati a essere i primi.
Edito per la prima volta nel 1999 nella collana Stile Libero di Einaudi e adattato per il cinema dal regista spagnolo Adán Aliaga nel 2010 con il titolo Estigmas, Stigmate viene oggi ripubblicato da #logosedizioni come seconda tappa di un percorso editoriale che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana "Works", con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l'edizione 2017 di Lucca Comics & Games.
Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L'uomo alla finestra e Stigmate. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind, Covers for the New Yorker, L'uomo alla finestra e Stigmate.
Claudio Piersanti nasce nel 1954. Nel 1978 si laurea in Filosofia presso l'Università di Bologna e nel 1981 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, Casa di nessuno, cui segue Charles (Lavoro editoriale e Transeuropa 1986, 1989; Feltrinelli UE 2000). Vive per quasi vent'anni tra Bologna e Padova, lavorando a lungo come giornalista specializzato nella divulgazione delle scienze neurobiologiche e dirigendo per dieci anni un mensile di neurobiologia destinato ai medici. Per diversi anni è direttore responsabile de la Rivista dei libri, edizione italiana della New York Review of Books. Nel frattempo continua a pubblicare diversi titoli con Feltrinelli, tra cui la raccolta di racconti L'amore degli adulti (1989; successivamente riproposta in edizione ampliata, Feltrinelli UE I998 e successive ristampe) e i romanzi Gli sguardi cattivi della gente (1992), Luisa e il silenzio (1997, vincitore del Premio Viareggio e del Premio Vittorini, ristampato più volte), L'appeso (2000), Il ritorno a casa di Enrico Metz (2006, Premio Napoli, Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati, Premio Frontino-Montefeltro, Premio Alassio 100 libri – un autore per l'Europa), I giorni nudi (2010) e Venezia, il filo dell'acqua (2012, prima edizione privata del Consorzio Venezia Nuova, 2009). Realizza svariate sceneggiature per il fumetto e il cinema, collaborando con Lorenzo Mattotti e Carlo Mazzacurati. Di prossima uscita è il suo nuovo romanzo La forza di gravità, sempre per i tipi di Feltrinelli. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue.
Formato: cm 19,5 x 25,0 Pagine: 60 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Come dicono coloro che ricordano.
Come dicono coloro che raccontano.
Nella notte dei tempi, fra le tenebre dell'oblio…
Dopo le devastanti guerre contro le macchine, l'umanità stremata concepì il progetto della Tavola smeraldina per ritrovare la sua posizione centrale nel cosmo e giungere a decifrare la trama del Tutto. Proprio a questo scopo fu creata la stirpe dei golem, umanoidi immortali plasmati con l'argilla che da tempo immemorabile perlustrano e documentano l'universo, dando forma con la loro conoscenza al testo della tavola. Tra i più illustri esponenti della sua razza, Taddeo il Guercio ci ha lasciato un ricco corpus di testimonianze delle sue peregrinazioni nelle immense vastità punteggiate di stelle, di cui questo volume propone una selezione corredata di analisi filologiche e commenti esplicativi. Attraverso gli occhi e le orecchie del golem, anche noi possiamo quindi viaggiare tra nebulose che celano condotti spazio-temporali, lune che generano e poi ingurgitano creature straordinarie, pianeti dove sgorga il soma che allunga la vita e resti di un fallito progetto di inseminazione panspermica. Intraprenderemo così un percorso di iniziazione ai misteri arcani dell'universo, inseguendo la nostra fascinazione per l'ignoto e la volontà di diventare Uno con il Tutto, ben consapevoli che la nostra massima realizzazione segnerà anche la nostra fine.
Dopo averci condotto alla scoperta del fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus e dell'isola Speculare, Claudio Romo attinge alla tradizione alchemica, filosofica e spirituale – oltre che ai grandi romanzi e fumetti del genere fantascientifico – per accompagnarci in un'odissea intergalattica fino agli estremi confini del cosmo, stimolando ancora una volta la nostra sete di comprensione della Natura e il nostro stupore nei confronti dei suoi prodigi.
Le letture e i film che hanno ispirato questo libro:
"Utopia di un uomo che è stanco", in Il libro di sabbia, Jorge Luis Borges, Adelphi, 2008.
Dune, Frank Herbert, Fanucci, 2016.
Solaris, Stanisław Lem, Sellerio, 2013.
L'Incal, Alejandro Jodorowsky e Moebius, Magic Press, 2012.
Il mondo di Edena, Moebius, Magic Press, 2017.
L'Eternauta, Héctor Oesterheld e Francisco Solano López, 001 Edizioni, 2017.
Il pianeta selvaggio, René Laloux, 1973.
L'autore:
Claudio Andrés Salvador Francisco Romo Torres (Claudio Romo) è illustratore e scrittore nato nella città portuale di Talcahuano, Cile, nel 1968. Ha studiato Arti Plastiche presso l'Universidad de Concepción e ha conseguito il Master in Arti Visive con specializzazione in Grafica presso l'Academia de San Carlos, Escuela Nacional de Artes Plásticas, UNAM México. Oggi è professore di grafica e disegno presso l'Universidad de Concepción, Cile.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Viaggio nel fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus (disponibile anche in inglese), Nueva Carne, Il libro della Flora imprudente (disponibile anche in inglese e in spagnolo) e Tavola smeraldina (disponibile anche in spagnolo).
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 144 Colore: b-n Caratteristiche: Brossura con ali
Nel braccio della morte, il boia che ha appena portato a compimento l'esecuzione di un condannato trova vicino alla sedia elettrica un foglietto con una sequenza numerica e, affascinato dall'enigma che potenzialmente rappresenta, decide di portarlo con sé. Da quel momento i numeri cominciano ad affiorargli intorno nell'ordine in cui sono riportati scandendo ogni momento della sua quotidianità. Inizialmente la loro presenza determina una svolta positiva: a partire dal ritrovamento di un cagnolino smarrito, l'uomo inizia una relazione sentimentale e vince una somma consistente al casinò giocando proprio i numeri che ha trovato. Ma, dopo una notte felice, il risveglio porta con sé un brusco cambiamento e la sequenza numerica torna a ricomporsi foriera di sventure fino a una conclusione agghiacciante che innesca un ineluttabile meccanismo ciclico. Si chiarisce così il significato della citazione che a guisa di epigrafe introduce il libro: "I buoni sono sempre convinti di essere nel giusto".
Con questa graphic novel, Thomas Ott torna a catturare il lettore/spettatore con il suo tratto allucinante e perentorio, graffiato abilmente su tavole nere secondo la tecnica dello "scratchboard". L'aspetto grezzo connaturato alla tecnica, che consiste nel ricoprire di inchiostro nero il foglio e grattarlo via con un pennino per far emergere i disegni, è sapientemente controbilanciato dalla ricchezza di dettagli e dalla finezza delle espressioni che l'artista conferisce ai personaggi. Il segno luminoso emerge vigorosamente dall'oscurità veicolando alla perfezione l'illusione della tridimensionalità. Qui più che mai l'illustrazione tende verso il cinema richiamandosi da un lato alla tradizione del noir, dall'altro restituendo le suggestioni in bianco e nero delle pellicole espressioniste tedesche. #TheNumber è una storia disturbante, che penetra nella mente del lettore con la ripetizione enigmatica e martellante della sequenza numerica, riportata all'inizio di ogni pagina. Una ripetizione che si fa via via più angosciante fino allo spaventoso epilogo.
Thomas Ott nasce a Zurigo nel 1966. Dopo la scuola dell'obbligo, a 16 anni si iscrive a una scuola di arti applicate, e già durante gli anni della formazione comincia a eseguire i primi disegni su commissione, mentre parallelamente crea fumetti propri. Ottenuto il diploma di grafico, inizia a guadagnarsi da vivere come illustratore freelance per riviste svizzere, tedesche e francesi, e nel giro di breve tempo viene pubblicato il suo primo fumetto, Tales Of Error.
Nel 1990 si trasferisce a Parigi, dove ha modo di fare tutte quelle esperienze che gli sarebbero state precluse nella tranquilla Zurigo. Tuttavia, con il tempo sente il bisogno di tornare a studiare, questa volta presso una scuola di cinema e, poiché quelle di Parigi non sono di suo gradimento, sceglie di tornare a Zurigo, dove si iscrive alla Scuola superiore d'arte e design (HGKZ) e dove risiede tuttora. Dal 2007 insegna alla Scuola superiore d'arte (ZHdK).
Con #logosedizioni ha pubblicato Cinema Panopticum e The Number.
Bibliografia
2008 THE NUMBER, Edition Moderne, Zurigo (#logosedizioni, 2016)
2005 Cinema Panopticum, Edition Moderne, Zurigo (#logosedizioni, 2015)
2002 t.o.t.t., Edition Moderne, Zurigo
1998 La Grande Famiglia, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
1997 Exit, Edition Délcourt, Parigi
1996 La Douane, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
La Bête à 5 Doigts, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
Dead End, Edition Moderne, Zurigo
1994 Greetings From Hellville, Edition Moderne, Zurigo
Argent Roi, Edition Autrement, Parigi
Phantom der Superheld, Edition Moderne, Zurigo
1989 Tales Of Error, Edition Moderne, Zurigo
Filmografia parziale
2001 Sjeki Vatcsh! cortometraggio, 35mm/15min, produzione HGK Zürich
2000 Fleisch, cortometraggio, 35mm/5.50min, produzione HGK Zürich
1999 Nocturne, documentario, 16mm/8min, produzione HGK Zürich
1998 Sandmännchen, cortometraggio, Beta/8min, produzione HGK Zürich
1993 Robert Creep – une vie de chien, cartone animato, 35mm/25min, produzione La Fabrique, Montpellier
1984 La grande illusion, cartone animato, 16mm/3min, produzione Studio GDS
Formato: cm 15,0 x 19,0 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura con ali
Piccolo Tigre è molto malato: ha dolori dappertutto e non si regge in piedi. Per fortuna c'è Piccolo Orso a prendersi cura di lui! Lo prenderà in braccio, lo porterà a casa, lo fascerà, gli rimboccherà la coperta leopardata che gli piace tanto e gli cucinerà il suo piatto preferito (con qualche piccolo compromesso). Allora Piccolo Tigre si sentirà un po' meglio… ma poi si sentirà di nuovo un po' peggio, perché vorrà ricevere delle visite. Così Piccolo Orso farà una telefonata suburbana a Zia Oca, che accorrerà munita di sciroppo di nuvole. Allora Piccolo Tigre si sentirà un po' meglio… ma poi si sentirà di nuovo un po' peggio. Nessuno capisce cosa gli sia successo, così su consiglio di Lepre Scarpe Veloci tutti insieme decidono di farlo visitare dal Dottor Membrana. Un lungo corteo partirà quindi di buon mattino dalla casa di Piccolo Orso alla volta dell'ospedale degli animali… ma non c'è da aver paura, perché all'ospedale degli animali si sta bene!
La biblioteca della Ciopi si arricchisce di un nuovo titolo, scritto e illustrato dall'amatissimo autore per l'infanzia Janosch, pseudonimo di Horst Eckert. Una storia per sorridere ripensando a tutte le volte che siamo stati malati e abbiamo ricevuto le amorevoli cure di amici e parenti… e che ne abbiamo approfittato per farci coccolare un po'. Tuffatevi nel tenero e ironico mondo di Janosch, pieno di animali gentili e dialoghi surreali, e scoprite il potere curativo dell'amicizia, dell'affetto, della solidarietà… e, ovviamente, del vostro piatto preferito!
L'autore e illustratore
Janosch (vero nome Horst Eckert) nasce nel 1931 a Zaborze, Polonia. Dal 1944 al 1953 lavora come fabbro in un'officina e poi in fabbrica come disegnatore tessile. Successivamente si avvicina alla pittura, e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove tuttavia durante il periodo di prova è costretto a interrompere gli studi. Da allora fa l'artista: dipinge, inventa rime, crea storie e personaggi, ed è autore di oltre 100 libri (albi illustrati, libri per ragazzi e romanzi) e orgoglioso papà di Piccolo Tigre, Piccolo Orso & co. Il suo libro Oh, wie schön ist Panama (Oh, com'è bello Panamá) ha vinto il Deutscher Jugendliteraturpreis. Janosch vive su un'isola solitaria tra il sole e il mare.
Formato: cm 14,0 x 14,0 Pagine: 68 Colore: b-n Caratteristiche: Cartonato
Una staffetta di personaggi disegnati con l'elegante tratteggio a china in bianco e nero tipico di Arispe porta lo scompiglio nelle pagine bianche ed essenziali di questo nuovo volume dell'autore argentino. Corrono tutti freneticamente, passandosi di mano in mano un vassoio con sopra una bottiglia. Sono allarmati e concentratissimi: è una questione di vita o di morte, se non arriveranno in tempo rotoleranno delle teste!
Il primo è un cavaliere con una strana armatura tutta sgangherata da cui spuntano dettagli inaspettati: una carota conficcata nell'elmo, un paio di mutandoni a cuori che ondeggiano appesi dietro la schiena, un imbuto a protezione di ogni gomito. Caratterizzati in maniera altrettanto eccentrica, lo seguono il ciambellano (con grosse chiavi appese a cinture e braccialetti), la cuoca (che sfreccia con aria determinata all'interno di un grosso pentolone su ruote), la donzella (che cerca decorosamente di reggersi le vesti), la strega (in bilico su una scopa che sembra sfuggirle di mano), il coccodrillo del fossato (elegantemente bardato per l'occasione) e molti altri ancora, per terminare con un giovane scudiero che somiglia particolarmente all'impacciato Semola della Spada nella roccia. Ma dove vanno tutti questi esseri fiabeschi che sembrano usciti dalle pagine di un poema cavalleresco? Cosa c'è nella bottiglia e a chi stanno portando un bene tanto prezioso?
Dedicato alla figlia Francisca, "piccola amazzone" inconsapevole ispiratrice di tanto trambusto, Tutti contenti è una metafora dolcissima e spassosa su ciò che siamo disposti a fare per assecondare i desideri di chi amiamo di più.
Nicolás Arispe è nato a Buenos Aires nel 1978 e ha studiato disegno e arti visive all'UNA (Universidad Nacional de las Artes).
Dal 1997 collabora con produzioni televisive e cinematografiche, partecipando alla realizzazione di film e cartoni animati per il mercato argentino, brasiliano, messicano e spagnolo, oltre a realizzare copertine di dischi e libri e lavori di grafica editoriale. Il suo primo libro illustrato risale al 2005; da allora ha realizzato numerosi progetti editoriali propri, e illustrato opere di svariati scrittori, tra cui María Teresa Andruetto, Alberto Laiseca e Alberto Chimal, pubblicati in Argentina, Messico, Francia, Italia, Guatemala, Spagna, ecc. Nel corso della sua carriera è stato selezionato da ALIJA (Asociación de Literatura Infantil y Juvenil de la Argentina), sezione argentina di IBBY (2005 e 2016), dal Banco del Libro de Venezuela (2013 e 2018), dalla Cámara Nacional de la Industria Editorial de México (2013 e 2016), e dalla Feria Internacional del Libro di Bogotá (2016), oltre che per il catalogo White Ravens 2016 della Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera. Nel 2018 è entrato nella lista d'onore di IBBY per il suo lavoro di illustratore.
Dal 2001 insegna arte a bambini, adolescenti e adulti.
Formato: cm 17,5 x 25,0 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
"L'Uomo Mascherato non ha senso dell'umorismo.
Non si toglie mai la calzamaglia
Che suscita le risate degli ignari
E il terrore dei ben informati.
L'Uomo Mascherato è solo.
Ricco e solo."
Una narrazione quasi sussurrata che segue le gesta di un eroe mascherato, illustrazione dopo illustrazione, quasi a fotografarne il passato, il presente, il futuro.
Ne accompagna il pensiero, ci racconta la sua vita fatta di lotte, carne, passioni, estetica e marketing.
Un albo illustrato per adulti. Contemporaneo.
AkaB (Milano, 26/07/1976) è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre.
La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce Mattatoio, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito Il corpo di Cristo selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con Vita e opere di un Santo selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. Il suo gruppo sanguigno è 0 Rh-forse.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Monarch, Come un piccolo olocausto, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo) Un uomo mascherato, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo).
Formato: cm 29,7 x 21,0 Pagine: 144 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
"Dovevo fare qualcosa di onesto verso me stesso. Non ho pensato neanche per un momento di disegnare le gondole e piazza San Marco, ho provato a capire in profondità la struttura della città." - Lorenzo Mattotti
Nella sua nuova edizione, VENEZIA è la raccolta di disegni realizzati da Mattotti in varie tecniche, ma soprattutto la sua visione della città, o come dice Piersanti nel suo testo introduttivo al libro: La Venezia sognata da Mattotti. Sorprendentemente una Venezia familiare e mai vista. Il vero stupore dev'essere proprio questo: essere stupiti da qualcosa che è sotto gli occhi (e gli obiettivi) di tutti.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... Peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Editore: #logosedizioni