Formato: cm 14,8 x 21,0 Pagine: 64 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Sotto terra perché lontano dalla vista e dai nostri sensi.
Sotto terra perché lontano dalla luce.
Sotto terra perché è lì che si annida il perturbante.
Sotto terra perché è lì che si mettono a dormire i morti e si trovano le ossa.
Sotto terra perché per Lewis Carroll era lì il paese delle meraviglie.
Il primo manoscritto, creato per la piccola Alice Liddell, si intitolava infatti "Alice's adventures under ground".
A tre anni dall'uscita di #AliceSottoTerra, #logosedizioni ripropone una nuova edizione ampliata, con l'aggiunta di 7 tavole e nuovi spassosi personaggi, di questo omaggio dell'autore e illustratore Stefano Bessoni al genio di Lewis Carroll. Liberamente tratto da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio, il libro è un taccuino di viaggio con schizzi e appunti sugli abitanti del paese delle meraviglie, un "bestiario" stilato con lo sguardo di un naturalista dall'animo vittoriano, diviso tra la passione per gli insetti, gli scheletri, gli spettri, la fotografia... È un piccolo viaggio tra gli abitanti del sottosuolo visti con uno sguardo personale, macabro, quasi da "intruso", dove Alice diviene una di loro, perfettamente calata in quella realtà ribaltata che dovrebbe invece meravigliarla.
L'autore:
Stefano Bessoni, regista, illustratore e animatore stop-motion, nasce nel 1965 a Roma, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Dal 1989 realizza film sperimentali, installazioni videoteatrali e documentari, suscitando l'attenzione della critica. Negli anni '90 lavora per alcune società di produzione televisiva come operatore, direttore della fotografia e montatore. È stato docente di regia cinematografica presso la NUCT a Cinecittà e presso l'Accademia Griffith di Roma. Ha tenuto e tiene numerosi workshop in Italia e all'estero, presso scuole e festival specializzati. Insegna inoltre illustrazione e animazione stop-motion presso La Fabbrica delle Favole a Macerata.
Diversi i riconoscimenti ricevuti con i suoi ultimi film Canti della forca, riconosciuto di interesse culturale nazionale da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e Krokodyle, miglior film fantasy al 6° CINEFANTASY a San Paolo in Brasile, miglior film internazionale a PUERTO RICO HORROR FILM FEST 2011, Menzione Speciale al SITGES 2011 – 44° Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya, che si aggiunge a quella ottenuta al FANTASPOA 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Alice sotto terra (disponibile anche in inglese e in spagnolo), Canti della forca (disponibile anche in inglese), Homunculus, Mr Punch, Pinocchio, Stop-motion. La fabbrica delle meraviglie, Workshop di stop-motion. Primo livello e Wunderkammer.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 56 Colore: Colore Caratteristiche: cartonato
All'alba del secondo compleanno di Helen, centinaia di farfalle nere entrano da uno squarcio nel velo che protegge la sua culla e, cingendole occhi e orecchie, la sprofondano nell'oscurità e le impediscono, con il battito delle loro ali, di sentire le voci amate.
La bambina cresce come un essere selvaggio e capriccioso, chiuso nel suo mondo, e rifiuta l'affetto dei genitori che infine, disperati, cercano qualcuno che li aiuti a educarla. Così dal nord arriva un'insegnante di nome Anna che, grazie alla sua competenza e forza d'animo, riesce a strappare Helen al suo mondo di tenebra, trovando un modo per comunicare con lei: l'alfabeto manuale, che consiste nel formare le lettere con le dita sul palmo della mano dell'altro. Così Helen impara a poco a poco i nomi delle cose e da quel momento la sua vita cambia radicalmente.
È rivisitando nel suo personalissimo stile la classica dicotomia tra buio e luce che Ana Juan racconta la storia di Helen Keller e Anne Sullivan, nota ai più soprattutto grazie al film The Miracle Worker (USA, 1962), approdato in Italia proprio con il titolo Anna dei Miracoli. Attraverso un uso sapiente del chiaroscuro e l'alternanza tra il luminoso giallo dorato e i neri e i grigi del carboncino, l'autrice ricrea efficacemente la lotta che Helen e quella che lei chiama la sua "fata madrina" compiono insieme per uscire dal buio incontro alla luce.
Quella di Helen Keller e Anne Sullivan è una storia vera. Nata a Tuscumbia, in Alabama, nel 1880, a due anni Helen contrae una violenta malattia (forse scarlattina o meningite) che la lascia cieca e sorda. Isolata e frustrata, la bambina cresce capricciosa e violenta finché, grazie all'aiuto di Anne, impara a comunicare, leggere e scrivere, fino a diventare la prima persona sordocieca a laurearsi, e poi scrittrice, attivista e insegnante.
In occasione del cinquantenario della sua morte (1968–2018), #logosedizioni ripropone, attraverso i testi poetici e le splendide illustrazioni di Ana Juan, questa storia toccante e piena di speranza, arricchita da una tavola e un testo di approfondimento dedicato all'alfabeto manuale.
Anna dei miracoli è il terzo volume della collana CBM #logosedizioni, inaugurata con Blind di Lorenzo Mattotti, cui è seguito Lucia di Roger Olmos. La collana ha il preciso scopo di aprire una finestra sul mondo della disabilità e della diversità, e di creare empatia a partire dal principio di inclusione. È una collana rivolta ai bambini, e non solo, che vuole mostrare realtà sensibili per e con i loro occhi.
L'autrice e illustratrice:
Ana Juan è un'illustratrice, scrittrice e pittrice spagnola. Nata a Valencia nel 1961 e trasferitasi a Madrid nei primi anni Ottanta, ha alle spalle numerose pubblicazioni e mostre in tutto il mondo, dalla Spagna agli Stati Uniti, passando per il Giappone. Conosciuta per le sue interpretazioni originali, malinconiche, romantiche, e talvolta un po' spietate, della realtà e delle sue storie, ha illustrato svariate copertine per il New Yorker, articoli per El País e le copertine dei romanzi di Isabel Allende e di diversi classici della letteratura mondiale.
Vincitrice – tra l'altro – nel 2005 del Premio Ezra Jack Keats per il miglior illustratore (con The Night Eater), e nel 2007 del Premio Junceda de Ilustración (con For you are a Kenyan Child), nel 2010 ha ricevuto il prestigioso Premio nazionale di illustrazione conferito dal Ministero della cultura spagnolo.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Amantes (da cui sono strati estratti i racconti, pubblicati singolarmente, Amore diverso, Amore fedele, Amore finale, Amore sconosciuto, Amore settimanale e Amore volatile (tutti disponibili anche in inglese, francese e spagnolo), Circus, L'isola, Snowhite, Sorelle, Cartoline Ana Juan, Demeter (disponibile anche in inglese, francese e spagnolo), Promesse (disponibile anche in inglese, francese e spagnolo), Complete Works, Carmilla, Lacrimosa (disponibile anche in inglese e francese), Frida e Anna dei miracoli.
Formato: cm 19,5 x 28,0 Pagine: 56 Colore: colore Caratteristiche: Cartonato
Animali di enormi dimensioni e smisurati appetiti, piccoli demoni, spiriti tutelari, entità del mondo ultraterreno, uomini che di notte si tramutano in uccelli… Sono questi i protagonisti del Bestiario mexicano di Claudio Romo, cinque creature "mostruose" della tradizione mesoamericana: il sinsimio, l'aluxe, il nahual, il waay pop e il waay chivo.
Descritte nell'aspetto, i poteri, le abitudini e le varianti regionali, e corredate ciascuna di diverse tavole illustrative, queste creature dal nome esotico si rivelano del tutto sconosciute al nostro immaginario occidentale, eurocentrico e di matrice cattolica, il cui unico dio ha forgiato l'uomo a propria immagine e somiglianza per dominare la natura e da essa progressivamente estraniarsi.
Ma le cose non stavano così presso le civiltà antiche, spiega Ivan Cenzi di #BizzarroBazar nell'introduzione al libro, quando "esisteva un forte legame tra tutti gli elementi del cosmo, che pur essendosi progressivamente differenziati avevano un'origine comune […] sicché la reversibilità dall'uno all'altro appariva del tutto naturale". Nelle mitologie mesoamericane ritroviamo "la fusione con il regno animale [che] fu presente anche nel Vecchio Mondo in epoca pagana".
Dopo averci condotto alla scoperta del fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus e dell'isola Speculare e dopo un'odissea intergalattica ai confini del cosmo, in quest'opera Claudio Romo attinge alla tradizione del Centro America per presentare, in chiave moderna, i mostri mitologici e folklorici dell'area dello Yucatán, organizzandoli però alla maniera dei bestiari medievali, in un interessante corto circuito concettuale tra Vecchio e Nuovo Mondo.
In filigrana emergono le brutture del colonialismo europeo che, incurante delle tradizioni delle antiche terre americane, ha portato con sé il proprio dio e le proprie usanze fino a stravolgere raffinate credenze millenarie.
L'autore:
Claudio Andrés Salvador Francisco Romo Torres (Claudio Romo) è illustratore e scrittore nato nella città portuale di Talcahuano, Cile, nel 1968. Ha studiato Arti Plastiche presso l'Universidad de Concepción e ha conseguito il Master in Arti Visive con specializzazione in Grafica presso l'Academia de San Carlos, Escuela Nacional de Artes Plásticas, UNAM México. Oggi è professore di grafica e disegno presso l'Universidad de Concepción, Cile.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Viaggio nel fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus (disponibile anche in inglese), Nueva Carne, Il libro della Flora imprudente (disponibile anche in inglese e in spagnolo) Tavola smeraldina (disponibile anche in spagnolo) e Bestiario Mexicano.
Formato: cm 18,0 x 14,0 Pagine: 40 Colore: b-n Caratteristiche: Cartonato con spirale
BESTIARIO UNIVERSALE DEL PROFESSOR REVILLOD
Mirabolante almanacco della fauna mondiale
Prefazione del Professore
"Attraversando terre e mari ignoti, risalendo vette sconosciute ed esplorando gli abissi più profondi, calcando strade ferrate e librandomi su palloni aerostatici, sempre ho seguito, inalterabile, una stella polare: la frase in esperanto che, orgogliosa, campeggia nell'emblema dell'Università di Bratislava, La Scienco, torco kaj grido da Homaro. Sì, la Scienza, fiaccola e guida dell'Umano genere, faro di progresso e civilizzazione, è stata il messaggio che ho bramato diffondere in quelle terre laddove abbisognava la mia missione. Possa il lettore trarre beneficio da questo lascito che dispongo per i posteri." - Professor Revillod
Per gli amanti del libro, per gli appassionati di animali, un libro per tutte le età!
Il Bestiario Universale è un grande gioco: non solo perché invita a combinare 16 illustrazioni di animali comuni come la tigre, il rinoceronte, l'elefante… e le loro descrizioni, ma anche perché propone come vere le divertenti (e spesso inventate di sana pianta) informazioni presenti nel testo, nelle illustrazioni, nell'introduzione.
Con un'estetica che ricorda i manuali di zoologia sistematica del XIX secolo, questa serie di false incisioni realizzate in base alle annotazioni di naturalisti ed esploratori inserisce dettagli e nozioni che disorientano, e gioca con le convenzioni che fissano il limite tra realtà e finzione; il risultato è leggero e umoristico, ma soprattutto ludico!
L'illustratore:
Javier Sáez Castán (Spagna) ha studiato belle arti a Valencia, iniziando poco dopo a lavorare come illustratore freelance. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti e hanno ricevuto diversi premi: il Bestiario universale del Professor Revillod, ad esempio, è stato insignito del premio come migliore libro illustrato dalla Feria internacional del libro infantil y juvenil messicana, ed è stato selezionato come migliore libro dell'anno dal Banco del libro de Venezuela nel 2005; La merienda del Señor Verde è stato oggetto dello stesso riconoscimento nel 2008 ed è stato incluso nella selezione White Ravens. Visita spesso il Messico, dove è stato nominato per il premio Astrid Lindgren nel 2010 e 2011.
L'autore:
Miguel Murugarren (Spagna) ha studiato lettere e filosofia e il suo campo di attività spazia dalla ricerca storica (in particolare tematiche navali e piratesche) a pubblicità, arti grafiche, letteratura e musica. Attualmente vive nel paese basco-francese di Hendaya, vicino al porto di Caneta.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 56 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Dal buio alla luce. Dal nero al colore. Dalla cecità alla speranza... È la sfida che ogni giorno CBM Italia Onlus si propone di affrontare con un sorriso, e che Lorenzo Mattotti interpreta in questo libro, addentrando il lettore nelle tenebre per poi fargli incontrare un mondo giocoso e allegro, ma soprattutto colorato! Una corsa su e giù per i verdi prati, sotto l'azzurro del cielo, in totale libertà, alla scoperta di un mondo fantastico e meraviglioso. Un sogno. Una possibilità. Una speranza.
Questo libro inaugura la collana CBM #logosedizioni, che nasce dal desiderio di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della disabilità e in particolare della cecità, con un linguaggio, il disegno, aperto a tutti ma soprattutto per tutte le età, contribuendo così a trasformare la percezione comune della disabilità, troppo spesso associata al brutto e imperfetto, attraverso la bellezza dell'arte.
CBM è la più grande Organizzazione Umanitaria Internazionale impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia Onlus è parte di CBM (Christian Blind Mission), organizzazione attiva dal 1908, composta da 11 associazioni nazionali (Australia, Canada, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, Sud Africa, Svizzera e USA) che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico, educativo e di sviluppo, per donare la vista e la vita a milioni di persone nei Paesi del Sud del mondo (www.cbmitalia.org).
Parte dei ricavati della vendita sarà devoluta a CBM Italia Onlus a sostegno dei suoi progetti di lotta alla cecità nei Paesi più poveri del mondo.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard, le cui incredidili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell'edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. Alla ricerca constante di un linguaggio in grado di spingersi oltre i confini esistenti, le opere variegate di Mattotti sono state raccolte nella mostra Sconfini, il cui catalogo di esposizione è stato pubblicato nel 2016 presso #logosedizioni. Nel 2017 Mattotti torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni), capace di trasportare il lettore nei più profondi meandri dei sogni. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato: La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda, Blind.
Formato: cm 21,0 x 28,0 Pagine: 96 Colore: Colore Caratteristiche: brossurato con alette
Caboto? Cabot? Gavotto? Caputo? Gaeta? Di colui che fu Piloto Mayor del Regno di Castiglia per trent'anni e a cui si attribuisce il merito di aver tracciato il primo mappamondo non sappiamo con certezza neppure il nome. Di sicuro l'uomo noto ai più come Sebastiano Caboto nacque a Venezia, figlio dell'esploratore Giovanni Caboto, intorno agli anni 1477–1484, fu presto condotto in Inghilterra e tra questa e la Spagna divise per tutta la vita i suoi servigi di cartografo ed esploratore. Alcuni dicono che fu un ciarlatano, bugiardo e intrigante.
Fin da quando Jorge Zentner iniziò a lavorare al testo, gli fu subito chiaro che il "racconto storico" al quale si accingeva in realtà non poteva che essere un "racconto del mistero".
Scrivere una biografia era impossibile: sarebbe stato come tentare di navigare per mari ignoti con l'ausilio di poche mappe incomplete e imprecise. Ma della mancanza di testimonianze certe e coerenti, l'autore e l'artista decisero di avvantaggiarsi, scegliendo di porre proprio il mistero al centro della loro opera.
Le riflessioni sulla possibilità di narrare questa storia prendono così corpo nel lento monologo del narratore alle prese con una biografia ricca di lacune, le stesse delle carte geografiche di fine XV secolo, in cui vastissime zone inesplorate erano ancora bianche o contrassegnate da un punto di domanda. Rendendoci partecipi del proprio flusso di coscienza, il narratore cerca di addentrarsi nell'oscurità della mente di Caboto e dei suoi uomini e al contempo si interroga sulla difficoltà di un racconto che richiede di compiere delle scelte, orientarsi tra fonti contraddittorie, tessere insieme le fibre di innumerevoli destini personali, senza alcuna certezza del confine tra la verità storica e la propria immaginazione.
L'avventura intorno alla quale ruota il libro cominciò il 3 aprile del 1526, a Sanlúcar de Barrameda, con l'obiettivo di trovare un passaggio verso le Molucche, verso il territorio delle spezie. Le navi arrivarono alla costa del Brasile, all'altezza del Pernambuco, e qui Caboto riunì gli ufficiali della spedizione comunicando un cambiamento nei piani: voleva entrare, per esplorarlo, nel Río de la Plata. I motivi del cambio di rotta sono ignoti: alcuni parlano di un incidente di navigazione, altri di patti segreti con Re Carlo I, altri ancora vi leggono la febbre dell'ambizione economica, alimentata dai racconti di chi era sopravvissuto alle precedenti spedizioni.
Ma, al di là della vicenda, a emergere da queste pagine è soprattutto il carattere forte ed enigmatico di Caboto, emblema di una civiltà imperialista e al tempo stesso novello Ulisse dantesco, incarnazione dell'ambizione e della sete di conoscenza.
Le tavole, realizzate con pastelli e matite colorate, si richiamano ai dipinti del Cinquecento e del Seicento (in particolare, quelli di Caravaggio e Velázquez) e a opere cinematografiche come Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog. In alcune immagini Mattotti integra fotocopie a colori di documenti storici, ritoccate in modo da ricreare l'aspetto polveroso degli antichi manoscritti. Dominano immensi paesaggi con una prevalenza di tonalità scure, che ci invitano a far saltare ogni punto di riferimento per addentrarci nel cuore di tenebra, abbandonarci a un viaggio senza ritorno verso l'ignoto.
Prima opera di Mattotti a tema storico, Caboto è stato originariamente realizzato su commissione dell'editore spagnolo Planeta per il cinquecentenario della scoperta dell'America. Apparso in traduzione italiana nel 1997 per l'editore Hazard, il libro è oggi ripubblicato come terza tappa di un progetto editoriale che ripercorre l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno di Mattotti al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata lo scorso marzo con l'uscita del volume L'uomo alla finestra, seguito da Stigmate. Nella primavera del 2019 vedrà la luce il quarto titolo, Lettere da un tempo lontano e a seguire La zona fatua, Il signor Spartaco, Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono riproposti in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti.
Formato: cm 17,0 x 24,0 Pagine: 108 Colore: b-n Caratteristiche: Brossura con ali
Una ragazzina si aggira per un luna park ma non ha abbastanza soldi per nessuno dei divertimenti finché trova un tendone con su scritto "Cinema Panopticum". All'interno ci sono cinque scatole, ciascuna delle quali contiene uno schermo su cui viene proiettato un film. Per assistere a una proiezione basta un penny, così la bambina infila una monetina nella prima scatola e, uno dopo l'altro, i film scorrono sotto i suoi occhi e sotto i nostri… Le uniche parole che si accompagnano alle immagini sono i titoli che appaiono sugli schermi: L'hotel, Il campione, L'esperimento, Il profeta, La ragazza.
Le incisioni allucinate di Thomas Ott, realizzate con la tecnica dello "scratchboard", ci sprofondano nell'oscurità attraverso cinque racconti horror, inclusa la storia della ragazza che funge da cornice.
L'aspetto grezzo connaturato alla tecnica, che consiste nel ricoprire di inchiostro nero il foglio e grattarlo via con un pennino per far emergere i disegni, è sapientemente controbilanciato dalla ricchezza di dettagli e dalla finezza delle espressioni che l'artista conferisce ai personaggi. I loro volti trasmettono con grande efficacia i pensieri e i sentimenti più svariati: curiosità, gioia, diffidenza, disgusto… e, soprattutto, terrore. Un'opera surreale e intrisa di humour nero, una brillante graphic novel difficile da dimenticare.
L'autore e illustratore:
Thomas Ott nnasce a Zurigo nel 1966. Dopo la scuola dell'obbligo, a 16 anni si iscrive a una scuola di arti applicate, e già durante gli anni della formazione comincia a eseguire i primi disegni su commissione, mentre parallelamente crea fumetti propri. Ottenuto il diploma di grafico, inizia a guadagnarsi da vivere come illustratore freelance per riviste svizzere, tedesche e francesi, e nel giro di breve tempo viene pubblicato il suo primo fumetto, Tales Of Error.
Nel 1990 si trasferisce a Parigi, dove ha modo di fare tutte quelle esperienze che gli sarebbero state precluse nella tranquilla Zurigo. Tuttavia, con il tempo sente il bisogno di tornare a studiare, questa volta presso una scuola di cinema e, poiché quelle di Parigi non sono di suo gradimento, sceglie di tornare a Zurigo, dove si iscrive alla Scuola superiore d'arte e design (HGKZ) e dove risiede tuttora. Dal 2007 insegna alla Scuola superiore d'arte (ZHdK).
Con #logosedizioni ha pubblicato Cinema Panopticum e The Number.
Bibliografia
2008 THE NUMBER, Edition Moderne, Zurigo
2005 Cinema Panopticum, Edition Moderne, Zurigo
2002 t.o.t.t., Edition Moderne, Zurigo
1998 La Grande Famiglia, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
1997 Exit, Edition Délcourt, Parigi
1996 La Douane, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
La Bête à 5 Doigts, Edition à la pulpe, l'Association, Parigi
Dead End, Edition Moderne, Zurigo
1994 Greetings From Hellville, Edition Moderne, Zurigo
Argent Roi, Edition Autrement, Parigi
Phantom der Superheld, Edition Moderne, Zurigo
1989 Tales Of Error, Edition Moderne, Zurigo
Filmografia parziale
2001 Sjeki Vatcsh! cortometraggio, 35mm/15min, produzione HGK Zürich
2000 Fleisch, cortometraggio, 35mm/5.50min, produzione HGK Zürich
1999 Nocturne, documentario, 16mm/8min, produzione HGK Zürich
1998 Sandmännchen, cortometraggio, Beta/8min, produzione HGK Zürich
1993 Robert Creep – une vie de chien, cartone animato, 35mm/25min, produzione La Fabrique, Montpellier
1984 La grande illusion, cartone animato, 16mm/3min, produzione Studio GDS
Formato: cm 20,8 x 28,2 Pagine: 392 Colore: Colore Caratteristiche: Brossura cucita con dorso in tela
"Oltre i sospiri delle nubi, tra gli orizzonti del crepuscolo, si stende la terra di Ghirlanda. Le sue vaste piane e i morbidi pendii sembrano trattenere la luce, il clima è mite. Laggiù da tempo immemorabile vivono i Ghir, un popolo di esseri pacifici, che amano contemplare le magie del territorio con il loro stupore di bambini antichi."
VINCITORE PREMIO GRAN GUINIGI COME MIGLIOR GRAPHIC NOVEL 2017
In un mondo fantastico popolato da creature immaginarie e meravigliose, Ippolite – il figlio dello sciamano – parte alla ricerca della moglie Cocciniglia, scomparsa ormai da sette giorni dal villaggio dei Ghir. Ancora non sa che il suo viaggio sarà molto più lungo e insidioso di quanto possa prevedere, perché è l'intero Paese di Ghirlanda a essere in pericolo, minacciato da una terribile maledizione e dal germe letale della malvagità. Per salvare la sua famiglia e tutto il popolo dei Ghir, Ippolite dovrà spingersi oltre i confini dei territori conosciuti, fin nelle sterminate e spaventose Terrae Incognitae e persino oltre, là dove i vivi non sono ammessi, alla ricerca del cuore congelato del Monte Rauco.
Una storia di amore e coraggio, di fedeltà e riscatto, che ci parla però anche della nostra intrinseca debolezza e della nostra prontezza a chiudere la mente e il cuore per farci governare dagli istinti più biechi, ammaliati dal carisma di false guide verso la salvezza.
I morbidi disegni in bianco e nero di Lorenzo Mattotti si uniscono ai suggestivi testi di Jerry Kramsky per creare un universo onirico e allegorico che, nelle parole dell'illustratore, "rievoca l'ingenuità originaria di vecchi fumetti come Alley Oop e i Moomin, ricchi di animali strani e teneri, ma anche capaci di emozionarsi e di soffrire".
Lo straordinario talento dei due autori ci accompagna così per mano in un'avventura fiabesca di 400 pagine nei più profondi meandri dei loro sogni, restituendoci un'opera di respiro epico che è allo stesso tempo ricerca personale e viaggio oltre i limiti del fumetto tradizionale.
A 15 anni da Jekyll & Hyde, Mattotti e Kramsky tornano a firmare un nuovo progetto insieme: Ghirlanda, una storia inedita a fumetti che ha richiesto ben 10 anni di lavorazione ed è pubblicata in contemporanea da #logosedizioni in Italia e da Casterman in Francia.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni '70 e, all'inizio degli anni '80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate (quest'ultimo pubblicato da Einaudi), passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L'uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell'eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell'ambito della moda, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l'infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem e, più di recente, ai Musei di Porta Romana di Milano. Mattotti realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l'Estate Romana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Jekyll & Hyde (2002) e Il rumore della brina (2003) per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008, Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana "I Millenni" di Einaudi; nel 2009, Hansel e Gretel per Orecchio Acerbo/Gallimard. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l'opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio. Nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d'animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio. Nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il Etait une fois... Peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d'animazione Pinocchio di Enzo D'Alò. Nel 2012 #logosedizioni ha inaugurato la collana "Works", una pubblicazione sistematica dei suoi lavori, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l'opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Realizza infine nel 2014 Vietnam per la collana "Travel Book" di Louis Vuitton. L'universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d'animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato: La stanza, Mattotti Works 1, Oltremai, Stanze, Venezia - limited edition, Venezia - Scavando nell'acqua, Mattotti Works 2 - Moda/Fashion, Nell'acqua, Oltremai - trade edition, Sconfini, Ghirlanda
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest'ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, Hazard, 1997) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l'infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d'animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell'illustratore. Collabora con l'illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010).
Formato: cm 17,0 x 17,0 Pagine: 228 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonata
Una giornata di vacanza sulla costa danese, che affiora vivida dagli anni '80, portando con sé tutta l'atmosfera di quel decennio, nel linguaggio, nelle canzoni, nei marchi allora in voga. Una giornata al mare, come tante altre, fatta di piccole grandi avventure ma soprattutto di dettagli familiari della nostra infanzia… e poi gelati e bibite, canzoni e filastrocche, giochi da spiaggia, nuotate, tanti dettagli che sanno di sabbia e acqua salata. Un piccolo albo in cui le immagini, una per pagina, scorrono sotto i nostri occhi come le amate-odiate diapositive un tempo immancabili alle riunioni di famiglia. Glimt, ovvero scorci, visioni che luccicano nella nostra coscienza come il sole che indora le onde del mare del Nord. L'autrice adotta un'estetica frammentaria, che segue la memoria nel suo vagare, riaccendendo di volta in volta sensazioni vissute con l'intensità tipica dell'infanzia: gioia, noia, rabbia. Attingendo alla propria personale esperienza, persegue una dimensione universale e invita il lettore a riacciuffare a sua volta i propri ricordi in fuga. Il paesaggio costiero del mare del nord, con le sue dune, i pini, l'erba alta, il cielo gravido di pioggia, sono resi in modo mirabile dal tratto fresco e sottile di Rikke Bakman che ci riporta volutamente ai disegni dei bambini, rapidamente colorati a matita. Un'opera al crocevia tra un libro di ricordi, una graphic novel e un albo illustrato, perfetta per ogni età. Un libro divertente, toccante, e a tratti vagamente disturbante, con una serie di personaggi che rimangono impressi come i protagonisti delle strisce dei Peanuts.
Con il contributo di:
Danish arts foundation
Premio per il miglior albo danese al Ping Prinsen 2012
"Glimt è una descrizione delicata e poetica dei territori dell'infanzia. Spassosa e triste a un tempo, sottile, invita alla riflessione con il suo tratto fintamente semplice e infantile."
Elle
"Glimt combina scrittura e disegno in maniera impressionante. Rikke Bakman è senz'altro all'altezza dei suoi maestri, Tove Jansson, la creatrice dei Moomin, o Charles Schulz, padre dei Peanuts."
Berlingske Tidende
"Di tanto in tanto, e piuttosto di rado, spunta un libro che mi toglie letteralmente in fiato. È il caso di Glimt, dell'artista danese Rikke Bakman."
The Comics Journal
Rikke Bakman, nata nel 1980, è cresciuta nel nord della penisola dello Jutland, in Danimarca – territorio in cui è ambientato Glimt. Si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Fiona e alla Scuola di fumetto di Malmö, Svezia, nel 2009. Ha esordito con Tag mig med (Portami con te) nel 2007 e nel 2011 ha pubblicato Glimt. Le sue opere sono entrate a far parte di svariate esposizioni e antologie. Glimt, pubblicato nel 2011, è il suo progetto più importante realizzato finora e ha vinto il premio come miglior albo al Ping Prisen 2012.
Formato: cm 22,0 x 22,0 Pagine: 64 Colore: colore Caratteristiche: Cartonato
La Natura, si sa, supera ogni immaginazione. Al fine di preservare e diffondere la vita, ha dotato piante e animali di grande inventiva e capacità di adattamento, portando alla comparsa di esemplari tanto magnifici quanto sorprendenti. C'è un'isola, in particolare, in cui è possibile ammirare il caleidoscopico ventaglio di forme e colori che sono in grado di assumere le specie di questo nostro pianeta. È un'isola che non è riportata sulle carte geografiche, perché ancora oggi nessuno sa quale sia la sua esatta posizione. Sappiamo solo che emerge dalle acque australi dell'oceano Pacifico, sperduta da qualche parte tra la Terra del Fuoco e l'Antartide. Pochissimi sono coloro che hanno avuto la ventura di visitarla, e ancora meno coloro che sono tornati per raccontare al resto del mondo le meraviglie che vi hanno trovato. Tra questi, l'esploratore e filosofo della natura Lázaro de Sahagún, salpato per una spedizione geografica e approdato misteriosamente sulle sue sponde, ha raccolto in questo diario tutte le straordinarie forme di vita vegetale in cui si è imbattuto, catalogandole con il rigore dello scienziato ottocentesco, ma soprattutto con la curiosità e lo sbigottimento di un umile essere umano di fronte ai prodigi della Natura.
Dopo Viaggio nel fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus, Claudio Romo torna a risucchiarci nel vortice della sua esuberante immaginazione, catapultandoci tra le pagine di un "bestiario vegetale" in cui sono evidenti le influenze degli autori che hanno acceso la sua fantasia: Borges, Bioy Casares, ma soprattutto il frate e missionario francescano Bernardino de Sahagún (da cui il nome dell'autore fittizio di questo volume), che nel XVI secolo raccolse nell'opera miniata denominata Codice fiorentino informazioni sulle genti e la cultura del Messico centrale, nonché sulle piante e gli animali di quelle terre. Sulla scia dei suoi illustri predecessori nella storia della letteratura latinoamericana, l'autore e illustratore cileno ci consegna quindi uno scrupoloso resoconto scientifico illustrato di una spedizione immaginaria in una terra inesistente. Perché in fin dei conti, chi può stabilire con certezza quale sia il confine tra realtà e fantasia?
Le letture che hanno ispirato questo libro:
- Codice fiorentino (Historia general de las cosas de Nueva España), Bernardino de Sahagún (conservato nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze; consultabile online all'indirizzo www.wdl.org/10096)
- L'invenzione di Morel, Adolfo Bioy Casares (Bompiani, 2015)
- Il libro degli esseri immaginari, Jorge Luis Borges (Adelphi, 2009)
- L'ultimo mozzo della Baquedano, Francisco Coloane (TEA, 2002)
- Hieronymus Bosch. L'opera completa, Stefan Fisher (Taschen, 2014)
L'autore:
Claudio Andrés Salvador Francisco Romo Torres (Claudio Romo) è illustratore e scrittore nato nella città portuale di Talcahuano, Cile, nel 1968. Ha studiato Arti Plastiche presso l'Universidad de Concepción e ha conseguito il Master in Arti Visive con specializzazione in Grafica presso l'Academia de San Carlos, Escuela Nacional de Artes Plásticas, UNAM México. Oggi è professore di grafica e disegno presso l'Universidad de Concepción, Cile.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Viaggio nel fantasmagorico giardino di Apparitio Albinus (disponibile anche in inglese), Nueva Carne, Il libro della Flora imprudente (disponibile anche in inglese e in spagnolo) Tavola smeraldina (disponibile anche in spagnolo) e Bestiario Mexicano.