Una satira dissacrante del potere di ogni colore. Un assalto al linguaggio della diplomazia firmato dal più grande reporter di guerra in circolazione.
I più lo conoscono per le sue toccanti testimonianze dal fronte palestinese, ma Joe Sacco ha anche un animo selvaggio e indisciplinato. Dopo tanti anni trascorsi a raccontare con delicatezza le storie di chi vive la guerra sulla propria pelle, Sacco ha deciso di concentrare in Robaccia tutta la sua rabbia nei confronti dei potenti che hanno permesso (e continuano a permettere) gli orrori a cui ha assistito, tirando in ballo Nixon, Obama e l'ossessione americana per le armi.
Un libro forte, incisivo e diretto. Un attacco frontale a quella spietata piccola cerchia di potenti che ha fatto della guerra un'industria di famiglia, ma anche una presa in giro rivolta a chi vede complotti e società segrete dappertutto.
Scritta da Alberto Ongaro e pubblicata in due puntate tra il 1951 e il 1952 sulla rivista "Misterix", El Cacique Blanco è l'unica opera di Hugo Pratt a essere stata interamente realizzata dall'autore durante il suo periodo argentino. L'azione si svolge nel 1947 a Durban, in Sudafrica, dove l'esploratore Bob Farlene giunge per mettersi alla ricerca di un amico scomparso; ricerca che lo porterà a vivere pericolose avventure e a essere eletto capo bianco ("El Cacique Blanco" che dà il nome all'opera) dalla tribù degli Usutu. A mescolare ulteriormente le carte interverrà una bellissima ragazza bionda, Eva Alden, di cui Bob si innamorerà perdutamente, e che solo dopo molte peripezie sarà in grado di conquistare.
Formato: 17X24 Pagine: 240 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
La vecchiaia raccontata con ironia da una figlia che ha deciso di star vicina ai suoi anziani genitori fino all'ultimo. Una storia vera, tenera e onesta.
Per tutta la vita Roz Chast ha coltivato un'insana illusione: credere che i suoi genitori non sarebbero mai morti. Il trucco ha funzionato per un bel po', ma quando i signori Chast sono entrati nei novanta, ha smesso di reggere. Anche il più insignificante acciacco dei suoi genitori è diventato una fonte inesauribile di preoccupazione per l'amorevole Roz che, giorno dopo giorno, fa di tutto per accettare la mortalità dei due anziani. Nello sforzo di scendere a patti con la realtà, Roz si lancia in un'infinita serie di comiche riflessioni sulla morte che, il più delle volte, provocano la reazione scocciata dei suoi, stanchi di essere costantemente pressati da argomenti così deprimenti. La cronaca struggente e appassionata dell'ultima stagione delle nostre vite, raccontata con rinfrancante ironia da chi assiste e sopravvive al nostro addio.