Fine del 1400. Carlo VIII di Francia inizia la sua discesa in Italia, intenzionato a raggiungere il Regno di Napoli, di cui si considera legittimo erede. Dopo il caloroso benvenuto che li riserva Milano, Carlo VIII si scontra con la fredda accoglienza di Firenze. Pier Capponi, ex ambasciatore della famiglia Medici e coinvolto nella loro cacciata proprio da Firenze, si trova a dover gestire i difficili negoziati con Carlo VIII di Francia, intenzionato a far raggiungere al suo esercito il Regno di Napoli, costi quello che costi.
Nicola nasce nel 1220, ma a dispetto del suo appellativo, "Pisano", Pisa potrebbe non essere la sua città natale dato che alcuni
documenti lo attestato come proveniente dalle "Apulie" (come veniva indicato il sud dell'Italia in epoca medievale). Architetto e
scultore, a Nicola si deve la continuazione dei pulpiti del Battistero di Pisa (opera terminata da suo figlio Giovanni Pisano) e del
Duomo di Siena. La sua attività di sculture però era legata con quella di architetto, dato che lui stesso realizzò le numerose decorazioni
del Duomo di Siena.
Donatello (Firenze, 1386 – Firenze, 13 dicembre 1466), è stato uno scultore, orafo e disegnatore italiano.
Con la sua lunghissima carriera fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei più celebrati scultori di tutti i tempi. Diede un contributo fondamentale al rinnovo dei modi della scultura, facendo accantonare definitivamente le esperienze del tardo gotico e superò i modelli dell'arte romana classica, all'insegna di un espressionismo nuovo e inquieto che pervade le sue opere migliori. Inventò lo stile "stiacciato", basato su minime variazioni millimetriche degli spessori, che non impedisce la creazione di uno spazio illusorio, e padroneggiò le più disparate tecniche e materiali (marmo, pietra serena, bronzo, legno, terracotta).
Particolare fu la sua capacità di infondere umanità e introspezione psicologica alle opere, spesso con accenti drammatici o di energia e vitalità trattenute ma perfettamente visibili.
Il Poeta Francesco Petrarca in occasione del Giubileo, intraprende un viaggio che da Avignone lo porterà ad Arezzo. Arrivato a Porto Venere però, il suo pellegrinaggio si trasforma in un viaggio a ritroso della sua memoria, dove incontrerà vecchi amici, farà nuove conoscenze e, accompagnato dal ricordo della sua musa Laura, si ritroverà di fronte ai cambiamenti che politica e guerre intestine stanno portando in Italia.
Formato: 21 x 28,5 Pagine: 48 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato
Manente degli Uberti, meglio noto come Farinata per via dei suoi capelli biondo platino, incontra Dante all'inferno e gli racconta di quando, ancora in vita, fu a capo della consorteria di parte ghibellina svolgendo un ruolo importantissimo nella cacciata dei guelfi nel 1248 sotto il regime del vicario imperiale Federico d'Antiochia, figlio dell'imperatore Federico II e di come, una volta tornati i guelfi al potere, venne esiliato a Siena.
Caterina Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena, è stata una religiosa italiana.
Il racconto si concentra principalmente sulla presa di coscienza religiosa e psicologica della Santa, senza tacere sugli aspetti più controversi della sua personalità ma con pieno rispetto delle fonti documentali e agiografiche, unendo il leggendario allo storico, le visioni e i miracoli di Caterina alla sua vita di tutti i giorni. Ne seguiamo anche le vicende più importanti ad Avignone e a Roma ma leggendole sulla base del percorso umano segnato dall'amore di Gesù e dall'ascesi. Mantenendo la Caterina "politica" sullo sfondo, cerchiamo di avvicinarci alla Caterina umana, la Nina di Fontebranda, e alla sua esperienza più personale con Gesù e con l'auto annientamento, mostrando accanto agli eventi reali anche i miracoli, le visioni, gli aneddoti leggendari e lasciando libero il lettore di farsi una propria idea, ponendolo costantemente a fianco di Caterina, con la stessa curiosità e lo stesso mistero che Raimondo (e chi ebbe modo di incontrarla) deve aver provato nei confronti della futura Santa.
Il cremonese Antonio Stradivari è noto in tutto il mondo per i suoi straordinari violini, continuamente studiati e analizzati per svelare i segreti del loro suono. Stradivari ha dedicato tutta la sua lunga vita alla costruzione di strumenti musicali ad arco, diventando uno dei massimi esponenti della liuteria internazionale, insieme ad altri liutai dei suoi tempi come gli Amati e i Guarneri.. Ma la sua biografia presenta alcune lacune, a cominciare dalle circostanze della sua nascita in parte avvolta nel mistero. Inoltre la sua prima moglie, Francesca Ferraboschi, era rimasta vedova in seguito a un clamoroso fatto di sangue... In questo lavoro gli elementi biografici, come l'apprendistato nelle botteghe della città, si mescolano a quelli fantastici: la presenza di un "Genius Loci" della musica che si manifesta ogni cento anni nei pressi di Cremona, un personaggio misterioso che protegge il piccolo Stradivari, dei Gesuti che lo stanno cercando e un bosco magico... Fa da cornice a queste vicende una città che vive un momento difficile, dopo aver subito la peste di manzoniana memoria e un drammatico assedio. Nonostante le condizioni avverse, il talento e la musica riescono ad affermarsi, portando modernità e innovazione.