NABUCCO
L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
Data di uscita: 05/05/2017
Formato: 21x29,7
Pagine: 40
Colore: Colore
Caratteristiche: Spillato
Nabucco, originariamente intitolato "Nabuccodonosor" da Giuseppe Verdi, è un affresco di un periodo storico del Popolo Ebraico che illustra la condizione di schiavitù in terra babilonese.
In questo affresco si snoda una doppia storia d'amore e gelosia tra le figlie del re Fenena ed Abigaile con l'ebreo Ismaele.
Sullo sfondo il contrasto fra la fede nell'unico dio degli ebrei e la divinità pagana di Belo; lo sfoggio di forza del primo con un fulmine e con le conversioni di Nabucco e della figlia, per finire poi con la vittoria del bene sul male attraverso il suicidio della usurpatrice.
ATTILA
L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
Formato: 21x29,7
Pagine: 40
Colore: colore
Caratteristiche: spillato
Ad Aquileia, attorno alla meta del V secolo. Gli Unni saccheggiano la città, guidati da Attila. Entra il generale che ordina di lasciare i morti nella polvere, e s'infuria quando vede uno stuolo di donne di Aquileia condotto a lui, perché aveva ordinato di non risparmiare nessuno. Uldino gli dice che è un omaggio a lui, dato che quelle donne si erano dimostrate abili guerriere quanto i fratelli; Attila è ammirato, specialmente da Odabella, figlia del signore di Aquileia, che medita vendetta dopo che l'invasore le ha ucciso la famiglia (Santo di patria indefinito amor). Attila ammira l'audacia di Odabella, e le chiede cosa voglia. Odabella rivuole la sua spada, e Attila le porge la sua, e lei, ricevuta la spada, pensa di vendicare il padre e la famiglia uccidendolo con essa.